Il virus che ci ucciderà tutti (A partire dai furetti)

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MasslessMeson
00mercoledì 30 novembre 2011 15:00
Ogni appassionato di scienza che si rispetti trova ogni giorno, sui quotidiani, di che tenere allenata la mente. E di che uccidere di terrore gli altri ignari lettori – il che, per alcuni giornalisti dal titolo facile, è lo stesso.
C’è un articolo pubblicato sul Corriere online che si intitola così:

Creato il virus che può uccidere la metà della popolazione mondiale


E’ uno di quei titoli che, appena lo leggi, o ti disinfetti con la candeggina, o ti prudono le mani per la voglia di raddrizzare i torti. Io, in questo momento, pendo decisamente verso la seconda ipotesi.
Dovrei ripromettermi un giorno di scrivere delle “linee guida” su come va interpretato un giornale: dopotutto, alcuni di questi principi cardine valgono anche per la scienza. Per il momento analizziamone uno solo: “bisogna sempre citare una fonte attendibile per tutte le informazioni che si pubblicano”.
Le fonti attendibili sono o informazioni scritte e pubblicate (e quindi verificabili da tutti), oppure provengono da persone di indubbia moralità o posizione sociale al di fuori di ogni sospetto . Se il Presidente della Repubblica dice che la bandiera italiana diventerà rosa (tanto per dire), state pur certi che è sua intenzione fare così (soprattutto se c’è la “prova TV”, ovvero se lo dice davanti alle telecamere). Se la Polizia o i Carabinieri spiegano la dinamica di un crimine, la loro è la fonte ufficiale, punto e basta. Se un articolo scientifico dimostra, nero su bianco, che i panda vanno pazzi per i grattini, questo sarà una fonte attendibile finchè qualcuno non avrà dimostrato il contrario*.

Tutto questo per dire che, se dei ricercatori sostengono di aver creato il virus dell’Apocalisse (proprio come si dedurrebbe leggendo l’articolo sul Corriere) ma non hanno pubblicato dati da nessuna parte, la loro è considerabile solo come un’opinione, o peggio come un desiderio di visibilità. Senza niente di scritto e pubblicato, si può ben dedurre che ne hanno parlato a voce: ma a chi avrebbero passato queste informazioni? Al giornalista del Corriere, o a un altro? L’articolo non lo specifica. Viene di nuovo a mancare la fonte, nonostante sia indispensabile per dare credibilità a una notizia così seria. Il giornalista del Corriere l’ha saputo direttamente dai ricercatori? Oppure ha copiato l’articolo da una rivista di gossip straniera? E se avesse capito male? E se il giornale da cui ha letto e copiato la notizia l’avesse riportato in maniera sbagliata? Capite bene che sapere chi dice cosa è fondamentale. Soprattutto quando la notizia può scatenare il panico, come in questo caso.

Ad ogni modo, lasciamo questi misteri irrisolti, e accontentiamoci di fare le pulci a quello che possiamo leggere sul Corriere. “I ricercatori [...] hanno prodotto una variante estremamente contagiosa del virus dell’influenza aviaria [...] in grado di trasmettersi facilmente a milioni di persone [...]. [Si tratta di un] agente patogeno altamente contagioso che potrebbe scatenare una pandemia in grado di uccidere la metà della popolazione mondiale”.
Chiunque abbia studiato virologia sa bene una semplice legge della Natura; non sono tenuti a conoscerla tutti, quindi cerco di spiegarla io.
Un virus, detto in parole semplici, se non infetta qualcuno (uomo o animale che sia) è spacciato. Deve quindi ottimizzare al massimo la sua capacità di contagio. Per farlo ha due strade, che sono l’una l’opposto dell’altra. La prima è colpire la persona con una malattia lieve, come l’influenza: una malattia che certo non uccide, se non in rari casi. Se la persona ha sintomi scarsi si porterà il virus in giro; toccherà altre persone, le bacerà, scambierà con loro un bicchiere o una stretta di mano: e il contagio si moltiplicherà. Perchè questa forma di diffusione sia efficace la malattia non può che essere lieve: perchè se il virus provoca un morbo mortale che uccide in 2 ore, il malcapitato stramazza al suolo lì dove si trova. Non infetterà nessun altro, e il virus sarà intrappolato per sempre in un cadavere, senza possibilità di diffondersi, moltiplicarsi e prosperare (Ricordate? Era questo, il suo obiettivo).
Il primo caso, quindi, era malattia lieve = enorme diffusione del contagio. Il secondo caso è diametralmente opposto: malattia enorme = diffusione del contagio lieve. Succede ad esempio con gravi infezioni come quelle da virus Ebola, Marburg virus e in generale le febbri emorragiche. Perchè il virus sopravviva, e si diffonda un minimo, ha bisogno di essere fortissimo e cattivissimo: fare una gran quantità di pustole in pochissime ore, far uscire liquidi biologici contagiosi da ogni parte (solitamente sangue), e assicurarsi di saltare da un individuo all’altro a tutti i costi. Ma NON di uccidere più gente possibile: perchè se non ci sono uomini che possono essere contagiati in futuro, di nuovo, il virus è spacciato. Proprio per questo di solito (anzi, in realtà quasi sempre) questi potentissimi virus rimangono confinati in villaggi sperduti nel cuore dell’Africa: una persona contagiata, magari da un animale, rischia di sterminare un intero villaggio a causa dell’estrema contagiosità. Ma il virus dal villaggio non esce: se tutte le persone infette muoiono, la malattia è confinata in una determinata area geografica: quindi, niente pandemie di Ebola o simili. E’ biologicamente impossibile (a meno di scienziati pazzi o specie ancora ignote, ma questo è un altro discorso).

Se siete sopravvissuti a questa analisi, avrete di certo capito una cosa: che l’errore, nel pezzo del Corriere, è quello di raccontare un virus apocalittico capace di enorme contagio e di enorme potenzialità nell’uccidere il suo ospite. Ma le due cose, come abbiamo appena visto, non possono coesistere. La cosa bella è che tra le righe lo conferma lo stesso Corriere, quando ricorda che la pandemia di aviaria (che ha contagiato centinaia di migliaia di persone nel mondo) ha ucciso “solo” 500 persone. La banale influenza stagionale, negli anziani e nelle persone disabili, è molto, molto più pericolosa.

Infine, una nota terribile: il virus-killer che secondo la stampa scatenerebbe l’Apocalisse ha già mietuto vittime. “La sua elevata capacità di diffusione – dice il Corriere – è stata dimostrata in esperimenti condotti sui furetti, che hanno un sistema respiratorio molto simile a quello dell’uomo”. Poveri furetti, il vostro è stato un sacrificio forse vano: non ci serviva la vostra vita per sapere che i giornali, quando parlano di scienza, possono essere più mortali dei virus che inventano.

* nota: fonte attendibile non vuol dire notizia o dato certo. Significa che si può risalire all’origine del dato, o della notizia, e non che sia certificata la sua assoluta verità. Quando si riporta la fonte di quell’articolo sui panda e i grattini, si sottolinea il legame tra la notizia e il modo con la quale è stata creata, e si certifica il “percorso” che il giornalista ha fatto per scriverla. Se poi si scopre che i panda non amano i grattini, in un nuovo studio, poco male: la notizia era corretta perchè citava fonti all’epoca corrette. Una nuova notizia dovrà spiegare i retroscena e citare la nuova fonte, per creare di nuovo un’informazione il più possibile vicina alla verità.


Via OMG!SCIENCE!
= D-Wade =
00mercoledì 30 novembre 2011 15:15
sapevo che da qualche parte c'era la fregatura.
Il discorso sul fatto che per diffondersi bene deve essere un virus non molto pericoloso mi torna, ma (esempio) l'HIV ci mette un po'prima di dare manifestazioni di sintomi e in quel lasso di tempo è possibile che venga trasmesso ad altri. Non c'è bisogno di ammazzare la gente in 2 ore per essere un virus mortale.
Se la trasmissione di questo fantomatico virus avvenisse anche per via aerea la cosa potrebbe in teoria essere fattibile.

E' una curiosità, ma sono sicuro che hai un'ottima spiegazione anche per questo.
martozen
00mercoledì 30 novembre 2011 15:50
Tra l'altro me lo vedo il ricercatore che dice:

"oibò oggi non c'ho una cazzo da fare, quasi quasi produco un suppavirus e stermino una tonnellata di furetti"
MasslessMeson
00mercoledì 30 novembre 2011 15:58
Re:
= D-Wade =, 11/30/2011 3:15 PM:

sapevo che da qualche parte c'era la fregatura.
Il discorso sul fatto che per diffondersi bene deve essere un virus non molto pericoloso mi torna, ma (esempio) l'HIV ci mette un po'prima di dare manifestazioni di sintomi e in quel lasso di tempo è possibile che venga trasmesso ad altri. Non c'è bisogno di ammazzare la gente in 2 ore per essere un virus mortale.
Se la trasmissione di questo fantomatico virus avvenisse anche per via aerea la cosa potrebbe in teoria essere fattibile.

E' una curiosità, ma sono sicuro che hai un'ottima spiegazione anche per questo.



Il successo evolutivo dell'HIV viene da svariati motivi:

- Indebolire il sistema immunitario gli permette di stare quiescente più a lungo
- Questo permette una diffusione del contagio perché l'individuo è un portatore sano e sta abbastanza bene per fare sesso
- L'HIV non è letale di per sé, ma il fatto che progressivamente il suo ciclo diventi più aggressivo garantisce una più completa distruzione del sistema immunitario, ed a quel punto sono gli altri patogeni ad essere mortali.

Qualcosa come l'80% dei leoni africani è infettato da FIV, il virus dell'immunodeficenza felina, eppure gli da relativamente pochi problemi comparato all'HIV, principalmente perché si sono co-evoluti,e quindi il virus ha imparato a non fare troppi danni al leone che deve scopare il più possibile con tutto l'harem; il risultato è che la riduzione di fitness, di speranza di vita, mettiamola così, dei leoni, è non è molto intaccata da un'infezione da FIV, con un'immunodeficienza relativamente leggera, e l'HIV è un fastidio di fondo.

Ovviamente se vai e ingegnerizzi geneticamente un virus poi tante cose le puoi cambiare come vuoi tu, ma non è che puoi prendere un booster e farlo diventare un'aereo, indipendentemente da quanti pezzi sostituisci.
pjorn e stambeit
00mercoledì 30 novembre 2011 16:49
Beh dai ammiro il grande colpo di genio, dopo l'influenza suina e quella aviaria, il virus killer è un ottimo personaggio per creare allarme e vendere giornali e medicinali.

[SM=x2584922]
Jah Bless
00mercoledì 30 novembre 2011 18:36
Re: Re:
MasslessMeson, 30/11/2011 15.58:



Ovviamente se vai e ingegnerizzi geneticamente un virus poi tante cose le puoi cambiare come vuoi tu, ma non è che puoi prendere un booster e farlo diventare un'aereo, indipendentemente da quanti pezzi sostituisci.



Gli esempi di MM sono sempre efficaci [SM=x2715642]


weah1986
00mercoledì 30 novembre 2011 19:00
Ha un nome quella legge non scritta dei virus?
PedigreeRules!
00mercoledì 30 novembre 2011 20:03
The Stand. [SM=x2584208]

Frank Draven
00mercoledì 30 novembre 2011 20:09
Money money yeah yeah (cit. dirigente industria farmaceutica random)
)adramelech(
00mercoledì 30 novembre 2011 20:09
Quindi i furetti sono spacciati? :faccinachepiange:
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