le 18.00 di mercoledì 5 dicembre 2012 sono passate da qualche minuto. Ho finito di lavorare, spengo il computer, prendo il cappotto ed il cappello, saluto i colleghi ed esco nel piazzale.
L'inverno è ufficialmente arrivato, fa freddo, tira vento. Alzo il bavero, cammino verso la mia autovettura parcheggiata di fronte all'officina, entro, scelgo un disco di Nas e metto in moto.
Sono sulla statale, ascolto New World in ripetizione, l'auto è lavata da poco, io sono vestito con un cappotto scuro, un cappello, pantaloni marroni e un maglione a collo alto in Kashmir. Mi dirigo verso casa di mia madre per la cena.
Questa è una scena comune a milioni di persone in tutto il mondo occidentale, ma io non sono come loro, io non ho una ragazza da andare a trovare dopo cena, io non ho amici con cui uscire, io non ho un film da andare a vedere, io non ho una partita a calcetto da giocare.
Io sono divero.
Io sono diverso, perchè nella mia auto, mentre percorro la statale, affianco alla borsa con il portatile dell'azienda, alcuni documenti e qualche nota, ho uno zaino, per la precisione uno zaino Eastpack blu. All'interno dello zaino ci sono: 1 paio di pantaloni di tela, uno smanicato Kalenji, una bandana arancio e nera, una fascietta di gomma per avvolgere la manopola.
Io sono diverso perchè mentre alla media dei 70 km/h mi dirigo verso sud, stringo un volante e le mani mi fanno male. Indosso un orologio CASIO finto oro come tanti, ho un braccialetto sull'altro polso come quasi tutti, ma i palmi delle mie mani non sono come quelli di tutti gli altri, i miei palmi sono coperti di piaghe. Piaghe procuratemi per gli estenuanti allenamenti cui mi sottopongo. Piaghe doloranti causate dall'eccessiva forza con cui stringo quelle maledette manopole.
Io sono diverso perchè invece di pensare alle ferie incombenti, alla figa, alle bollette da pagare, alle rogne da sbrigare, io penso solo alla partita di stasera. Penso solo che devo giocare contro il REEF BAR DI SAN MAURO PASCOLI.
[Modificato da The REAL Capt.Spaulding 06/12/2012 12:07]