***Annunci del Mega Forum***
Vuoi sapere tutto sul MegaForum? Vai sulla MegaPedia, l'enciclopedia ufficiale del MF!
Non riesci a postare? Clicca qui e consulta le nostre linee guida.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Ma non erano quelli di Roma Ladrona? :giurato:

Ultimo Aggiornamento: 14/01/2014 11:25
Autore
Stampa | Notifica email    
28/11/2013 13:52
 
Quota

lastampa.it/2013/11/27/edizioni/novara/ecco-le-spese-del-governatore-cota-in-un-giorno-ricevute-di-ristorante-0bgnW8egYAUjGgwfMOCHTJ/pagina.ht...





Piccole spese politiche del governatore del Piemonte. Spremuta e Pall Mall azzurre. Tre coperti da Celestina, ai Parioli di Roma, il 14 aprile 2011. Sei coperti al ristorante al Duello, lo stesso giorno, ancora Roma. Quattro chili di pasticceria per 126 euro a Torino. Cynar, grappa e coppa mista di gelato, una domenica notte.

Due degustazioni di tartufi da Eataly. Quattro pacchi di Pall Mall azzurre. Un libro antico da 200 euro. Un regalo di nozze da 380 euro «per rappresentanza», all’assessore Michele Coppola. Poi cravatte, argenteria, un caricabatterie. Deodorante, spazzolino, Marlboro da 20. Una cornice. Una valigia. Un dvd. Cipster, taralli, M&M’s, arachidi. Quattro coperti al Legal Sea Food di Boston, 110 euro alla taverna Antico Agnello di Miasino. Ventidue coperti da Celestina ai Parioli, con cinque ricevute diverse nello stesso giorno. E poi, il 20 aprile 2011: nove pasti con tre scontrini, fra Roma, Torino e un bar dell’aeroporto. Totale: 25.410 euro non giustificabili. La storia è tutta qui.



Il governatore Roberto Cota è furibondo, grida al complotto. Vuole denunciare i giornali per la fuga di notizie. Era già indignato per il fatto di essere stato iscritto nel registro degli indagati. Ma forse proprio durante il suo secondo interrogatorio, quello accompagnato da un avvocato, ha commesso l’errore più grave. Nel verbale del 16 aprile, davanti al procuratore capo Gian Carlo Caselli, afferma: «Mi viene chiesto se le ricevute in contestazione siano tutte mie ed io dichiaro che nella stragrande maggioranza erano ricevute mie. Io davo gli scontrini alla mia segretaria. Lei confrontava tali scontrini con la mia agenda e scartava le spese che non avevano a che fare con la mia attività politica. Quando dico che non tutti gli scontrini potrebbero essere miei, non dichiaro che ho presentato scontrini di altri, ma solo che nel costo indicato vi sono compresi i costi sostenuti da me a vantaggio di altri, collaboratori o personale della scorta». Ecco lo snodo. Tutte spese fatte dal governatore, tutte spese legate alla sua attività politica.



Il nucleo della polizia tributaria della Guardia di Finanza - il gruppo per la tutela della spesa pubblica - si è messo al lavoro per verificare questa duplice affermazione. Siamo a maggio. Mette a confronto i tabulati telefonici delle due utenze intestate al governatore e gli scontrini. Cerca, cioè, un riscontro oggettivo per ogni singola spesa: luoghi, orari, presenza di Cota. Ed ecco le conclusioni a cui arriva, nell’annotazione consegnata in procura l’11 luglio 2012: «Su un totale di 592 report, in 115 casi non vi è corrispondenza fra quanto segnalato dalla cella relativa, alternativamente, alle utenze 335/.... e 348/..., e l’unificazione dell’esercizio commerciale indicato sulle fatture e ricevute consuntive del consigliere Cota....». In 115 casi Cota non era lì dove si è registrata la spesa per cui ha chiesto il rimborso. Di più. «Dall’incrocio dei dati a disposizione, è stato possibile rilevare alcuni elementi di discordanza fra quanto asserito da Cota in sede di memoria difensiva e i dati emersi dall’analisi del traffico telefonico».



I telefoni smentiscono le parole stesse del governatore. Gli investigatori della Guardia di Finanza evidenziano quattro casi. In data 11 giugno 2011 la cella telefonica segnala per tutto il giorno Cota in diverse località della Lombardia: «Mentre il politico presenta a rimborso la ricevuta fiscale emessa dal ristorante “Queendici” di Torino, per l’importo di 282,40 euro». Così come il 18 giugno, il 7 luglio e il 9 ottobre: il governatore chiede rimborsi per ristoranti dove lui non c’era, pur avendo affermato di esserci. Un doppio scarto. Un doppio sprofondo.



Cota chiama in causa la sua segretaria: «Dichiaro che poi alle volte non ho chiesto io il rimborso di costi da me sostenuti, ma è stata la mia segretaria ad attingere denaro del gruppo per fare gli acquisti per me». La segretaria del Governatore si chiama Michela Carossa. È la figlia del consigliere regionale della Lega Nord Mario Carossa, un nome che insieme ad altri, all’inizio della legislatura, aveva alimentato lo scandalo politico alla voce «parentopoli». Ecco la segretaria a verbale: «Il presidente Cota, a scadenze temporali variabili, mi consegnava una cartellina contenente tutta la documentazione fiscale relativa a tutte le sue spese, senza distinzione. Aprivo la prima cartellina e facevo una prima cernita, peraltro sollecitata dallo stesso presidente». Qualcosa non ha funzionato. Tutto adesso stride con quanto Roberto Cota aveva dichiarato l’11 gennaio 2013 ai magistrati, sentito in qualità di testimone: «Nella mia vita non ho mai inteso la politica come strumento di arricchimento. Potete guardare la mia situazione patrimoniale ed estratti conto che sono perennemente in rosso. Tengo molto al vostro giudizio perché fare il presidente della Regione con un’ombra non è, a mio avviso, concepibile».



Ombre sul governo della Regione Piemonte. Le 13 mila pagine dell’inchiesta non raccontano altro. Parlano di quasi 1 milione e 800 mila euro di denaro pubblico speso illecitamente. Un elenco di piccoli capitoli personali. Non solo ristoranti, viaggi, alberghi, cibo e chilometri gonfiati per ottenere più rimborsi. Ci sono i libri scolastici e le ricariche telefoniche alla figlia del consigliere Antonello Angeleri. 4 mila euro per il Telepass del leghista De Magistris. Fiori, giochi, cd, il noleggio di un traghetto e i «complementi d’arredo» dell’assessore Massimo Giordano. Il servizio catering con gelato per la festa della Lega Nord a Moriglione, chiesto e ottenuto dal consigliere Federico Gregorio. I 344 euro in gioielleria, più la macchina fotografica e il televisiore Lcd dell’assessore Elena Maccanti.



Ancora giocattoli e stampe antiche per Michele Marinello. Le ricariche telefoniche, che il consigliere Paolo Tiramani assicurava alla moglie. E ancora: la manutenzione dell’auto di famiglia. Saranno anche piccole spese, ma fanno una certa impressione se messe a confronto con la busta paga dei diretti interessati. Per dire, il consigliere Franco Maria Botta di Fratelli d’Italia, quello dei 41 mila euro di ristoranti, dei 12 mila euro in vestiti da Olympic e 2 mila euro in profumeria, quello che ha scatenato la rissa di ieri in consiglio regionale, per il suo incarico politico nel solo mese di giugno 2010 ha ricevuto 10.861 euro netti di stipendio.




La Rimborsata Vostra
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 23.347
Post: 5.086
Registrato il: 17/04/2011
Città: ROMA
Età: 34
Sesso: Maschile
Occupazione: ..............
CLUB BRUGGE PER SEMPRE
28/11/2013 13:55
 
Quota

Questo schifo è talmente frequente che non fa neanche più notizia.
28/11/2013 13:57
 
Quota

Re:
=LionMatt=, 28/11/2013 13:55:

Questo schifo è talmente frequente che non fa neanche più notizia.




a me per fortuna son notizie che fan sempre disgusto...
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.885
Post: 2.053
Registrato il: 20/04/2011
Sesso: Maschile
28/11/2013 13:59
 
Quota

ci sta sempre bene

28/11/2013 15:34
 
Quota


Mille euro per una notte in albergo. Questa è una delle spese folli della portavoce di Maroni Isabella Votino. Alcune carte spuntate tra gli scaffali del Viminale mostrano che mentre l'ex ministro Maroni si impegnava nei tagli decisi dal governo Berlusconi, alcuni suoi collaboratiori remavano controcorrente.
Questa non è stata certo l'unica spesa della Votino, ci sono estratti conto con date e cifre spese per i pernottamenti, la più bassa delle quali supera i 200 euro per una notte.
Cifre record che le hanno fatto accumulare in soli 26 giorni oltre 3 mila euro di spese a carico dei contribuenti. Le spese con la carta di credito non passarono certo inosservate e la Votino si vide levare di mano la carta di credito. L'allora responsabile della ragioneria, Antonio Vallone, preferì rimborsarle le spese di volta in volta.

OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 46.072
Post: 14.877
Registrato il: 13/04/2011
Sesso: Maschile
Occupazione: Studente Universitario
28/11/2013 16:07
 
Quota

Se si approfondisce un po' sulle spese dei consiglieri in Piemonte ne escono di tutti i colori
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 577
Post: 431
Registrato il: 06/05/2011
Città: BOLOGNA
Età: 46
Sesso: Maschile
28/11/2013 16:27
 
Quota

Re:
AtomBomb, 28/11/2013 16:07:

Se si approfondisce un po' sulle spese dei consiglieri in Piemonte ne escono di tutti i colori




Fosse il male del Piemonte.....in Emilia hanno fatto molto peggio (PD soprattutto)
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 13.971
Post: 5.814
Registrato il: 23/05/2013
Città: SURANO
Età: 34
Sesso: Maschile
28/11/2013 16:34
 
Quota

Re: Re:
KTD, 28/11/2013 16:27:




Fosse il male del Piemonte.....in Emilia hanno fatto molto peggio (PD soprattutto)




cosa ne pensi di laura ravetto?
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 13.031
Post: 7.351
Registrato il: 14/04/2011
Città: QUARONA
Età: 42
Sesso: Maschile
Non ho un cellulare con WhatsApp
e non lo avrò mai.
28/11/2013 16:55
 
Quota

Tiramani è il delfino di Buonanno qua in Valsesia(veniva con me all'asilo )....è anche quello che a tutti i costi pompa il metodo stamina e ha chiesto e ottenuto un confronto semi istituzionale con Vannoni! [SM=x2609528]
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 578
Post: 432
Registrato il: 06/05/2011
Città: BOLOGNA
Età: 46
Sesso: Maschile
28/11/2013 17:01
 
Quota

Re: Re: Re:
..Ivan Drago.., 28/11/2013 16:34:




cosa ne pensi di laura ravetto?




Gran manza
ONLINE
Email Scheda Utente
Post: 11.281
Post: 3.824
Registrato il: 13/04/2011
Sesso: Maschile
Il Ronaldinho della cultura
28/11/2013 20:30
 
Quota

faccio presente che stasera ho sentito dire a barisoni che la regione LAZZIE ha accumulato un buco di bilancio di 24.000.000.000 euro.
cioè, ventiquattroMILIARDI di euro.

porcodue si indignerebbe anche adolf hitler.

29/11/2013 09:21
 
Quota


Piemonte, riunione negli Usa-pranzo a Torino: negli scontrini di Cota & C. spunta anche il dono dell'ubiquità

Lo scandalo si allarga. E un consigliere fa 96 km in 18 minuti. Il governatore mette in nota spese 22 euro di gelati a Torino ma per i tabulati era a Pavia
di MARIACHIARA GIACOSA e SARAH MARTINENGHI
Lo leggo dopo
Piemonte, riunione negli Usa-pranzo a Torino: negli scontrini di Cota & C. spunta anche il dono dell'ubiquità Roberto Cota in Consiglio regionale
TORINO - Hanno il dono dell'ubiquità, quella "grazia" che consente ai politici piemontesi, tra cui il presidente Roberto Cota, di essere contemporaneamente in un posto e anche in un altro. Nel Consiglio regionale dei 43 indagati per peculato e truffa, sono in tanti a "sdoppiarsi" o a percorrere centinaia di chilometri a velocità forsennata. Di certo non sono Superman, difficilmente hanno controfigure, il dubbio è che abbiano mentito.

LE BUGIE DEL PRESIDENTE
La Procura di Torino contesta 115 contraddizioni al Presidente leghista Cota. I tabulati telefonici smascherano i suoi reali spostamenti, mentre scontrini e ricevute messi a rimborso lo vorrebbero in posti diversi... Come quando è a Pavia, ma gusta gelati per 22 euro in una nota pasticceria torinese.

LA MISSIONE A LOS ANGELES
Un vizio, tra i suoi colleghi. Il suo ex delfino Massimo Giordano, ad esempio... Sorprendenti sono il panino, le gomme da masticare e i due caffè pagati con 25 euro in un autogrill sulla Torino-Milano, mentre Giordano è in missione istituzionale a San Francisco, a 20 ore di volo da lì...

LE RESIDENZE FANTASMA
Tra le fila del Carroccio, c'è anche chi come Antonello Angeleri dice di risiedere in un luogo e invece vive in un altro. Non è solo un fatto di onestà, perché così facendo il consigliere regionale, secondo l'accusa, ci ha guadagnato oltre 20 mila euro di rimborsi chilometrici non dovuti...

VELOCI COME IL VENTO
... È rapidissimo a spostarsi anche Tullio Ponso, (Idv). Il 5 luglio del 2010 ad esempio, alle 13.57 prende un caffè in centro a Torino, e alle 14.14 un altro. Ma a Roma. Oppure il 2 marzo del 2011, fa benzina alle 12.27 a Cuneo, e alle 12.34, solo sette minuti più tardi, è seduto al bar a Torino.

TU PAGHI, IO CHIEDO IL RIMBORSO
... Roberto Tentoni fa pagare agli altri il conto del ristorante, ma il rimborso lo tiene per sé. Come quella volta in cui al ristorante La Baracca di Settimo Vittone i commensali hanno raccolto le quote per pagare in contanti i 500 euro del conto. La ricevuta però l'ha presa Tentoni, che era l'ospite d'onore della tavolata. E l'ha messa in nota spese.

COMPLEANNO TRA FIORDI E TORINO
A spese della Regione, il consigliere Idv Andrea Buquicchio è volato in Norvegia in compagnia della compagna, per festeggiare il compleanno di lei... E il 9 giugno lui risulta contemporaneamente a Oslo e a Torino...
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 36
Post: 35
Registrato il: 24/08/2012
Città: CILAVEGNA
Età: 31
Sesso: Maschile
01/12/2013 12:11
 
Quota

intanto da domani maxi-aumento sui trasporti in piemonte...
14/01/2014 10:10
 
Quota



L'ultima del governatore Cota
"Mutande verdi pagate da me"

Ma ha restituito i soldi solo dopo l'inchiesta. E sugli scontrini in posti diversi alla stessa ora scarica la responsabilità sui collaboratori
di OTTAVIA GIUSTETTI
Lo leggo dopo
L'ultima del governatore Cota "Mutande verdi pagate da me" Roberto Cota (ansa)
Prima era la segretaria ora sono i suoi collaboratori. Tra un annuncio di golpe e una fiaccolata, Roberto Cota cambia ancora una volta strategia. E tenta una nuova difesa alla vigilia della probabile richiesta di rinvio a giudizio. "Le ricevute non erano tutte mie, mica le facevo io di persona quelle spese, c'erano i collaboratori che facevano gli acquisti ": ha detto così, ieri, il governatore leghista trascinato via dall'inchiesta della Procura di Torino che lo accusa di peculato per essersi fatto rimborsare dal gruppo regionale 25.400 mila euro di spese personali. Prima attribuiva la responsabilità degli errori alla segretaria, adesso confessa di non essere stato lui a spendere tutti i soldi messi a rimborso. Sono stati, dice, i collaboratori.
La Regione fa ricorso contro la sentenza del Tar

Ma anziché affidare questa nuova versione ai magistrati - a dicembre lo aspettavano per interrogarlo e lui non si è presentato - lo fa in televisione, ai microfoni di Maurizio Belpietro che gli chiede del ricorso del governo piemontese, partito ieri sera, contro il pronunciamento del Tar (che ha dichiarato nulle le elezioni del 2010), e a pochi giorni dalla probabile richiesta del processo per il presidente e quasi tutta la sua maggioranza. Insieme, secondo l'accusa, hanno ricevuto quasi due milioni di euro di rimborsi non dovuti. Una montagna di scontrini per cene e caffè, bagno turco e discoteca, viaggi in auto, treno e c'è persino chi ha noleggiato un motoscafo. Non manca l'abbigliamento di lusso e ci sono i famosi mutandoni verdi da 40 euro comprati proprio dal governatore a Boston, in occasione di un viaggio- studio. "Uno scontrino finito per errore pinzato insieme ad altri scontrini - ha detto ieri Cota al giornalista che lo intervistava - non è stato neanche oggetto di rimborso perché la contabilità è stata rettificata". Agli atti dell'inchiesta la ricostruzione risulta un po' diversa: il presidente ha pagato di tasca propria i boxer verdi del negozio Martha's Vineyard, si è fatto rimborsare dal gruppo consigliare la cifra equivalente in euro (40), poi, solo dopo aver ricevuto l'avviso di garanzia con l'elenco di tutti gli scontrini incriminati, ha fatto un bonifico per restituire parte del denaro alla Regione.
Un piccola bugia. Che si aggiunge alle 115 volte in cui i tabulati telefonici lo hanno individuato lontano dal luogo in cui il negoziante stampava lo scontrino. O alle grossolane sviste come mettere a rimborso cinque ricevute dello stesso ristorante, la Celestina ai Parioli: tre coperti alle 23 e 38; due coperti alle 23 e 32; cinque coperti sempre alle 23 e 32; dieci coperti alle 23 e 33; e, ancora due coperti nello stesso istante. Le celle telefoniche agganciavano il suo cellulare alle 13 e 36 del 22 marzo 2011 mentre pranzava da Exki a Torino. Era lui? Perché alle 15 e 34, solo due ore dopo, si trovava già nella boutique Davide Cenci a Roma, a comprare foulard per 112 euro. Ancora: il 10 giugno 2011, alle 14 e 18, spendeva 7 euro al bar Francia di Torino, ma sei minuti più tardi pagava cinque menu in un fast food di Rivoli, nella cintura torinese.
Gli investigatori si sono sempre chiesti il perché di queste spese da un capo all'altro del Paese a pochi minuti di distanza. L'ipotesi più desolante è che avesse il vizio di raccogliere scontrini non propri per mettere da parte un bottino più ricco. I pm gliel'hanno chiesto il perché. Ma, la prima volta, ha scrollato le spalle dicendo che le note spese le faceva la segretaria. La seconda volta non si è neppure presentato in Procura. Dichiarare che aveva riconosciuto spese ai collaboratori del gruppo avrebbe potuto "alleggerire" la sua posizione processuale, come è accaduto ad altri colleghi consiglieri. A una condizione però: che almeno questa volta fosse la verità.

[SM=x2584913]
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.967
Post: 1.186
Registrato il: 14/04/2011
Città: MODENA
Età: 39
Sesso: Maschile
14/01/2014 11:25
 
Quota

"Il governatore Roberto Cota è furibondo, grida al complotto. Vuole denunciare i giornali per la fuga di notizie."

Della serie vi denuncio perchè mi avete beccato con le mani nel sacco [SM=x2969459]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:47. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com