La situazione della Bari
So che giustamente interessa a pochi, ma scrivo due righe solo per farvi divertire un po', e per sfogarmi.
Fino a qualche mese fa la presidenza si è comportata in maniera abbastanza dignitosa, con alcuni errori di comunicazione, ma normali per uno che è diventato presidente di una squadra di calcio di serie B da 1 anno.
Qualche mese fa esce fuori la notizia che gli stipendi da gennaio a marzo non sono stati pagati in tempo. Il presidente rassicura tutti, dicendo che non è vero. Intanto tramite vari contatti vengo a sapere che stava cercando di ottenere sti soldi da chiunque. Alla fine il danaro arriva con ritardo, ma sulle carte le date sono in regola. Si apre un procedimento disciplinare per capire cosa sia successo. Un paio di settimane dopo si viene a scoprire che il presidente ha chiesto un prestito alla banca popolare di Bari tramite un suo amico (che io conosco bene, è del mio paese) imprenditore, ma in qualche modo falsificando le date delle carte per farle apparire lecite. Tutto questo accade tra aprile e maggio. Adesso 4 dipendenti della bpb saranno licenziati e indagati insieme al mio compaesano. Per questo il Bari viene penalizzato di due punti e lui deferito per sei mesi per aver ostacolato le indagini.
Adesso sta succedendo il delirio. Paparesta, socio di minoranza, convoca un'assemblea straordinaria il 16 giugno affermando che la società è in rosso di 4 milioni e che se non si aumenta il capitale sociale entro le date prestabilite per legge rischiamo di fallire. Il tempo passa ancora nel silenzio totale, fin quando si annuncia un'altra assemblea, credo lunedì scorso, per aumentare sto benedetto capitale sociale. Paparesta paga subito quanto deve (intorno a 28mila euro), ma il danaro viene pignorato in maniera istantanea da equitalia perché l'ex arbitro è insolvente nei confronti del fisco di 90mila euro. L'assemblea comincia alle 22 e 30 (...) e dura tutta la notte. Si rincorrono mille voci, tra cui una lite furibonda tra il presidente e un avvocato che è nel giro della società da 20 anni. Causa della lite sarebbe il metodo di ricapitalizzazione proposto dal presidente. Vorrebbe utilizzare un credito che la società ha nei confronti di Kreare Impresa, società che detiene la maggioranza della società. Il genio sta nel fatto che Kreare Impresa è del presidente stesso, che voleva ricapitalizzare con un credito che lui aveva nei confronti di sé stesso.
È il finimondo. Non si capisce più niente, scappano tutti e non si riesce a parlare con nessuno. Il giorno dopo arriva la notizia: si apre a terzi, con modalità da definire. Bisogna mettere 3 milioni nella società per ricapitalizzare e diventare proprietario di maggioranza al 70%,il vecchio presidente si tiene il restante 30 (Paparesta era rimasto con lo 0,67). Non molla un cazzo. 3 giorni fa ecco finalmente il comunicato che certifica la cosa, ma c'è un "intoppo". Nel primo comunicato diramato verso le 10 del mattino si parla di un notaio a cui far pervenire il bonifico di 3 milioni. Mezz'ora dopo viene cancellato da un altro comunicato, in cui si parla di inesattezze non precisate, per cui sarà rilasciato un terzo comunicato definitivo. Siamo a mercoledì, bisogna trovare sti soldi entro lunedì altrimenti siamo fuori da tutto, ricordatevelo. Tra i due comunicati passano 8 ore. Alle 18 arriva quello definitivo. Cosa è cambiato? Non bisogna più dare i soldi al notaio, ma direttamente al presidente. È tutto vero.
Adesso ovviamente ne stanno uscendo di tutti i colori. La società vanterebbe debiti verso fornitori di 15 milioni di euro. Non hanno mai pagato l'acquedotto pugliese, che il mese scorso ha giustamente smesso di fornire acqua potabile allo stadio.
La guardia di finanza che indaga su tutta la vicenda ha trovato in un cassetto degli uffici della società una busta piena di soldi con la scritta NERO PARCHEGGI. È grottesco.
E per ultimo, due giorni fa la procura di Bari ha presentato istanza di fallimento della società, definendo la situazione allarmante.
Grazie a tutti e arrivederci.