Mi sono messo in testa di vedermi tutta la filmografia di Hitchcock.
Intrigo internazionale
Ancora una volta la fama assoluta di certe scene (quella del finale al Rushmore su tutti) precede la mia stessa visione del film. Dialoghi assolutamente brillanti, love story e spionaggio di una classe inarrivabile. Il tutto si gioca sull'ambiguità di Eva, lo ama? lo sta ingannando? Sorretto dal solito eccellente Grant, che aveva già dimostrato di essere una garanzia. Il film coniuga le caratteristiche migliori del periodo inglese del regista (spionaggio, scambio di persona, la scena del treno ricorda molto quella del Club dei 39, come pure la scena dell'asta quella discorso politico di Donat) con la magnificenza dei mezzi hollywodiani tra effetti al tempo inediti e l'amore pompato a mille. Perfetta la scena dell'inseguimento aereo. I buoni e i cattivi sono tagliati un po di netto, e il lieto fine è troppo perfetto, ma non dimentichiamo che parliamo di un classico che più classico non c'è.
Caccia al ladro
Molto simile al su citato. Intrigo e suspance contano poco, il fulcro è la storia d'amore tra Frances attratta dal ladro leggendario, il "Gatto", ovvero la solita garanzia Cary Grant, che ti regge praticamente tutto il film da solo. Un film sul fascino criminale e la sfrustrazione dei ceti ricchi immersi nel lusso ma poveri di brividi e forti emozioni. Il testamente cinematografico di Grace Kelly che diventerà poi principessa di Monaco. Inquietante, vista oggi, la scena della corsa in macchina, stessa identica situazione in cui l'attrice troverà la morte nella vita reale. Grandissimo film, comunque.
Marnie
Bel film, ma confermo pienamente le critiche che ho letto. Registicamente è ottimo, buono l'effetto del rosso nei momenti in cui risale il trauma (che sortisce un effetto simile al sogno e alle vertigini in Vertigo), ma il potenziale psicologico del film non è espresso al massimo. Certi buchi sono evidenti: il finale ok è coerente e spiega il trauma infantile (ed è piuttosto telefonato tra l'altro), ma non si spiega il perché della repulsione della madre nei suoi confronti (il senso di colpa non basta, meglio invece la delusione del fatto che la figlia potesse riprendere le sue orme a delinquere), e soprattutto non viene minimamente spiegato il perché della gelosia morbosa di Lil nei confronti del fratello Mark, che lascerebbe pensare ad una fantasia incestuosa, invece niente. La Hedren intepreta bene Marnie infondo (psicologiamente simile alla Melania de gli Uccelli), mentre Connery è troppo impassibile, sempre più posare che recitare, non si avvicina minimamente all'incisività di un James Stewart.