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20/09/2017 17:28 | |
One Piece: arrestati 3 individui per aver condiviso capitoli manga prima della effettiva pubblicazione
Secondo la polizia i sospetti avrebbero scansionato capitoli manga e lucrato in maniera illegale siano ad un totale di 75 milioni di Yen (più di 500000 Euro e mezzo).
Secondo quanto riportato da AnimeNewsNetwork la polizia giapponese ha arrestato, nel corso della giornata di mercoledì, tre soggetti giapponesi i quali sarebbero stati rei di aver violato il Copyright Act condividendo online capitoli manga di One Piece, opera scritta e disegnata da Eiichiro Oda, prima che i lavori fossero effettivamente pubblicati regolarmente sulla rivista Weekly Shonen Jump.
Si tratta di due uomini e di una donna: Yo Uehara, un professionista indipendente uomo di 30 anni proveniente da Chatan (Prefettura di Okinawa); Shizuka Nagaya, una scrittrice indipendente di 23 anni proveniente da Tottori (Prefettura di Tottori); Ryōji Hottai, ovvero un web designer di 31 anni proveniente da Akita (Prefettura di Akita) che lo ha fatto per “sostenere le spese”.
Secondo quanto dichiarato dalle forze dell’ordine, Uehara e Nagaya acquistavano copie staffetta di Weekly Shonen Jump (ovvero copie che i negozi ricevevano in anticipo) e scansionavano i capitoli manga per poi condividere online le scan delle pagine. La polizia sostiene che i tre individui giapponesi avrebbero compiuto azioni del genere dallo scorso luglio 2016 ad ora, quindi per un anno, e che avrebbero intascato più di 75 milioni di Yen (più di 500.000,00 Euro e mezzo) grazie alle pubblicità dei siti web nei quali pubblicavano le scan.
Anche Shueisha, casa editrice che pubblica Weekly Shonen Jump e qundi One Piece, ha espresso il suo commento su questa faccenda. Ecco le parole dell’editore giapponese:
“La casa editrice prova indignazione nel sapere che un lavoro, il cui creatore crea con difficoltà e tanto cuore, sia distribuito a scopo di lucro non legale. La società continuerà sempre a sperare che questo recente arresto e i futuri sforzi contro la pirateria e l’uso non autorizzato delle nostre opere servano come avvertimento“. |
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