Luca Toni dà l'addio al calcio. L'attaccante del Verona, in conferenza stampa, ha annunciato che quella di domenica tra Verona e Juve al Bentegodi sarà la sua ultima partita da calciatore professionista. "Dopo un po' di riflessioni, dopo tanti anni di calcio, ho pensato che è arrivato il momento di lasciare. Sono state settimane difficili, una decisione sofferta, e da qui a domenica sarà un misto tra gioia e tristezza". È un Toni piuttosto amareggiato quello che si è presentato in conferenza stampa: la stagione negativa culminata con la retrocessione del Verona ha accelerato la decisione dell'attaccante campione del mondo: "Gli amori li lasci quando succede qualcosa di veramente brutto. Questo è stato l'anno peggiore della mia carriera per svariati motivi, una grande delusione. Con mister Delneri non ho mai avuto un bel rapporto, si sa, però non è questo il posto per parlare delle sue scelte. Questa stagione è stata una sconfitta per entrambi"". Toni smentisce che ci sia già un contratto da dirigente con il Verona ed esclude in maniera categorica la prospettiva di diventare allenatore: "Sono affezionato all'Hellas: se ci saranno i presupposti per iniziare un nuovo lavoro qui, sarò molto felice di continuare a lavorare con questa società. Allenare? Assolutamente no". Poi una riflessione amara sul calcio italiano: "Secondo me ai vertici del calcio italiano mancano persone che sanno veramente di calcio, ex grandi giocatori. Uno che ha esperienza credo sia giusto rimanga nel calcio". Tra i ricordi più belli c'è comunque Verona: "Vincere la classifica marcatori a 38 anni è stata tra le cose più belle della mia carriera".