crisi della musica elettronica ed in generale dell'underground.

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ronnie_coleman
00mercoledì 23 gennaio 2013 21:12
ragazzi ormai è da un annetto che, come da titolo, stò notando un vera crisi nella cultura musicale italiana.
partendo dal presupposto che ognuno ha i suoi gusti, quindi metallari, rockettari ed altro non venissero a dire "quella non è musica bla bla bla", mi accorgo che il club in italia, stà davvero andando a farsi fottere!
siamo pieni di ragazzini in cerca di dubstep, locali che si buttano sul progressive sempre più seguito, commerciale ovunque...

un esempio è stato anche capodanno. chi è di roma e zona, saprà della festa all'atlantico annullata. fino al 31, avevano venduto solo 250 prevendite, con una line up di tutto rispetto, eccezion fatta per silvie loto, a discapito di sold out clamorosi in posti molto più commerciali.

io l'ultima serata davvero bella, l'ho fatta al link di bologna alla serata circoloco. per il resto nulla più assoluto....

voi che pensate?
è solo impressione mia, oppure ci dobbiamo adattare? [SM=x2631401]
Mein Teil
00mercoledì 23 gennaio 2013 21:25
Ne approfitto per chiedereuin parere sui Nobraino [SM=x2765087]
King of OWW
00giovedì 24 gennaio 2013 08:41
beh il fatto che in italia la serata di punta sia ancora Loco Dice b2b Richie Hawtin al cocco dove il cliente medio è il napoletano a petto nudo strafatto di md la dice lunga sul clubbing italiano.

The REAL Capt.Spaulding
00giovedì 24 gennaio 2013 09:02
Un anno?


Sono 15 anni che il clubbing Italiano è in caduta libera. I motivi sono riconducibili alla strenua lotta al "sabato sera" condotta alla fine degli anni '90, il conseguente spostamento del baricentro del divertimento italiano dalla Riviera Romagnola a Ibiza. Oggi anche il clubbing spagnolo non se la passa bene e sebbene ci siano delle città dove quel tipo di sotto cultura è ancora florida (Berlino, Belgrado, Barcellona, Parigi, Rimini, Milano, Edimburgo), oggi solo Londra pare essere l'unica vera fucina di idee nuove.



Nonostante tutto alla fine del tunnel io vedo della luce, perché sono 2 estati che a Riccione i locali sono tornati ad essere catalizzatori di ballo/sballo*, e a questo punto mi piacerebbe sapere dai bresciani come se la passa il Number One e dai Milanesi dove "quel tipo di gente" si sbatte al sabato sera.


Infine consiglio a tutti di seguire l'account twitter di @realDJRALF vera leggenda vivente per il clubbing Italiano.









*per chi se lo è perso quando uscì 13 anni fa, consiglio con tutto me stesso il seguente libro:

www.unilibro.it/libro/reynolds-simon/generazione-ballo-sballo-l-avvento-della-dance-music-e-il-delinearsi-della-club-culture/97888...


imprescindibile
King of OWW
00giovedì 24 gennaio 2013 09:53
Re:
The REAL Capt.Spaulding, 24/01/2013 09:02:

Un anno?


Sono 15 anni che il clubbing Italiano è in caduta libera. I motivi sono riconducibili alla strenua lotta al "sabato sera" condotta alla fine degli anni '90, il conseguente spostamento del baricentro del divertimento italiano dalla Riviera Romagnola a Ibiza. Oggi anche il clubbing spagnolo non se la passa bene e sebbene ci siano delle città dove quel tipo di sotto cultura è ancora florida (Berlino, Belgrado, Barcellona, Parigi, Rimini, Milano, Edimburgo), oggi solo Londra pare essere l'unica vera fucina di idee nuove.



Nonostante tutto alla fine del tunnel io vedo della luce, perché sono 2 estati che a Riccione i locali sono tornati ad essere catalizzatori di ballo/sballo*, e a questo punto mi piacerebbe sapere dai bresciani come se la passa il Number One e dai Milanesi dove "quel tipo di gente" si sbatte al sabato sera.






ma anche in riviera, guardi le programmazioni dei vari locali e, oltre ad essere le stesse da un po' di anni, sono palesemente costruite per attrarre un sacco di gente a discapito della qualità, sono sempre i soliti 10 nomi che girano
captainkeane
00giovedì 24 gennaio 2013 10:08
Re:
The REAL Capt.Spaulding, 24/01/2013 09:02:

Un anno?


Sono 15 anni che il clubbing Italiano è in caduta libera. I motivi sono riconducibili alla strenua lotta al "sabato sera" condotta alla fine degli anni '90, il conseguente spostamento del baricentro del divertimento italiano dalla Riviera Romagnola a Ibiza. Oggi anche il clubbing spagnolo non se la passa bene e sebbene ci siano delle città dove quel tipo di sotto cultura è ancora florida (Berlino, Belgrado, Barcellona, Parigi, Rimini, Milano, Edimburgo), oggi solo Londra pare essere l'unica vera fucina di idee nuove.



Nonostante tutto alla fine del tunnel io vedo della luce, perché sono 2 estati che a Riccione i locali sono tornati ad essere catalizzatori di ballo/sballo*, e a questo punto mi piacerebbe sapere dai bresciani come se la passa il Number One e dai Milanesi dove "quel tipo di gente" si sbatte al sabato sera.


Infine consiglio a tutti di seguire l'account twitter di @realDJRALF vera leggenda vivente per il clubbing Italiano.









*per chi se lo è perso quando uscì 13 anni fa, consiglio con tutto me stesso il seguente libro:

www.unilibro.it/libro/reynolds-simon/generazione-ballo-sballo-l-avvento-della-dance-music-e-il-delinearsi-della-club-culture/97888...


imprescindibile



a quanto so il number ormai campa da anni su adolescenti che pensano a calarsi le pastiglie ed è una discoteca che non ha mai, di conseguenza, cercato di proporre un certo tipo di musica

milano ti risponderà presumo deep, io dal lato mio vedo che si sta imborghesendo sempre più e la cosa non mi piace affatto

ma sono in crisi anche tanti locali dell'hinterland che propongono musica dal vivo

The REAL Capt.Spaulding
00giovedì 24 gennaio 2013 10:15
a bologna alcuni locali propongono nomi interessanti, dj da fuori che hanno qualcosa da dire, il problema è che il pubblico è fatto soprattutto da indysnob che guardano la console e muovono la testa su e giù, mentre il pubblico adatto nella mia testa deve essere quello ignorante che balla e smandibola.


captainkeane
00giovedì 24 gennaio 2013 10:20
tu però fai un discorso di sballo e divertimento, presumo che il topic fosse più indirizzato nella varietà delle musica proposta e non dalla mentalità di chi ne fruisce, anche se le cose sono connesse tra di loro

a me di calrmi le pastiglie o in genere di balla non è mai fregato nulla, per me il divertimento era sentire musica dal vivo, magari alcolizzarmi e fare il salame con qualche ragazza
Ed Banger
00giovedì 24 gennaio 2013 12:46
Venite a Milano e ne riparliamo.
ronnie_coleman
00giovedì 24 gennaio 2013 13:16
no vabbè la questione era più musicale...cioè crisi della musica, con conseguente caduta dei club italiani, che ovviamente per "vivere" cambiano totalmente genere, abbandonando scenari deep, house, techno, o comunque l'underground in generale, per buttarsi su genere più commerciali ed in voga tra i ragazzini come dubstep, progressive e varie...

conoscete marco faraone? i flashmob djs? questi sono ragazzi della nostra età che spaccano di brutto all'estero, ma che in italia stentano a crescere!
i flashmob ti fanno il sold out al ministry of sound e poi in italia stentano proprio a suonare!

quest'estate andai a riccione per fare un weekend. nella stessa serata magda al cocoricò e club dogo\gabry ponte allo schiuma party dell'aquafan...ho visto ragazzi in pista dire: "ma stà troia che musica mette?! torniamo allo schiuma party..."
The REAL Capt.Spaulding
00giovedì 24 gennaio 2013 14:01
dubstep genere commerciale?


mi fa strano sentire "commerciale" aggettivo relazionato alla musica nel 2013, soprattutto alla musica da club. forse sono più fuori dal giro di quello che credevo e non capisco cosa è buono e cosa è cattivo.


rko time88
00giovedì 24 gennaio 2013 15:02
Re:
Mein Teil, 23/01/2013 21:25:

Ne approfitto per chiedereuin parere sui Nobraino [SM=x2765087]




Allora essendo del posto li seguo fin dagli albori...a me sembra un buonissimo gruppo, e le loro canzoni sono per la maggior parte di quell'ironia che ti fa ridere e te la fa cantare subito!Devo ancora ascoltare meglio l'ultimo album che è stato pubblicato, ma le canzoni che mi ricordo non mi erano dispiaciute.
Secondo me sono da sentire, io dopo un'estate che li ho visti/sentiti 6-7 volte non mi ero ancora stufato!

Kruger il cantante è abbastanza un personaggio eh!e diciamo che aiuta molto a tenere su il gruppo con il suo carisma!!

P.S. *non tutti sanno che* il batterista del gruppo insegnava greco e latino prima di dedicarsi solo alla musica.


Se hai qualche altra domanda sono a disposizione! [SM=x2814258]
Ed Banger
00giovedì 24 gennaio 2013 18:28
Re:
ronnie_coleman, 24/01/2013 13:16:

no vabbè la questione era più musicale...cioè crisi della musica, con conseguente caduta dei club italiani, che ovviamente per "vivere" cambiano totalmente genere, abbandonando scenari deep, house, techno, o comunque l'underground in generale, per buttarsi su genere più commerciali ed in voga tra i ragazzini come dubstep, progressive e varie...

conoscete marco faraone? i flashmob djs? questi sono ragazzi della nostra età che spaccano di brutto all'estero, ma che in italia stentano a crescere!
i flashmob ti fanno il sold out al ministry of sound e poi in italia stentano proprio a suonare!

quest'estate andai a riccione per fare un weekend. nella stessa serata magda al cocoricò e club dogo\gabry ponte allo schiuma party dell'aquafan...ho visto ragazzi in pista dire: "ma stà troia che musica mette?! torniamo allo schiuma party..."




A Milano è pieno ogni weekend di serate techno, deep, bass/garage/Uk funky, vedere la programmazione di club come Tunnel, Dude Club e Amnesia, o serate organizzate da Intellighenzia Electronica che chiama tutti i pionieri della techno, oltre a vere e proprie serate underground come Crono.
Dipende dove stai...E poi non puoi prendermi come esempio Riccione su!
E Magda e tutta la M_nus a me fa cagare. [SM=x2818791]
Domani devo decidere se andare di d'n'b con Sub Focus o di mine di Gesaffelstein. [SM=x2814258]
Blaze of Glory
00giovedì 24 gennaio 2013 19:20
Re:
The REAL Capt.Spaulding, 24/01/2013 14:01:

dubstep genere commerciale?




Cap mi anticipa.


Non demonizziamo le tendenze. La techno, qui citata come "musica santa", è stata una tendenza. Oggi non lo è più, in larga parte. Pestare i piedi non serve a nulla.
E preferisco una proposta dubstep a cloni di cloni di imitatori di wannabes della Chicago fine anni ottanta, per inciso.
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