La Cina sfida gli Usa "Pronti alla guerra"

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AtomBomb
00sabato 10 dicembre 2011 20:58
Hu Jintao: la Marina
deve rafforzarsi e modernizzarsi

PAOLO MASTROLILLI
inviato a new york

La Marina militare cinese deve fare «estesi preparativi per la guerra». Non è un giornale o un propagandista qualsiasi che parla, ma il presidente Hu Jintao in persona. La risposta più brusca che potesse dare alla decisione di Obama di schierare i Marines in Australia, confermando quanto sia grave la minaccia alla stabilità dell’intera regione del Pacifico, provocata dagli interessi economici e dalle mire espansionistiche di Pechino.

Hu ha parlato martedì alla Commissione militare centrale della Repubblica popolare. Secondo la traduzione dei media ufficiali cinesi, ha detto che «il nostro lavoro deve concentrarsi strettamente sul tema della difesa nazionale e della costruzione delle capacità militari». Quindi ha aggiunto che la Marina «deve accelerare la sua trasformazione e la modernizzazione in maniera robusta, e fare estesi preparativi per la guerra, per offrire un contributo più grande alla salvaguardia della sicurezza nazionale».

Il Pentagono, a caldo, ha ridimensionato la portata delle dichiarazioni di Hu. «Loro - ha commentato il portavoce George Little - hanno il diritto di sviluppare le capacità militari e fare piani, come noi. Ciò che abbiamo chiesto ripetutamente alle nostre controparti cinesi è la trasparenza, e questo è parte del rapporto che continuiamo a costruire con i militari cinesi». L’ammiraglio John Kirby ha usato lo stesso tono, aggiungendo però un avvertimento: «Qui nessuno sta cercando la rissa. Certamente non staremo ad invidiare o lesinare ad alcuna nazione l’opportunità, il diritto di sviluppare le forze navali affinché siano pronte. La nostra Marina è pronta, e resterà pronta». Anche il dipartimento di Stato, per bocca di Mark Toner, si è limitato a sottolineare che «vorremmo avere rapporti tra militari più forti con la Cina, e maggiore trasparenza. Ciò aiuterebbe a rispondere alle domande che potremmo avere sulle loro intenzioni».

La verità è che nella regione è in corso un vero braccio di ferro, in prima battuta tra la Cina e i Paesi vicini, e in seconda tra Pechino e Washington. La Repubblica popolare mira alle riserve di petrolio e gas del Mar Cinese Meridionale, dove si trovano anche zone molto pescose e rotte mercantili trafficatissime. Secondo le sue pretese, le acque territoriali che le appartengono sono raccolte dentro una U gigante, che si estende fino a mille chilometri dalle proprie coste. Una posizione che la mette in diretto contrasto non solo con i paesi più vicini, come Vietnam, Filippine, Malaysia e Brunei, ma anche con la potenza regionale indiana e la superpotenza americana. Pechino, ad esempio, ha criticato apertamente i piani di Nuova Delhi per fare esplorazioni petrolifere nella regione, così come i progetti della Exxon-Mobil davanti alle coste vietnamite.

Finora le forze armate cinesi, che sono le più numerose al mondo, hanno avuto una caratteristica prevalentemente terrena. Da qualche anno, però, queste ambizioni marittime di Pechino hanno accelerato gli investimenti nella Marina. L’esempio più lampante è la portaerei ex sovietica, che la Repubblica popolare ha acquistato e ristrutturato. Ora arriva l’incitamento di Hu preparare la guerra.

Gli Stati Uniti sono ancora la potenza navale dominante del Pacifico, ma forse negli ultimi tempi i cinesi hanno letto le difficoltà economiche di Washington come l’inizio di una progressiva ritirata. A modificare questa percezione e rincuorare gli alleati giapponesi e coreani ci ha pensato il presidente Obama, con il recente viaggio in cui ha annunciato l’arrivo dei Marines in Australia, ma anche il capo del Pentagono Panetta, quando ha dichiarato che «gli Usa sono e resteranno una presenza nel Pacifico. Semmai, ci rafforzeremo». Il segretario di Stato Clinton ha scritto su Foreign Policy che questo sarà «l’America’s Pacific Century», il secolo del Pacifico americano, e il suo recente viaggio a Myanmar ha confermato l’intenzione di Washington di contrastare le mire cinesi. Martedì Pechino ha risposto.
Dead Man Drinking
00sabato 10 dicembre 2011 21:18
i cinesi manco mio nonno potrebbero conquistare, troppo arretrati. l'india è una potenza militare chiaramente in ascesa
Cortez The Killer
00sabato 10 dicembre 2011 22:12
Devo cominciare a cagarmi sotto?
KingOFKings24
00sabato 10 dicembre 2011 23:56
Nella remotissima ipotesi che l'Europa tutta vada allo sfacelo trascinata dall'Italia :supermariomonti: potrebbe succedere di tutto, e perchè no anche una guerra. Non necessariamente USA vs Cina...
martozen
00domenica 11 dicembre 2011 01:07
Non me ne intendo ma credo in che una guerra simile la Cina avrebbe solo da parderci perché contro non avrebbe solo gli USA ma anche diversi stati asiatici mantre ad appoggiarla potrebbe essere FORSE il Pakistan
+The Viper+
00domenica 11 dicembre 2011 01:15
Re:
martozen, 11/12/2011 01.07:

Non me ne intendo ma credo in che una guerra simile la Cina avrebbe solo da parderci perché contro non avrebbe solo gli USA ma anche diversi stati asiatici mantre ad appoggiarla potrebbe essere FORSE il Pakistan




Russia
Giamma V1.0
00domenica 11 dicembre 2011 09:55
Re: Re:
+The Viper+, 11/12/2011 01.15:




Russia




non credo la Russia entri in un conflitto da cui potrebbe uscire decisamente più svantaggiata di prima.se ne starebbero buoni buoni a criticare gli USA e poi si spartirebbero con loro le nuove aree commerciali che si verrebbero a creare.
FasterBetterStronger
00domenica 11 dicembre 2011 10:37
Veramente hanno detto: "Plonti alla guella"
Dj Sauron
00domenica 11 dicembre 2011 11:24
Re: Re:
+The Viper+, 11/12/2011 01.15:




Russia




Tutto da vedere, non è mica più l'URSS... Appoggiando la Cina andresti contro UE e USA, dopo con chi li fai gli affari?
=BARRA BRAVA=
00domenica 11 dicembre 2011 11:32
ci sarebbe l'iran che appoggerebbe la cina.


comunque li spazziamo via in manco un annetto :georgeW:

alla fine nonostante tutti i contro, il nostro schieramento è più forte. Il che sembra una frase da risiko.
Peroni 66 cl
00domenica 11 dicembre 2011 11:59
Tutto ciò parte dagli USA che "annunciano" di attaccare l'Iran. Non sanno gli americani che se provano ad attaccare l'Iran di trovano contro Cina, Iran e anche la Siria, se li trovano di fronte in quanto paesi vicini anche geograficamente all'Iran. Basta il 5% dei loro eserciti sommati per annientarli. [SM=x2584190]

Dead Man Drinking, 10/12/2011 21.18:

i cinesi manco mio nonno potrebbero conquistare, troppo arretrati.




ma che cavolo dici.
@Chaos@
00domenica 11 dicembre 2011 13:49
Re:
martozen, 11/12/2011 01.07:

Non me ne intendo ma credo in che una guerra simile la Cina avrebbe solo da parderci perché contro non avrebbe solo gli USA ma anche diversi stati asiatici mantre ad appoggiarla potrebbe essere FORSE il Pakistan




Iran
Corea
Pakistan

3 su 2 hanno l'atomica, il terzo la sta per finire.

calcolando i 2 fronti gia' aperti in medio oriente non so se gli USA potrebbero mai affrontare una guerra del genere oggi, con il loro principale alleato in loco che si sta riprendendo da un disastro naturale e che prenderebbe la prima ondata degli attacchi atomici dalla cina, che si deve liberare del Giappone se vuole portale l'attacco alle coste orientali USA.

Principalmente credo che un paese che ha fallito nel prendere il controllo di un territorio grande ma uniforme come l'IRAQ non avrebbe alcuna chance di penetrare l'immenso continente cinese.
rogerio guerrero
00lunedì 12 dicembre 2011 12:16
Re: Re:
@Chaos@, 11/12/2011 13.49:




Iran
Corea
Pakistan

3 su 2 hanno l'atomica, il terzo la sta per finire.

calcolando i 2 fronti gia' aperti in medio oriente non so se gli USA potrebbero mai affrontare una guerra del genere oggi, con il loro principale alleato in loco che si sta riprendendo da un disastro naturale e che prenderebbe la prima ondata degli attacchi atomici dalla cina, che si deve liberare del Giappone se vuole portale l'attacco alle coste orientali USA.

Principalmente credo che un paese che ha fallito nel prendere il controllo di un territorio grande ma uniforme come l'IRAQ non avrebbe alcuna chance di penetrare l'immenso continente cinese.



Un conto é il possesso dell´atomica, un´altro é il lancio effettivo

In ogni caso non credo sia possibile uno scenario simil prima o seconda guerra mondiale o anche uno scontro "caldo" tra superpotenze statali. Implicherebbe un controllo politico diretto del territorio che porterebbe ad un costo amministrativo eccessivo. Insomma la Cina aldilä di una eventuale vittoria militare non avrebbe alcuna capacitä di governare l´Europa o gli Usa o di estendere i suoi modi di governo a queste aree. Se ha fallito lo stalinismo non vedo perché possa riuscirci l´attuale sociocapitalismo cinese. E penso che questo lo sappiano anche loro. Del resto gli Usa ci sono riusciti solo in Europa, perché sono europei trapiantati mentre hanno fallito in asia (vietnam, afghanistan) che in medio oriente. L´america latina é un discorso a parte, perö anche quello é ormai un fronte sempre piü de-americanizzato.

Io son convinto che ad USA e Cina la situazione va benissimo cosí e che in fondo abbiano tutte l´obiettivo di controllare l´aria araba evitando che l´altro la domini. Insomma si tratta di dichiarazioni piü nel gioco delle parti che minacce effettive.
martozen
00lunedì 12 dicembre 2011 13:19
Re: Re:
@Chaos@, 11/12/2011 13.49:




Iran
Corea
Pakistan

3 su 2 hanno l'atomica, il terzo la sta per finire.

calcolando i 2 fronti gia' aperti in medio oriente non so se gli USA potrebbero mai affrontare una guerra del genere oggi, con il loro principale alleato in loco che si sta riprendendo da un disastro naturale e che prenderebbe la prima ondata degli attacchi atomici dalla cina, che si deve liberare del Giappone se vuole portale l'attacco alle coste orientali USA.

Principalmente credo che un paese che ha fallito nel prendere il controllo di un territorio grande ma uniforme come l'IRAQ non avrebbe alcuna chance di penetrare l'immenso continente cinese.




Si vabbè ma se si mettono ad usare le armi atomiche perdiamo tutti.
Zlatan269
00lunedì 12 dicembre 2011 19:38
Non credo che, almeno nel breve e medio termine, alla Cina convenga uno scontro frontale con gli USA e, sarò ottimista, ma credo che l'equilibrio del terrore fra grandi potenze funzioni ancora abbastanza bene da rendere quasi impossibile un conflitto atomico su larga scala. Le dichiarazioni di Hu Jintao mi sembrano più di facciata che altro, volte a mantenere teoricamente possibile un offensiva militare diretta della Cina nell'area del Pacifico, ma che non nascondano nessuna intenzione reale di passare ad un attacco vero e proprio.

Vedo molto più preoccupante la creazione da parte del governo cinese di due nuovi fondi da 300M di dollari per investire in Europa e America. Ecco, credo che per ora la Cina punti ad una "offensiva" verso l'occidente più "finanziaria" che non militare. Posto che stiamo parlando di uno stato che da un lato cresce ad un ritmo che li dovrebbe imporre come candidati a potenza guida a livello mondiale, dall'altro sono uno stato che volente o nolente dovrà presto o tardi fare i conti con l'esplosione del conflitto sociale. Se e come questo conflitto verrà superato sarà la discriminante fra una Cina leader mondiale e una Cina bolla di sapone, ma questo è un altro discorso.
Dead Man Drinking
00lunedì 12 dicembre 2011 21:40
Re:
Peroni 66 cl, 11/12/2011 11.59:

Tutto ciò parte dagli USA che "annunciano" di attaccare l'Iran. Non sanno gli americani che se provano ad attaccare l'Iran di trovano contro Cina, Iran e anche la Siria, se li trovano di fronte in quanto paesi vicini anche geograficamente all'Iran. Basta il 5% dei loro eserciti sommati per annientarli. [SM=x2584190]




ma che cavolo dici.




le temibile marina cinese, una portaerei vecchia di 25 anni dell'urss e dei sottomarini che si sentono fino al mediterraneo...

[SM=x2761698]
Peroni 66 cl
00lunedì 12 dicembre 2011 23:02
Re: Re:
Dead Man Drinking, 12/12/2011 21.40:




le temibile marina cinese, una portaerei vecchia di 25 anni dell'urss e dei sottomarini che si sentono fino al mediterraneo...

[SM=x2761698]




Non calcolare solo le marine, attento
HeavyMachineGun
00lunedì 12 dicembre 2011 23:06
Lo diceva pure Mao che in un eventuale conflitto atomico i cinesi per una pura questione numerica sopravviverebbero mentre altri popoli è da vedè.

Io nel dubbio mi schiero co la Cina. [SM=x2584265]
=BARRA BRAVA=
00lunedì 12 dicembre 2011 23:25
l'atomica negli stati uniti è fantasia, anche perchè ormai vengono intercettate come un seme in un'oliva
martozen
00martedì 13 dicembre 2011 02:21
Re:
HeavyMachineGun, 12/12/2011 23.06:

Lo diceva pure Mao che in un eventuale conflitto atomico i cinesi per una pura questione numerica sopravviverebbero mentre altri popoli è da vedè.

Io nel dubbio mi schiero co la Cina. [SM=x2584265]




Ah beh se lo diceva Mao allora è vero per forza [SM=x2761698]
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