| | | ONLINE | | Post: 20.541 Post: 13.082 | Registrato il: 13/04/2011 | Sesso: Maschile | | Il Ronaldinho della cultura | |
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23/02/2020 09:44 | |
L’idea di chiudere porti e frontiere diffusa da Salvini ha un suo senso: siamo il Paese in Europa con più casi di coronavirus, eviteremmo di infettare gli altri. Con lo stesso metro di giudizio, il resto del continente dovrebbe cominciare a evitare le pizzerie e lo stesso caporale andrebbe messo subito in quarantena. A torto, peraltro, perché non risulta che a trasmettere il virus siano gli sciacalli. Resta un confortante dato comunicativo: il Caporale ha perso il tocco magico di trasformare la melma in voto, alzando i toni ad minchiam contro professoroni, politiconi, giornaloni. L’emergenza ha per una volta reso ministri, medici, addirittura giornali, una fonte cui approvvigionarsi per ottenere protezione, cura, informazione, anziché i soliti bersagli ad minchiam dei leoni da tastiera istigati dal primo mitomane social. Cavalcare l’hashtag vincente cercando di lucrare consensi sul pericolo rappresenta perciò l’ennesima deiezione canina su cui l’uomo dei pieni poteri balla il tiptap. E intanto che troviamo il vaccino per il virus, la cura omeopatica per la Lega procede a piccoli, rassicuranti passi.
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