-Voices-, 30/05/2017 17.07:Chi la spiega?
SuperDisciple, 30/05/2017 21.07: "In Germania le cose sono più complicate, ma anche più efficienti. Ogni cittadino dispone di due voti. Con il primo (“erststimme”) sceglie un singolo candidato all’interno del proprio collegio, in un sistema maggioritario: chi prende un voto in più degli altri viene eletto. Con il secondo voto (“zweitstimme”) l’elettore sceglie una lista o un partito. Questo voto è quello considerato più importante: come nei sistemi proporzionali, stabilisce qual è la percentuale di seggi parlamentari che avrà ogni partito. Chi prende il 30 per cento dei secondi voti, quindi, avrà diritto al 30 per cento dei seggi. Il meccanismo fondamentale alla base del sistema tedesco è che i candidati eletti con il sistema uninominale – quello del primo voto – sono eletti in ogni caso, anche se sono in numero maggiore rispetto alla quota proporzionale che spetterebbe a un partito. Quando si verifica questa circostanza, tutti gli altri partiti ricevono dei deputati in più, in modo da mantenere la corretta ripartizione proporzionale stabilita dal secondo voto. Questo è possibile in Germania perché il numero di parlamentari non è fisso: ed è sempre possibile aggiungere altri seggi in modo da rispettare le proporzioni dei vari partiti. Il Parlamento attuale, per esempio, è composto da 630 membri. Nel 2009 erano 622. Un meccanismo del genere in Italia non potrebbe essere introdotto a meno di cambiare la Costituzione" Di tedesco avrà solo il nome e sarà di base un proporzionale con sbarramento al 5% sempre che non cambi qualcosa da qui al 5 luglio (data entro la quale Silvio e Renzi vogliono ottenere l'approvazione della legge)
The REAL Capt.Spaulding, 31/05/2017 08.23:SuperDisciple, 30/05/2017 21.07: "In Germania le cose sono più complicate, ma anche più efficienti. Ogni cittadino dispone di due voti. Con il primo (“erststimme”) sceglie un singolo candidato all’interno del proprio collegio, in un sistema maggioritario: chi prende un voto in più degli altri viene eletto. Con il secondo voto (“zweitstimme”) l’elettore sceglie una lista o un partito. Questo voto è quello considerato più importante: come nei sistemi proporzionali, stabilisce qual è la percentuale di seggi parlamentari che avrà ogni partito. Chi prende il 30 per cento dei secondi voti, quindi, avrà diritto al 30 per cento dei seggi. Il meccanismo fondamentale alla base del sistema tedesco è che i candidati eletti con il sistema uninominale – quello del primo voto – sono eletti in ogni caso, anche se sono in numero maggiore rispetto alla quota proporzionale che spetterebbe a un partito. Quando si verifica questa circostanza, tutti gli altri partiti ricevono dei deputati in più, in modo da mantenere la corretta ripartizione proporzionale stabilita dal secondo voto. Questo è possibile in Germania perché il numero di parlamentari non è fisso: ed è sempre possibile aggiungere altri seggi in modo da rispettare le proporzioni dei vari partiti. Il Parlamento attuale, per esempio, è composto da 630 membri. Nel 2009 erano 622. Un meccanismo del genere in Italia non potrebbe essere introdotto a meno di cambiare la Costituzione" Di tedesco avrà solo il nome e sarà di base un proporzionale con sbarramento al 5% sempre che non cambi qualcosa da qui al 5 luglio (data entro la quale Silvio e Renzi vogliono ottenere l'approvazione della legge) c'è una cosa che mi piace molto del sistema tedesco che spero introducano da noi: non si può indurre una crisi di governo senza avere già pronta una nuova maggioranza. In pratica si fanno le elezioni con il proporzionale puro e lo sbarramento alto, si fa la COALIZIONE come si faceva durante la prima repubblica, ma il governo non può essere ostaggio del partito di minoranza a meno che esso non sia riuscito ad avere una maggioranza nel parlamento alternativa.
Rapper 30, 26/06/2017 21.33:Alleanza FI e PD sempre più citofonata dopo le amministrative