Perfect Insanity v2.0, 02/02/2021 12:39:
Il problema è che la fan base WWE, escludendo gli ottenni (minchia saranno 10 anni che non usavo sto termine, che nostalgia
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), è composta per buona parte da old millennials, ormai alla soglia dei 40anni cresciuti tra la fine dell'attitude era e in piena ruthless aggression.
Manca quasi completamente la generazione di mezzo, che ha quasi completamente abbandonato il prodotto di Stanford, considerato ormai superato e troppo conservatore, migrando verso le Indy più fresche ed innovative.
La WWE approfittando del decennale monopolio dopo la sparizione della TNA storica, sua rivale principale nel mercato americano e privilegiando le vendite, ha perso ogni voglia, capacita ed interesse a costruire nuove superstar o storie interessanti sapendo che con le vecchie glorie, può ottenere i risultati che vuole senza fatica.
Anche perché rinnovare il prodotto e convincere gente che ha visto la Federazione con personaggi come Cena, Michaels, HHH, The Rock, Stone Cold, Undertaker al top, gente che ha visto le faide e i match meglio costruiti e più appassionanti della storia della disciplina è un impresa titanica, che Vince e soci non hanno la capacità né l'intesse a fare.
Secondo me questo è vero in parte, perchè negli anni la WWE ha dimostrato di non farsi problemi a puntare su gente diventata famosa nelle indies o nelle federazioni rivali, primi su tutti Bryan e Styles (che appena arrivato non ha fatto la trafila da NXT manco fosse un giovane prospetto, è stato trattato alla stregua di superstar del livello di un Jericho).
Ed anche di recente alcune storyline buone/ottime e ben costruite ce ne sono state.
Ma sembra quasi che loro puntino sui lottatori a tempo pieno (o meglio su una manciata di loro) per avere il prodotto a lungo termine, cioè su base annuale, in modo da riempire il grosso degli episodi di Raw ed i vari PPV di transizione. Esempio più recente che mi viene in mente: il feud fra Seth e Rey, con il successivo coinvolgimento dei figli di Mysterio.
Aldilà dei difetti, si vede che è stata una storyline costruita con pazienza, nel tempo, con il coinvolgimento di più personaggi (anche Buddy Murphy) utili sia per lo sviluppo del character del Monday Night Messias che di quello di Dominik (che io penso sia anche stata una piacevole sorpresa per la WWE, che magari non si aspettava fosse già di buon livello sul ring).
Altro esempio, gli Hurt Business, stable secondo me abbastanza riuscita con MVP a gestire veri e propri comodini al microfono quali Lashley e Benjamin (che almeno sul quadrato è un fenomeno atletico).
E ti sei coperto l'upper card di Raw e qualche PPV dal post- Summerslam a fine anno.
Poi gli stessi Styles ed Owens fanno i tappabuchi come primi sfidanti nei PPV di transizione (transizione in generale, tipo TLC, o transizione per il campione fino a WM, tipo la RR per Reigns), mentre per il match da fare in 2-3 settimane ecco Goldberg.
Per WM l'idea numero 1 era di mandare The Rock contro Roman, e chissà che non sia ancora possibile..
Adesso non dico che a WM debbano lottare per i titoli Lashley o Big E (per carità), ma farebbe così schifo costruire e consacrare definitivamente un wrestler più giovane o "attuale" o costruire una bella rivalità che non debba andare avanti una volta al mese compatibilmente con gli impegni di questo o quell'attore ex wrestler?
E dire che la WWE anche ad inizio millennio organizzava grandi match tra leggende o con leggende, e va benissimo eh. A WM 18 The Rock e Hogan diedero vita ad un incontro iconico, ma non è che si preero il main event nè ci fu la cintura in palio.