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Suburra (Serie tv)

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2017 14:44
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Il 6 ottobre su Netflix è uscita la prima stagione, qualcuno l'ha vista? Pareri? [SM=x2609528]

A me non è dispiaciuta ma neanche ha impressionato più di tanto.
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Viste 7 puntate finora. E' ben fatto, a livello di storia mi sta prendendo molto, non capisco chi la mette a confronto con Gomorra dato che cose in comune ce ne sono poche. Per quanto riguarda gli attori, i tre protagonisti mi sembrano ottimi, soprattutto il solito fenomenale Borghi. Per il resto non mi sta piacendo molto l'attore che interpreta Samurai, trasmette carisma ma quando apre bocca non è per niente convincente. Il giudizio finora è molto positivo a mio modo di vedere.
Ora però credo sia arrivato il momento di produrre qualche serie tv di livello che non tratti solo di malavita e corruzione. Capisco che saranno quelle che vendono di più qui in Italia, ma così rischiamo di diventare ripetitivi.
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Re:
Stonecold89, 11/10/2017 14.27:


Ora però credo sia arrivato il momento di produrre qualche serie tv di livello che non tratti solo di malavita e corruzione. Capisco che saranno quelle che vendono di più qui in Italia, ma così rischiamo di diventare ripetitivi.




considerando che dal punto di vista di sit-com il massimo della comicità che abbiamo in Italia è Colorado e, dal punto di vista della fantascienza, si rischierebbe di avere effetti artigianali di film di serie Z anni 70 non so quanto convenga.
Tu di quale genere parli in particolare?
Cioè...facendo un raffronto con le serie tv Usa, quale genere secondo te sarebbe fattibile in Italia diverso da crimine, indagini o cmq roba con la criminalità di mezzo?
The Young Pope credo sia stata solo una piacevole eccezione.
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In effetti un'altra serie che ebbe buone critiche fu Quo Vadis, baby? e parlava di una detective, dai toni molto noir.
Altro prodotto che mi era piaciuto assai fu la fiction di Mediaset Il Capo dei capi..."protagonista" Totò Riina.
Andando più indietro nel tempo ricordo sempre con piacere Ultimo, La Piovra e (più soft) Distretto di Polizia.
Tralasciando Gomorra e, soprattutto, Romanzo Criminale, quest'ultima secondo me il top italiano assoluto.

Insomma il tutto per dire che Blonde non ha tutti i torti [SM=x2584263]

L'unico prodotto italiano degnissimo di nota accostabile al genere sit-com (anche se più raffinato e sottile) che mi viene in mente è Boris.
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Re: Re:
MrBlonde24, 11/10/2017 15.04:




considerando che dal punto di vista di sit-com il massimo della comicità che abbiamo in Italia è Colorado e, dal punto di vista della fantascienza, si rischierebbe di avere effetti artigianali di film di serie Z anni 70 non so quanto convenga.
Tu di quale genere parli in particolare?
Cioè...facendo un raffronto con le serie tv Usa, quale genere secondo te sarebbe fattibile in Italia diverso da crimine, indagini o cmq roba con la criminalità di mezzo?
The Young Pope credo sia stata solo una piacevole eccezione.




Servirebbe giusto un po' di coraggio che a volte manca, dato che giustamente si preferisce presentare una serie che si è certi che piacerà, e quindi Gomorra, Suburra e tutto il resto.
Ovviamente non mi aspetto che una TV generalista tiri fuori una bella serie tv, d'altronde anche messo a confronto il modello USA, NBC, CBS ed ABC avranno budget più alti e produzioni migliori ma riciclano sempre le stesse cose, ormai. Ma continuando col parallelismo con gli USA, la HBO è molto coraggiosa e diversificata come argomenti, così come Showtime, FX, o la stessa Netflix. Qua se si mette in mano una serie tv da produrre, SKY e Netflix Italia preferiscono evidentemente sempre i soliti argomenti triti e ritriti: criminalità organizzata, corruzione e passa la paura. Eppure ogni tanto al cinema qualche bel film drammatico, più "profondo" o che so io li tiriamo fuori, o anche una commedia, perché no? Alla fine non serve mica scomodare Colorado, abbiamo creato Boris che è un must, ma ormai sarà passata una decina di anni dalla prima stagione.


Iceman.88, 11/10/2017 15.14:

In effetti un'altra serie che ebbe buone critiche fu Quo Vadis, baby? e parlava di una detective, dai toni molto noir.
Altro prodotto che mi era piaciuto assai fu la fiction di Mediaset Il Capo dei capi..."protagonista" Totò Riina.
Andando più indietro nel tempo ricordo sempre con piacere Ultimo, La Piovra e (più soft) Distretto di Polizia.
Tralasciando Gomorra e, soprattutto, Romanzo Criminale, quest'ultima secondo me il top italiano assoluto.

Insomma il tutto per dire che Blonde non ha tutti i torti [SM=x2584263]

L'unico prodotto italiano degnissimo di nota accostabile al genere sit-com (anche se più raffinato e sottile) che mi viene in mente è Boris.



Ma più che altro se non vengono prodotte come puoi sentirne parlare bene? Praticamente solo la RAI produce anche serie di altro tipo, ma non ci si può aspettare molto.
"Dov'è Mario?" con Guzzanti, lo stesso "Mario" di Maccio Capatonda, "In treatment" con Castellitto, quelle ok ma ci fermiamo lì.
[Modificato da Stonecold89 11/10/2017 15:36]
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Re: Re:
MrBlonde24, 10/11/2017 3:04 PM:




considerando che dal punto di vista di sit-com il massimo della comicità che abbiamo in Italia è Colorado e, dal punto di vista della fantascienza, si rischierebbe di avere effetti artigianali di film di serie Z anni 70 non so quanto convenga.
Tu di quale genere parli in particolare?
Cioè...facendo un raffronto con le serie tv Usa, quale genere secondo te sarebbe fattibile in Italia diverso da crimine, indagini o cmq roba con la criminalità di mezzo?
The Young Pope credo sia stata solo una piacevole eccezione.




The Young Pope è HBO, se la si considera italiana allora lo era anche Rome, o anche i Borgia. E non lo erano.

Comunque la serie su tangentopoli non è il massimo ma è un discreto prodotto.

La Rai ci ha provato con i Medici e non mi è sembrata pessima, alla fin fine, anzi. Il tentativo si fa apprezzare.
[Modificato da =TheTurkish=. 11/10/2017 16:10]
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in Italia la situazione sit-com è precipitata vertiginosamente negli ultimi 20 anni perchè le si era ritenute come ultima spiaggia per attori che ormai non avevano più molto da dire in film veri e propri (Gino Bramieri, Johnny Dorelli senza vabbè scomodare Sandra e Raimondo) e quando hanno provato a riproporre la stessa formula con gli attori (si fa per dire) di oggi il risultato è stato disastroso (Luca Laurenti, Gerry Scotti e similari oppure quella cosa ambientata in carcere o quella cosa assurda con luca e paolo "la strana coppia").
Concordo ovviamente sul fatto che il coraggio manchi molto spesso, anche perchè la comicità del 2017 è molto più cinica e "cattiva", ma evidentemente manca il coraggio di fare una serie comica sulla falsa riga di It's always sunny in Philadelphia.

Riguardo le serie "fantasy" un tempo si faceva roba tipo Fantaghirò, Sorellina e roba così che per gli standard del tempo era oro. quindi le capacità gli italiani le hanno ma mancano i mezzi e, come correttamente detto, il coraggio.
Dal punto di vista cinematografico invece manca il coraggio proprio di fare film d'azione o di criminalità. molti dei film che escono nei cinema (parlo dei multisala quindi i più diffusi, poi è ovvio che ci sono piccoli capolavori diffusi magari in 10 sale che però non conosce quasi nessuno per colpa della distribuzione risicata) sono praticamente identici tra di loro abbracciando il genere commedia drammatica, commedia amara e roba simile.
Non ce ne si esce.
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Re: Re: Re:
Stonecold89, 11/10/2017 15.24:



Ma più che altro se non vengono prodotte come puoi sentirne parlare bene? Praticamente solo la RAI produce anche serie di altro tipo, ma non ci si può aspettare molto.
"Dov'è Mario?" con Guzzanti, lo stesso "Mario" di Maccio Capatonda, "In treatment" con Castellitto, quelle ok ma ci fermiamo lì.



Vero, Dov'è Mario? pure non era male.
Di In Treatment vidi solo la prima stagione, poi non sono più riuscito a vedere le altre due ma mi era cmq piaciuta.

@Turco: Si, 1992-93 è un buon prodotto, però rientra più o meno in quell'ambito di cui parlava Blonde.


[Modificato da Iceman.88 11/10/2017 17:24]
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Re:
MrBlonde24, 11/10/2017 16.19:

in Italia la situazione sit-com è precipitata vertiginosamente negli ultimi 20 anni perchè le si era ritenute come ultima spiaggia per attori che ormai non avevano più molto da dire in film veri e propri (Gino Bramieri, Johnny Dorelli senza vabbè scomodare Sandra e Raimondo) e quando hanno provato a riproporre la stessa formula con gli attori (si fa per dire) di oggi il risultato è stato disastroso (Luca Laurenti, Gerry Scotti e similari oppure quella cosa ambientata in carcere o quella cosa assurda con luca e paolo "la strana coppia").
Concordo ovviamente sul fatto che il coraggio manchi molto spesso, anche perchè la comicità del 2017 è molto più cinica e "cattiva", ma evidentemente manca il coraggio di fare una serie comica sulla falsa riga di It's always sunny in Philadelphia.

Riguardo le serie "fantasy" un tempo si faceva roba tipo Fantaghirò, Sorellina e roba così che per gli standard del tempo era oro. quindi le capacità gli italiani le hanno ma mancano i mezzi e, come correttamente detto, il coraggio.
Dal punto di vista cinematografico invece manca il coraggio proprio di fare film d'azione o di criminalità. molti dei film che escono nei cinema (parlo dei multisala quindi i più diffusi, poi è ovvio che ci sono piccoli capolavori diffusi magari in 10 sale che però non conosce quasi nessuno per colpa della distribuzione risicata) sono praticamente identici tra di loro abbracciando il genere commedia drammatica, commedia amara e roba simile.
Non ce ne si esce.



Un film che sfugge a questa tendenza è Lo chiamavano Jeeg Robot.
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Re: Re:
MrBlonde24, 11/10/2017 15.04:




considerando che dal punto di vista di sit-com il massimo della comicità che abbiamo in Italia è Colorado e, dal punto di vista della fantascienza, si rischierebbe di avere effetti artigianali di film di serie Z anni 70 non so quanto convenga.
Tu di quale genere parli in particolare?
Cioè...facendo un raffronto con le serie tv Usa, quale genere secondo te sarebbe fattibile in Italia diverso da crimine, indagini o cmq roba con la criminalità di mezzo?
The Young Pope credo sia stata solo una piacevole eccezione.




Hai fatto Boris e ha avuto un successo enorme, chiaramente Boris è una metacomedy modello The Office o P&R senza il livello mockumentary, in ogni caso vuol dire che si possono fare comedy di qualità anche in Italia, poi chiaro serve la scrittura perché gli interpreti ce l'hai.
Anche fare un period drama fatto bene senza andare sulle merdate fiction all'italiana ("quanta merda") sarebbe possibile, ma anche li bisogna vedere chi lo scrive e chi lo guarda.
Perché poi il problema fondamentale è che in italia le produzioni italiane hanno come target gli spettatori di Don Matteo, al limite quelli di Montalbano (lievemente più svegli), e sanno che tanto i network i target più giovanili o comunque più smaliziati li catturano con le produzioni US e UK (minima parte Canada).
Chiaroche se Netflix e gli altri servizi ibridi continueranno a rubare produzioni ai network classici si spera che questi ultimi si daranno una svegliata.
La RAI potrebbe essere tranquillamente la BBC italiana, i soldi li ha, spendesse meno per i pacchi...
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11/10/2017 18:30
 
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La RAI però deve rispettare degli standard di ascolto, e quelli (non solo in Italia, ma nel mondo) li prendi dando un colpo al cerchio e uno alla botte. Vuol dire che devi fare prodotti che vadano bene per il larghissimo pubblico di anziani (che sono quelli che più vedono la TV), di donne, ma che accontenti anche la fascia dei piccoli. Gli altri target, di fatto, sono marginali.

Che su RaiUno si sia fatta una cosa tipo "Il Commissario Maltese" è un mezzo miracolo, per me.

La Rai dovrebbe dedicare un canale alle serie più sfidanti: ci sta provando, pigramente, con Rai Due, che ha mandato in onda Rocco Schiavone, per esempio, ma a mio giudizio manca un po' di coraggio e un po' di qualità (ma il discorso è, come Boris insegna, che alla Rai è quasi tutto lottizzato, compreso il parco sceneggiatori e attori, spesso cani veri ma che di riffa o di raffa DEVONO recitare).
[Modificato da zimbabwe 11/10/2017 18:32]
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Comunque la serie per me è fatta bene, e gli attori protagonisti ottimi in particolare Aureliano e forse ancora di più Spadino. Concordo con chi dice che il Samurai non convince in effetti troppo, è un po' "noioso" e non da una particolare idea di pericolosità.

Comunque le ho viste tutte in 2 serate, stavo svalvolando.
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ah ma c'è marchese, allora la seguirò
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Re: Re:
MrBlonde24, 11/10/2017 15.04:




considerando che dal punto di vista di sit-com il massimo della comicità che abbiamo in Italia è Colorado e, dal punto di vista della fantascienza, si rischierebbe di avere effetti artigianali di film di serie Z anni 70 non so quanto convenga.
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c'è stato Boris
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Re: Re: Re:
=TheTurkish=., 11/10/2017 16.05:




The Young Pope è HBO, se la si considera italiana allora lo era anche Rome, o anche i Borgia. E non lo erano.

Comunque la serie su tangentopoli non è il massimo ma è un discreto prodotto.

La Rai ci ha provato con i Medici e non mi è sembrata pessima, alla fin fine, anzi. Il tentativo si fa apprezzare.





Non confondiamoci, The Young Pope è stata prodotta da Sky e la Wildside, italiane, insieme a Francia e Spagna che però hanno un peso minore a livelli produttivi. Canal Plus e la HBO l'hanno co-prodotta e acquistato i diritti per i loro Paesi ma stop. TYP è italiana.
Rome era di HBO, la Rai l'ha coprodotta ma ha dato gli spazi di CInecittà.
Infatti TYP è andata prima in Italia e solo mesi dopo negli US. Rome prima in America e poi sulla Rai.

Per il resto concordo. I Medici aveva buone idee ma azzoppate in fase realizzativa. E' giusto comunque provare a fare tentativi, è un obbligo morale. Poi a forza di provare la grande hit ci esce fuori, ma la Rai su queste cose deve ancora imparare e non può farlo se non ci prova.
Sul resto del discorso del topic ci sono altre cose da dire:
Il noir/crime è il genere cardine in America e il più facilmente esportabile all'estero. La Danimarca è diventata una grande nazione di serie tv iniziando con i noir, la Nuova Zelanda è entrata nel mercato con Top of The Lake.
L'Italia è ancora agli inizi, è normale che si punta causa anche il nostro passato al noir (come ha fatto la Rai con Non Uccidere e l'ottima La Porta Rossa). Il successo di Gomorra ha poi fatto il resto, per ora giochiamo su quello che sappiamo rende (Suburra, la prossima ZeroZeroZero) ma se continuiamo ad avere successo con queste poi si può puntare a fare altro.
Sky ha annunciato la prima serie di Ammanniti (Il Miracolo), la Cattleya è stata acquistata da ITV, il canale inglese di Downton Abbey, che porterà a profitti e riconoscimento all'estero, capitali che si potrà sfruttare per diversificare il prodotto.

Finora i prodotti alla Gomorra sono l'ariete della nostra industria seriale. Quando sarà il momento sarà giusto chiedere nuove idee.
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