VELENO

PedigreeRules!, 13/12/2017 08.35:

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non li ho ancora ascoltati, ma incuriosito mi sono andato un po' a leggere la storia.
Assurdo.
Ma tutti sti stronzi, psicologi, medici asl, pm e compagnia cantante ne escono puliti?

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Ascolta tutto e poi fatti una tua opinione.



Comunque ci tengo a dire che per questioni di volontariato sono da due anni molto vicino al lavoro di servizi sociali educatori e strutture dove vengono ospitati ragazzi che provengono da situazioni familiari molto difficili. Io non so se i servizi dalle mie parti seguono regole diverse o se 20 anni fa erano messi molto peggio di ora, però azzardo nel dire che una situazione simile non é ripetibile. Per decidere una cosa così grave come l’allontanamento definitivo di un figlio da entrambi i genitori vengono interpellate diverse persone ed autorità e la decisione é sempre molto ponderata. E quasi mai l’allontanamento è radicale e definitivo. Figuriamoci poi per 16 bambini contemporaneamente.


Dal racconto di trincia sembra che tutto sia stato deciso dalla valeria Donati e la dottoressa incompetente. Cosa che per come stanno le cose pggibè impossibile.

Su una cosa sono d'accordo però con la maggioni e la donati, all'epoca dei fatti il discorso satanismo era pressochè sconosciuto.
L'ignoranza del paesino di provincia avrebbe potuto comunque colpire anche città più grandi

Era quindi molto più facile raggirarli (come poi successo)

Finito adesso, una delle robe più angoscianti che mi sia mai capitato di conoscere.
Qualcuno in una delle pagine precedenti aveva scritto che la sig.ra Tonini è complice come gli altri, io credo che complice sia troppo poco.
Possiamo dire che la sig.ra Tonini sia la prima responsabile, certo non l'unica ma ma tutto nasce da lei, dalla sua ansia e soprattutto dalla sua ignoranza.
Ha dato peso e ha preso per buono tutto ciò che diceva un bimbo di 3 anni (Dario... che poi alla fine scopriamo chiamarsi Davide, si sente chiaramente nell'audio in cui il pm e le 2 psicologhe lo interrogano).
Anche io credo che Dario/Davide qualcosa abbia subìto; la descrizione che fanno del padre e della famiglia sembra andare in quella direzione, il fratello Igor ha pure ammesso parzialmente qualcosa anche se ora si difenda dietro al "mi conveniva fare così".
Sono d'accordo con Pizzo quando dice che qui non può essere solo una questione di malagiustizia, lo capiamo quando ci raccontano della bambina tolta alla madre mai nemmeno indagata e affidata all'avvocato degli assistenti sociali.
Malagiustizia?
E la ginecologa che al telefono mente spudoratamente? Malagiustizia pure quella?
Questa è malafede evidente.
Io non sono padre ma anche se lo fossi non posso dire cosa farei se mi trovassi in una situazione del genere, perchè prima di ascoltare questo podcast non sapevo nemmeno che potesse esistere una situazione del genere, ma quando mi chiedo come si possa rovinare la vita di intere famiglie solo per interessi economici e/o professionali mi viene da pensare che alla fine qualcosa di satanico dietro a tutto c'era veramente.
Solo che non erano i riti nei cimiteri, era molto peggio.

The REAL Capt.Spaulding, 13.12.2017 11:06:

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PedigreeRules!, 13/12/2017 08.35:

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non li ho ancora ascoltati, ma incuriosito mi sono andato un po' a leggere la storia.
Assurdo.
Ma tutti sti stronzi, psicologi, medici asl, pm e compagnia cantante ne escono puliti?

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Ascolta tutto e poi fatti una tua opinione.



Comunque ci tengo a dire che per questioni di volontariato sono da due anni molto vicino al lavoro di servizi sociali educatori e strutture dove vengono ospitati ragazzi che provengono da situazioni familiari molto difficili. Io non so se i servizi dalle mie parti seguono regole diverse o se 20 anni fa erano messi molto peggio di ora, però azzardo nel dire che una situazione simile non é ripetibile. Per decidere una cosa così grave come l’allontanamento definitivo di un figlio da entrambi i genitori vengono interpellate diverse persone ed autorità e la decisione é sempre molto ponderata. E quasi mai l’allontanamento è radicale e definitivo. Figuriamoci poi per 16 bambini contemporaneamente.


Dal racconto di trincia sembra che tutto sia stato deciso dalla valeria Donati e la dottoressa incompetente. Cosa che per come stanno le cose pggibè impossibile.

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C'è pure da dire che le psicologhe (erano più di una, non solo la Donati) erano principianti all'epoca. E l'hype per il satanismo c'era ovunque in quegli anni. Io ricordo che alle medie (1994-1997) ci furono diverse discussioni a scuola e mi ricordo pure un compagno di classe che portò una cassetta con una presunta messa nera.

E non dubito neppure che in 20 anni le cose siano cambiate in meglio radicalmente per quanto riguarda anche solo il livello di preparazione dei servizi sociali.

Penso che la cosa più significativa l'abbia detta Trincia verso la fine: Le psicologhe hanno inculcato nei bambini quella che era una LORO paura, e a forza di spingere la conversazione verso quella direzione l'hanno resa reale.
Quella che nella domanda cita apertamente il cimitero è assurda, per non parlare di quella che ha voluto per forza far dire alla bambina che tornare in quella piazza le provocava sentimenti spiacevoli... la bambina aveva detto 2 volte che le provocava gioia, e quella lì invece le ha dovuto far dire il contrario.
Per tutte queste cose dico che è impossibile parlare solo di malagiustizia, è evidente che c'è dell'altro.

La prima responsabile però è la Tonini che ancora oggi a distanza di 20 anni continua a rovinare la vita al figlio adottivo, come capiamo chiaramente alla fine.

Ma la tonini che volete hebcolpa abbia, una madre apprensiva ed un po’ ignorante come ne esistono milioni in questo paese.

Ha 2 colpe molto gravi, di cui la prima è indiretta ma la seconda molto meno:

1) All'atto pratico è la prima responsabile, è lei che ha portato Dario/Davide dalle psicologhe e ha dato peso a qualsiasi cosa dicesse un bimbo di 3 anni, che nel giro di pochissimo tempo aveva cambiato 3 famiglie e quindi magari non era proprio al massimo della serenità.
Ma diciamo che all'inizio ci poteva anche stare, anche perchè comunque l'impressione è che la sua vera famiglia qualcosa gli abbia fatto per davvero e quindi fino a quel punto la cosa era comprensibile.
Ma a distanza di anni lui continuava ad accusare gente che non poteva neanche materialmente conoscere e lei non fa nulla? E' dovuto intervenire il tribunale per decretare che l'attendibilità di Dario era finita?
Certo la sua è una responsabilità indiretta, non è lei ad aver mandato in galera gente innocente, però tutto è partito da lei.

2) Questa invece è la colpa più grave: a distanza di anni continua ad impedire a Dario di andare avanti. Trincia ci fa capire che alcune cose lui nemmeno le sapeva, gliele ha dovuto dire Trincia stesso la volta che si sono incontrati.
Poi, dopo aver passato una nottata a scambiarsi email, l'idiota della madre evidentemente lo spaventa e gli fa cambiare radicalmente atteggiamento.
Questo poveraccio non uscirà mai da questa cosa; una volta che sembrava che la potesse superare invece viene immediatamente rispedito indietro dall'iper-protezionismo di una scema che lo farà anche con buone intenzioni ma lo sta praticamente tenendo bloccato coi suoi demoni.

Altro che "che volete che colpe abbia", ne ha eccome!
Oltretutto ormai Dario non è più nemmeno un bambino, quanto ancora gli devi rompere i coglioni a 'sto poraccio?

Stasera si è tenuto un incontro a Finale con lo stesso Trincia, una giornalista de L'Avvenire, l'avvocato difensore delle famiglie e anche una delle madri (quella fuggita in Francia). Durante la serata sono anche intervenuti altri due familiari, Federico Scotta (che si è fatto 11 anni di galera da innocente) e la sorella di una delle bambine allontanate, che hanno raccontato le loro esperienze.

È stata un esperienza pesantissima, la sala era gremita e la gente è anche rimasta fuori nonostante il freddo, ma c'è stata una partecipazione molto sentita di tutti. Trincia è stato definito un eroe dagli interessati, se sia un eroe non lo so, so solo che il lavoro che ha fatto è stato abnorme e meritevole di riconoscimento. Lui stesso si è commosso durante il discorso.

ci mancava giusto qualcuno che facesse due spicci su satanismo e pedofilia.
Che ancora non ci aveva pensato nessuno...

The Real Deal, 05/01/2018 00.13:

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Stasera si è tenuto un incontro a Finale con lo stesso Trincia, una giornalista de L'Avvenire, l'avvocato difensore delle famiglie e anche una delle madri (quella fuggita in Francia). Durante la serata sono anche intervenuti altri due familiari, Federico Scotta (che si è fatto 11 anni di galera da innocente) e la sorella di una delle bambine allontanate, che hanno raccontato le loro esperienze.

È stata un esperienza pesantissima, la sala era gremita e la gente è anche rimasta fuori nonostante il freddo, ma c'è stata una partecipazione molto sentita di tutti. Trincia è stato definito un eroe dagli interessati, se sia un eroe non lo so, so solo che il lavoro che ha fatto è stato abnorme e meritevole di riconoscimento. Lui stesso si è commosso durante il discorso.

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l'ho seguito in alcune interviste recenti. Lui ha sempre dichiarato che il lavoro che ha fatto è stato espressamente per diffondere un prodotto - quello dei podcast investigativi - in Italia sconosciuto. L'episodio di cronaca è stato scelto solo successivamente. Eroe è una posizione scomoda per un intrattenitore.




Per altro ha detto che ad un certo punto, quando ha trovato le videocassette, ha contattato la RAI per vedere se c'era la possibilità di fare un prodotto televisivo, ma la cosa non si concretizzò.

Si lui l'ha ammesso senza problemi, era stato colpito dal format americano e ha voluto fare la stessa cosa.

Ma la storia che ha scelto l'ha colpito come un pugno in faccia, in alcuni casi mentre parlava si vedeva che era abbastanza provato.

Trincia è bravo.

"Veleno", le famiglie dei bimbi allontanati chiedono la revisione del processo

BOLOGNA - "Vogliamo la revisione di quel processo". Ha suscitato scalpore "Veleno", l'inchiesta in podcast realizzata da Pablo Trincia e prodotta da Repubblica, in cui si ripercorre il caso giudiziario che negli anni '90 ha travolto la provincia di Modena, mettendo nel mirino presunti casi di pedofilia, e anche di satanismo, che portarono all'affidamento di sedici bambini ai servizi sociali e all'allontanamento definitivo e irreversibile dalle loro famiglie.

Tutte le puntate

Veleno, i protagonisti si raccontano a Finale Emilia: ''Lo Stato padrone dei nostri figli
Veleno, i protagonisti si raccontano a Finale Emilia: ''Lo Stato padrone dei nostri figli"
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BOLOGNA - "Vogliamo la revisione di quel processo". Ha suscitato scalpore "Veleno", l'inchiesta in podcast realizzata da Pablo Trincia e prodotta da Repubblica, in cui si ripercorre il caso giudiziario che negli anni '90 ha travolto la provincia di Modena, mettendo nel mirino presunti casi di pedofilia, e anche di satanismo, che portarono all'affidamento di sedici bambini ai servizi sociali e all'allontanamento definitivo e irreversibile dalle loro famiglie.
Veleno, i protagonisti si raccontano a Finale Emilia: ''Lo Stato padrone dei nostri figli"

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"Veleno" ricostruisce, a 20 anni di distanza, con voci e documenti inediti, la vicenda che sconvolse la provincia di Modena; oggi l'avvocato che rappresenta le famiglie coinvolte (la gran parte degli imputati fu poi assolta), Patrizia Micai, chiede, appunto, la revisione del processo, nell'ottica di individuare le presunte responsabilità soprattutto dell'Ausl modenese e dei professionisti che incontrarono e tennero i colloqui con i bambini poi allontanati: "Gli enti che hanno sbagliato risarciscano, noi intanto chiederemo la revisione del processo".

L'Associazione nazionale dei magistrati, in una nota, rimarca "che l'inchiesta giudiziaria in questione ha condotto a plurime sentenze di condanna, fondamentalmente confermate in Cassazione, salvo per alcuni imputati". "Di fronte a una vicenda così drammatica, per numero di minori all'epoca coinvolti e la tipologia di reati affrontati, la giunta distrettuale Anm dell'Emilia-Romagna manifesta la propria vicinanza alle vittime dei reati di pedofilia o a sfondo sessuale, ed esprime la propria piena solidarietà a quanti, in primis i magistrati degli uffici giudiziari modenesi e del tribunale per i minorenni e della relativa procura, si occuparono della vicenda, in un contesto ambientale sicuramente molto complesso e difficile".

Il procuratore capo di Modena, Lucia Musti, ritiene "non sia opportuno andare a rimestare dopo tanti anni in una situazione che comunque genera dolore in primo luogo in chi ha lavorato per questi gravissimi fatti. L'avvocato chiede la revisione del processo? Fa il suo lavoro - risponde Musti - e avrà fatto le sue valutazioni. Siamo in un sistema libero e democratico".

LINK ALL'ARTICOLO


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Nell'articolo integrale c'è anche il video di 1 ora su uno speciale che hanno fatto su "Veleno", ospite Pablo Trincia.

non so se un processo dopo così tanti anni possa dare in qualche maniera giustizia a questa storia.

devo cercare l'articolo integrale allora, perchè sono curioso

comunque giustizia adesso no, impensabile ed inutile