Casino ex a lavoro

Salve a tutti,

Sto vivendo una situazione abbastanza penosa e vorrei sfogarmi.

L'anno scorso ho avuto una relazione con una tipa sul mio posto di lavoro. La cosa si è consumata nel giro di un'estate, poi lei verso ottobre 2016 se n'è andata portandosi via il mio cuore: ci sono rimasto sotto botta per tutta la fine del 2016 e i primi mesi del 2017.

Ho passato un periodo letteralmente di merda, chiamandola in lacrime e mandandole messaggi con la richiesta di vederci, ma nulla.
Proprio quando mi stavo riprendendo...bam, torna a lavorare nella mia sede lo scorso giugno e ancora sta qui.
All'inizio ero abbastanza tranquillo, anzi, si stava addirittura instaurando un rapporto cordiale costituito da chiacchiere e caffè di tanto in tanto. Il tutto fino all'ennesima chiacchierata lavorativa, quando mi è partito l'embolo: la sua totale indifferenza nel parlare ed interagire con me come se fossi l'ultimo degli uscieri mi ha fatto incazzare, perchè non posso credere che sia cosi facile buttarsi dietro certe parole e certi momenti intimi che abbiamo vissuto intensamente seppur per un breve periodo.

Risultato? Siamo entrambi là, la vedo tutti i giorni e per lavoro comunichiamo a giorni alterni e a giorni alterni a me sale una bile fatta di odio/rancore che vi giuro a fine giornata mi fa arrivare a casa stressatissimo.

Anche nei momenti più rilassati mi capita di sentirla ridere nei corridoi e mi prende a malissimo, cambio espressione da un momento all'altro e la cosa purtroppo si nota tantissimo.

Nonostante riesca ad andare avanti, sento che questa situazione mi leva quotidianamente energia: sono più suscettibile, irritabile, svogliato e disattento. Prima non ero così.

A volte, per alcuni giorni, riesco a far finta di nulla, ma il tarlo mi logora sempre.

Il problema si fa serio al pensiero che entrambi abbiamo ottime probabilità di essere assunti a tempo indeterminato nella stessa struttura.

L'idea di dover lavorare con questa fino alla fine dei miei giorni lavorativi mi imprigiona mentalmente, mi fa sentire come un carcerato che si prepara a scontare un ergastolo.


Non so bene cosa possa fare, se non soffocare queste mie emozioni...ma è dura ragazzi. Cazzo se è dura.

Quanti anni hai?

Evidentemente la tipa faceva dei gran pompini.

Lei con te non ci vuole più stare, non ci sono perché, percome, vediamoci per un caffè, ti devo parlare, ti prego torna, guarda come piango. Punto. Non puoi pensare di convincerla a tornare da te, non puoi forzare la mano. E non puoi nemmeno fartene una ragione, non ha senso. È successo e basta. Le relazioni il più delle volte si consumano, per fortuna direi. Scopatene mille altre e vedrai che il ciaff ciaff delle tue palle sulle loro fregne non ti farà più sentire la voce della tua ex per i corridoi dell'ufficio

Allora, parti da un presupposto MARMOREO: sei a lavoro.

Questo vuol dire che per le 8/10 ore in cui sei in ufficio devi mantenere un certo comportamento e un certo standard qualitativo.

Certo, le giornate storte capitano a tutti, e l'umore può cambiare anche all'interno della giornata, ma dev'essere giustificato da motivazioni universalmente ritenute come valide, a.k.a lavoro/cazzi di salute grossi/brutte notizie impreviste.

Di certo non perché hai sentito la tua ex ridere nei corridoi.

È una pigna nel culo non indifferente la tua situazione, empatizzo con te e so che è dura, ma devi cercare di distaccare la tua vita privata dal lavoro. Lei può anche essere la donna più bella del mondo, ma tu sei lì per lavorare e per mettere la testa sul lavoro il più possibile, non per roderti il fegato dietro a una tua collega.

Anche perché, spoiler alert, lei il fegato non se lo rode.

Ok, è brutto da dire, ma è così. Ha ragione il saggio pelato Venaya, quando dice "Lei con te non ci vuole più stare, non ci sono perché, percome, vediamoci per un caffè, ti devo parlare, ti prego torna, guarda come piango". Sì, è una merda. Sì, è una mega merda. Sì, lo so che in testa avrai mille però/quella volta/ma se. Fidati, non c'entrano nulla.

Allora cosa devi fare? Tranquillizzati, e lascia che la cosa scivoli: l'hai persa, è andata, kaputt. Comportati di conseguenza, ovvero come se fosse una collega di LAVORO come le altre.

Sii cordiale, professionale, dispensa sorrisi di circostanza quando ce n'è bisogno, magari evita di prendere il caffé con lei ecco, quello sì. Prendilo con qualcun'altro, parla con qualcun'altro, lasciala proprio stare. Non cercare il contatto, perché il contatto ti fa male.

Vedrai che la vita non è così male, e ci sono sempre dei piccoli stratagemmi per vederla il meno possibile, in azienda, credimi.

Ah, ultima cosa: non lasciare che si avvicini. Mai. Per nessun motivo. Altrimenti sei fottuto. Queste cose le donne le percepiscono come gli squali percepiscono il sangue. Costruisciti un bel muro davanti, solido.

Concordo con tutto quello che hanno detto Venaya e Deep, e aggiungo una cosa:
bene o male da una situazione come questa ci siamo passati tutti. Se non era una collega di lavoro era un'amica, se non era un'amica era una ragazza che frequentava la stessa comitiva, se non era una della comitiva era una che veniva nella stessa palestra ecc.ecc.
Tutti ci siamo passati ed è una situazione da cui tu oggi non vedi nessuna via d'uscita, ma alla fine se ne esce eccome.
Farti condizionare l'umore e le giornate da lei è stupido e dopo un po' arrivi a capirlo, questa ossessione scivola via e torni a vederla come una persona qualunque.
E' come se arrivassi ad un punto di saturazione: toccato il livello più alto di malessere, poi inizia la discesa.
In questo ti aiuterà anche il fatto di interessarti ad un'altra persona, che ti auguro accada presto.
In ogni caso adesso come adesso devi cercare di tenerla il più lontano possibile e di non entrare in quella spirale in cui un mezzo sorriso o un gesto cordiale ti fanno partire mille seghe mentali ("Mi ha guardato, cazzo allora è ancora interessata!!!! "... per carità, evita tutto ciò come fosse la peste).
Ma tranquillo che se ne esce.

Non voglio essere antipatico e cinico. Hai una concezione dell'amore evidentemente infantile. Probabilmente non hai mai avuto una relazione seria prima e adesso stai di merda come un 15enne non corrisposto, e non c'è niente di male.
Il problema è che hai boh più di trent'anni credo. Fai il forte su molte questioni, mostri i denti e gli artigli con una facilità estrema, e adesso ti dimostri debole quanto un gattino sotto la pioggia.
Esci i coglioni e fregatene.

Rust Cohle, 07/10/2017 10.07:

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"Mi ha guardato, cazzo allora è ancora interessata!!!! "

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E dato che lei salutandomi mi ha baciato nelle vicinanze dell'angolo esterno della bocca ritengo a ragione di avere delle possibilità

Comunque le donne in sta cosa son proprio assassine.

pd

spiace.

-Voices-, 07/10/2017 14.18:

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Comunque le donne in sta cosa son proprio assassine.

pd

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Ma anche noi siamo così, sapessi quanto sono stato stronzo io con una di cui non mi importava nulla...
Il fatto è che il discorso "mi voglio divertire e basta" lo facciamo noi ma lo fanno pure loro, solo che quando poi si sta dall'altra parte è dura.
E quando poi ti dicono "eh ma mi diceva certe frasi, eh ma era capace di certi gesti"... sì sì, le ho dette anch'io quelle frasi e li ho fatti anche io quei gesti lì, semplicemente perchè dire ad una che vuoi solo scopartela per un po' senza avere voglia di impegnarti riduce di parecchio le possibilità di successo.
E allora ce la devi far credere, altrimenti nisba.

In questo caso è evidente che è successo l'opposto, ma il problema più che altro è che le donne non hanno ancora ben realizzato che noi mediamente siamo più fessi di loro, e che se una ci dicesse che ha solo voglia di divertirsi per un'estate senza poi impegnarsi per il resto del tempo a noi non ci sembrerebbe vero e andremmo ad accendere un cero in chiesa ogni mattina per ringraziare il signore.
Quante donne ti fanno ad oggi un discorso del genere? Poche, pochissime, credono che l'uomo sia difficile quanto loro, e così ecco che succedono queste robe qui.
Ovviamente da questo discorso sono esclusi i cessi a pedali e i boiler, era scontato, io parlo di una donna che va dal "piacente" in sù.

Sono in una situazione simile (ma non identica).
Senza entrare nello specifico, è una tortura, ti capisco.

Sarò banale, ci vuole tempo e nel mentre cerca di tenere la mente occupata. A me è riuscito parzialmente solo ad agosto (a luglio provavo sempre io ad organizzare qualcosa ma gli amici fidanzati non sono stati di grande aiuto), ora la tarantella è ricominciata ed amen, anche se va molto meglio rispetto a 3 mesi fa.

E concordo solo in parte con Quei cani ecc. L'esperienza di storie passate (più o meno importanti) aiuta, ma "fregarsene" è qualcosa che puoi fare fino ad un certo punto.
Cioè vai avanti con la tua vita ecc, ma non basta accettare il fatto che la cosa non abbia funzionato per fare in modo di superarla, non è un processo automatico e soprattutto, non è qualcosa che puoi controllare, per quanto appunto con il tempo impari a gestirla meglio.

Ora sarò un pò "filosofico", ma in situazioni del genere il controllo è veramente un'illusione, e se parlo così è perchè fino ad un paio d'anni fa dicevo esattamente le stesse cose di Quei cani ecc., "no io non ci vado sotto perchè non sono il tipo, non mi lego perchè questo e quell'altro ecc.".

Alcune precisazioni.

a 30 anni suonati ho avuto le mie esperienze e le mie storie più o meno importanti.
Insomma, non mi trovo per la prima volta ad affrontare una patata, ma questa volta qualcosa è andato più in profondità.

Altro punto.

Non sono io che l'ho cercata da quando è tornata. Sono stato male per lei, non voglio tornare in quelle condizioni patetiche.
Infatti, quando parlavo dei caffè era LEI a propormeli, e io accettavo per vedere se era possibile instaurare un altro tipo di rapporto.
Accorgendomi che al termine delle pause insieme qualcosa mi si agitava dentro fino a farmi incazzare ho iniziato a rifiutare gentilmente o a rimandare i suoi inviti.

So bene che le nostre vite non sono destinate ad incrociarsi più, ne sono consapevole.

E' solo che quando la vedo è inevitabile associarla a quei bei momenti, ma purtroppo per come stanno le cose può esserci solo indifferenza e cordialità di facciata.

Ciò che mi logora è questo. Mi domando tra me e me: "io faccio una fatica tremenda a non dialogare con lei...Ma lei? Cos'è che pensa lei di me?"

Forse è più l'orgoglio che altro.

Magari, come dite voi, un giorno mi sarà totalmente indifferente. Spero di riprovare quelle stesse sensazioni un giorno.

ma non dire cazzate, tu accettavi perché ci speravi, basta mentire a te stesso, tu ci speri ancora sennò non ci staresti male.

A lei di te non frega un cazzo sei un'esperienza random, basta farti del male.

Ma tipo provare ad affrontare la questione direttamente con lei? Fingere che non sia importante dubito aiuti ed essere una persona con cui si è già stati dovrebbe rendere il tutto un minimo più facile. Poi ovvio, non ti illudere comunque, è solo per avere un chiarimento finale, andare oltre ed ignorarla con serenità.