*** MEGACALCETTO 2: LA VENDETTA ***

Eksistensens jeger, 21/03/2019 13.02:

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quindi deep non si è fermato per infortunio dopo 32 secondi dall'inizio della partita? incredibol

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no però poverino si è preso un tunnel dopo 2 minuti di gioco

penso gli faccia male ancora la testa

ah e ha provato a superarmi un paio di volte in velocità sulla fascia

palla fuori e lui sverniciato

Papa Castoro, 21/03/2019 13.33:

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no però poverino si è preso un tunnel dopo 2 minuti di gioco

penso gli faccia male ancora la testa

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insomma, prestazione degna del miglior steven nzonzi

aspetto le megapagelle con commento tecnico

Dai con le pagelle

Papa Castoro, 21/03/2019 13.34:

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ah e ha provato a superarmi un paio di volte in velocità sulla fascia

palla fuori e lui sverniciato

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E come avete fatto a perdere (cit aldo, giovanni e giacomo)

FBI83, 21/03/2019 13.51:

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E come avete fatto a perdere (cit aldo, giovanni e giacomo)

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"Perdere" anche abbastanza eufemistica come locuzione devo dire

Abbiamo terminato con un +5 alquanto imbarazzante

Eksistensens jeger, 21/03/2019 13.02:

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quindi deep non si è fermato per infortunio dopo 32 secondi dall'inizio della partita? incredibol

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Siamo rimasti tutti alquanto sorpresi

FBI83, 21/03/2019 13.51:

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E come avete fatto a perdere (cit aldo, giovanni e giacomo)

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eh fisicamente e di fiato andavano di più di noi

MEGA PAGELLE – SQUADRA CASTORO

Abel

Arriva cercando di mantenere un profilo basso, provando a mischiarsi sapientemente con gli altri giocatori. Non ha fatto i conti però di essere capitato in una partita di semi-pigmei, per cui il suo volto barbuto e il suo metro e ottanta abbondante viene sempre notato sia durante gli inserimenti che durante le chiusure difensive. Amministra come può la posizione, finché il fiato di Castoro e degli attaccanti permette una degna copertura sui portatori di palla. Intimorisce gli zarri dell’ora successiva con sguardi e bestemmie a mezza bocca.

INSEGNA LUMINOSA

Amico di Castoro

Viene portato come panacea di tutti i mali, roccioso difensore, nemesi dell’ex zoppo di turno, ormai ristabilitosi. Passa più tempo ad addomesticare le funamboliche folate del Cassano di Cusano Milanino, offrendogli appoggio e guidandolo sapientemente verso un’utilità tattica, stancandosi oltremodo nel frattempo. Naufraga insieme al suo fido compare nel finale.

QUASI AMICI

Packer/Rufus

Si dimentica le birre ignoranti, e già per questo motivo non meriterebbe voto e giudizio. Ma il titanico sangue orobico si staglia nel cielo di Cormano, e per onor di cronaca si guadagna l’attenzione sul campo. Incursore di diliviana memoria, corre, sterza, sbatte, sbuffa, salta, tira e smadonna come ai vecchi tempi. La fascia sinistra è il suo terreno di caccia, si incunea e penetra sapiente nelle maglie della difesa avversaria, ma spesso arriva trafelato e poco lucido alla conclusione in porta. Spina nel fianco perenne, prova a cambiare lato per dare imprevedibilità quando ormai le energie lo stanno abbandonando, per poi concludere nelle retrovie a riprendere fiato, parlando di malandrinate, botte e piste con gli zarri dell’ora successiva.

PIRATA

Brunone

Nei giorni precedenti alla partita accenna, timido, di aver ricominciato a giocare, attirando su di sé attenzioni e sguardi preoccupati. Si cura di far girare una squadra monopolizzata dall’estro cieco del Djalminha della Comasina, scambia spesso con quest’ultimo, che gli restituisce altrettanto frequentemente pallacce indomabili. Tecnica e saggezza al servizio della squadra, ma una velocità media da monopattino; nonostante un’evidente somiglianza con un noto motociclista si dimostra fine conoscitore del gioco del pallone, fino a che il panettone del ’95 non occlude i suoi vasi sanguigni e annaspa glicemico in un’apatia da fine pasto natalizio.

GIORGIO LAWRENCE



Castoro

Era l’uomo più atteso, settimane di proclami e dichiarazioni al vetriolo consegnano alla partita un professionista serio: entra in campo totalmente concentrato, pronto a ghermire con i suoi artigli da falco l’ambito titolo di “hombre del partido”, dispensando giocate da capogiro e inserimenti mortiferi. Tunnel irriverenti e piazzati agli angolini bassi i suoi marchi di fabbrica, difesa arcigna e rancorosa la sua attitudine nei confronti degli avversari. A metà partita il fattaccio: con l’approssimarsi della fatica la domanda “ma chi me l’ha fatto fare?” balena nella sua mente, e ratte le immagini delle spiagge assolate delle Maldive, dell’Indonesia e dei Caraibi affollano i suoi pensieri, imbolsendolo. Chiude la partita nostalgico, pensando alle ferie godute e schifando gli zarri di Cormano che, come gli indigeni, lo minacciano con le frecce e le lance fuori dalle reti.

AMAURI

che figata, queste pagelle andrebbero lette con l'intonazione vocale alla federico buffa.

Madonna gli zarri del turno successivo

come ha giocato il viganò



ditemi che ha subito qualche brutto fallo

MEGA PAGELLE – SQUADRA VINCENTE

Frullo (amico)

Convinto a partecipare con l’inganno, dietro bieche promesse di prostitute slave e alcool a basso costo, arriva arzillo al campo, vestito con un’improbabile maglietta da football americano attillata, per mostrare i bicipiti alle femmine. Una volta avuta l’epifania dell’inganno e indossata la pettorina, protesta indolente contro le trame diaboliche del non più fidato amico, dilettandosi in tocchetti omosessuali e pallonetti alla Montero. Non colpisce la palla di testa mezza volta per non rovinarsi il ciuffo e perde sanguinosi palloni il mezzo al campo, cercando improbabili dribbling di suola.

METROSEXUAL

Nate

Animato dall’antico detto aristocratico “io ce provo e voi nun me rompete ‘r cazzo”, traccia con un gessetto la sua area di competenza sulla sinistra del campo, indossando elmetto e imbracciando il piccone: ramazza la fascia laterale con dovizia, ingaggiando un duello di sguardi con Abel difficile da non notare. Si mormora che, quando si sono incontrati all’altezza del centrocampo, prima della partita, uno abbia detto “Icardi” e l’altro “il clan degli slavi”, da qui l’acredine. Raggiunge l’apice della proficiency con la picozza quando si accorge di aver scavato un solco così profondo da non trovare più il pallone quando transitava dalle sue parti. Gli zarri dell’ora successiva non lo prendono sul serio quando esce dal campo, per via del suo aspetto fanciullesco, e cercano di rubargli la merenda, fallendo miseramente e trovando solo krokodil.

LEMMING

Ivan

Due anni fa sembrava El Tanque Denis, ieri ha completato la sua digievoluzione in Fernando Torres versione Giappone: in zoccoli e kimono dispensa saké agli avversari, ubriacandoli tempestivamente, ma si dimentica la regola fondamentale dei mescitori di alcool, ovvero quella di non bere a sua volta. Al settimo scatto di fila, a metà partita, si avvia mesto verso la porta, minacciando con lo sguardo il sottoscritto, affinché lo facesse andare tra i pali, facendo valere la superiore stazza fisica. In tandem con Frullo ricordano Vieri e Matri, con meno veline, più ciuffo e più alcolismo, ma la loro fisicità si fa sentire eccome sotto porta. Esce tra gli applausi degli zarri dell’ora successiva, solo perché ha lasciato loro le pettorine (ritrovate oggi al mercato di Paderno in offerta a 0.50€ l’una).

COME UN TORERO SOTTO LA…COPPA

The Next Seregno

L’umile di Seregno arriva a piedi da casa sua, poiché non degno di guidare la macchina per così pochi chilometri. L’umile di Seregno chiede quale sia lo spogliatoio, mentre è nello spogliatoio. “Per gli altri”, si giustifica. L’umile di Seregno per due settimane declama la sua mediocrità in ogni ruolo del campo, totalizzando un punteggio di 0.1, superiore di poco a quello di Welby. L’umile di Seregno è l’unico a portarsi il Powerade e a nasconderlo sulla panchina a lato del campo, abbeverandosi di tanto in tanto, chiedendo permesso prima e scusa poi. L’umile di Seregno ne piazza uno e chiede scusa perché ha zappato, poi ne piazza un altro a porta vuota e chiede scusa perché ha avuto fortuna con una deviazione, poi ne segna un terzo e finge un fallo all’avversario più vicino. A 5 metri. Girato.
Vaffanculo umile di Seregno. Però hai giocato con noi, quindi va bene così.

SAN FRANCESCO

Il sottoscritto

Brutalizzato e vessato per giorni, settimane, mesi giunge al campo dall’ingresso opposto e fa in tempo a: vedere delle fighe, entrare al bar, non chiedere un cazzo, uscire, entrare nello spogliatoio delle fighe con Frullo e Abel, uscire di nuovo, bighellonare fino al campo, prendere gli insulti e i calci nel culo. Pronti, via e si piazza in porta prudente, alla ricerca del record di permanenza in partita da sano. Esce dalla porta e viene irriso dal Denilson di Paderno Dugnano con un tunnel. Dispensa tiracci immondi e passaggi elementari spacciati come illuminanti e visionari, piano piano riacquista fiducia nei suoi mezzi e comincia a correre. L’unica volta che si è azzardato a portare palla sulla fascia se l’è buttata fuori da solo, scatenando l’ilarità generale. Altro che terza categoria, questo gioca in categoria protetta, è l’assunzione obbligatoria. Tra una minchiata e l’altra ne piazza tre, in scioltezza, apostrofando male Frullo e Castoro per tutta la partita.

FORREST GUMP

Eksistensens jeger, 21/03/2019 16.17:

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che figata, queste pagelle andrebbero lette con l'intonazione vocale alla federico buffa.

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Ma no, nella mia testa automaticamente sentivo la voce di Fantozzi

Era acqua e non powerade, per il resto non smentisco nulla