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Gaza, rapito volontario italiano

Ultimo Aggiornamento: 24/04/2011 23:09
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16/04/2011 23:22
 
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Re:
Megablast, 16/04/2011 23.19:

Oggi ho letto Il Giornale su (e contro...) questo ragazzo che è stato ammazzato, alla merda non c'è mai fine, il rispetto per i morti ammazzati dovrebbe esserci prima di tutto, provo ribrezzo per loro, Sallusti in primis.



Avevo letto dei commenti un pò idioti sul loro sito del tipo: " E' la fine che meritava un comunista nullafacente come tanti" ecc...ecc...

Ma tu parli dell'edizione cartacea?


[Modificato da metalalby 16/04/2011 23:22]
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Sì.

C'è scritto tipo "La morte del comunista che inneggiava all'odio per gli israeliani".

O qualcosa del genere, comunque il senso era quello, l'articolo non l'ho letto mi è bastato il titolo nauseante, posto che se fosse morto uno che esaltava gli israeliani nella loro puliziqa etnica avrei detto lo stesso.

Edit rettifico: Quel pacifista ultrà che odiava Israele
[Modificato da Megablast 16/04/2011 23:32]
17/04/2011 09:54
 
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SCONCERTATO.

E' ignobile che nessuna tv abbia fatto vedere un solo video di Arrigoni postato su youtube.
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Ma figurati se possono anche solo accennare all'opera di sensibilizzazione che portava avanti Arrigoni.
Scrivere in didascalia: "Vittorio Arrigoni, simpatizzante di Hamas" ti libera da ogni remora morale. Se scrivi che un uomo, ucciso dai terroristi, era "solo" un italiano, allora ti senti in colpa nello scrivere certe porcate. La gente si chiede perché tu ce l'abbia con lui: in fondo era un italiano, uno come noi.
Se però scrivi che era amico dei terroristi, antisemita e fai finta di non capire, allora vedi che tutto viene più facile.
[Modificato da Halo 8 17/04/2011 10:09]
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bestie.
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Ciao Vittorio. Che la terra ti sia lieve.
Tanta tristezza, tanta rabbia.
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vi volete divertire?
devastategli il gruppo

www.facebook.com/group.php?gid=132115406826683&v=wall
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che pezzi di merda,non si smentiscono mai
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L'ho conosciuto di persona e conosco bene la madre. Leggere certi commenti è farlo morire ogni volta. Era amato da quel popolo, faceva del bene. Ha rischiato + volte x loro e ha sempre detto che se fosse stato necessario avrebbe donato la sua vita per i diritti di quel popolo.
La gente che commenta o che apre gruppi del genere non ha la minima idea di cosa voglia dire libertà e amore.
Provo un odio profondo, vorrei vedere loro nei panni dei familiari in questo momento.

PS ho sentito un commento di quel lurido di Ferrara che la sera stessa della notizia infangava Vic. Bhè ciccione di merda ti auguro di essere strangolato e poi mi dici cosa si prova
17/04/2011 18:31
 
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Incredibile quello che si trova su questo sito: stoptheism.com/
Un sito con una lista di persone da uccidere, di europei, americani e australiani che dedicano la loro vita alla popolazione di Gaza, persone che fanno parte dell’International Solidarity Movement, le sole che in questo periodo ci stanno dando quotidiane informazioni su quello che accade nella Striscia di Gaza. C’è il volto di Vittorio Arrigoni e di chi è con lui.
Su questo sito potete leggere i loro nomi, vedere i loro volti su diverse fotografie affiancate ad un vero e proprio incitamento all’assassinio.
E’ chiaramente scritto che queste persone devono diventare “A TARGET OF IDF FORCES “


Un articolo a riguardo preso da Megachip, a firma di Pino Cabras:

L’incitazione è esplicita: uccidere un gruppo di persone, con nome e cognome, abitudini e idee, appartenenze politiche e immagini facilmente identificabili. Chiedono la collaborazione di delatori per completare le liste con gli indirizzi. La schedatura è esplicitamente rivolta ai militari, quelli israeliani, se non ci pensano altri killer, per facilitarli nell’eliminazione fisica di “pericolosi” bersagli: i nemici da colpire sono gli attivisti occidentali – infermieri e altri volontari – che lavorano e sono testimoni di quanto succede nei Territori occupati.

Tutto questo lo potete leggere in un sito web, gestito da un gruppo di estremisti, una sorta di Ku Klux Klan ebraico americano: Stop the ISM. Può essere di interesse far notare che fra i bersagli c’è anche un cittadino italiano, Vittorio Arrigoni, di cui abbiamo letto i toccanti reportage da Gaza.

Il tenutario del sito è Lee Kaplan. È uno dei tanti agitatori fascisteggianti della pancia reazionaria americana, un coagulo che ultimamente ha preso piede sia nell’ambito dei movimenti cristianisti, sia nelle frange del fondamentalismo ebraico, ora uniti in un inedito oltranzismo anti-islamico. In USA la saldatura fra questi ambienti si è rafforzata, tanto che Kaplan talora ascende anche al salotto buono, si fa per dire, dei talk show con la bava alla bocca, su Fox News. Ma si rafforza soprattutto in Terrasanta. I fondamentalisti ebrei controllano gli insediamenti coloniali più estremisti dei territori (come già si leggeva in un libro di Israel Shahak e Norton Mezvinsky, Jewish fundamentalism in Israel, London, Pluto Press, 1999). I fondamentalisti cristiani li appoggiano per accelerare l’avvento dell’Armageddon, la lotta finale fra il Bene e il Male, che proprio da quelle parti dovrà svolgersi.
Forse per portarsi un po’ di lavoro avanti, il signor Kaplan lascia briglia sciolta al sito per sollecitare l’eliminazione di Arrigoni e altri. Non senza profetizzare che il governo italiano non si preoccuperà più di tanto se qualcuno provvederà all’auspicata «rimozione permanente» del nostro connazionale.
Lo ripetiamo: questi auspici criminali non appaiono in un forum semiclandestino, ma in un sito accessibile gestito da un noto personaggio pubblico.
Ora, dal momento che anche le forze armate israeliane non vogliono testimoni nello scempio di Gaza, e il nostro mainstream si è subito docilmente accodato rispettando il divieto, siccome l’unica voce ci giunge da Arrigoni, in tal caso facciamo due più due e fiutiamo un grosso pericolo. Abbiamo visto che lì non si va per il sottile, se già vengono bombardati ospedali, ambulanze, scuole, e se si prende di mira qualunque soccorso.
Mentre la conta dei morti ammazzati a Gaza si avvicina a quota mille, accade una cosa singolare. Il cumulo di cadaveri non si può più nascondere sotto un editoriale di Bernard-Henry Lévy, l’uso di armi orrende – che un domani vedrete proibire – nemmeno. I giornali nostrani cominciano timidamente a parlarne. Ma non in prima pagina e in apertura, come abbiamo fatto già diversi giorni fa su questi schermi, ma a pagina dieci e in taglio basso.

Nascondere non si può. Ma diluire, questo sì. E questo i nostri grandi organi di informazione lo fanno benissimo. In attesa di chissà cosa, un successo politico militare, una chimera, la fine di Hamas. A che prezzo? È in atto la censura più sottile, ma questa sottigliezza non la salva dall’essere accostata alla censura più violenta e più minacciosa, quella che vuole colpire chi vuole salvare il popolo palestinese dalla sua distruzione.
Tanti intellettuali italiani indicano inorriditi il dito insanguinato del Movimento di Resistenza Islamico (Hamas), ma non vedono la luna desolata degli altri fondamentalismi che egemonizzano sempre di più la classe dirigente israeliana. L’idea che le forze armate israeliane difendano i Lumi contro la barbarie è un ideologismo foriero di tragedie, dal quale è bene liberarsi con un’operazione onesta di ricognizione storica e politica della memoria mediorientale. Il racconto di quel che accade ora è un passo fondamentale, con tutti i testimoni da rispettare.
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vi segnalo questi 2 link:

www.stoptheism.com/

LISTA DI OBIETTIVI DA COLPIRE(2009)
www.scribd.com/doc/53046178/Israeli-HIT-LIST-Includes-Vittorio-Utopia-...
[Modificato da metalalby 17/04/2011 18:32]
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17/04/2011 21:01
 
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una schifezza questa cosa, una schifezza tutto questo sistema
17/04/2011 21:08
 
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Che scempio.
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Ho letto solo ora il titolo di ieri di Libero, ho il vomito. Mi spiegate a che cazzo serve l'albo dei giornalisti se non si prendono provvedimenti per QUESTI fatti?
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Non ho parole per descrivere lo schifo
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18/04/2011 16:15
 
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Torno ad occuparmi di Vittorio Arrigoni, il «pacifista» (a senso unico: contro Israele) ucciso da un gruppo di terroristi palestinesi a Gaza. Il caso è esemplare perché proprio mentre gli adepti delle teorie del complotto «giudaico-massonico» cercano come rabdomanti una mano omicida che non sia palestinese, nelle stesse ore in cui Hamas annuncia i funerali di Stato per Arrigoni, il servizio segreto israeliano ha arrestato gli autori della strage di Itamar.

Il caso ha voluto che ieri citassi nel mio editoriale il massacro della famiglia Fogel, madre, padre e tre bambini (11 anni, 4 anni, tre mesi) uccisi da due palestinesi piombati nell’abitazione dei coloni ebrei dal vicino villaggio di Awarta. I due macellai sono giovanissimi, 18 e 19 anni, cugini, studenti, hanno confessato il crimine e aggiunto un particolare raccapricciante: stavano per allontanarsi dal luogo del delitto, ma il pianto di una creatura li ha richiamati. Sono tornati indietro, in casa hanno trovato Hadar, il bimbo di tre mesi. L’hanno sgozzato nella culla. Bestie feroci. Figli di una cultura dell’odio che i primi nemici della pace, i «fanatici della «pace», non vedono. Arrigoni era uno di questi.

Puntare il dito contro Gerusalemme (chiedendo perfino che la sua salma non transiti per Israele) e non accorgersi della mano del fondamentalismo che ti minaccia, questo è l’errore e l’orrore. Eppure in Italia neanche le più alte cariche si sono curate di diffondere un messaggio sulla sua scomparsa che non fosse un necrologio retorico e l’esaltazione della generica «pace». E la verità? Cari signori delle istituzioni, bisogna parlare con la lingua della verità. Perché la storia è un’altra. Arrigoni è morto, gli sia lieve la terra. Vittima di mani che forse lui credeva «amiche»: mani palestinesi.

Anche Daniel Viflic, sedici anni, ieri ha lasciato questa terra. Un missile anti-tank tirato dalla striscia di Gaza aveva colpito il suo scuola-bus una decina di giorni fa. Daniel era in condizioni disperate. Incosciente. Danni cerebrali. Non ce l’ha fatta. Vittima di mani nemiche: mani palestinesi. Questa è la storia nuda e cruda che si compie in Israele. Tutti i giorni. «Restare umani», come diceva Arrigoni, non significa però mostrare di questa tragedia contemporanea il pezzo che fa comodo alle cause anti-sioniste, ma raccontarla tutta. Solo così si vedono bene le mani di chi semina morte.

Mario Sechi

18/04/2011


(ilTempo.it)

[SM=x2556011]
[Modificato da TheRealm 18/04/2011 16:16]
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