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Black Mirror + Netflix = 12

Ultimo Aggiornamento: 13/06/2019 00:58
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02/01/2018 01:42
 
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Vista anche la 5, sinceramente pensavo peggio da come ne avevate parlato.

Il bianco e nero mi secca, ma la cosa peggiore è la mancanza di spiegazioni di contorno alla storia e comunque fondamentalmente l’estraneità al tema Black Mirror (anche se già più di Crocodile, se magari l’avessero contestualizzata meglio chissà...)). La vicenda in sè secondo me aveva anche potenziale, poteva essere sviluppata molto meglio.
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02/01/2018 11:40
 
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L'attore che faceva Todd di Breaking Bad è stato protagonista anche di una stagione di Fargo, dove faceva la parte di un fessacchiotto succube di una moglie idiota.
Per ora ho visto solo le prime due: USS Callister e Arkangel.

La prima è una figata, direi anche geniale sotto tanti aspetti: fondamentalmente riprende il concetto che Black Mirror ci aveva già mostrato nello special natalizio di un paio di anni fa con Jon Hamm, ovvero una copia esatta di una persona che conserva intatti i suoi ricordi e la sua personalità e che viene messa a servizio della "se stessa reale" o -come in questo caso- di una terza persona per il proprio divertimento personale.
L'ambientazione Star Trek è una chicca assoluta.
L'angoscia te la mette eccome: immagina di risvegliarti intrappolato in un mondo digitale da cui non potrai mai più uscire, al servizio di un pazzo maniaco.
Non mi pare proprio una prospettiva rilassante.

ArkAngel ha un messaggio chiaro e diretto, non ha neanche bisogno di essere interpretata più di tanto.
Il finale in questo caso era abbastanza prevedibile, l'episodio di per sé non mi ha lasciato un grande senso di ansia però è significativo e centra il punto che vuole centrare.
Diciamo che più che metterti ansia è volto a mostrarti le conseguenze -estremizzate- dell'essere schiavi dell'ansia e dell'iperprotettività, come nel caso specifico.

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Il grande errore di fondo in USS Callister è che passa il messaggio che "qualcuno si sveglia in un posto virtuale dove succedono le peggio angherie" e invece non è vero.
Questo viene fatto diventare un vegetale da una macchina.
E per i più, oltre che per la serie stessa, il cattivo è lui.

Non è che prende la coscenza dell'originale, crea una copia partendo dal DNA di ogni tizio.
Le controparti nella realtà non sanno nulla, non subiscono nulla né vengono intaccate da questa cosa.

A tutti gli effetti il tizio è vittima al 100%, non carnefice.
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02/01/2018 13:32
 
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Non sono d'accordo, quello che dici tu sarebbe vero se le copie non conservassero la memoria e la personalità degli originali, cioè se fossero creature "a sé stanti" simili agli originali solo nell'aspetto.
Invece ne conservano tutto, compresi i sentimenti. Ricordano la loro vita precedente, sanno di avere dei figli... tanto è vero che lui usa proprio il figlio per torturare psicologicamente il suo socio.
Certo che il cattivo è lui.
Si vendica dei cazzi in faccia che prende quotidianamente dalla vita però di fatto costringe delle persone (sono dotati di umanità, personalità, sentimenti e ricordi, quindi sono a tutti gli effetti delle persone) alla prigionia.

Lui è vittima nella vita reale, solo perchè non è in grado di farsi rispettare, ma nella realtà virtuale che ha creato è carnefice.

Il finale poteva essere diverso solo perchè qualcuno denuncerà la sua scomparsa, prima o poi arriverà la polizia a casa sua e in qualche modo lo staccheranno dal gioco a cui è connesso, però nel frattempo probabilmente sarà morto di fame o di sete e quindi non è vero che è condannato all'oscurità eterna come invece fanno intendere nella serie.
Però il cattivo è lui; gli altri al limite sono un po' stronzi nella vita reale ma nemmeno tutti in realtà, perchè ad esempio la ragazza, l'indiano e il nero non hanno fatto nulla e si trovano lì per motivi pretestuosi ("gli ho portato il sandwich sbagliato"), lui però tiene prigioniera una parte di loro, divertendosi a torturarli psicologicamente e ricattarli se non fanno quello che vuole.
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02/01/2018 13:51
 
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L'errore della puntata è proprio quello di farti pensare questo.
Black Mirror ha sempre avuto una "mitologia" all'interno della tecnologia usata.
Nello specifico che per fare qualcosa con la coscienza degli esseri umani bisogna "attaccare un cosino alla tempia".

Dal nulla questo con del semplice DNA, senza che ci venisse mostrato altro, crea copie che sono abbastanza senzienti da farlo finire come un vegetale.

Cosa che non si merita di sicuro, altrimenti ci meritiamo tutti la sedia elettrica per The Sims o il Tamagotchi.
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02/01/2018 15:03
 
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Ma The Sims o il tamagotchi sono creature a sé stanti, come dicevo prima, così come tutti i personaggi dei videogiochi.
Non hanno ricordi o sentimenti, non c'è cattiveria o sadismo nel trattarli come tali.

Qui secondo me è l'interpretazione della puntata ciò su cui non ci troviamo:
non è che la puntata "ti fa pensare questo", è proprio lui che crea dei cloni esatti dei suoi colleghi per fare tutto ciò che vorrebbe fargli nella vita reale.
Lui lo sa, infatti utilizza il figlio del suo socio per torturarlo psicologicamente, quindi è pienamente cosciente di stare infierendo su creature che sono senzienti e non semplicemente su personaggi digitali senz'anima.
E' una specie di Saw, solo che in questo caso anzichè infierire sulle persone reali decide di infierire sui cloni digitali, che però conservano tutte le caratteristiche degli originali e quindi in un certo senso è come se fossero loro stessi esseri viventi e senzienti.
Gode nel farlo proprio perchè sa che sono in grado di soffrire, è questo il punto di tutta la questione.
Altrimenti avrebbe creato semplicemente delle copie, senza ricordi né emozioni, e li avrebbe uccisi ogni giorno come si fa con un personaggio qualsiasi di un videogioco.
In quel caso però non avrebbe provato nessuna soddisfazione, lui sentiva il bisogno di vendicarsi delle prepotenze che subiva, e per questo ha fatto in modo che i cloni non fossero semplicemente delle copie ma che fossero proprio una sorta di estensione della personalità dei rispettivi proprietari.

La punizione finale è meritata, come succede di norma a chi gioca a fare dio.
Il suo senso di onnipotenza traspare quando ci spiegano che prigionieri nel gioco si trovano non solo quelli che lo trattano effettivamente male ma anche quelli che non hanno fatto nulla di male.
Era arrivato ad un punto in cui non lo faceva più solo per vendetta ma ormai lo faceva solo perchè poteva farlo, e quindi non era più importante se la persona gli aveva fatto un torto grande, piccolo o magari proprio nessun torto, lui ormai sapeva che poteva intrappolare tutti a piacimento e quindi era fuori controllo.
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02/01/2018 15:10
 
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Re:
Rust Cohle, 02/01/2018 15.03:

Ma The Sims o il tamagotchi sono creature a sé stanti, come dicevo prima, così come tutti i personaggi dei videogiochi.
Non hanno ricordi o sentimenti, non c'è cattiveria o sadismo nel trattarli come tali.

Qui secondo me è l'interpretazione della puntata ciò su cui non ci troviamo:
non è che la puntata "ti fa pensare questo", è proprio lui che crea dei cloni esatti dei suoi colleghi per fare tutto ciò che vorrebbe fargli nella vita reale.
Lui lo sa, infatti utilizza il figlio del suo socio per torturarlo psicologicamente, quindi è pienamente cosciente di stare infierendo su creature che sono senzienti e non semplicemente su personaggi digitali senz'anima.
E' una specie di Saw, solo che in questo caso anzichè infierire sulle persone reali decide di infierire sui cloni digitali, che però conservano tutte le caratteristiche degli originali e quindi in un certo senso è come se fossero loro stessi esseri viventi e senzienti.
Gode nel farlo proprio perchè sa che sono in grado di soffrire, è questo il punto di tutta la questione.
Altrimenti avrebbe creato semplicemente delle copie, senza ricordi né emozioni, e li avrebbe uccisi ogni giorno come si fa con un personaggio qualsiasi di un videogioco.
In quel caso però non avrebbe provato nessuna soddisfazione, lui sentiva il bisogno di vendicarsi delle prepotenze che subiva, e per questo ha fatto in modo che i cloni non fossero semplicemente delle copie ma che fossero proprio una sorta di estensione della personalità dei rispettivi proprietari.

La punizione finale è meritata, come succede di norma a chi gioca a fare dio.
Il suo senso di onnipotenza traspare quando ci spiegano che prigionieri nel gioco si trovano non solo quelli che lo trattano effettivamente male ma anche quelli che non hanno fatto nulla di male.
Era arrivato ad un punto in cui non lo faceva più solo per vendetta ma ormai lo faceva solo perchè poteva farlo, e quindi non era più importante se la persona gli aveva fatto un torto grande, piccolo o magari proprio nessun torto, lui ormai sapeva che poteva intrappolare tutti a piacimento e quindi era fuori controllo.



Però non è detto che la tecnologia possa farlo. Cioè. è immaginabile ma non sicuro, ma secondo me non è nemmeno importante, perchè lui vuole rifarsi su queste "persone" che nella vita reale lo trattano di merda. La discussione può anche vertere sul fatto: i cloni hanno dignità? Oppure essendo appunto cloni possono essere usati e trattati a cazzo come meglio si crede? Black Mirror spesso ci fa riflettere proprio su questo: riflessioni etiche su temi ai quali noi non siamo ancora arrivati ma che potremmo in un futuro prossimo. Vedi l'ultima puntata, che si sofferma proprio su questo, ma pure Crocodile, o Arkangel.
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Re: Re:
.tommy82., 02/01/2018 15.10:



Però non è detto che la tecnologia possa farlo. Cioè. è immaginabile ma non sicuro, ma secondo me non è nemmeno importante, perchè lui vuole rifarsi su queste "persone" che nella vita reale lo trattano di merda. La discussione può anche vertere sul fatto: i cloni hanno dignità? Oppure essendo appunto cloni possono essere usati e trattati a cazzo come meglio si crede? Black Mirror spesso ci fa riflettere proprio su questo: riflessioni etiche su temi ai quali noi non siamo ancora arrivati ma che potremmo in un futuro prossimo. Vedi l'ultima puntata, che si sofferma proprio su questo, ma pure Crocodile, o Arkangel.




Sì, ma in questo caso la discussione secondo me verteva su un altro aspetto, che è quello che ho sottolineato nel tuo post.
Il discorso è: è giusto che il tizio ci appaia come "il cattivo"?
Allora per come la vedo io sì, e ti dico il perchè: primo perchè lui inizia volendosi vendicare del socio che lo tratta a cazzi in faccia, ma col tempo la cosa gli sfugge di mano ed inizia ad infierire anche su chi non gli ha fatto nulla.
Quindi, se il movente iniziale poteva sembrare in qualche modo comprensibile, alla fine il protagonista (che non mi ricordo come si chiama, facciamo che lo chiamo Todd e via) ci appare come un sadico figlio di puttana che infierisce sulla "gente" solo per divertimento.

Punto 2: la "gente" ovviamente è messo tra virgolette, sappiamo che non sono persone reali però lui le ha create come tali, e lo sa.
E' consapevole di infierire e di farli soffrire.
Se giochi a GTA e spari a un poliziotto sai bene che non stai facendo soffrire nessuno, è una creatura digitale, lui invece sa che i personaggi del suo gioco soffrono esattamente come soffrirebbero i loro corrispettivi reali, ed è questo il centro del suo godimento.

Non so se rendo l'idea di quello che voglio dire.
La serie ci fa riflettere su tanti aspetti tra cui anche questo, però non c'è dubbio (secondo me) sul fatto che nel momento in cui sei cosciente di stare facendo del male allora sei automaticamente un personaggio negativo di un contesto.
Se lui avesse creato semplicemente dei videogiochi utilizzando l'immagine dei suoi colleghi (tipo FIFA, dove i giocatori sono uguali ai calciatori reali) allora non ci sarebbe nulla di sadico o di malato, lui invece ha riprodotto delle "persone" che oltre ad avere l'aspetto degli originali ne hanno anche i sentimenti e i ricordi.
E quindi sì, il fatto di infierire su di loro lo rende il cattivo.

Il male non sta nell'infierire su dei cloni digitali, sta nel farlo con la consapevolezza che quelli sono in grado di soffrire.

Secondo me, eh. Poi ovviamente il bello di una serie come Black Mirror è che si può prestare a diverse interpretazioni.
Per ora ho visto anche Crocodile e Hang the DJ, se riesco a vedere anche le altre due entro stasera poi scrivo la mia opinione anche su quelle.
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Re: Re: Re:
Rust Cohle, 02/01/2018 15.26:




Sì, ma in questo caso la discussione secondo me verteva su un altro aspetto, che è quello che ho sottolineato nel tuo post.
Il discorso è: è giusto che il tizio ci appaia come "il cattivo"?
Allora per come la vedo io sì, e ti dico il perchè: primo perchè lui inizia volendosi vendicare del socio che lo tratta a cazzi in faccia, ma col tempo la cosa gli sfugge di mano ed inizia ad infierire anche su chi non gli ha fatto nulla.
Quindi, se il movente iniziale poteva sembrare in qualche modo comprensibile, alla fine il protagonista (che non mi ricordo come si chiama, facciamo che lo chiamo Todd e via) ci appare come un sadico figlio di puttana che infierisce sulla "gente" solo per divertimento.

Punto 2: la "gente" ovviamente è messo tra virgolette, sappiamo che non sono persone reali però lui le ha create come tali, e lo sa.
E' consapevole di infierire e di farli soffrire.
Se giochi a GTA e spari a un poliziotto sai bene che non stai facendo soffrire nessuno, è una creatura digitale, lui invece sa che i personaggi del suo gioco soffrono esattamente come soffrirebbero i loro corrispettivi reali, ed è questo il centro del suo godimento.

Non so se rendo l'idea di quello che voglio dire.
La serie ci fa riflettere su tanti aspetti tra cui anche questo, però non c'è dubbio (secondo me) sul fatto che nel momento in cui sei cosciente di stare facendo del male allora sei automaticamente un personaggio negativo di un contesto.
Se lui avesse creato semplicemente dei videogiochi utilizzando l'immagine dei suoi colleghi (tipo FIFA, dove i giocatori sono uguali ai calciatori reali) allora non ci sarebbe nulla di sadico o di malato, lui invece ha riprodotto delle "persone" che oltre ad avere l'aspetto degli originali ne hanno anche i sentimenti e i ricordi.
E quindi sì, il fatto di infierire su di loro lo rende il cattivo.

Il male non sta nell'infierire su dei cloni digitali, sta nel farlo con la consapevolezza che quelli sono in grado di soffrire.

Secondo me, eh. Poi ovviamente il bello di una serie come Black Mirror è che si può prestare a diverse interpretazioni.
Per ora ho visto anche Crocodile e Hang the DJ, se riesco a vedere anche le altre due entro stasera poi scrivo la mia opinione anche su quelle.




Sì ma è giusto quello che dici, se parti dal presupposto che questi cloni abbiano dignità di esseri senzienti. Per noi sì, perchè dopo averci presentato il programmatore come protagonista e sviluppato il primo atto visto dal suo punto di vista, il piano si ribalta e la vediamo dalla parte dei cloni, che quindi ci creano empatia e alla fine tendiamo a simpatizzare per loro. Ma è giusto? Boh, parliamone, alla fine lui li ha creati, i veri personaggi non ci rimettono niente, continuano la loro vita come niente fosse e imperterriti si fanno beffe o peggio ancora sfruttano il programmatore IRL. Anzi, sono proprio i cloni a mettere in pericolo la vera stagista con il loro piano di fuga.
Tutto questo per dire che in Black Mirror la divisione buoni/cattivi è meno superficiale di quanto può sembrare, e Brooker proprio su quello tende a farci riflettere. Su quello e sulla dicotomia: faccio bene a fidarmi delle nuove tecnologie? Possono rendere la mia vita migliore, risolvermi un problema ma crearne pure altri inaspettati. E allora che si fa?
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Re: Re:
.tommy82., 02/01/2018 15.10:



Però non è detto che la tecnologia possa farlo. Cioè. è immaginabile ma non sicuro, ma secondo me non è nemmeno importante, perchè lui vuole rifarsi su queste "persone" che nella vita reale lo trattano di merda. La discussione può anche vertere sul fatto: i cloni hanno dignità? Oppure essendo appunto cloni possono essere usati e trattati a cazzo come meglio si crede? Black Mirror spesso ci fa riflettere proprio su questo: riflessioni etiche su temi ai quali noi non siamo ancora arrivati ma che potremmo in un futuro prossimo. Vedi l'ultima puntata, che si sofferma proprio su questo, ma pure Crocodile, o Arkangel.




Io in Crocodile non ci vedo niente di tutto ciò, anche per questo mi fa cagare
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02/01/2018 18:19
 
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Ho visto anche le altre 4 (beate ferie [SM=x2584284] ).

Crocodile è un discreto thriller e non è vero che la componente "blackmirroriana" sia in secondo piano, anzi, è centrale e fondamentale anche se si palesa solo a metà episodio.
E solo grazie a quella componente che la storia va avanti, raggiunge il culmine e ti porta al finale, altrimenti non ci sarebbe stato nessun progresso nell'evoluzione del contesto.
Quello che semmai è molto debole è proprio il finale, ma io direi anche abbastanza ridicolo.
Capisco la cruda ironia tipica di Black Mirror che in questo caso risiede nel farsi incastrare da un elemento che mai l'assassina avrebbe potuto considerare, però insomma... si poteva far meglio dai, sfruttare i ricordi di un coniglio non la vedo come la soluzione più brillante.

Hang the DJ è molto interessante ma anche qui ritroviamo due elementi che Black Mirror ci aveva già presentato in passato (segno anche che le idee iniziano a scarseggiare? Forse.): l’idea in sostanza è quella di una simulazione computerizzata utilizzando delle copie delle persone i cui comportamenti vengono studiati. Anche in questo caso i "cloni" hanno gli stessi sentimenti delle persone originali, pensano e agiscono come loro.
Ci troviamo in un mondo virtuale e gli indizi non mancano: quei sassi che rimbalzano sempre e solo 4 volte sull’acqua, i menù prestabiliti...
E' in pratica la "San Junipero" della 4° stagione.
Poi ovviamente ti inganna, perchè si presenta come una puntata di denuncia verso la tecnologia tutt'altro che infallibile e invece alla fine si rivela proprio la dimostrazione del contrario, dato che i due protagonisti finiranno per trovarsi e stare assieme proprio in virtù dello studio fatto tramite l'app di incontri.

Metalhead io non l'ho capita, lo dico sinceramente.
Non capisco la scelta del bianco e nero, ma più in generale non capisco il significato di questa puntata.
Non che l'episodio sia brutto o noioso, anzi, però cosa ci fa in Black Mirror? Il contrasto tra uomo e tecnologia è rappresentato solo dai cani-robot assassini ma non ci viene detto nulla più di questo.
E' un buon corto basato su un'ambientazione post-apocalittica ma per me è completamente slegato dalla serie.
A meno che non ci sia un significato o una sorta di simbolismo dietro che però non sono stato in grado di cogliere, e molto probabilmente sarà così.
La cassa di orsacchiotti che si vede alla fine un significato dovrà pure averlo, è il motivo per cui i 3 protagonisti sono andati in missione e la donna li ha definiti "pezzi di ricambio".
Magari nella prossima stagione faranno una puntata sequel o prequel in cui ci spiegheranno qualcosa di più.

Black Museum è la migliore secondo me, o comunque la mia preferita.
E' quella dai connotati più horror di tutte, e riporta piccole citazioni di altri episodi anche di stagioni passate (tipo il tablet di ArkAngel e la maschera di White Bear, entrambi esposti nelle teche di vetro).
Forse è anche per questo che si chiama "black museum", perchè è una sorta di museo di Black Mirror.
Puntata molto cruda, strutturata un po' come lo special White Christmas con 3 mini-storie che fanno da contorno alla vicenda centrale che vediamo svilupparsi solo alla fine.


In conclusione, a me questa stagione è anche piaciuta ma forse è vero che non si mantiene sui livelli delle precedenti.
Soprattutto è da notare il fatto che troppo spesso sono state riproposte più o meno le stesse idee viste in passato, solo messe in maniera diversa o servite in altra salsa.

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Rust sai cos'è irl Black Museum?
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Re:
Rust Cohle, 02/01/2018 18.19:

Ho visto anche le altre 4 (beate ferie [SM=x2584284] ).

Crocodile è un discreto thriller e non è vero che la componente "blackmirroriana" sia in secondo piano, anzi, è centrale e fondamentale anche se si palesa solo a metà episodio.
E solo grazie a quella componente che la storia va avanti, raggiunge il culmine e ti porta al finale, altrimenti non ci sarebbe stato nessun progresso nell'evoluzione del contesto.
Quello che semmai è molto debole è proprio il finale, ma io direi anche abbastanza ridicolo.
Capisco la cruda ironia tipica di Black Mirror che in questo caso risiede nel farsi incastrare da un elemento che mai l'assassina avrebbe potuto considerare, però insomma... si poteva far meglio dai, sfruttare i ricordi di un coniglio non la vedo come la soluzione più brillante.

Hang the DJ è molto interessante ma anche qui ritroviamo due elementi che Black Mirror ci aveva già presentato in passato (segno anche che le idee iniziano a scarseggiare? Forse.): l’idea in sostanza è quella di una simulazione computerizzata utilizzando delle copie delle persone i cui comportamenti vengono studiati. Anche in questo caso i "cloni" hanno gli stessi sentimenti delle persone originali, pensano e agiscono come loro.
Ci troviamo in un mondo virtuale e gli indizi non mancano: quei sassi che rimbalzano sempre e solo 4 volte sull’acqua, i menù prestabiliti...
E' in pratica la "San Junipero" della 4° stagione.
Poi ovviamente ti inganna, perchè si presenta come una puntata di denuncia verso la tecnologia tutt'altro che infallibile e invece alla fine si rivela proprio la dimostrazione del contrario, dato che i due protagonisti finiranno per trovarsi e stare assieme proprio in virtù dello studio fatto tramite l'app di incontri.

Metalhead io non l'ho capita, lo dico sinceramente.
Non capisco la scelta del bianco e nero, ma più in generale non capisco il significato di questa puntata.
Non che l'episodio sia brutto o noioso, anzi, però cosa ci fa in Black Mirror? Il contrasto tra uomo e tecnologia è rappresentato solo dai cani-robot assassini ma non ci viene detto nulla più di questo.
E' un buon corto basato su un'ambientazione post-apocalittica ma per me è completamente slegato dalla serie.
A meno che non ci sia un significato o una sorta di simbolismo dietro che però non sono stato in grado di cogliere, e molto probabilmente sarà così.
La cassa di orsacchiotti che si vede alla fine un significato dovrà pure averlo, è il motivo per cui i 3 protagonisti sono andati in missione e la donna li ha definiti "pezzi di ricambio".
Magari nella prossima stagione faranno una puntata sequel o prequel in cui ci spiegheranno qualcosa di più.

Black Museum è la migliore secondo me, o comunque la mia preferita.
E' quella dai connotati più horror di tutte, e riporta piccole citazioni di altri episodi anche di stagioni passate (tipo il tablet di ArkAngel e la maschera di White Bear, entrambi esposti nelle teche di vetro).
Forse è anche per questo che si chiama "black museum", perchè è una sorta di museo di Black Mirror.
Puntata molto cruda, strutturata un po' come lo special White Christmas con 3 mini-storie che fanno da contorno alla vicenda centrale che vediamo svilupparsi solo alla fine.


In conclusione, a me questa stagione è anche piaciuta ma forse è vero che non si mantiene sui livelli delle precedenti.
Soprattutto è da notare il fatto che troppo spesso sono state riproposte più o meno le stesse idee viste in passato, solo messe in maniera diversa o servite in altra salsa.





No, è centrale la presenza della tecnologia ai fini della trama (nel senso che senza non esisterebbe la puntata, ma quello mi pare il minimo, vale anche per metalhead), ma non c’è alcun elemento di riflessione legata ad essa. C’è solo una cogliona a cui parte la brocca per paura, e che poi si mette a fare una pirlata peggio dell’altra senza motivo.
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:leone:
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Vista l’ultima, la migliore tutto considerato, un po’ un’antologia di Black Mirror (ci sono citazioni prese da più o meno tutti gli episodi della serie, ne rimangono fuori davvero pochissimi.... Ma magari non ne ho colte alcune io), mi piacciono gli easter egg. La trama un pochino telefonata appena si è passati alla fase finale, però carina.

Stagione tutto sommato sufficiente, ma probabilmente deludente per essere BM. La mia classifica:

Black Museum
Hang the dj
USS Callister
Arkangel
Metalhead
Crocodile
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