Vi ricordo che nella notte di domenica prossima quel grandissimo pirla di Floyd Mayweather Jr se la tirerà perchè battendo il non contender Andre Berto avrà eguagliato il record di Marciano (che effettivamente è un record solo nei massimi, in altre categorie ci sono state strisce di imbattibilità ben più lunghe) e poi millanterà di volersi ritirare (figuriamoci se si ritira quando gli basta affrontare un altro storpio per fare cifra tonda), se avete domande su questo mismatch disgustoso persino per i terribili standard a cui ci ha abituato Floyd fate pure, a meno che non vogliate chiedermi se e su che canale lo trasmetteranno perchè non è ho la minima idea
Detto questo, oggi vi parlerò di un grande match conclusosi con un enorme controversia, cioè dell'incontro d'unificazione dei mondiali IBF e WBC dei superleggeri (140 libbre) del marzo 1990 tra il campione IBF della categoria l'Americano Meldrick Taylor all'epoca imbattuto (24 vittorie ed 1 pareggio in 25 incontri) e il campione WBC la leggenda del Messico Julio Cesar Chavez anch'egli imbattuto all'epoca (che secondo boxrec era 68-0, mentre nella trasmissione della HBO è dato a 66-0), dato che siete già al corrente su quale sia lo stile pugilistico di Chavez (nel caso ve lo foste scordati era un aggressore potente dalla mascella indistruttibile non velocissimo ma inesorabile nel distruggere i suoi avversari) descriverò solo quello di Meldrick Taylor, pugile di Philadelphia e campione olimpico a Los Angeles '84 che non possedeva grande potenza ma possedeva incredibile velocità di braccia che gli permetteva di sparare serie di 10-12 pugni in un batter d'occhio, ottima tecnica e agilità sulle gambe, essendo un pugile di Philadelphia aveva i pregi e i difetti come da clichè per i pugili di quella città, volendo essere come l'idolo locale Joe Frazier era molto coraggioso e non si tirava indietro dallo scambiare a viso aperto cosa che però spesso lo induceva ad abbandonare la difesa anche quando non gli conveniva.
Il match nei primi 8-9 round appare a senso unico Taylor con la grandissima rapidità delle sue numerosissime combinazioni va a segno con una quantità di colpi nettamente superiore con la quale col passare dei round si è costruito un vantaggio insormontabile ai punti non lasciando un round a Chavez, che però sotto gli occhi degli ignari telecronisti della HBO e quelli consapevoli dell'arbitro Richard Steele pur subendo la quantità dei colpi di Taylor andava a segno con colpi davvero pesanti che a lungo andare stavano rovinando senza scampo Taylor come mostrato dal suo volto particolarmente segnato a fine match (era gonfio come un cocomero, aveva una ferita all'interno della bocca, aveva una frattura allo zigomo, e in ospedale urinava sangue come constatato dal dottor Flip Homansky della commissione del Nevada) cominciando a prendere il controllo del match nel 10° e 11° round su un Taylor in netto calo; all'inizio del 12° round la situazione è la seguente, se Taylor resiste altri 3 minuti in piedi ottiene una storica vittoria interrompendo la più lunga striscia vincente del pugilato contemporaneo (il peso mosca Britannico Jimmy Wilde accumulò un record di 93-0-1 con qualche no decision* tra il 1911 e il 1915 prima di subire la sua prima sconfitta) se Chavez mette KO Taylor ottiene a sua volta una vittoria storica recuperando all'ultimo un incontro oramai completamente compromesso in quanto i cartellini ufficiali di due dei tre giudici vedevano Taylor avanti in modo incolmabile con un round solo da disputare (Jerry Roth aveva 108-101 Taylor mentre Dave Moretti aveva 107-102 Taylor, Chuck Giampa invece in qualche modo aveva 105-104 Chavez), ed è a questo punto che avviene il primo evento strano di questo match, infatti nell'intervallo prima dell'ultimo round gli allenatori di Taylor Lou Douva e Georgie Benton diedero al loro pugile istruzioni di combattere per vincere a tutti i costi l'ultimo round di cui aveva bisogno per vincere quando invece aveva solo bisogno di perdere tempo per 3 minuti per portarsi a casa entrambi i titoli, istruzioni che l'esausto Taylor ha cercato di eseguire alla lettera nel 12° round offrendo a Chavez ulteriori chance di vittoria, però nonostante tutto Taylor stava concludendo l'ultimo round quando con 25 secondi al termine del match Chavez va a segno con un poderoso destro che fa piegar le ginocchia all'ormai distrutto Taylor e nel successivo scambio riesce a metterlo all'angolo e finalmente a buttarlo giù con circa 16 secondi dal termine, Taylor in qualche modo d'istinto riuscì ad alzarsi prima del conteggio di 6 dell'arbitro Richard Steele, però una volta che Steele ha completato il conteggio obbligatorio di 8 ad una manciata di secondi prima della fine succede il misfatto, Steele chiede per due volte a Taylor se sta bene e Taylor per due volte non risponde (possibilmente distratto dal fatto che Lou Duva è salito improvvisamente sull'apron) costringendo Steele a prendere la controversa e ampiamente discussa decisione di fermare l'incontro dando a Chavez un'insperata vittoria per TKO qaundo secondo il timekeeper ufficiale mancavano soli 2 secondi prima che il round conclusivo finisse.
I fatidici ultimi 2 minuti dell'incontro:
L'incontro completo:
Se la correttezza di questa decisione arbitrale spacca in due fazioni tutt'oggi esperti e appassionati, quelli che pensano che Steele ha sbagliato a fermare l'incontro togliendo ingiustamente la vittoria a Taylor in quanto Chavez non aveva possiblità di colpirlo ulteriormente e quelli che pensano che Steele ha fatto bene a fermare l'incontro in quanto non poteva essere al corrente di quanto tempo mancasse prima della fine del round ed era suo dovere proteggere un Taylor così pesto nemmeno in grado di rispondergli di sì (voi scegliete pure da che parte stare), una cosa comunque è certa, Meldrick Taylor fisicamente dopo questa durissima battaglia non è stato più lo stesso campione che era prima di affrontare Chavez, entrando in un declino tanto rapido quanto sconcertante, in quanto continuarono a dargli l'ok per combattere per anni nonostante ci fossero bisogno dei sottotitoli per capire quello che diceva
* fino agli anni '20-'30 match disputati in certi luoghi non prevedevano un verdetto ai punti nel caso il numero massimo di round previsto venisse completato
[Modificato da Kevin Schwantz 34 06/09/2015 12:56]