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WWIII

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La crisi in Iran mostra che l’Unione europea è ancora irrilevante in politica estera

Dopo la morte di Qassem Soleimani​ l’Europa chiede calma e sangue freddo, ma non basterà un monito di Bruxelles a evitare un’escalation militare. L’Iran scende in piazza e promette vendetta, gli Stati Uniti inviano 3.500 soldati nelle loro basi in medio Oriente e giustificano l’attacco col drone che ha portato alla morte del generale iraniano nell’aeroporto di Baghdad. La crisi tra Washington e Teheran sarà il primo banco di prova per Ursula Von der Leyen che nella sua prima conferenza stampa da neo presidente a dicembre aveva detto di voler dirigere una «Commissione geopolitica» assicurando che «l'Unione europea sarà la custode del multilateralismo». Ora è il momento di dimostrarlo.

I primi segnali non sono incoraggianti. La prima reazione formale dell’Unione europea non è venuta dall’Alto rappresentante della politica estera, Josep Borrell, ma da Charles Michel. Il presidente del Consiglio europeo, l’organo che riunisce i 27 leader Ue, è stato il primo a parlare: «Il ciclo di violenza, provocazioni e ritorsioni a cui abbiamo assistito in Iraq nelle ultime settimane deve finire. Un’ulteriore escalation deve essere evitata a tutti i costi». La prima parola di Bruxelles è una dichiarazione blanda in cui non si ha il coraggio di menzionare Iran e Stati Uniti, evitando di schierarsi o di attribuire la responsabilità dell'escalation. E soprattutto: a chi si chiede di farlo?

Dopo molte ore di silenzio è arrivata la dichiarazione di Borrell: «Sono necessari ulteriori dialoghi e sforzi per migliorare la comprensione reciproca per offrire soluzioni a lungo termine alla stabilizzazione del Medio Oriente. L'Ue è pronta a continuare il suo impegno con tutte le parti al fine di contribuire a disinnescare le tensioni e invertire la dinamica del conflitto». Tutto giusto, tutto generico. Ma dov'è finita la Commissione geopolitica promessa da Von der Leyen? Questa dichiarazione si somma alle altre su Libia e Siria fatte negli ultimi cinque anni in cui si invita alla calma, ad abbassare i toni e a mediare. E poi non succede nulla. La verità è che i leader europei sono d’accordo sul fatto che l’omicidio di Soleimani possa scatenare una rappresaglia dell’Iran ma sono divisi su cosa fare. Per questo Angela Merkel ha lanciato due parole d’ordine ai suoi alleati: prudenza e moderazione, tramite la portavoce Ulrike Demmer.

Il rischio è che come sempre quando si parla di politica estera europea tutto si risolva nella solita dichiarazione congiunta in cui si invita ad abbassare i toni mentre le singole cancellerie europee lavorano sottotraccia per trovare da soli una soluzione. Il presidente della Repubblica francese Emmanuele Macron ha parlato al telefono con il presidente russo Vladimir Putin, mentre il segretario di stato americano Mike Pompeo ha telefonato a i ministri degli Esteri di Germania, Francia e Regno Unito per coordinarsi. Incontri ufficiali a Bruxelles? Non pervenuti. Intanto Usa e lran continuano a scambiarsi messaggi riservati attraverso un incaricato d'affari svizzero e nessuno in Europa ha organizzato ancora un summit internazionale per discutere la questione, neanche un incontro tra alleati occidentali.

«L’Iran non ha mai vinto una guerra, ma non ha perso neanche un negoziato», ha twittato Trump.Il presidente degli Stati Uniti si riferisce all’accordo siglato nel 2015 tra Iran, Unione europea e i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite: Stati Uniti, Cina, Francia, Russia e Regno Unito. Ovvero il patto in cui Bruxelles aveva giocato tutta la sua credibilità politica grazie al lavoro di raccordo fatto dall’ex Alto rappresentante per la politica Estera Ue, Federica Mogherini. Cinque anni fa sembrava l’apice della politica del soft power dell’Unione europea, ma l’escalation delle ultime ore ha dimostrato che l’accordo non sta più in piedi. Nel 2018 Trump aveva fatto uscire gli Stati Uniti dall’accordo imponendo nuove sanzioni a Teheran. L’Iran aveva risposto violando i limiti imposti dal patto sulle sue attività nucleari e abbattendo un drone di sorveglianza navale degli Stati Uniti vicino allo Stretto di Hormuz.

L’Unione europea ha provato per mesi a tenere in piedi l’accordo attraverso Instex, il meccanismo istituito per commerciare con l'Iran aggirando le sanzioni statunitensi. Ma già poco prima della morte di Soleimaini, Regno Unito, Francia e Germania erano pronte ridiscuterlo se l’Iran avesse continuato per la quinta volta ad aumentare il disimpegno dall’accordo. In tempi non sospetti, a settembre del 2017, Von der Leyen disse: «Il ruolo dell'Europa non è più quello di dominare il mondo, ma di modellare in modo creativo un nuovo modello di convivenza globale». Il primo passo sarà l’incontro a Londra che avrà mercoledì con il premier inglese Boris Johnson, ormai considerato un alleato extra Ue, ma la sensazione è che si torni al solito leitmotiv: Unione europea gigante economico, nano geopolitico.

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05/01/2020 20:16
 
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Fonte?

Comunque discorso assolutamente condivisibile. E non c'è un partito che sia uno che in Europa parli apertamente di uscita dalla Nato, quando ormai è evidente che è una associazione unicamente fatta per gli interessi americani in Europa.
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Sono più scemo di Perfect Insanity AHAHAHAHAH
"Continuate i ban a cazzo che poi rimanete in 3", vi brucia 'sta frase eh
05/01/2020 20:48
 
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Il governo dell'iraq sta ufficialmente chiedendo agli usa di levarsi dalle palle, l'iran vuole ricominciare con le atomiche.

Non capisco se trump è davvero tanto fesso oppure è una qualche manovra geniale per tirarsi fuori senza doversi "ritirare".
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05/01/2020 23:10
 
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la politica estera dell'UE, intesa come voce unica, è roba irrealizzabile poichè ogni nazione (inevitabilmente) gestisce in maniera autonoma i propri interessi, che possono ono corrispondere con quelli degli altri paesi europei

per dirne una, l'italia, tramite l'ENI, ha accordi commerciali non indifferenti con l'iran... come si dovrebbe comportare davanti ad un'aggressione da parte di usa & co?
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Re:
pizzo83, 05/01/2020 19.27:

Comunque su sta cosa sono tutti veramente indecenti. Gli americani ci cagano nel piatto e tutti appecorinati a dire anche grazie. L'unico scemo che disse una cosa giusta ("la Nato è finita") lo disse solo per puri interessi personali (Macron).
Che desolazione




Hai ragione ma è assolutamente normale. L'Europa non conta nulla e l'UE conta ancora meno, figuriamoci l'Italia. Le decisioni sulla politica estera vengono prese a Washington da circa 80 anni, dov'è la novità?

A me fa molto più ridere i sinistrati vari che ci hanno raccontato dei sovranisti filorussi per anni. Quando poi sono ovunque appiattiti totalmente sulle politiche americane, pure più dei ben pensanti della sinistra.

Partiti che parlano di pace e di uscita dalla nato ci sono in Europa comunque, sono i partiti comunisti in tanti paesi. Ma fa molto piu comodo far passare l'estrema destra servilista come minaccia alla nato, tanto entrambi sanno che è un bluff totale
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KaiserSp, 05.01.2020 23:10:

la politica estera dell'UE, intesa come voce unica, è roba irrealizzabile poichè ogni nazione (inevitabilmente) gestisce in maniera autonoma i propri interessi, che possono ono corrispondere con quelli degli altri paesi europei

per dirne una, l'italia, tramite l'ENI, ha accordi commerciali non indifferenti con l'iran... come si dovrebbe comportare davanti ad un'aggressione da parte di usa & co?

Ma il problema è che anche i singoli stati fanno silenzio assoluto invece di iniziare a rispondere a tono. Tutti asserviti e ben piegati a 90 gradi.

Facendo l'esempio dell'Italia, per proteggere gli interessi nazionali in Iran si dovrebbe proibire l'uso delle basi italiane. Ma non hanno le palle per farlo.
[Modificato da pizzo83 06/01/2020 07:57]
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Re: Re:
Rapper 30, 05.01.2020 23:49:




Hai ragione ma è assolutamente normale. L'Europa non conta nulla e l'UE conta ancora meno, figuriamoci l'Italia. Le decisioni sulla politica estera vengono prese a Washington da circa 80 anni, dov'è la novità?

A me fa molto più ridere i sinistrati vari che ci hanno raccontato dei sovranisti filorussi per anni. Quando poi sono ovunque appiattiti totalmente sulle politiche americane, pure più dei ben pensanti della sinistra.

Partiti che parlano di pace e di uscita dalla nato ci sono in Europa comunque, sono i partiti comunisti in tanti paesi. Ma fa molto piu comodo far passare l'estrema destra servilista come minaccia alla nato, tanto entrambi sanno che è un bluff totale

Si, intendevo partiti che fanno almeno il 5% e che poi non siano troppo distanti dalle mie idee politiche.

Comunque la novità è che adesso l'america (ma pure la Turchia che fa parte della Nato) fa esplicitamente i propri interessi andando esplicitamente contro agli interessi degli europei su tutti i fronti (economico, geopolitico, industriale etc.)
Prima la parvenza di interessi comuni c'era.
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Re: Re: Re:
pizzo83, 06/01/2020 07.56:

Si, intendevo partiti che fanno almeno il 5% e che poi non siano troppo distanti dalle mie idee politiche.

Comunque la novità è che adesso l'america (ma pure la Turchia che fa parte della Nato) fa esplicitamente i propri interessi andando esplicitamente contro agli interessi degli europei su tutti i fronti (economico, geopolitico, industriale etc.)
Prima la parvenza di interessi comuni c'era.




E' più sotto la lente di ingrandimento per via della guerra commerciale tra USA e Germania.
Quando in Libia invasero il paese per uccidere Gheddafi c'erano già interessi divergenti, ma non faceva notizia.
Ora che gli USA hanno una visione diversa dall'Europa (intesa sempre come la potenza egemone del continente) fa più impressione perchè la Germania non ha nulla da guadagnarci in questa faccenda.

Non a caso pure i paesi europei più vicini a Trump hanno predicato cautela, evitando di schierarsi apertamente con gli USA come fato invece in mille altri casi.
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E' molto più preoccupante secondo me la situazione libica dove rischiano di venire a contatto due eserciti Nato praticamente [SM=p5608819]
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Re: Re: Re: Re:
Rapper 30, 06.01.2020 13:25:




E' più sotto la lente di ingrandimento per via della guerra commerciale tra USA e Germania.
Quando in Libia invasero il paese per uccidere Gheddafi c'erano già interessi divergenti, ma non faceva notizia.
Ora che gli USA hanno una visione diversa dall'Europa (intesa sempre come la potenza egemone del continente) fa più impressione perchè la Germania non ha nulla da guadagnarci in questa faccenda.

Non a caso pure i paesi europei più vicini a Trump hanno predicato cautela, evitando di schierarsi apertamente con gli USA come fato invece in mille altri casi.

Si si, infatti in Libia con Gheddafi è assolutamente stato l'indizio più clamoroso, perché poi tutti hanno continuato a fare spallucce, quando invece la situazione era chiaramente molto preoccupante.
Il culmine per me cmq si è dato in Siria, dove la mossa ritiro USA/attacco Turchia ha rischiato di portare tutti ad una guerra coi russi e i siriani (e lasciamo perdere l'attacco turco ai militari americani "per errore").

Comunque attualmente nessun paese europeo ha da guadagnare da questa situazione. E ancora più miope risulta quindi la politica estera dei vari paesi europei riguardo ai rapporti con la Russia e in parte con la Cina.
[Modificato da pizzo83 06/01/2020 13:38]
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Rapper 30, 06.01.2020 13:27:

E' molto più preoccupante secondo me la situazione libica dove rischiano di venire a contatto due eserciti Nato praticamente [SM=p5608819]

Magari finisce che si svegliano.
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Re:
Rapper 30, 06/01/2020 13.27:

E' molto più preoccupante secondo me la situazione libica dove rischiano di venire a contatto due eserciti Nato praticamente [SM=p5608819]




Speriamo annichiliscano.

Difendete ancora i turchi qui comunque, un popolo terrificante quasi quanto gli US e i tedeschi (i neonazi per intenderci o pizzo piagne).


Comuqnue questo è allucinante:

www.reddit.com/r/worldnews/comments/ekqgdf/iraqi_prime_minister_says_qassem_soleimani...



Dai cazzo, i cinesi saranno terribili, ma forse è l'occasione buona per l'Europa di finire sotto la loro ala
[Modificato da -Voices- 06/01/2020 19:03]
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L'Iran pare aver cominciato la "vendetta"

twitter.com/FarsNews_Agency/status/1214686551281741824
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