Rapper 30, 14/06/2019 15.31:
No aspetta, anche dando per buono questo discorso non possiamo paragonare i fini del socialismo reale a quelli del nazismo. E di conseguenza anche i "mezzi" vanno pesati singolarmente.
Mussolini voleva l'impero, assoggettare popoli inferiori sotto il dominio politico, economico e razziale dell'italia fascista. Stalin queste pretese non le ha mai avute, il socialismo in un solo paese mirava all'emancipazione dell'uomo sovietico dai bisogni e dalle necessità. E c'era una lotta di classe violentissima nell'URSS degli anni '20 e '30, e la lotta si fa con tutti gli strumenti, soprattutto con i più adeguati al contesto storico e politico di un'Europa fascistizzata e un'aggressione perenne alla patria del socialismo reale.
Se per "cose buone" intendi politiche liberal-democratiche allora sono stati tutti criminali, da Alessandro Magno, a Gengis Khan, fino a Napoleone, Metternich, Bismark, Stalin e De Gaulle. Non ha senso il discorso.
Non entro in merito delle "cose buone", era uno spunto derivante sempre dai discorsi generalisti che purtroppo spesso accompagnano i giudizi su questi personaggi controversi.
E la differenza tra Stalin e Hitler è più ideologica che pratica, perché se ciò che è stato fatto con la Cecoslovacchia o la Polonia (per dire i primi due esempi che mi sono venuti in mente) non è assoggettare popoli inferiori sotto il dominio politico/economico all'impero sovietico non so cosa sia allora.