Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@mad4thrash@, 14/07/2016 09.34:
è ANCHE semantica.
e in ogni caso, se come dici tu non puoi dare del fascista, puoi invece dare del razzista, a fronte di evidenti prove.
Qua entriamo un po' in un campo minato, a mio parere, se si parla del concetto di "razzismo": infatti, non viene percepito come caratterizzazione di un individuo, ma come screditamento dello stesso, in quanto costituisce reato ai sensi della legge 205/1993. Infatti, per quanto vero che sia razzista, prima di poterlo scrivere deve essere accertato questo reato. Mi spiego: noi sui giornali leggiamo il fatto, ovvero che l'uomo in questione
AVREBBE indirizzato insulti razzisti alla donna, cosa che poi ha portato alla tragedia. Ma se si bada bene, semanticamente e linguisticamente (e, lo ammetto, qua sto andando MOLTO a spanne in quanto non ho letto tutti gli articoli sulla questione, né lo sviluppo delle indagini, né i verbali degli inquirenti) nessun giornale attesta con certezza che sia avvenuto l'episodio dell'insulto razziale, poiché costituirebbe reato, e si accuserebbe l'ipotetico imputato di un reato che non è ancora stato accertato abbia commesso.
Sì, lo so, è una merda, una questione di lana caprina, ma funziona così. Sono d'accordo pure io che certe volte la legge si scontra prepotentemente con il buon senso, ma "razzista" non lo puoi scrivere.
Lo ripeto, che magari si è perso tra i fili della discussione: anche secondo me l'individuo in questione è un fascista E un razzista. Ma a livello giornalistico sono cose che non si possono scrivere, in quanto passibili di diffamazione a mezzo stampa.
Puoi scrivere solo "Ultrà".