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Il pugilato professionistico

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2020 10:29
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Se avete visto il film di Ron Howard "The Cinderella Man", il film che narra la storia del pugile James J. Braddock (che in realtà si chiamava James Walter Braddock, il nome James J. serviva per emulare gli ex campioni dei massimi James J. Corbett e James J. Jeffries) e della sua improbabile vittoria del titolo dei massimi del '35 contro Max Baer bisogna fare una grossa precisazione, Max Baer a differenza di ciò che è stato mostrato nel film non era affatto un sociopatico che si beava della sua reputazione di "assassino" ma era un playboy guascone e loquace nello stesso modo in cui lo era Ali, risentito per il fatto di essere considerato un "killer" avendo involontariamente causato la morte di Frankie Campbell avvenuta il giorno dopo al loro incontro (Baer pianse quando in ospedale gli venne comunicato dal chirurgo che operò Campbell che questi era deceduto, ed in seguito diede soldi alla vedova di Campbell) ed aver probabilmente contribuito alla morte del contender Ernie Schaaf (che morì dopo un incontro con Carnera, ma fu dopo l'incontro che perse ai punti con Baer del '32, match in cui Schaaf fu salvato dalla campana del 10° round quando era knock-out, che cominciò ad avere forti e improvvise emicranie, sintomo che mai aveva riscontrato prima di quell'incontro). Parlando del match bisogna dire che mentre l'ex sfidante al titolo dei mediomassimi Braddock, il quale dopo la sconfitta nell'incontro per il titolo mondiale con Tommy Loughran del 1929 in cui si ruppe la mano destra (diventando prone ad infortuni a tale mano) e perse fiducia nelle sue abilità e da quell'incontro al 1933 accumulò il pessimo record di 11-20-2 prima di diventare temporaneamente uno scaricatore di porto (quella parte del film è accurata), che pur avendo i suoi limiti (aveva una mascella di ferro, era resistente alla fatica ed era un veterano del ring, però non era certo un grande pugile) rientrato sul ring nel '34 stava vivendo un grandissimo momento avendo battuto il futuro prospetto Corn Griffin, il futuro campione dei mediomassimi John Henry Lewis e il top contender Art Lasky mettendosi in posizione di sfidare Max Baer (che accettando quest'incontro non fu più riconosciuto dalla International Boxing Union (il vecchio nome della European Boxing Union che oggi assegna i titoli Europei di pugilato), l'organizzazione che controllava la boxe in Europa, in quanto gli proponeva una sfida con il belga Pierre Charles) ed era prontissimo per l'incontro più importante della sua carriera mentre Max Baer avendo trionfato sull'ex campione dei massimi Max Schmeling nel '33 (vittoria per la quale Baer, che era per metà Ebreo, ricevette i complimenti di Greta Garbo dato che i successi di Schmeling erano usato come strumento di propaganda dai nazisti) ed avendo strappato il titolo a Carnera nel '34 sottovalutò enormemente l'avversario, che nonostante i successi era comunque considerato un mediomassimo di carriera gonfiato e non un potenziale pericolo per Baer da esperti e pubblico di fatti Braddock era 10-1 underdog, un po' come succederà poi a Tyson con Buster Douglas nel '90 non si allenò con la giusta intensità e non era per nulla preparato ad un incontro difficile, col risultato che nelle prime fasi dell'incontro Baer si limitò più che altro a posare per dileggiare di fronte all'avversario senza far molto mentre Braddock combattendo intelligentemente a segno principalmente con dei buoni sinistri e vinceva le riprese costruendosi un solido vantaggio ai punti, e quando finalmente Baer decise che era ora di passare all'attacco Braddock riuscì scegliendo con grande tempismo i momenti buoni per andare a segno ed evadendo con buon movimento diversi attacchi del campione Baer, che pur avendo i suoi momenti nelle occasioni in cui metteva a segno i suoi colpi pesanti, cosa che gli ha consentito di accorciare il suo svantaggio ai punti permettendogli di vincere delle riprese, però non riuscendo mai ad arrivare veramente vicino a poter chiudere il match in suo favore, permettendo a Braddock di conquistare titolo dei massimi ed una delle vittorie più sorprendenti della storia del pugilato, all'epoca la più sorprendente di sempre e devo dire che tutt'oggi non me ne vengono in mente molte che siano più sorprendenti di questa (giusto le vittorie di Douglas su Tyson del '90 e quella di Turpin su Robinson nel '51 posso considerarle superiori), ottenendo al suono della campana del 15° round un meritato verdetto unanime (9-5, 11-4 e 7-7*) e laureandosi campione del mondo dei pesi massimi**

Una sintesi di circa mezz'ora del match, se avete bisogno di identificarli Baer è quello con la stella di David sui pantaloncini:


* secondo il sistema di punti supplementari previsto dalla commissione atletica dello stato di New York era avanti Braddock, motivo per cui il verdetto è unanime e non di majority decision (2 giudici vedono uno stesso pugile vincitore, il terzo vede pari)
** nonostante lo split della IBU citato in precedenza, si tratta di un regno di campione riconosciuto universalmente in quanto Godfrey non pagò la cauzione alla IBU (venendo privato del titolo) e rimase inattivo per due anni non proclamandosi mai campione della categoria
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