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C'è un Tufio su Marte

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    Eksistensens jeger
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    00 13/06/2018 15:17
    Re:
    @mad4thrash@, 13/06/2018 15.03:

    no vi prego, abbiamo già discusso e stradiscusso con il cap di alieni, ufo e rasoio di occam.

    non ci arriva e basta, ditegli di si e amen [SM=g5608799]




    ora capisco
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    KaiserSp
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    00 13/06/2018 15:19
    "se invece gli alieni ci avessero mandato un messaggio mentre noi eravamo ancora al medioevo, quindi incapaci di riceverlo?"

    dai, su

    non ci sono prove definitive che implichino l'assenza di vita nel resto dell'universo

    ci sono troppi fattori da considerare
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    The REAL Capt.Spaulding
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    00 13/06/2018 15:39
    Re:
    KaiserSp, 13/06/2018 15.19:

    "se invece gli alieni ci avessero mandato un messaggio mentre noi eravamo ancora al medioevo, quindi incapaci di riceverlo?"

    dai, su

    non ci sono prove definitive che implichino l'assenza di vita nel resto dell'universo

    ci sono troppi fattori da considerare




    sai quante stelle ci sono nell'universo?

    al momento il numero stimato è il seguente:


    1.000.000.000.000.000.000.000


    tuttavia negli ultimi 2 anni il numero si è alzato enormemente, la tecnologia ha fatto passi in avanti talmente rapidi che hanno scoperto che vicino a noi ci sono molti altri pianeti e stelle che prima non si vedevano, quindi a questo numero devi aggiungere altri zeri. Due, tre, dieci, cento zeri. Se si va avanti a questo ritmo possiamo pensare di dover aumentare un numero di zeri infinito al numero qua sopra, sbaglio?


    Allora, se il numero di stelle è infinito ed esiste vita in un pianeta dobbiamo presupporre che esiste un numero infinito di stelle abitate da forme di vita, una parte di queste intelligenti.
    Una parte di infinito è a sua volta infinito. Ergo esiste una quantità infinita di forme di vita intelligente nell'universo. Abbiamo un numero infinito di civiltà più avanzate di noi ed un numero infinito di civiltà meno avanzate di noi.

    E con queste premesse, come riuscite a spiegare che guardando fuori con gli occhi, con le orecchie e con gli infrarossi (al momento riusciamo a vedere circa solo 15.000.000 di stelle), non vediamo niente?



    Risposte possibili:


    - Siamo soli nell'universo
    - le civiltà hanno breve durata (ma se sono infinite dovremo vederne almeno una al nostro stadio?)
    - esistono, ma sono civiltà troppo lontane (Anche questa ipotesi non è soddisfacente: se il principio di mediocrità deve essere applicato per postulare l'esistenza di altre specie aliene, deve essere applicato anche per scartare posizioni temporali speciali nella storia della galassia, come sarebbe quella dell'inizio della colonizzazione galattica)
    - Esistono, ma non vogliono comunicare con noi e si nascondono (affascinante, ma mi pare ancora più improbabile)
    - non siamo in grado di vederle (ancora più affascinante della precedente, ma non riesce a soddisfarmi)



    insomma, l'Ipotesi di solitudine dell'universo è l'unica a spiegare la tesi inequivocabilmente.


    [Modificato da The REAL Capt.Spaulding 13/06/2018 15:41]
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    Eksistensens jeger
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    00 13/06/2018 15:51
    Re: Re:
    The REAL Capt.Spaulding, 13/06/2018 15.39:




    sai quante stelle ci sono nell'universo?

    al momento il numero stimato è il seguente:


    1.000.000.000.000.000.000.000


    tuttavia negli ultimi 2 anni il numero si è alzato enormemente, la tecnologia ha fatto passi in avanti talmente rapidi che hanno scoperto che vicino a noi ci sono molti altri pianeti e stelle che prima non si vedevano, quindi a questo numero devi aggiungere altri zeri. Due, tre, dieci, cento zeri. Se si va avanti a questo ritmo possiamo pensare di dover aumentare un numero di zeri infinito al numero qua sopra, sbaglio?


    Allora, se il numero di stelle è infinito ed esiste vita in un pianeta dobbiamo presupporre che esiste un numero infinito di stelle abitate da forme di vita, una parte di queste intelligenti.
    Una parte di infinito è a sua volta infinito. Ergo esiste una quantità infinita di forme di vita intelligente nell'universo. Abbiamo un numero infinito di civiltà più avanzate di noi ed un numero infinito di civiltà meno avanzate di noi.

    E con queste premesse, come riuscite a spiegare che guardando fuori con gli occhi, con le orecchie e con gli infrarossi (al momento riusciamo a vedere circa solo 15.000.000 di stelle), non vediamo niente?



    Risposte possibili:


    - Siamo soli nell'universo
    - le civiltà hanno breve durata (ma se sono infinite dovremo vederne almeno una al nostro stadio?)
    - esistono, ma sono civiltà troppo lontane (Anche questa ipotesi non è soddisfacente: se il principio di mediocrità deve essere applicato per postulare l'esistenza di altre specie aliene, deve essere applicato anche per scartare posizioni temporali speciali nella storia della galassia, come sarebbe quella dell'inizio della colonizzazione galattica)
    - Esistono, ma non vogliono comunicare con noi e si nascondono (affascinante, ma mi pare ancora più improbabile)
    - non siamo in grado di vederle (ancora più affascinante della precedente, ma non riesce a soddisfarmi)



    insomma, l'Ipotesi di solitudine dell'universo è l'unica a spiegare la tesi inequivocabilmente.






    scusami, cosa significa non riesce a soddisfarmi?
    a me pare quantomeno verosimile che l'ipotesi si leghi a non siamo (ANCORA) in grado di vederle. magari il figlio del figlio di tuo figlio arriverà a vedere ben altro della solitudine nell'universo.
    o magari no, però tu limiti tutto al nah non mi soddisfa. ok ci fa piacere, ma insomma mi sembra abbastanza poco con tutto il rispetto.
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    00 13/06/2018 15:57
    Re: Re: Re:
    Eksistensens jeger, 13/06/2018 15.51:




    scusami, cosa significa non riesce a soddisfarmi?




    niente, è la scienza secondo il cap [SM=g5608788]

    e poi si lamenta dei 5stelle [SM=g5608855]
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    The REAL Capt.Spaulding
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    00 13/06/2018 16:06
    Re: Re: Re:
    Eksistensens jeger, 13/06/2018 15.51:




    scusami, cosa significa non riesce a soddisfarmi?
    a me pare quantomeno verosimile che l'ipotesi si leghi a non siamo (ANCORA) in grado di vederle. magari il figlio del figlio di tuo figlio arriverà a vedere ben altro della solitudine nell'universo.
    o magari no, però tu limiti tutto al nah non mi soddisfa. ok ci fa piacere, ma insomma mi sembra abbastanza poco con tutto il rispetto.




    cito sottolineando la critica alla risposta da te quotata:


    I tentativi di inviare/ricevere comunicazioni si sono basati sull'utilizzo di onde elettromagnetiche. Così come prima di Guglielmo Marconi non avremmo neppure immaginato di usare questo mezzo, così potremmo non essere neppure in grado di immaginare le tecniche usate da civiltà radicalmente diverse dalla nostra. Alcune tecnologie teorizzate potrebbero essere basate sui neutrini, le onde gravitazionali o la correlazione quantistica. Vi è da aggiungere che tali tecnologie di comunicazioni teorizzate sono assai opinabili sulla base delle conoscenze scientifiche attuali, in particolare utilizzare la correlazione quantistica per trasmettere informazioni contrasta con un ben assodato teorema della meccanica quantistica. La trasmissione mediante onde gravitazionali o neutrini non pone obiezioni di carattere teorico, ma richiederebbe civiltà con una quantità di energia paragonabile a quella contenuta in larga parte dell'Universo. Attualmente vi sono in funzione in alcuni laboratori rivelatori di neutrini e di onde gravitazionali in grado di misurare tali ipotetici segnali se particolarmente intensi. Si può comunque ipotizzare che una civiltà attraversi diverse fasi di evoluzione tecnologica, passando anche per le relativamente facili onde elettromagnetiche. È ragionevole ritenere che scienziati di questa civiltà siano in grado comunque di ricevere e decodificare segnali radio, anche se per loro ormai obsoleti.

    Rimanendo nel campo delle onde radio dobbiamo tenere in considerazione il problema della velocità della luce. Le microonde da noi emesse da quando si è sviluppata la televisione, si stanno ancora allontanando da noi alla velocità della luce in tutte le direzioni. Il raggio in anni luce della sfera entro la quale queste informazioni sono ricevibili coincide numericamente con il periodo in anni dal quale le trasmissioni sono iniziate. Nel caso della Terra questo valore è quindi di circa 50 anni luce. La tendenza ad ottimizzare le trasmissioni per ragioni economiche, come nel caso della televisione digitale o dei telefoni cellulari, focalizzandole in fasci di microonde e sopprimendo la portante, fa sì che i segnali trasmessi siano meno distinguibili dallo spazio.

    I critici di questa soluzione fanno notare che se una civiltà aliena volesse comunicare, utilizzerebbe dei segnali facilmente riconoscibili come tali, come ad esempio una modulazione con portante. Se tale civiltà intendesse usare segnali di difficile ricezione per evitare di comunicare con altre civiltà più arretrate o diverse, si ricadrebbe nel caso precedente. Inoltre alcuni dei mezzi di comunicazione proposti, alternativi alle onde elettromagnetiche, o sono speculazioni teoriche[11] o sono già rilevabili con la tecnologia terrestre.[12]

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    The REAL Capt.Spaulding
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    00 13/06/2018 16:07
    Re: Re: Re: Re:
    @mad4thrash@, 13/06/2018 15.57:




    niente, è la scienza secondo il cap [SM=g5608788]

    e poi si lamenta dei 5stelle [SM=g5608855]




    mi sembra invece molto strano che tu, in quanto critico dei 5* come me, possa asserire che esista vita extraterrestre senza evidenza alcuna.
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    00 13/06/2018 16:10
    in pratica supponi che una civiltà aliena ragioni come quella umana (cosa assai improbabile per vari motivi logistici, storici, culturali, scientifici ecc ecc...)

    ipotesi che, onestamente, "non riesce a soddisfarmi"
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    @mad4thrash@
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    00 13/06/2018 16:13
    Re: Re: Re: Re: Re:
    The REAL Capt.Spaulding, 13/06/2018 16.07:




    mi sembra invece molto strano che tu, in quanto critico dei 5* come me, possa asserire che esista vita extraterrestre senza evidenza alcuna.




    e infatti io non dico che esiste per forza, proprio perchè non ho evidenze. così come non ci sono evidenze della loro non esistenza, della quale invece tu sei sicuro.

    il che, ovviamente, è ben diverso dall'supportare l'esistenza o meno di uno o più entità superiori (o creatore/i che dir si voglia).
    [Modificato da @mad4thrash@ 13/06/2018 16:14]
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    00 13/06/2018 16:16
    Re: Re: Re: Re:
    The REAL Capt.Spaulding, 13/06/2018 16.06:




    cito sottolineando la critica alla risposta da te quotata:


    I tentativi di inviare/ricevere comunicazioni si sono basati sull'utilizzo di onde elettromagnetiche. Così come prima di Guglielmo Marconi non avremmo neppure immaginato di usare questo mezzo, così potremmo non essere neppure in grado di immaginare le tecniche usate da civiltà radicalmente diverse dalla nostra. Alcune tecnologie teorizzate potrebbero essere basate sui neutrini, le onde gravitazionali o la correlazione quantistica. Vi è da aggiungere che tali tecnologie di comunicazioni teorizzate sono assai opinabili sulla base delle conoscenze scientifiche attuali, in particolare utilizzare la correlazione quantistica per trasmettere informazioni contrasta con un ben assodato teorema della meccanica quantistica. La trasmissione mediante onde gravitazionali o neutrini non pone obiezioni di carattere teorico, ma richiederebbe civiltà con una quantità di energia paragonabile a quella contenuta in larga parte dell'Universo. Attualmente vi sono in funzione in alcuni laboratori rivelatori di neutrini e di onde gravitazionali in grado di misurare tali ipotetici segnali se particolarmente intensi. Si può comunque ipotizzare che una civiltà attraversi diverse fasi di evoluzione tecnologica, passando anche per le relativamente facili onde elettromagnetiche. È ragionevole ritenere che scienziati di questa civiltà siano in grado comunque di ricevere e decodificare segnali radio, anche se per loro ormai obsoleti.

    Rimanendo nel campo delle onde radio dobbiamo tenere in considerazione il problema della velocità della luce. Le microonde da noi emesse da quando si è sviluppata la televisione, si stanno ancora allontanando da noi alla velocità della luce in tutte le direzioni. Il raggio in anni luce della sfera entro la quale queste informazioni sono ricevibili coincide numericamente con il periodo in anni dal quale le trasmissioni sono iniziate. Nel caso della Terra questo valore è quindi di circa 50 anni luce. La tendenza ad ottimizzare le trasmissioni per ragioni economiche, come nel caso della televisione digitale o dei telefoni cellulari, focalizzandole in fasci di microonde e sopprimendo la portante, fa sì che i segnali trasmessi siano meno distinguibili dallo spazio.

    I critici di questa soluzione fanno notare che se una civiltà aliena volesse comunicare, utilizzerebbe dei segnali facilmente riconoscibili come tali, come ad esempio una modulazione con portante. Se tale civiltà intendesse usare segnali di difficile ricezione per evitare di comunicare con altre civiltà più arretrate o diverse, si ricadrebbe nel caso precedente. Inoltre alcuni dei mezzi di comunicazione proposti, alternativi alle onde elettromagnetiche, o sono speculazioni teoriche[11] o sono già rilevabili con la tecnologia terrestre.[12]





    questo sposta l'ago della bilancia verso l'assenza di forme di vita diverse nell'universo, ma non mette la pietra tombale.
    cioè, se parliamo di omini verdi cinematografici con fattezze umanoidi e occhioni neri son d'accordo, non li vedremo mai e saranno sempre relegati alla fantasia. però cap, a rigor di logica noi possiamo ragionare basandoci sul nostro stato scientifico attuale.
    non credo che nel medioevo si aspettassero di poter capire come fosse composta quella palla accecante nel cielo. non significa nulla sia chiaro, ma neanche negare con certezza matematica che non ci siano forme di vita all'interno di un meccanismo di cui ad oggi abbiamo scoperto si e no l'1%.
    [Modificato da Eksistensens jeger 13/06/2018 16:36]
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    00 13/06/2018 16:18
    In pratica basi le tue teorie sul paradosso di Fermi


    1950


    Beh buono direi
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    The REAL Capt.Spaulding
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    00 13/06/2018 16:21
    Re:
    KaiserSp, 13/06/2018 16.10:

    in pratica supponi che una civiltà aliena ragioni come quella umana (cosa assai improbabile per vari motivi logistici, storici, culturali, scientifici ecc ecc...)

    ipotesi che, onestamente, "non riesce a soddisfarmi"




    no, affatto, tra le ipotesi elencate come risposta alla tesi c'è anche anche quella che gli "altri" esistono, ma non vogliono comunicare con noi, ovvero che si nascondono e cito l'argomentazione:




    Ancora più complesso è ipotizzare quale sia la probabilità che una forma di vita possa evolversi fino a creare una specie autocosciente e desiderosa di comunicare. È possibile che nell'Universo esistano molti corpi celesti ospitanti una forma di vita, ma su pochissimi questa si sia evoluta in una civiltà tecnologica. Inoltre anche se una civiltà sviluppa i mezzi adatti, non è detto che abbia l'idea o il desiderio di comunicare con altri mondi, o perché non ci considerano degni (potrebbero considerare la nostra una civiltà troppo arretrata) o hanno paura di noi o perché pensano che un contatto diretto possa nuocere a noi/loro, o semplicemente non hanno mai sviluppato l'idea dell'esistenza di altre civiltà con cui comunicare.

    Tuttavia concepire una specie aliena come un'unica entità non è soddisfacente: se pure la civiltà aliena nel suo complesso fosse disinteressata, timorosa o non desiderosa di comunicare con altre civiltà, ciò non preclude che al suo interno possano esistere individui o gruppi interessati a comunicare.


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    The REAL Capt.Spaulding
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    00 13/06/2018 16:21
    Re:
    FBI83, 13/06/2018 16.18:

    In pratica basi le tue teorie sul paradosso di Fermi


    1950


    Beh buono direi




    sì, è nei fatti ancora valido.
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    00 13/06/2018 16:24
    Al è matematica signori LaFuria ha lanciatk la cintura e cambridge s è comprato il santino.

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    Re: Re:
    The REAL Capt.Spaulding, 13/06/2018 16.21:




    sì, è nei fatti ancora valido.




    Se ci fossero altre 4 forme di vita in tutto l'universo il paradosso non sarebbe tale, visto che si basa sul fatto che esiste UN GRAN NUMERO DI CIVILTA'
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