Marchionne: "La Fiat può lasciare l'Italia"

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Dead Man Drinking
00giovedì 1 dicembre 2011 18:30
"Possiamo lasciare l’Italia. Siamo una multinazionale e abbiamo attività in tutto il mondo. Potremmo andare avanti anche senza l’Italia". A paventare l'ipotesi, a Radio24, è l’ad di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne.

Dopo l'annuncio della disdetta degli accordi sindacali in tutti gli stabilimenti auto e dopo la risposta della Fiom di Landini che ha minacciato uno sciopero di "almeno 4 ore" per il 16 dicembre, ecco che si aggiunge un altro tassello all'ormai complicato rapporto tra l'azienda del Lingotto e il sindacato dei metalmeccanici.

"Abbiamo avuto la maggior parte dei lavoratori che ha appoggiato un’alternativa. Il treno è passato ed è inutile cercare di insistere che bisogna rinegoziare. Quella decisione è stata presa e non possiamo continuare a votare finché non vince la Fiom. È la tirannia della minoranza verso la maggioranza. La Fiat non può essere la vittima di questa minoranza", ha precisato Marchionne, durante una conferenza organizzata a Washington dal Council for the United States and Italy.

L'ad ha poi rincarato la dose: "Il fatto è che un operaio su dieci vuole condizionare l’andamento dell’azienda. La Fiat non può essere la vittima di questa minoranza. Non si può investire così, parliamo di miliardi di euro di investimenti, non di aprire un supermercato".

Sulla richiesta del leader della Cgil Susanna Camusso di far intervenire anche l'esecutivo sui progetti industriali Fiat, Marchionne ha risposto: "Il governo non c'entra nulla e Monti, quel povero uomo che ha un mondo di cose da fare, cosa c'entra con la Fiat? Monti deve portare avanti una serie di manovre per cercare di ottenere la tranquillità a livello europeo dei finanziamenti del paese e se non ce la fa, fallisce il progetto. Per questo deve essere assistito e appoggiato dalla politica fino a quando ha risolto il problema. Non abbiamo altra scelta. Bisogna lasciarlo lavorare. Ho una grande fiducia nelle sue capacità di gestione".

Intanto adesso è ufficiale: dal primo gennaio 2012, Dr Motor sostituirà la Fiat nello stabilimento di Termini Imerese, in provincia di Palermo. I sindacati e l'azienda dell'imprenditore molisano, Massimo Di Risio, hanno firmato l'accordo al ministero dello Sviluppo economico. Sindacati e Dr Motor hanno sottoscritto l’accordo definitivo per la riconversione industriale dello stabilimento Fiat di Termini Imerese.

Il piano italia [SM=x2659656]

i miliardi da investire [SM=x2659656]
@Chaos@
00giovedì 1 dicembre 2011 18:36
secondo me e' ora che se ne va davvero la fiat, famiglia agnelli compresa...
KaiserSp
00venerdì 2 dicembre 2011 09:23
nessun problema

restituisse tutti i miliardi dello Stato che la fiat ha ricevuto negli anni e poi quella è la porta...
pizzo83
00venerdì 2 dicembre 2011 09:37
Re:
KaiserSp, 02/12/2011 09.23:

nessun problema

restituisse tutti i miliardi dello Stato che la fiat ha ricevuto negli anni e poi quella è la porta...




Fear and Spear
00venerdì 2 dicembre 2011 09:40
mi chiedo come facciate a dire certe cose

avete idea di quanta genti ci lavori? no per il resto ok, ma su queste cose..
@mad4thrash@
00venerdì 2 dicembre 2011 09:42
È la tirannia della minoranza verso la maggioranza.

hanno la faccia come il culo (cit.)

cmq appoggio anche io l'idea che se ne possono andare.. se restituiscono tutti i soldi che hanno fregato allo stato in questi anni. comodo pre(te)ndere gli aiuti e poi attaccarsi al libero mercato per giustificare spostamenti. quello che mi preoccupa più che altro è che c'è un sacco di gente che poi ci crede a ste minchiate. "eh ma è giusto che un manager/titolare tuteli la propria azienda". ah si? anche a spese nostre?
Mizar the game
00venerdì 2 dicembre 2011 09:44
Re:
KaiserSp, 02/12/2011 09.23:

nessun problema

restituisse tutti i miliardi dello Stato che la fiat ha ricevuto negli anni e poi quella è la porta...




lo dicevo giusto ieri sera a un mio amico.... quoto alla grande...



è ora di finirla con aiuti alle aziende che poi falliscono perchè fanno macchine di merda o quelle 2 o 3 decenti che fanno le vogliono far pagare un fottio di soldi...
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