| | | OFFLINE | | Post: 12.021 Post: 1.400 | Registrato il: 13/04/2011 | Città: VENEZIA | Età: 33 | Sesso: Maschile | |
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01/09/2011 22:06 | |
2 comunicati dei genoani.
Non sarà un granchè (anzi), ma meglio di niente.
A distanza di un anno ci troviamo a ribadire nuovamente gli stessi concetti già espressi in passato in merito al ventilato sciopero dei calciatori, che, meritano, questa volta, un appellativo più offensivo di un semplice "sciagurati", come lo scorso comunicato li definiva...oggi parliamo de....
Lo sciopero degli INDEGNI del pallone. Doveva succederci anche questa.
Sopportare l'idea che un gruppo di giovanotti miliardari, con le loro luccicanti Ferrari e le mutande di Dolce e Gabbana, avessero l'alzata di ingegno di indire uno sciopero.
Anzi, viene quasi un conato di nausea ad accostare la parola sciopero a persone che non hanno mai seriamente lavorato un giorno in vita propria.
E' un insulto alla nostra benevolenza.
Per noi che siamo dall'altra parte del vetro, che spendiamo denaro, tempo, energie, consumiamo ferie, impegniamo il nostro (poco) tempo libero per vedere 90 minuti di uno spettacolo che in più di una circostanza è al limite del decoroso, agli orari più improbabili, con le condizioni meteo più disparate, con biglietti sempre più cari, con i palinsesti televisivi che spadroneggiano su qualunque barlume di buon senso e costretti a sottoscrivere un'assurda ed inutile tessera per poter seguire la nostra squadra. Accolti in stadi paleolitici da agenti di pessimo umore a cui spesso prudono pure le mani. Oltre a tutto questo, perfino l'astensione dal "lavoro" dei pedanti di professione ci toccherà sopportare. A noi che siamo operai cassaintegrati, ricercatori sui tetti, studenti che gridano per strada, famiglie che devono contare gli spiccioli prima di mettere al mondo dei figli, con debiti di 30 anni con la banca per comprare un piccolo appartamento in periferia. Siamo noi, quelli che di tanto in tanto si vedono nei telegiornali (se siamo fortunati e qualcuno si degna di darci ascolto). E, quasi come una beffa, ci vediamo insultati da gente baciata dalla fortuna, i cui figli e pronipoti vivranno nell'agio e senza la minima preoccupazione economica, li vedremo usare uno strumento che è stato l'emblema della lotta di emancipazione dei più deboli, come se fosse per davvero un loro diritto. E nemmeno ci interessa sapere se le loro istanze sono ragionevoli o sbagliate, se hanno ragione o hanno torto. Non ci interessa. Davvero vorremmo sapere se in una nazione stritolata dalla crisi economica,dove gli ultimi stanno andando alla deriva senza un salvagente che non sia la carità dei penultimi, si possa tollerare l'insolenza di chi vive in una torre d'avorio come se fosse normale, ineluttabile,dovuto. La nostra risposta, pensiamo, sia men che sottintesa in queste poche righe. Le quali, lo speriamo, servano a far abbassare lo sguardo di questi signori quando alla mattina si faranno la barba davanti allo specchio. Con tutto il nostro biasimo vi gridiamo.
VERGOGNATEVI INDEGNI!!!
NOI VOLTIAMO LE SPALLE AI VOSTRI CAPRICCI, MAI ALLA NOSTRA FEDE! In risposta allo pseudo sciopero dei calciatori di serie A , effettuato in occasione della prima giornata di campionato, la T.O. del GENOA comunica che DOMENICA 11 SETTEMBRE 2011 lo stadio si presenterà senza gli storici vessilli rossoblu. Dietro ad ogni striscione appeso c’è storia, passione e tanto sacrificio, parole che con i calciatori di oggi non c’entrano nulla. Lo stadio rimarrà spoglio come la coscienza di chi protesta per guadagnare sempre di più alle spalle degli italiani martoriati da mutui, bollette, e stipendi fermi da venti anni. La T.O ritiene opportuno anche RIMANERE IN SILENZIO PER TUTTO IL PRIMO TEMPO della partita, per far capire, se mai ce ne fosse ancora il bisogno, che senza il tifo organizzato, tutto il bel mondo dei calciatori e delle società di calcio, fatto di milioni e di veline non esisterebbe e allora si, che quei giovanotti in pantaloncini si renderebbero conto del vero significato della parola LAVORO. Siamo arrivati al punto di non ritorno, ragazzi milionari che parlano di diritti negati e società di calcio che non trovano nuovi stratagemmi per non pagare le tasse e che si fanno i dispetti ai danni dei tifosi.
Oggi dove il calcio è solo business fatto di sponsor e scommesse l’ unica parte sana rimasta in questo sport, pare ovvio, è la tifoseria , siamo NOI TIFOSI . NOI TIFOSI, gli unici a pagare sempre sulla nostra pelle, gli unici e soli a subire decisioni e atteggiamenti dettati dal dio denaro , ostaggi di leggi incostituzionali, NOI TIFOSI siamo indignati, ma sempre presenti con la nostra passione per il nostro blasone. NOI TIFOSI DICIAMO BASTA !! NOI VOLTIAMO LE SPALLE A QUESTO CALCIO avrete solo la nostra indifferenza!
La TIFOSERIA ORGANIZZATA DEL GENOA INVITA TUTTI I GENOANI PRESENTI alla partita A VOLTARSI DI SPALLE DA QUANDO LE SQUADRE ENTRANO IN CAMPO FINO AL FISCHIO D’INIZIO. Una protesta significativa e sana come lo sono i tifosi del Genoa !
La TIFOSERIA ORGANIZZATA DEL GENOA
Domenica ci saranno altre iniziative delle curve?
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