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rocesso Cucchi, arriva la sentenza
condannati i medici, assolti gli agenti
Assolti anche gli infermieri del Pertini. "Dov'è la giustizia? Assassini" le urla in aula alla lettura della sentenza
di FEDERICA ANGELI
Lo leggo dopo
TAG processo cucchi, sentenza, stefano cucchi Sono stati condannati per omicidio colposo i medici del Pertini imputati nel processo Cucchi. Assolti invece gli infermieri e gli agenti della penitenziaria che secondo i giudici della III Corte d'Assise non avrebbero in alcun modo contribuito alla morte di Stefano Cucchi, il geometra romano di 31 anni morto a una settimana dal suo arresto per droga nell'ottobre del 2009.
"Dov'è la giustizia, mi fate schifo, assassini": queste le urle del pubblico presente nell'aula bunker alla lettura della sentenza arrivata dopo otto ore di camera di consiglio. Per la morte di Cucchi alla sbarra sei medici, tre infermieri (Aldio Fierro, Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi de Marchis Preite, Silvia di Carlo, Rosita Caponetti, Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe) e tre agenti penitenziari (Corrado Santantonio, Antonio Domenici, Nicola Minichini) a vario titolo e a seconda delle posizioni, accusati di abbandono di incapace, abuso d'ufficio, favoreggiamento, falsità ideologica, lesioni e abuso di autorità.
La prima verità giudiziaria arriva dopo 45 udienze, l'audizione di 120 testimoni e decine di perizie chieste dalle parti e persino dalla Corte.
Un processo lunghissimo. Dopo il rinvio a giudizio disposto nel gennaio del 2011, l'inizio il successivo 24 marzo davanti alla III Corte d'assise di Roma. E poi, ben 45 udienze, 120 testimoni sentiti, decine di consulenti tecnici nominati da accusa, parti civili, difesa, e anche una maxi-perizia disposta dalla stessa Corte. All'ipotesi accusatoria, si è aggiunta quella delle parti civili che hanno fatto derivare da una "caduta" di eventi partiti dal pestaggio le cause che portarono alla morte Stefano; fino alle ipotesi difensive, con le quali si è cercato di ricondurre in maniera diversa i fatti, non parlando di pestaggio e sottolineando l'impossibilità di contestare il gravissimo reato di abbandono. E alla fine, la tesi dei periti nominati dalla Corte, secondo i quali Stefano morì per "inanizione", ovvero "mancanza di cibo", riconducendo molte delle accuse in una colpa medica.
La Porca Vostra