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Partiti delle istituzioni VS partiti contro le istituzioni

Ultimo Aggiornamento: 08/10/2016 12:35
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26/09/2016 15:02
 
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in tutte le democrazie occidentali, dagli Stati Uniti fino in Grecia, abbiamo visto un superamento dell'ideologia "destra/sinistra" (era ora), per arrivare ad una nuova e profonda divisione.
I partiti delle istituzioni che fondamentalmente si sono concretizzati nelle grandi coalizioni a seguito della crisi (Italia, Germania, Spagna, Austria e Grecia). I partiti dell'anti politica, del populismo, dell'ordine da soverchiare: Donald Trump, Movimento 5 stelle, Farage, Podemos, Lega Nord, Le Pen, Syriza edizione Varoufakis, Die Linke, Norbert Hofer.


Voi da che parte state?

26/09/2016 15:44
 
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Partito della realtà.
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26/09/2016 16:22
 
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Re:
Mein Teil, 26/09/2016 15.44:

Partito della realtà.



la realtà non piace a nessuno, non fa guadagnare, non solletica le pance degli elettori. Per poter dare un senso alle nostre esistenze una delle prime cose che abbiamo fatto come specie è stata inventarsi le religioni che sono la totale antitesi della realtà.

se arrivano due politici uno che ti dice:
- la colpa dell'economia di merda è il modo in cui funziona l'economia mondiale, dovremmo stravolgere il paradigma dominante ma è impossibile e siccome non siamo più i padroni del mondo in futuro aspettatevi che gli stipendi diminuiscano e i privilegi pure.
e un altro che ti dice:
- la colpa è degli immigrati, dei rettiliani, della gente che non va più a messa.

secondo te chi dei due raccoglierà maggiori consensi?
[Modificato da cambridge79 26/09/2016 16:25]
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26/09/2016 16:26
 
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Mi fanno vomitare entrambi.
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26/09/2016 16:29
 
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non era il dibattito che speravo di sollevare


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26/09/2016 21:27
 
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Essere costretti a inserire lega nord in quel gruzzolo fa davvero riflettere su quanto siam imbecilli.
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27/09/2016 23:13
 
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Ma perché "era ora"?

a me sembra una paraculata, evitare l'asse destra-sinistra è come dire che non esiste il bianco e il nero. Non è più il novecento, ma a me sembra imprescindibile utilizzare ancora questo asse politico "tradizionale" per giudicare l'azione dei governi e dei partiti.

Anzi, a me pare che i partiti anti sistema e populisti (tranne in italia) abbiano uno schieramento molto chiaro nel panorama occidentale.
[Modificato da zimbabwe 27/09/2016 23:16]
28/09/2016 01:59
 
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Semplicemente si è evoluta la politica, discostandosi dalla classica dicotomia destra/sinistra.
Le ideologie stanno pian piano crollando e non sembrano essercene altre all'orizzonte. A rimpiazzare le ideologie ci sono gli ideali (onestà, rinnovamento, ecc.), i quali sono più blandi, di senso molto più generale e molto meno potenti simbolicamente parlando.

A pensarci bene, era anche inevitabile che le ideologie di destra e sinistra finissero per crollare su loro stesse.
Al giorno d'oggi possiamo davvero distinguere un partito di centro-dx da uno di centro-sx? Possiamo davvero ancora identificare la sinistra con concetti come uguaglianza, tutela delle classi operaie, burocrazia? Possiamo ancora identificare la destra con concetti come liberalismo, ricchezza, merito?
La società si è evoluta ed ha avuto una deriva che ha portato certi concetti, anche molto diversi l'uno con l'altro, a fondersi. L'ideologia di sinistra è ormai concepita come vecchia, decrepita, utopistica; quella di destra necessita di rinnovarsi, di uscire dai suoi canoni classici.
Il PD renziano è infatti un esempio di quanto ho appena esposto. Se solo quindici anni fa ci avessero detto che un partito di centro-sinistra avrebbe proposto leggi come il Jobs Act (che abolisce l'art. 18, uno dei baluardi del socialismo anni '60-70), tutti ci saremmo messi a ridere a crepapelle. Eppure è successo.

Renzi ad esempio utilizza il PD per un fattore di mero "marketing", giusto per sfruttare la "brand heritage" del Partito Democratico, il quale annovera tra le sue fila una vagonata di elettori fidelizzati, che lo voterebbero sempre e comunque, indipendentemente dal programma elettorale (altrimenti non si spiega perché l'elettore-tipo di centro-sx abbia continuato a supportare il PD nonostante questo abbia abolito l'art. 18 o abbia promosso leggi come la Buona Scuola). Se Renzi si fosse creato un suo partito, nessuno lo avrebbe mai identificato nella sinistra, ma sarebbe stato visto esattamente come viene visto il M5S: un partito di centro, un'enorme raccolta indifferenziata di elettori, o, se preferite, il "Partito della Nazione".

Ancora più esplicativi sono movimenti e partiti come il M5S e la Lega (ma se volessimo uscire dai confini italiani, troveremmo il Front National di Marine Le Pen in Francia, Podemos di Pablo Iglesias in Spagna, UKIP di Nigel Farage in Inghilterra, ecc.), i quali sono totalmente avulsi dalle dinamiche tipicamente di destra e sinistra, tant'è che il Movimento 5 Stelle ad oggi raggruppa al suo interno elettori di ogni "colore". Non pensiate però che gli altri partiti siano diversi da loro, perché non lo è affatto (si veda, appunto, il PD).
Definire tali partiti e movimenti come semplicemente "populisti" o "contro le istituzioni" mi pare riduttivo, poiché a mio avviso essi non sono altro che l'esplicazione (in fase embrionale) di un nuovo modo di far politica.
Chiaramente l'insorgere della crisi economica ha agevolato l'insorgere di questi partiti di tipo borderline, ma la loro inevitabile "istituzionalizzazione" li normalizzerà pian piano sempre di più (basti vedere il M5S, che dal 2013 ad ora è decisamente tutt'altra cosa).

I nuovi partiti, tutti, non puntano sull'ideologia (nonostante, come nel caso dei vecchi partiti come PD o FI, ci sia ancora un bacino di elettori piuttosto ampio che ragiona in termini di destra/sinistra), ma hanno altri argomenti. I nuovi partiti puntano a rendere i propri uomini di punta alla stregua di una stella dello spettacolo, in modo che essi riescano a catturare il maggior numero di elettori, indipendentemente dal "colore" (conseguenza della personalizzazione della politica messa in moto in primis da Berlusconi). Tutto ciò, facendo inoltre leva su ideali generali, vaghi, dai confini meno definiti.
Certo, il programma elettorale continuerà sempre ad avere la sua importanza. Probabilmente continueranno ad esserci partiti che si impunteranno di più su issues di sinistra (lavoro, redistribuzione dei redditi, ecc.) o su issues di destra (immigrazione, libero mercato, ecc.), ma i vari programmi cominceranno, come stanno già facendo, ad assomigliarsi sempre di più (non a caso in Italia è frequentissimo vedere un PD che propone leggi proposte in tempi non sospetti da M5S o FI, e viceversa).

Tutto sto pippozzo per dire che io non sono dalla parte di nessuno. O meglio, non è che preferisca la vecchia politica alla nuova, né viceversa: l'importante è che gli interpreti siano validi e sappiano fare il loro lavoro (che non vuol dire saper inculare il prossimo senza che questi se ne accorga, ma saper lavorare per la collettività in maniera efficiente, in modo da portare benefici). Purtroppo ora come ora in Italia non ci si può ritenere soddisfatti, ma credo che la colpa non sia da dare al crollo delle ideologie, bensì ad un livello generale piuttosto scarso della classe dirigente odierna.
[Modificato da La Furia 28/09/2016 02:52]
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28/09/2016 07:55
 
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Non esistono partiti che rappresentano quelle lotte e quei valori, ma in linea di massima "esistono".
E a proposito di Stati uniti, c'è mai stato un candidato nella storia degli Usa un dandidato così di sinistra come sanders vicino a poter essere eleggibile come presidente del paese?

Possiamo parlare di uno slittamento dell'asse verso destra (il pd è un partito di centro-centrodx di fatto)
[Modificato da zimbabwe 28/09/2016 07:58]
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Re:

furia ha centrato in pieno il punto.


zimbabwe, 27/09/2016 23.13:

Ma perché "era ora"?

a me sembra una paraculata, evitare l'asse destra-sinistra è come dire che non esiste il bianco e il nero. Non è più il novecento, ma a me sembra imprescindibile utilizzare ancora questo asse politico "tradizionale" per giudicare l'azione dei governi e dei partiti.

Anzi, a me pare che i partiti anti sistema e populisti (tranne in italia) abbiano uno schieramento molto chiaro nel panorama occidentale.




perchè fai differenza tra i partiti antisistema italiani e quelli del resto d'europa? a me sembrano la stessa cosa.
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28/09/2016 10:02
 
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Si ma come fate a considerare La Lega come partito antisistema,non confondiamo la propaganda salviniana con la realtà.
Un partito come la lega che dal 1994 ad oggi governa comuni,regioni che ha preso parte per quasi la meta del tempo al governo del paese,non puo' essere collocato nel gruppo dei partiti alla LePen eccc.
In Italia l'unico partito inseribile in quel tipo di partiti è il Movimento 5 Stelle.

La Furia è migliorato tantissimo come utente,veramente bravo si vede che ti piace quello che studi.(al netto che non son daccordo con quello che hai scritto).

Saro' banale ma per me l'ideologia esiste ancora,semplicemente il Liberalismo per mantenerci sulle macro macro ideologie seppur nella sua chiave piu aggressiva e destrorsa (liberismo condito da reazioarismi) ha battuto nel cammino storico il Socialismo ed oggi stiamo assistendo non al sorpassamento delle ideologie,ma alla vittoria politica e storica di un certo tipo di ideologia liberale/ista/reazionaria.
Questo ha portato ad azzerare i partiti socialisti,di rendere partiti liberal democratici i partiti social democratici e all'esplosione dei populismi nelle democrazie occidentali...
Destra e sinistra non esiste è un pensiero di destra,anche se chi lo commenta di destra non è.

Dopo le rivoluzini sette/ottocentesche e dopo le lotte di classe e dopo l'avvento della democrazia totale,pensare che un gruppo ideologico sia sorpassato è impossibile,semplicemente ha perso.
[Modificato da mickfoley82 28/09/2016 10:08]
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Re:
mickfoley82, 28/09/2016 10.02:

Si ma come fate a considerare La Lega come partito antisistema,non confondiamo la propaganda salviniana con la realtà.
Un partito come la lega che dal 1994 ad oggi governa comuni,regioni che ha preso parte per quasi la meta del tempo al governo del paese,non puo' essere collocato nel gruppo dei partiti alla LePen eccc.
In Italia l'unico partito inseribile in quel tipo di partiti è il Movimento 5 Stelle.




la lega di oggi, non quella di Bossi, non è un partito regionale, Salvini sta cercando voti con insistenza al sud ed in una certa maniera c'è pure riuscito. Oggi la lega è un partito populista, euro scettico, anti sistema, le 3 discriminanti che lo mettono nello stesso calderone dei partiti citati poc'anzi. Per altro La Le Pen è venuta più di una volta ad incontrare Salvini in Italia. Salvini stesso, oltre a rinnovare l'alleanza con la Le Pen ha più volte citato Farage ed Hofer come leader politici europei che portano avanti le medesime idee.
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28/09/2016 10:22
 
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Re: Re:
The REAL Capt.Spaulding, 28/09/2016 10.14:




la lega di oggi, non quella di Bossi, non è un partito regionale, Salvini sta cercando voti con insistenza al sud ed in una certa maniera c'è pure riuscito. Oggi la lega è un partito populista, euro scettico, anti sistema, le 3 discriminanti che lo mettono nello stesso calderone dei partiti citati poc'anzi. Per altro La Le Pen è venuta più di una volta ad incontrare Salvini in Italia. Salvini stesso, oltre a rinnovare l'alleanza con la Le Pen ha più volte citato Farage ed Hofer come leader politici europei che portano avanti le medesime idee.




la lega di bossi è stata anche euroscettica,la lega è un partito spazzatura,che in base del vento cambia propaganda.La lega nasce partito antisistema.
E' passata dalla secessione,al federalismo fiscale,nuovamente alla secessione eccc
E' passata dall odio per i meridionali all odio per lo straniero gia negli anni 90(guarda caso quando?quando stava all opposizione di prodi e d'dalema,non ti ricordi zio fa?).
Che la LePen si allei con salvini o farage buon per lei.
Ma fa capire quanto si è idioti(non tu)a collocare la lega in quelconesto di partiti.
In Italia siamo avanti anni luce,da noi i partiti populisti /anti democratici hanno gia governato e hanno gia fatto danni,solo per ricordatelo, come sempre noi quando si parla di merda politica siamo 100 anni avanti.
Oggi solo il 5 stelle dovrebbe essere inserito li ,inserire la lega si fa il gioco continuo della lega dare credito alla loro propaganda.
Ribadisco da noi farage-salvini-le pen hanno governato sotto altre spoglie il paese dal 2001 al 2005 e dal 2008 al 2011.
[Modificato da mickfoley82 28/09/2016 10:22]
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Re: Re: Re:
mickfoley82, 28/09/2016 10.22:




la lega di bossi è stata anche euroscettica,la lega è un partito spazzatura,che in base del vento cambia propaganda.La lega nasce partito antisistema.
E' passata dalla secessione,al federalismo fiscale,nuovamente alla secessione eccc
E' passata dall odio per i meridionali all odio per lo straniero gia negli anni 90(guarda caso quando?quando stava all opposizione di prodi e d'dalema,non ti ricordi zio fa?).
Che la LePen si allei con salvini o farage buon per lei.
Ma fa capire quanto si è idioti(non tu)a collocare la lega in quelconesto di partiti.
In Italia siamo avanti anni luce,da noi i partiti populisti /anti democratici hanno gia governato e hanno gia fatto danni,solo per ricordatelo, come sempre noi quando si parla di merda politica siamo 100 anni avanti.
Oggi solo il 5 stelle dovrebbe essere inserito li ,inserire la lega si fa il gioco continuo della lega dare credito alla loro propaganda.
Ribadisco da noi farage-salvini-le pen hanno governato sotto altre spoglie il paese dal 2001 al 2005 e dal 2008 al 2011.




ok, ma non è questo il punto.

il punto è che in Europa da almeno un lustro i più grandi paesi stanno sperimentando le grandi coalizioni:

La prima è stata l'Italia, poi la Grecia, poi la Germania, poi l'Austria ed oggi la Spagna. La Francia si è salvata solo perché hanno un sistema politico ottimo, tuttavia durante i secondi turni abbiamo visto in campagna elettorale esempi di grande coalizione.

Alle grandi coalizioni si oppongono partiti anti sistema che hanno caratteristiche di euroscetticismo e populismo.

a questo link ci sono tabelle che misurano il successo di questa corrente politica:

www.left.it/2015/12/22/2015-lanno-dei-partiti-anti-sistema-come-sono-cambiati-gli-equilibri-politici-in...



stiamo perdendo la dicotomia destra-sinistra. questo sta succedendo in tutte le democrazie occidentali.

Quindi la domanda è la seguente: siete per il sistema o contro il sistema?

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E quando l'antisistema vince e diventa sistema a sua volta?
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