Superlega Europea

rogerio guerrero, 08/03/2016 17.52:

---

Infatti io contestavo quel che diceva zubi sul "non sanno fare calcio". Secondo me in realtä hanno ottimi progetti. Il problema io lo vedo paradossalmente nell´ultimo anello della squadra.

Per dire...il Chelsea aveva non so quanti under 21 interessantissimi in giro per l´europa e poi compre "Cuadrado" che viene regalato ad una diretta concorrente dopo 6 mesi. Cito questo episodio come paradigma degli errori...in questo caso il problema, l´errore é stata la gestione di Mou (un tipo di gestione che renderebbe vano anche l´investimento nell´accademy). Non si puö dire che sbaglia la societä.
Tra l´altro questi hanno creato un prodotto partendo quasi dal nulla (nel caso di Chelsea e City)...penso che se non i tifosi, gli interessati (anche se ad oggi si punta a questo tipo di tifoso) si siano moltiplicati...quindi questi il loro lavoro lo sanno fare.

---

Pellegrini si è rivelato un imbecille perché si è inglesizzato ma in Spagna non mi dispiaceva come mentalità di gioco, solo che già dopo qualche mese si era britannizzato e metteva Kolarov ala all'Ethiad contro il Barça perché spaventato. In ogni caso se spendono 230 milioni in estate e rischiando di non entrare in CHL, con davanti tre squadre che hanno speso 150-200mln in meno...la colpa è per forza anche della società.

Invece il Chelsea è sempre stato un po' un circo, spendono più perché hanno i soldi che perché devono. St'estate serviva un difensore e quei soldi li hanno spesi per attaccanti random, un ts di riserva e un portiere di riserva. Per dire. E credo Mou un centrale l'avesse chiesto, al di là dei suoi tanti errori su cui concordo [tranne Lukaku: li è colpa del belga secondo me, anche se il Chelsea avrebbe dovuto provare a convincerlo o comunque a non perdere il cartellino]. Ma il Chelsea è anche la squadra dove zio Roman compra Shevchenko anche se l'allenatore aveva chiesto di no.

Suggli under 21 del Chelsea: vero a metà. Nel senso che la metà fanno cacare e un altra metà sarebbero buoni potenzialmente ma sicuro non sono ancora da Chelsea perlopiù...alcuni avrebbe più senso tentare di inserirli gradualmente ma figurarsi, sono squadre che prendono a 30mln il primo mezzo giocatore che gli passa per la testa per metterlo in tribuna, non c'è proprio lo spazio.

Comunque calcioefinanza ha fatto un interessante articolo sottolineando come sia stato un incontro che in sostanza é servito per mettere un po di pepe al culo alla uefa.

Io rimanfo della mia idea, e cioè che a breve non se ne fara niente. Poi magari tra 10-15 anni. Non in questo modo, mi auguro.

Il presidente del Bayern Monaco Karl-Heinz Rummenigge rilancia la questione Superlega: "Nell'arco dei 210 minuti i bianconeri sono stati dei grandi rivali e se penso che sono usciti dalla competizione dopo una gara così... La UEFA deve riflettere su tutto questo".

Sul sito della gazzetta

Kalle Rummenigge, Andrea Agnelli e la Superlega. In questa storia soltanto una cosa è sicura: nel 2018 la Champions che conosciamo scomparirà. Due gli scenari possibili: 1) una nuova Champions; 2) oppure la Superlega che ne prenderà il posto, stravolgendo equilibri finanziari e politici. Rummenigge e Agnelli, "boss" di Bayern e Juve, sono stati i più attivi nel rendere pubblico un progetto che è ancora virtuale, ma pare inevitabile. Anche se l’hanno fatto da punti di vista diversi.
falchi e colombe — Agnelli è un "falco", uno dei più decisi a cambiare, perché parte dal modello privatistico americano: torneo simile all’Nba e all’Nfl, quindi numero chiuso, inviti, fatturati astronomici, senza che l’Ue possa più opporsi. Formula che vira verso il grande show a stelle e strisce. Travolgendo però un centinaio d’anni di storia di piccole (Verona, Cagliari, Leicester…) che lottano con le big e squadernano le gerarchie. Non che Rummenigge non abbia la stessa furia iconoclasta verso la Champions, ma aver contribuito a crearla lo rende più possibilista verso un semplice rinnovamento. A patto, naturalmente, che lui, cioè il Bayern, e le altre big ci siano sempre.
ahi, la premier — Il punto è questo. La Champions ha creato un sistema perverso che non ammette l’amletico "esserci o non esserci". Uno dei casi scuola è il Rosenborg che, con i premi, ha scavato per un decennio un gap insuperabile in Norvegia. Ma anche la Juve ha creato un bilancio con il quale nessuna italiana può confrontarsi. L’altro effetto è che, arrivati in alto, cadere fa più male: dopo tanti anni di Champions e di incassi, stare fuori solo una stagione crea scompensi enormi (vedi Inter e Milan). Da qui la necessità di esserci sempre. Con la Superlega. Esigenze che si combinano contro il nemico comune: la Premier, finanziariamente la vera Superlega che sottrae investimenti alla Champions. Il suo spettacolo è unico: con il boom dei diritti tv internazionali è probabile che presto siano inglesi 15 delle 20 europee con più fatturato (escluse Real, Barça, Bayern, Psg e Juve).
evoluzione-rivoluzione — Come cambiare? Nessun discorso ufficiale, ma il progetto è partito. Presto le idee saranno raccolte e discusse con l’Uefa: se la nuova Champions parte nel 2018, bisogna vendere i contratti dal 2017 e decidere entro il 2016. Oggi la maggioranza dei grandi club sarebbe contenta di "evolvere" il torneo in una nuova Champions. Non è escluso che la Superlega serva per fare pressione su un’Uefa indebolita dalla squalifica di Platini e dal salto di Infantino (negli anni 90 servì per cambiare la Coppa Campioni). Una risposta negativa farebbe precipitare la situazione verso la Superlega che attira i proprietari americani. La riunione segreta tra club inglesi è stata organizzata da loro: hanno investito in club europei, infatti, pensando a utili americani.
nuova champions — Un’eventuale nuova Champions, a 32 o 48 club, prevede: più partite e milioni per i partecipanti; accesso più facile e ampio per i grandi, invece di playoff drammatici; meno "piccole"; probabilmente posti fissi per le "grandissime" in base ad albo d’oro e risultati recenti. Il calendario si ingrosserebbe, ma questa Champions conviverebbe coi campionati (meglio se a 16). Sempre gruppi ed eliminazione diretta. Oggi il torneo vale 1,6 miliardi l’anno: pochi, secondo Agnelli, rispetto ai 6-7 della Nfl. Ma quello è l’unico torneo sul mercato, qui il montepremi va diviso coi campionati nazionali, Europei e Mondiali. Il che apre un altro scenario terrificante che riguarda il futuro delle nazionali.
superlega — Se l’evoluzione non riesce, allora sarà rivoluzione. Una Superlega con un gruppo fisso (Real, Barça, Atletico, Juve, Inter, Milan, United, Liverpool, Arsenal, Chelsea, Psg, Bayern, Porto, forse Ajax). Più una percentuale variabile di club inglesi, spagnoli, tedeschi, italiani e francesi, con accesso facilitato se ben piazzati in campionato: i vari City, Tottenham, Siviglia, Valencia, Napoli, Roma, Schalke, Wolfsburg, ma anche i Leicester di turno. La cifra ideale sarebbe tra 16 e 24 squadre, campionato all’italiana e playoff. Ipotesi: 24 squadre, 2 gironi da 12 (quindi 22 partite di andata e ritorno), eliminazione diretta dagli ottavi (altre 7 partite). In totale, 29 gare. La Champions può scomparire o affiancarsi, tipo nuova Europa League (per chi non si qualifica alla Superlega). In fondo, nel basket ci saranno presto due Eurolega, no? I campionati resterebbero, ma i grandi potrebbero schierare spesso squadre B. Teoria, al momento, ma non lontana dalla realtà che incombe.

Questa cosa uccide la competizione sportiva e anche il valore dei campionati
A questo punto direi di selezionare le squadre che possono fare le coppe Europee e dare la penalità alle altre
Per esempio in A Juve,Milan , Inter , Roma , Napoli , Lazio e Fiorentina alla prima iniziano da 0 punti , le altre da -10
Che ideone

Arriveranno a farla sta minchiata prima o poi

ci siamo

Real Madrid along with other big clubs from other leagues will announce the formation of European Super League this evening.
[@marca] #UEFA #UCL

The idea of the leaders of the Superleague is to convince both the clubs and the institutions that this movement does not harm the Leagues, but simply replaces the Champions League.

However, domestic competitions are clear that you can't distribute the same money (for television income, above all) as is being done now, if a few are going to break the deck and increase their income in a hypothetical Superleague.

They are studying, immediately for the next 2021-22 campaign, a reduction of between 30 and 50 million euros if this is carried out, for clubs that leave the Champions League

They understand that a Superleague would generate even more differences between the big and the clubs of the domestic leagues, a little like has been happening in basketball, with the Euroleague.

Consiglio straordinario di Lega oggi in proposito.

Real, Barcellona, Atletico, Milan, Inter, Juventus, United, Liverpool, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Tottenham i club fondatori della Superlega.

Pare niente tedesche

Schifo

Ah quindi non va a sostituire i campionati, bensì la CL.

Ma rimpiazzassero i campionati nazionalI, non la Champions League.