Raffaele Sollecito, assolto in via definitiva per l'omicidio di Meredith Kercher, ha ricevuto 66 mila euro dalla Regione Puglia per creare una start up sui morti. Lo dice lui stesso durante un'intervista al "Corriere della sera". "Ho vinto - dice - un bando della Regione Puglia per le nuove iniziative di impresa, riservato agli under 35 disoccupati. Avevo i requisiti. Me l’hanno comunicato dopo la sentenza di Cassazione. Mi danno 66 mila euro per tre anni, la metà a fondo perduto. Ho progettato un portale online con una App, una sorta di social network che nasce anche per la commemorazione dei defunti".
All'intervista con la giornalista del Corriere, Sollecito si presenta a bordo della Porsche del suo avvocato. E approfondisce la questione della start up.
La sede della start up è accanto al bar. È ancora un cantiere, ma già si intuisce il desk di accoglienza, bagni, sgabuzzino e retro dove starà Sollecito. «Assumerò due segretarie, anzi un maschio e una femmina. E ho due stagisti del Politecnico di Bari per sviluppare il software. Saremo operativi nei primi mesi del nuovo anno». Vuole mettere le telecamere di sicurezza. «Per quelle fuori non ci sono problemi, ma dentro devo chiedere l’autorizzazione all’ispettorato del lavoro. Può sembrare che voglia controllare i dipendenti, in realtà voglio solo che non mi capiti più quello che mi è successo, desidero avere prove certe».
La sede della start up è accanto al bar. È ancora un cantiere, ma già si intuisce il desk di accoglienza, bagni, sgabuzzino e retro dove starà Sollecito. «Assumerò due segretarie, anzi un maschio e una femmina. E ho due stagisti del Politecnico di Bari per sviluppare il software. Saremo operativi nei primi mesi del nuovo anno». Vuole mettere le telecamere di sicurezza. «Per quelle fuori non ci sono problemi, ma dentro devo chiedere l’autorizzazione all’ispettorato del lavoro. Può sembrare che voglia controllare i dipendenti, in realtà voglio solo che non mi capiti più quello che mi è successo, desidero avere prove certe».
Nell'intervista non poteva mancare il suo passato: il processo per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher a Perugia e il suo rapporto con la ex coimputata Manda Knox.
Amanda l’ha sentita via chat una settimana fa. «È curiosa di leggere il libro, mi ha chiesto di mandarglielo». Non la considera un’amica. «Siamo appena dei conoscenti, per quanto ci leghi un’esperienza forte». Pensa ai genitori di Meredith. «Mi piacerebbe che la sua famiglia incontrasse la mia e ci potessimo chiarire una volta per tutte. So che sono stati foraggiati di sciocchezze. Se avessero detto di mia sorella che era morta durante un gioco erotico finito male mi avrebbe dato fastidio, è brutto».
Della sua vicenda processuale parlerà sabato al Congresso dei Radicali a Chianciano. «Mi sono iscritto al partito perché credo nelle loro battaglie e vorrei che non ci fossero altre vittime come me. Non ho ancora chiesto il risarcimento, con i miei avvocati stiamo studiando il modo per far sì che chi ha sbagliato si assuma le sue responsabilità . Ho letto che avrei diritto a un risarcimento di 500 mila euro: questa cosa mi fa sorridere amaro, perché la mia famiglia tra legali e perizie ha speso più di un milione e 300 mila euro».
Sollecito poi ha un desiderio impellente.
"Il 9 novembre Marilyn Manson canta a Firenze, è tutto esaurito. Secondo lei qualcuno mi può aiutare ad andarlo a vedere?».Ha un desiderio, ammette: «Il 9 novembre Marilyn Manson canta a Firenze, è tutto esaurito. Secondo lei qualcuno mi può aiutare ad andarlo a vedere?".