Coronavirus

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Del coronavirus sappiamo ancora poco, anche se la comunità scientifica internazionale sta facendo ogni sforzo per conoscerlo meglio. Non siamo di fronte né alla Sars, né alla Mers, né alla classica influenza, e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inviato un team di 25 esperti in Cina per studiarlo sul campo. Il risultato è un rapporto di 40 pagine pubblicato qualche giorno fa—intitolato "Report of the WHO-China Joint Mission on Coronavirus Disease 2019 (COVID-19)," per chi volesse consultarlo—in cui sono presenti diverse informazioni interessanti.

Innanzitutto, il virus si propaga “all’interno delle famiglie,” ossia a “stretto contatto con la persona infetta,” fino all’85% dei contagi analizzati. La malattia può durare tra tre a sei settimane nei casi più seri, e due per quelli lievi. Gli asintomatici sono rari, perché la grande maggioranza dei contagiati prima o poi sviluppa dei sintomi: i più comuni sono febbre e tosse secca, seguiti da stanchezza, respiro corto, mal di gola, mal di testa e dolori muscolari. I meno frequenti sono nausea, naso chiuso e diarrea. Per quanto riguarda l’età, se sei giovane è meno probabile che ti ammali gravemente. Per quanto riguarda invece il genere, donne e uomini si ammalano con la stessa frequenza, ma solo il 2,8% delle donne cinesi contagiate è morta a causa della malattia; negli uomini, la percentuale sale al 4,7. Su 55.924 casi analizzati in tutta la Cina al 20 febbraio, il tasso di letalità (ossia il rapporto tra morti per una malattia e il numero totale di soggetti malati) si è attestato al 3,8%: tuttavia, si tratta di un dato che cambia sensibilmente da regione a regione e dipende molto da età, condizioni pregresse e risposta del sistema sanitario.

Il rapporto descrive la strategia di contenimento della Cina come la “più ambiziosa, veloce e aggressiva nella storia.” L’uso rigoroso di “misure non farmaceutiche” (tra cui quarantene, isolamenti e tracciamento dei contatti), conclude l’OMS, rappresenta quindi una “vitale lezione per la risposta da dare a livello globale.”

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