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    Snàporaz'92
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    00 13/03/2013 22:23
    Dopo Parnassus non ho più voluto avere a che fare con Gilliam, ma a leggere i toni entusiastici merita forse un'altra chanche. Qualche chicca da recuperare? (Ne ho visti solo 3, quindi sparate pure)
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    FoxSickBoy
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    CICCIO MITRA
    00 14/03/2013 03:12
    Nonostante tutto sono un coglione se dico che Gilliam è un tantino "sopravvalutato"?
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    zimbabwe
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    00 14/03/2013 12:55
    La carriera di Gilliam è caratterizzata da continui alti e bassi, questo sì.

    Vabbè, tra i suoi migliori dico Brian di Nazareth (quand'era nei Monty Python), il già citato Brazil (che è il suo capolavoro), e Paura e Delirio a Las Vegas.
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    Greg Valentine
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    00 14/03/2013 16:00
    Re:
    FoxSickBoy, 14/03/2013 03:12:

    Nonostante tutto sono un coglione se dico che Gilliam è un tantino "sopravvalutato"?




    Tranne Brazil non entusiasma neanche me. Cioè, film discreti, poco più.
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    Eric Packer
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    00 14/03/2013 16:05
    Sono d'accordo, molti alti e bassi, ma con il pregio di uno stile personale e coerente. L'ultimo suo che mi è piaciuto è il troppo bistrattato Tideland.
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    FoxSickBoy
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    CICCIO MITRA
    00 14/03/2013 16:57
    Re: Re:
    Greg Valentine, 14/03/2013 16:00:




    Tranne Brazil non entusiasma neanche me. Cioè, film discreti, poco più.




    Uguale.

    Meno male, mi sentivo diverso
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    eddie-guerrero88
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    00 14/03/2013 17:00
    "La leggenda del Re Pescatore" a me è piaciuto moltissimo. E pure "Parnassus" non mi è dispiaciuto, anzi
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    Eric Packer
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    00 15/03/2013 14:55
    Scusino il ritardo. Voto e chiudo.

    Brazil +3
    Touch of Evil +2
    The Seventh Seal +1

    Bergman +16
    Gilliam +14
    Welles +11
    Cooper e Schoedsack +1

    Passa il film di Bergman, sfida all'ultimo voto con Brazil. Welles si consola con Citizen Kane (e con la probabile vittoria finale). King Kong snobbato.
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    Eric Packer
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    00 15/03/2013 15:14
    GIRONE 20







    BREVE FILM SULL'UCCIDERE (Krótki film o zabijaniu)
    di Krzysztof Kieslowski, Polonia 1988



    LETTERA DA UNA SCONOSCIUTA (Letter from an Unknown Woman)
    di Max Ophüls, USA 1948



    SONATINE
    di Takeshi Kitano, Giappone 1993



    TAXI DRIVER
    di Martin Scorsese, USA 1977





    Commenti:
    Direi che questo girone si divide tra un predestinato alle finali, una mina vagante e due incognite. Partiamo da queste ultime. Il film di Kieslowski è la versione lunga dell'episodio Non uccidere del suo monumentale Decalogo. Questa riedizione, premio della giuria a Cannes, è insieme a Film blu il punto più alto di uno dei più grandi esponenti di una nazione, la Polonia, che ha regalato al cinema grandi talenti.
    La seconda incognita è uno dei film che il grande Max Ophuls, regista preferito di Kubrick, ha girato a Hollywood, anche se il film non potrebbe essere meno americano di così: ambientato nella Vienna di inizio Novecento e tratto dal romanzo omonimo di Stefan Zweig, è forse il più grande mélo della storia del cinema (insieme a Senso di Visconti e In the Mood for Love di Wong). Joan Fontaine è al di là di ogni aggettivo. Film da vedere con la propria ragazza (sempre che non sia schizzinosa) per far vedere quanto siete romanticoni.
    La mina vagante è il film di Kitano, che non esiterei a definire il più bello degli anni Novanta. Si è parlato molto dello stile di questo autore fondamentale: i campi lunghi e i piani sequenza, scene silenziose che irrompono o nel sangue o nell'assurdo. Kitano è la risposta a chi si chiede che film avrebbe girato Jacques Tati se avesse visto John Woo.
    Il favorito qui è indubbiamente il film di Scorsese, per il quale davvero non servono presentazioni. Robert De Niro che chiede allo specchio se stia parlando con lui è una delle scene più impresse nell'immaginario collettivo. L'anima torturata di Schrader regala una sceneggiatura che ha fatto epoca, e che nelle mani di Scorsese diventa una pietra miliare della Settima Arte.


    Potete votare.



    [Modificato da Eric Packer 15/03/2013 15:14]
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    LightJotun91
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    00 15/03/2013 16:55
    Kieslowski l'ho scoperto 2 giorni fa vedendo Film Blu la notte su Rai Movie e mi sono ripromesso di recuperare il Decalogo prima di laurearmi.
    Taxi Driver è un capolavoro, punto e basta.
    Sonatine pure, anche se secondo me ci sono un paio di film che gli metterei sopra per quanto riguarda gli anni 90. Kitano regista che a parte 4 film(due capolavori e due molto buoni)non mi ha mai convinto fino in fondo. Diciamo che tra i nipponici io parteggio per altri autori.
    L'altro film mai sentito nominare, aggiunto tra le cose da recuperare. Visto la mancanza di tempo stavolta non voto.
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    Snàporaz'92
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    00 15/03/2013 17:43
    Ebbi modo tempo fa di discutere con qualcuno di voi di Sonatine, ma riprongo il tema. Mi deluse tantissimo, va bene che probabilmente abagliai l'approccio, aspettando un noir moderno, magari misto a un po di pulp, ma comunque le lunghe sequenza di silenzio o i bruschi stacchi tematici e di regia mi parvero un po' vuoti, il limite tra una fantastica sequenza di silenzio piena di poesia e una rottura di palle id 20 minuti, patetico tentativo di imitare le prime, è labile ed affidato soprattutto alla mano del regista. Mi è parso, troppe volte durante il film, che stessi guardando qualcosa di più vicino al secondo polo deella scala che al primo.
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    -Gigilasegaperenn3-
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    00 15/03/2013 19:20
    Ah, ma allora non sono l'unico che ritiene il Film Blu superiore al Film Rosso [SM=x2584916] .

    Forse per via della nomination all'Oscar di Kieslowski per il Rosso, ho sempre pensato che fosse considerato il migliore dei tre.
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    00 16/03/2013 21:45
    +3 Sonatine
    +2 Taxi Driver
    +1 Breve film sull'uccidere
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    FoxSickBoy
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    CICCIO MITRA
    00 17/03/2013 03:30
    +3 Taxi Driver
    +2 Sonatine

    Il +1 lo do dopo aver visto gli altri due film
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    zimbabwe
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    00 17/03/2013 10:08
    Sonatine è semplicemente meraviglioso. Alla seconda visione. Alla prima visione rimasi totalmente spiazzato. Non avevo mai visto una cosa del genere, e non sapevo dire se era "troppo bello" o "troppo e basta" (quindi brutto). Alla seconda visione tutto è stato chiaro. E' uno dei film più sottovalutati del decennio anni Novanta (nel senso che per me forse Pulp Fiction è il film più significativo e vero capolavoro dei 90, ma che subito dopo c'è Sonatine)
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