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LINUX-"Topic ufficiale delle guide" <NUOVA GUIDA!!!>

Ultimo Aggiornamento: 26/10/2011 11:04
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28/09/2011 10:11
 
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Oggi pubblico una piccola introduzione a Linux.Nei prossimi giorni parleremo del primo approccio al O.S. con Ubuntu che è il più diffuso e quello di più facile utilizzo. [SM=x2584176]


Brevissima storia di UNIX e del software libero
Unix (registrato ufficialmente come UNIX) è un sistema operativo portabile per computer inizialmente sviluppato da un gruppo di ricerca dei laboratori AT&T e Bell Laboratories, nel quale figurarono sulle prime anche Ken Thompson e Dennis Ritchie.
Nel 1983 Richard Stallman lancia un progetto per creare GNU, un clone di Unix che fosse software libero, ossia garantisse completa libertà di utilizzo e modifica da parte di utenti e sviluppatori, sottraendo così Unix ai produttori di software proprietario. Nel 1991 il lavoro fu completato con la creazione del kernel Linux da parte di Linus Torvalds. Il mondo Unix conobbe così una seconda giovinezza.
Attualmente i sistemi operativi basati su GNU/Linux sono i più utilizzati nella grande famiglia Unix, soprattutto in ambito server, ma con una crescente diffusione anche sui netbook e i personal computer. Tra il 2007 e il 2008 diversi costruttori, tra cui Dell, ASUS, Lenovo e Hewlett-Packard, hanno proposto al grande pubblico computer con GNU/Linux preinstallato, aprendo a tale sistema operativo le porte dell'informatica personale. Dal 2009 si stanno diffondendo computer palmari e telefoni cellulari basati su Android, una versione di GNU/Linux modificata da Google per essere estremamente leggera.

Le distribuzioni(distro) più diffuse

Arch Linux - È leggera, veloce, estremamente scalabile e adattabile alle proprie esigenze. Ottimizzata per i686 e X86-64.
Backtrack - Offre tools per fare test di penetrazione. Fino alla versione 3.0 derivava dalla distro WHAX, dalla versione 4.0 è invece basata su Ubuntu.
CentOS - È una distribuzione basata sui sorgenti di Red Hat Enterprise Linux, quindi uguale ad essa in tutto e per tutto se non per i loghi e il nome che vengono cambiati in quanto marchi registrati. È usata per lo più in ambito server.
Debian - Offre un ottimo sistema di gestione dei pacchetti software (in formato deb), compilati per 11 architetture differenti: Alpha, AMD64, ARM, HP PA-RISC, Intel x86, Intel IA-64, MIPS (big endian), MIPS (little endian), PowerPC, IBM S/390, SPARC. Viene definita per questo "il sistema operativo universale". Ha un'installazione disponibile sia in modalità testuale che grafica.
Fedora - Distribuzione non commerciale sponsorizzata da Red Hat. Piuttosto curata nell'aspetto, viene aggiornata frequentemente con le ultime novità. Il sistema di pacchettizzazione è basato su RPM Package Manager e l'installazione è disponibile sia in modalità testuale che grafica.
Gentoo Linux - Distribuzione non commerciale basata sui sorgenti che permette di ottimizzare e rendere estremamente flessibile il sistema. Implementa un sistema di porting derivato da *BSD. L'installazione avviene manualmente, seguendo l'apposito manuale oppure attraverso l'installer del livecd. Ulteriori punti di forza della distribuzione sono l'ottima documentazione e la comunità molto disponibile.
Knoppix - La distribuzione live CD più famosa. Nata per uso forense, deriva da Debian. Molto indicata per i principianti, permette di avere un sistema completo avviabile direttamente da CD-ROM o DVD che permette, tra i vari usi, l'utilizzo dimostrativo, come tool di diagnostica, come test di compatibilità hardware, ecc. Presenta alcune varianti come Eduknoppix.
Linspire - Era un distribuzione commerciale derivata da Debian che puntava alla facilità d'installazione e d'utilizzo anche da parte di principianti.
Mandriva - Conosciuta fino a poco tempo fa come Mandrake, è una tra le distribuzioni più diffuse e maggiormente orientate all'utente desktop. È distribuita sia in forma gratuita che come prodotto commerciale (in questo caso include alcuni pacchetti proprietari), con nuove release a cadenza approssimativamente annuale. Ha un sistema di pacchettizzazione basato su RPM.
Mint - Derivata da Ubuntu, comprende alcuni software personalizzati per installazione e gestione, un menù principale che richiama quello di Windows Vista, e comprende codec multimediali preinstallati per DVD, MP3 ecc.
OpenSUSE - È una distribuzione non commerciale nata dall'apertura allo sviluppo comunitario di SuSE.
Puppy - Distribuzione molto leggera, disponibile in versione Live cd, ed adatta a pc poco potenti o datati, occupa poche risorse e spazio su disco. Se la quantità di RAM è sufficiente (256 MB o più), può girare integralmente in memoria.
Red Hat Linux Enterprise - È la distribuzione commerciale più diffusa. Leggera, non viene aggiornata alle ultime novità ma predilige versioni di kernel e componenti stabili e collaudate. Gli sviluppatori di Red Hat hanno realizzato il diffuso sistema di pacchetti RPM.
Sabayon - Sabayon è una distro basata su Gentoo che si caratterizza per la compresenza di due package manager (binario e sorgente). È disponibile in diverse versioni con KDE, GNOME, XFCE, LXDE, Enlightenment, Fluxbox.
Slackware - Viene spesso definita come la distribuzione più "pura" dal punto di vista degli standard GNU Linux. Possiede un sistema di gestione dei pacchetti molto rigido con una relativa scarsità di software precompilato.
SLAX - Deriva direttamente da Slackware e ne conserva le caratteristiche di velocità, stabilità, leggerezza e ampia configurabilità in base alle varie esigenze del singolo utente. Adotta un approccio modulare avanzato.
SuSE - Celebre distribuzione europea, molto usata a livello aziendale, ma rivolta anche all'utente Desktop. Anch'essa basata su RPM, è un prodotto commerciale. - Home page. È basata sul lavoro del progetto OpenSUSE.
Ubuntu - Distribuzione derivata da Debian, è salita alla ribalta per la facilità d'installazione e d'utilizzo e per la disponibilità di frequenti aggiornamenti della versione stabile. Supporta i pacchetti Debian e il desktop GNOME. Esistono numerose varianti, tra cui Kubuntu, Xubuntu ed Edubuntu. Secondo una statistica relativa al mese di dicembre 2010 risulta la distribuzione più diffusa. fonte Wiki
[Modificato da Jake"thesnake"Roberts 28/09/2011 11:30]
28/09/2011 11:26
 
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Proviamo UBUNTU
Una distribuzione live in pratica è un O.S. completo,avviabile da chiavetta o CD/DVD che ci permette di provare il O.S. senza doverlo per forza installare nel nostro HD,magari,con il rischio,per chi non è capace di cancellare tutto quello presente nel nostro computer.

Provare senza installare Ubuntu è cosa semplice e veloce,così da poter dare un'occhiata al nostro O.S. Open Source senza paure.

Il metodo che consiglio io è velocissimo e non crea inutili sbattimenti e serve:

1) Una chiavetta USB da almeno 2GB formattata in FAT32
2) Il software Unebootin scaricabile da QUI selezionando la versione per Windows o MAC per chi ha il computer della mela.

-Inseriamo la nostra chiavetta e se non l'abbiamo fatto prima,formattiamola in FAT32 e vediamo quale lettera gli ha assegnato il computer

-Scarichiamo il software Unebootin e clicchiamo su esegui

-Ci apparirà la finestra iniziale dove noi selezioneremo il punto in alto dove ci sono le 2 tendine(seleziona distribuzione-seleziona versione)nella prima selezioneremo UBUNTU e nella seconda "10.04_live" o comunque la versione più recente con estensione "_live".Per chi ha macchina a 64bit,selezionerà "10.04_live x 64" o come detto prima,versione più recente con estensione "_live x 64"

-Il punto in basso con scritto "immagine ISO" non lo tocchiamo e lo sfrutteremo in una prossima spiegazione quando tratteremo l'argomento riguardante distro meno conosciute e distro "speciali" come quelle di polizia forense e sicurezza informatica che sono distribuite in gran parte appunto in immagini ISO

-l'altro punto,ovvero "spazio riservato per i file ecc.." non tocchiamolo e lasciamolo a 0 MB

-Selezioniamo più in basso alla voce tipo "Unità USB" e alla voce unità la lettera assegnata dal computer alla chiavetta

-Clicchiamo su OK e partirà contemporaneamente il download e l'installazione del BOOT d'avvio di UBUNTU su chiavetta

-Riavviamo il computer con la chiavetta inserita e prima che parta il sistema,andiamo nella BIOS del computer e selezioniamo alla voce BOOT,come unità primaria la chiavetta USB.Confermiamo,salviamo e riavviamo.

-Al riavvio il computer leggerà,prima dell'HD,la chiavetta che farà partire Live,ovvero senza installazione fisica nell'HD stesso il sistema operativo Ubuntu,permettendoci di provarlo completamente e volendo di installarlo nell'HD sul momento,ma questo lo spiegheremo prossimamente.

Per il momento,chi ne ha voglia,può cominciare a dare un'occhiata a questo nuovo mondo che è l'Open Source,il software libero.
D'acchitto la maggior parte noterà familiarità e spaesamento allo stesso tempo,ma con un pò d'impegno vedrà quanto può essere affascinante questo mondo...garantito! [SM=x2584176]

Alla prossima spiegazione[SM=x2584233]
26/10/2011 10:59
 
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INSTALLIAMO UBUNTU IN MODO PERMANENTE


Questa guida ci permette di installare in modo permanente la nostra "distro",in questo caso Ubuntu,ovviamente però,senza cancellare tutto il contenuto dell'HD dove abbiamo il nostro O.S. Windows o Apple.

L'esempio fotografico di immagini carpite nella rete,utili a far capire e riferita alla versione 10.04 di Ubuntu.So per certo che è arrivata a versioni superiori,ma non cambia assolutamente nulla!

PASSO 1
doppio clic sull'icona «Installa» presente sulla Scrivania.

PASSO 2
Selezioniamo la lingua


PASSO 3
Selezioniamo il nostro fuso orario


PASSO 4
Selezioniamo il nostro tipo di tastiera,facendo delle prove nella parte bassa per vedere se abbiamo selezionato quella giusta,magari provando con dei caratteri particolari es.à,è,ç ecc...


PASSO 5
È necessario decidere dove installare il nuovo sistema operativo.Questa fase potrebbe variare a seconda del numero di dischi rigidi collegati, degli altri sistemi operativi installati e delle partizioni che sono già presenti.
La prima opzione permette di restringere l'unica partizione esistente (sotto si trova una barra a scorrimento per decidere la nuova grandezza per questa partizione) per lasciare spazio alle nuove partizioni necessarie ad Ubuntu. È l'opzione consigliata per chi non ha dimestichezza.
La seconda opzione serve a cancellare l'intero contenuto del disco rigido, quindi è utile solo se si intende eliminare del tutto Windows e tutti i dati salvati nel computer.
La terza opzione lascia eseguire il partizionamento "manuale". La scelta di questa opzione è indicata solo a chi smanetta spesso con queste cose.Noi selezioniamo la prima!


PASSO 6
La schermata successiva consentirà di inserire i propri dati: il nome reale, il nome utente e la password per eseguire il login e un nome da assegnare al computer. Di particolare importanza sono il nome utente e la password, dato che verranno richiesti il più delle volte per accedere al sistema.


PASSO 7
L'ultima schermata è un riassunto delle scelte prese in precedenza.
In questo passo dell'installazione è ancora possibile modificare le impostazioni scelte, prima che il programma applichi le modifiche al sistema.


PASSO 8
Dopo l'ultimo clic su «Avanti»,inizierà la procedura di modifica delle partizioni e infine verrà installato il sistema.Potrebbe essere necessaria un'attesa di diversi minuti sia per il partizionamento sia per l'installazione.


PASSO 9
Terminata l'installazione, verrà chiesto se riavviare il sistema o continuare a usare il CD live.Dopo il riavvio, e nel caso siano presenti almeno due sistemi operativi, verrà visualizzato un menù grafico (del boot loader GRUB) con i possibili sistemi operativi da avviare. In caso contrario si avvierà direttamente Ubuntu.

Terminato l'avvio di Ubuntu, verranno richiesti il proprio nome utente e la password (le stesse inserite durante la procedura di installazione) per accedere al sistema e caricare GNOME (l'ambiente grafico predefinito in Ubuntu).

PASSO 10
Siccome,molto probabilmente il sistema potrebbe non essere completamente in italiano,Andate su Sistema --> Preferenze --> Centro di controllo --> Supporto lingue; togliete la spunta alle lingue che non ci interessano (con risparmio di spazio non indifferente), e lasciamo - oltre all'italiano - l'inglese. Dopo di che Ubuntu dovrebbe far tutto da solo e darci finalmente l'interfaccia completamente in italiano. [SM=x2584176]

Arrivederci alla prossima guida [SM=x2584233]
[Modificato da Jake"thesnake"Roberts 26/10/2011 11:04]
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