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01/07/2011 15:23 | |
ROMA, 1 luglio - Per lo scudetto del 2006 tolto alla Juventus e assegnato all'Inter dopo il processo di calciopoli, dovrà decidere il Consiglio Federale nella riunione del prossimo 18 luglio. Ieri il Procuratore Federale Stefano Palazzi ha deciso di archiviare le posizioni del presidente dell'Inter Massimo Moratti e di Giacinto Facchetti emerse nel processo di Napoli con l'acquisizione di intercettazioni telefoniche che non facevano parte dell'indagine avviata dai pm Beatrice e Narducci.
Sulla base di quelle telefonate la Juventus aveva fatto ricorso alla Federazione chiedendo la revoca dello scudetto del 2006 assegnato all'Inter dall'allora commissario straordinario Guido Rossi. L'archiviazione per prescrizione significa semplicemente che non si può agire contro i soggetti in quanto per quei reati sportivi è passato il tempo massimo previsto dalle norme per perseguirli. Ma Palazzi nel rendere pubblico il dispositivo ha provveduto anche a consegnare al presidente federale Giancarlo Abete una ponderosa relazione in cui analizza quelle vicende spiegando quali sarebbero state le conseguenze disciplinari se la prescrizione non fosse scattata. Ora Abete distribuirà il documento ai membri del Consiglio Federale e alle parti (Inter e Juventus) e poi nella riunione del prossimo 18 luglio gli stessi membri dell'organismo di governo della Federazione dovranno decidere se sulla base di quanto emerso sia ancora legittimo consentire all'Inter di fregiarsi di un titolo che le venne assegnato ritrovandosi in vetta alla classifica dopo le penalizzazioni disposte dai processi sportivi a carico di Juventus e Milan.
Nella stessa istruttoria Palazzi ha valutato anche la posizione di altri dirigenti sportivi tirati in ballo dalle intercettazioni entrate nel processo di Napoli su iniziativa dei legali di Luciano Moggi. Nel dettaglio Palazzi ha archiviato con formula piena le accuse riferite a Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, Roberto Zanzi, all'epoca dirigente dell'Atalanta, e a Massimo De Santis, ex arbitro. Invece per prescrizione sono state archiviate le posizione di Massimo Cellino, presidente del Cagliari, Luca Campedelli, presidente del Chievo, Rino Foschi, ex direttore sportivo del Palermo, Luciano Spalletti, all'epoca dei fatti allenatore dell'Udinese, Sergio Gasparin, direttore generale del Vicenza, Nello Governato, ex ds della Lazio, Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli, Aldo Spinelli, presidente del Livorno. Infine sono state archiviate anche le posizioni di Pasquale Foti, presidente della Reggina, Leonardo Meani, ex dirigente del Milan, di Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, all'epoca designatori arbitrali, Gennaro Mazzei, ex vice commissario Can, e Tullio Lanese, ex presidente dell'Aia, in quanto per quei fatti o già condannati o perché sui medesimi fatti è scattata la prescrizione.
dio cane dovevano abortirvi |