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Sondaggio elettorale

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09/01/2018 12:04
 
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si insomma,alla fine della fiera sono tutti dei pazzi estremisti pieni di merda e che promettono cazzate,l'unico voto utile è il PD,come da copione [SM=x2584263]
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09/01/2018 12:10
 
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il PD + gli scappati di casa che ha raccolto, tutta gente che pensa solo alla poltrona, Casini in primis, sono invotabili, penso che faranno un bel flop e vedreno l'ennesima guerra interna al PD tra Renziani e non

Il Cd è l'unico schieramento che può minimamente pensare di vincere da solo, poi bisogna vedere chi tra Berlusconi e Salvini prenderà più voti, perché se fosse la Lega bloccare la smania del segretario di fare il premier sarebbe difficile, se, caso più probabile, sarà FI bisogna vedere chi ha in mente Silvio come possibile Premier e lo smarcamento di Maroni dal Pirellone mi sa di possibile carta da giocarsi per il post voto

L'altro ago della bilancio e l'M5S che andando da solo è impossibile possa ottenere la maggioranza per governsre da solo, ma se dovesse fare il botto, rosicchiando voti oltre che a sinistra pure nel Cd, può guardare a gli altri, vedi la sinistra non PD per puntare a governare, dovesse pure Grasso fare un buon risultato, e per buon risultato intendo arrivare almeno al 6% e già Di Maio ha aperto a quest'ipotesi

gli scenari possibili possono essere 4 IMHO

1)governo di Cd con Salvini o un premier scelto da Berlusconi (es. Maroni)
2)governo 5stelle con i voti della sinistra non PD e, se entrassero in parlamento, della sinistra radicale, con ovviamente Di Vaio Premier
3)governo di larghe intese PD-FI + Centristi con di nuovo Gentiloni Premier
4)nessuna maggioranza possibile e nuove elezioni tra Aprile e Maggio
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Re: Re: Re:
@mad4thrash@, 09/01/2018 08.29:




no scusa chaos, ma se vuoi fare il bill nye non puoi dire che il populismo ha dignità politica, eh.

hai ragione quando dici che non votare è una scelta rispettabile, ma dev'essere motivata e non fatta a cazzo, altrimenti diventa dignitoso anche dire che tutte le case farmaceutiche sono lobby e quindi tutte le medicine sono una truffa.




A parte che il populismo ha una dignità politica dal quando è nato il partito populista argentino facendo nascere il peronismo (che è nato come una corrente del sindacalismo socialista).
Non votare ha una sua dignità, anzi non votare è un diritto inviolabile come è inviolabile il diritto a votare, le motivazioni come ho detto non c'entrano, il voto è una scelta politica che non può essere obbligata né eticamente né legalmente.
D'altra se andiamo ad esaminare logicamente il voto al meno peggio fa più danni del non voto perché per motivi abbastanza evidenti il politico considerato il "meno peggio" è quello che polarizza di meno il voto e di conseguenza è quello che ha politiche decisamente meno rivoluzionarie, e come rivoluzionarie intendo capaci di trasformare la realtà (che poi è uno dei compiti decisivi della politica).
Ecco se uno mi desse questo sistema elettorale :

it.wikipedia.org/wiki/Sistema_elettorale_australiano

potrei pensare ad andare a votare.
Anche se si potrebbe migliorarlo con un sistema di medie pesate senza ricorrere alle esclusioni per l'ultimo classificato.
mi ricordo che all'università avevamo teorizzato un sistema matematicamente perfetto fatto di voti di preferenza a tutti i candidati e medie pesate.
purtroppo oltre che enormemente complicato per i grandi numeri (ma un buon sistema informatico può correre in aiuto) finiva per favorire sempre i candidati di centro a causa del sistema a medie pesate.
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Re:
= D-Wade =, 08/01/2018 13.24:

Partito comunista se sarà presente.




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09/01/2018 12:30
 
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Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 09/01/2018 12.10:




A parte che il populismo ha una dignità politica dal quando è nato il partito populista argentino facendo nascere il peronismo (che è nato come una corrente del sindacalismo socialista).
Non votare ha una sua dignità, anzi non votare è un diritto inviolabile come è inviolabile il diritto a votare, le motivazioni come ho detto non c'entrano, il voto è una scelta politica che non può essere obbligata né eticamente né legalmente.
D'altra se andiamo ad esaminare logicamente il voto al meno peggio fa più danni del non voto perché per motivi abbastanza evidenti il politico considerato il "meno peggio" è quello che polarizza di meno il voto e di conseguenza è quello che ha politiche decisamente meno rivoluzionarie, e come rivoluzionarie intendo capaci di trasformare la realtà (che poi è uno dei compiti decisivi della politica).
Ecco se uno mi desse questo sistema elettorale :

it.wikipedia.org/wiki/Sistema_elettorale_australiano

potrei pensare ad andare a votare.
Anche se si potrebbe migliorarlo con un sistema di medie pesate senza ricorrere alle esclusioni per l'ultimo classificato.
mi ricordo che all'università avevamo teorizzato un sistema matematicamente perfetto fatto di voti di preferenza a tutti i candidati e medie pesate.
purtroppo oltre che enormemente complicato per i grandi numeri (ma un buon sistema informatico può correre in aiuto) finiva per favorire sempre i candidati di centro a causa del sistema a medie pesate.



mi sa che siamo andati oltre a quello che volevo dire.. io sono d'accordo sul fatto che non votare è un diritto inviolabile come è inviolabile il diritto a votare, non sono d'accordo sul fatto che siano dignitosi menfreghismo, qualunquismo e vittimismo. il fatto che la scelta di non votare sia sacrosanta e legittima non mi impedisce di giudicare le motivazioni del non voto di qualcuno.

se tu non voti e mi esponi le motivazioni sopra riportate, posso o non posso essere d'accordo. se mi dici che non voti perchè tanto son tutti ladri e piuttosto vai al mare, sei superficiale e pure un po' coglione. e, ovviamente, hai tutto il diritto di esserlo.

insomma se mi citi bill nye mi aspetto un approccio scientifico e motivazioni basate su studio ed interesse.
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Re: Re: Re: Re: Re:
@mad4thrash@, 09/01/2018 12.30:




insomma se mi citi bill nye mi aspetto un approccio scientifico e motivazioni basate su studio ed interesse.




L'approccio scientifico è che sui diritti inviolabili non si può discutere per via della loro inviolabilità.
Il diritto a non votare è un diritto inviolabile di conseguenza non è aperto al dibattito.
Chiusa la discussione.
09/01/2018 12:47
 
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Re:
Treadstone, 09/01/2018 12.04:

si insomma,alla fine della fiera sono tutti dei pazzi estremisti pieni di merda e che promettono cazzate,l'unico voto utile è il PD,come da copione [SM=x2584263]




eh sì l'unica alternativa è votare il piddì [SM=x2584209]

piuttosto sai per caso cheffà renzi? [SM=x2584189]
09/01/2018 12:54
 
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ah e come al solito, su questi argomenti chaos piscia in testa a tutti
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 09/01/2018 12.47:




L'approccio scientifico è che sui diritti inviolabili non si può discutere per via della loro inviolabilità.
Il diritto a non votare è un diritto inviolabile di conseguenza non è aperto al dibattito.
Chiusa la discussione.




Non esiste il diritto di non votare, se mai è una scelta


Mentre è un dovere civico andare a votare...il che non implica che tu debba votare il meno peggio, ma hai la possibilità di esprimere il tuo dissenso annullando la scheda o lasciandola bianca

Poi ognuno fa quello che vuole, ci manca ma il dibattito c'è sempre


A patto che si voglia ascoltare anche le altre opinioni
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
FBI83, 09/01/2018 12.59:




Non esiste il diritto di non votare, se mai è una scelta


Mentre è un dovere civico andare a votare...il che non implica che tu debba votare il meno peggio, ma hai la possibilità di esprimere il tuo dissenso annullando la scheda o lasciandola bianca

Poi ognuno fa quello che vuole, ci manca ma il dibattito c'è sempre


A patto che si voglia ascoltare anche le altre opinioni




Un par di cazzi
L'esercizio del diritto di voto è un diritto inviolabile in democrazia, tanto che la revoca di tale diritto ha bisogno di una legislazione speciale.
L'esercizio di un diritto presuppone anche il suo non esercizio di conseguenza il non esercizio del diritto di voto è un diritto inviolabile.
Non esiste d'altra parte alcuna definizione giuridica per il dovere civico, che non è altro che una sovrastruttura morale, di conseguenza ogni ricorso ad argomentazioni che presuppongono un qualsiasi dovere civico presuppongono una morale comune nazionale ovvero una contraddizione in termini soprattutto se riferita all'ambito elettorale che esiste ed è giustificato laddove non ci sia unità nella visione morale delle cose (oppure dove non ci sia la volontà politica di far evidenziare queste differenze ai cittadini).
Basta mi pare di parlare della legge di gravità...
La gravità esiste fatevene una ragione e la terra non è piatta.

ps il mio t9 ha deciso che inviolabile si scrive staccato.
[Modificato da @Chaos@ 09/01/2018 13:17]
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 09/01/2018 12.47:




L'approccio scientifico è che sui diritti inviolabili non si può discutere per via della loro inviolabilità.
Il diritto a non votare è un diritto inviolabile di conseguenza non è aperto al dibattito.
Chiusa la discussione.




eh no, il dibattito si può chiudere se si parla di abolire il diritto al non voto. io parlavo semplicemente delle conseguenze del non voto fatto per superficialità, son due cose diverse.

piuttosto, sei tu quello che ha scritto "non votate e non fate votare". inviolabile chi?
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@mad4thrash@, 09/01/2018 13.29:




eh no, il dibattito si può chiudere se si parla di abolire il diritto al non voto. io parlavo semplicemente delle conseguenze del non voto fatto per superficialità, son due cose diverse.

piuttosto, sei tu quello che ha scritto "non votate e non fate votare". inviolabile chi?




Il mio è un suggerimento chiamala propaganda elettorale, un tempo si diceva votare e fate votare, io dico non votate e non fate votare (ma non di impedirlo fisicamente).
Le conseguenza del non voto logicamente sono meno gravi del voto dato al meno peggio te l'ho già spiegato.
Non esiste il dovere di andare a votare in realtà non esiste neanche il concetto di dovere civico, un dovere è tale se definito giuridicamente altrimenti parliamo di fuffa.
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 09/01/2018 13.39:




Il mio è un suggerimento chiamala propaganda elettorale, un tempo si diceva votare e fate votare, io dico non votate e non fate votare (ma non di impedirlo fisicamente).
Le conseguenza del non voto logicamente sono meno gravi del voto dato al meno peggio te l'ho già spiegato.
Non esiste il dovere di andare a votare in realtà non esiste neanche il concetto di dovere civico, un dovere è tale se definito giuridicamente altrimenti parliamo di fuffa.




dimmi però cosa intendi per "meno peggio", perchè io ho usato questo termine ma a seconda dei punti di vista può anche diventare "quello che più si avvicina alle mie idee". perchè a dover scegliere fra berlusconi e salvini non riuscirei a turarmi il naso neanche volendo, ma un progetto progressista - magari non perfetto ma almeno sensato - potrebbe attirare la mia attenzione. anche perchè l'alternativa è lasciare tutto lo spazio a quelli che le idee ce le hanno ben chiare e andranno a votare in massa lega e M5S.

a meno che il problema non sia il tuo rifiuto totale nei confronti dell'attuale legge elettorale [SM=x3409402]
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@mad4thrash@, 09/01/2018 13.48:




dimmi però cosa intendi per "meno peggio", perchè io ho usato questo termine ma a seconda dei punti di vista può anche diventare "quello che più si avvicina alle mie idee". perchè a dover scegliere fra berlusconi e salvini non riuscirei a turarmi il naso neanche volendo, ma un progetto progressista - magari non perfetto ma almeno sensato - potrebbe attirare la mia attenzione. anche perchè l'alternativa è lasciare tutto lo spazio a quelli che le idee ce le hanno ben chiare e andranno a votare in massa lega e M5S.

a meno che il problema non sia il tuo rifiuto totale nei confronti dell'attuale legge elettorale [SM=x3409402]




Se vai a votare pensando che il non voto sia peggiore del compromesso fatto votando stai forzando il tuo voto e faresti meglio a non votare.
A votare ci si va convinti (se si crede nella democrazia rappresentativa) del programma del partito o della coalizione che si va a votare.
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 09/01/2018 13.55:




Se vai a votare pensando che il non voto sia peggiore del compromesso fatto votando stai forzando il tuo voto e faresti meglio a non votare.
A votare ci si va convinti (se si crede nella democrazia rappresentativa) del programma del partito o della coalizione che si va a votare.




però tu prima hai detto che

il "meno peggio" è quello che polarizza di meno il voto e di conseguenza è quello che ha politiche decisamente meno rivoluzionarie, e come rivoluzionarie intendo capaci di trasformare la realtà (che poi è uno dei compiti decisivi della politica).

il che significa che indipendentemente dalle tue motivazioni il politico resterà lo stesso, quindi il tuo ragionamento prevede, come dire, un giudizio oggettivo a monte, o una sorta di, boh? morale comune? che cozza un po' con l'insindacabilità del diritto di astensione. se è insindacabile l'astensione, perchè non lo è anche la preferenza?

si, è contorto come ragionamento, spero si capisca quello che intendo.
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