1998-2014: stessa contestazione, epiloghi diversi. 35 denunce che gridano vendetta
Come cambiano le cose. Cambiano le abitudini, cambiano le leggi e cambiano i provvedimenti. E’ di ieri sera la notizia delle 35 denunce, che produrranno altrettanti DASPO, a carico di alcuni tifosi del Milan per la contestazione di domenica prima e dopo Milan-Parma. Una serie di provvedimenti attuati dalla questura di Milano che lascia abbastanza basiti visto che nelle due fasi della protesta non si è verificato nessun disordine a livello di ordine pubblico. Quanto sono cambiati i tempi dal 10 Maggio 1998 quando, sempre con il Parma, la Curva milanista bloccò l’ingresso del pullman della squadra, anche allora arrivato dal senso opposto a quello abituale, per quasi un’ora. Circa 60 minuti dove la squadra di Capello, blindata sul mezzo sociale, guardò la protesta dei propri tifosi per una stagione disgraziata e ricca di umiliazioni. Circa 500 tifosi, dalle 14.45 alle 15.30, fecero da muro davanti all’ingresso dei box. Poi il pullman riuscì ad entrare. La partita finì 1-1 ma quello che accadde sugli spalti è entrato negli annali. Decine di striscioni contro squadra, tecnico e società, l’iconografia di Baresi aperta nel cuore della Curva come a indicare l’esempio, le spalle girate al campo con tutto San Siro che seguì, in questo gesto forte e clamoroso, gli ultras. Ebbene di quella domenica si ricordano questi gesti, molto più “violenti”, a livello d’impatto, rispetto a quelli di domenica scorsa. All’epoca nessuna denuncia e nessuna diffida, solo uno sfogo molto forte di un pubblico ferito nel vedere il Milan ridotto in quel modo. Passano gli anni e cambia tutto. Domenica il pullman della squadra è entrato regolarmente nei box evitando la contestazione che è stata dura nei toni ma ordinata nei modi. E questo è accaduto sia prima che dopo la partita. In mezzo i cori nell’arco dei 90 minuti che sono già noti. Peccato che poi ieri, per il doppio corteo, siano state notificate 35 denunce che saranno tramutate in DASPO. Un modo, quello utilizzato dalla Questura di Milano, forse finalizzato ad ottenere quello che ancora non ha avuto dalla Sud.