Il primo approccio che ebbi con Totti fu in una calda estate del 1998: era il periodo dei Mondiali di Calcio in Francia, il dualismo Baggio-Del Piero invadeva costantemente la vita di tutti i giorni, negozi di magliette compresi; io ne avevo uno vicino a casa e vicino a quei due nomi vidi una maglietta bianca riempita da striscie rosse (era la maglia da trasferta '96-'97 mi pare) e queste 5 lettere belle stampate sul retro. Nella stessa estate vado in vacanza a Palau e stringo subito amicizia con una bambina romana: lì parliamo di robe della nostra età e andiamo a fare le cose tipiche che fanno i bambini di 7/8 anni, ma quando parliamo di calcio si arriva subito al tema Roma e infatti, una volta finito quel periodo, dopo qualche mese mi manda una cartolina con la rosa della Roma (c'erano Gautieri, Bartlett & Paulo Sergio) assieme all'autografo di quel giovincello che già faceva sfracelli in Serie A.
Passano gli anni, il Genoa giocava campionati anonimi in B e quindi per guardare la Serie A mi affidavo all'antica fede giallorossa di mia madre: assisto al "Vi Ho Purgato Ancora", al 3-1 che costò lo Scudetto alla Lazio, alla rimonta con la Fiorentina e al 4-5 con l'Inter, al "Mo je faccio er cucchiaio", al passaggio che ha fatto partire l'azione del gol di Delvecchio durante la finale contro la Francia che
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Poi arriva il 17 Giugno 2001: ero alla comunione di una mia cara amica e compagna di classe, tutti gli altri bambini andavano a giocare mentre io mi buttai con la radiolina su "Tutto il calcio minuto per minuto" a seguire il gran finale tra la Juve di Ancelotti & la Roma di Capello culminata con la vittoria del titolo di quest'ultima tra voli sopra i sedili della macchina e pensieri riguardanti il futuro spogliarello della Ferilli (inoltre nella stessa estate ad Alghero c'era la maggior parte della gente che girava con i completi già muniti di tricolore, io ne presi uno mezzo taroccato dai mercatini).
Da lì è partita subito un escalation e un ammirazione che invase la maggior parte della mia adolescenza e che raggiunse il suo picco con l'apoteosi degli occhi glaciali di Italia-Australia (vero anche che spesso difendevo le sue cazzate, ma lì posso dire che ero giustificato dalla giovane età).
Oggi, al di là della partita, ammetto che è stata abbastanza dura vederlo ritirarsi proprio perchè in un modo o nell'altro la mia vita ha sempre avuto qualcosa che mi collegava a lui, alle sue giocate e a quella grande passione che aveva per la squadra della sua città
[Modificato da castagnoli 91 28/05/2017 22:38]