GIRONE 20
BREVE FILM SULL'UCCIDERE (Krótki film o zabijaniu)
di Krzysztof Kieslowski, Polonia 1988
LETTERA DA UNA SCONOSCIUTA (Letter from an Unknown Woman)
di Max Ophüls, USA 1948
SONATINE
di Takeshi Kitano, Giappone 1993
TAXI DRIVER
di Martin Scorsese, USA 1977
Commenti:
Direi che questo girone si divide tra un predestinato alle finali, una mina vagante e due incognite. Partiamo da queste ultime. Il film di Kieslowski è la versione lunga dell'episodio
Non uccidere del suo monumentale
Decalogo. Questa riedizione, premio della giuria a Cannes, è insieme a
Film blu il punto più alto di uno dei più grandi esponenti di una nazione, la Polonia, che ha regalato al cinema grandi talenti.
La seconda incognita è uno dei film che il grande Max Ophuls, regista preferito di Kubrick, ha girato a Hollywood, anche se il film non potrebbe essere meno americano di così: ambientato nella Vienna di inizio Novecento e tratto dal romanzo omonimo di Stefan Zweig, è forse il più grande mélo della storia del cinema (insieme a
Senso di Visconti e
In the Mood for Love di Wong). Joan Fontaine è al di là di ogni aggettivo. Film da vedere con la propria ragazza (sempre che non sia schizzinosa) per far vedere quanto siete romanticoni.
La mina vagante è il film di Kitano, che non esiterei a definire il più bello degli anni Novanta. Si è parlato molto dello stile di questo autore fondamentale: i campi lunghi e i piani sequenza, scene silenziose che irrompono o nel sangue o nell'assurdo. Kitano è la risposta a chi si chiede che film avrebbe girato Jacques Tati se avesse visto John Woo.
Il favorito qui è indubbiamente il film di Scorsese, per il quale davvero non servono presentazioni. Robert De Niro che chiede allo specchio se stia parlando con lui è una delle scene più impresse nell'immaginario collettivo. L'anima torturata di Schrader regala una sceneggiatura che ha fatto epoca, e che nelle mani di Scorsese diventa una pietra miliare della Settima Arte.
Potete votare.
[Modificato da Eric Packer 15/03/2013 15:14]