Lo strappo nel cielo di Stamford
Una doverosa premessa prima di cominciare: questo non è il pezzo che volevo scrivere in principio. Il pezzo che volevo scrivere (e che, effettivamente, ho scritto) parlava di noi fan, di Buoni, di Cattivi e della storia del Wrestling. Un articolo aulico, ma fin troppo scolastico. Poi però ho visto un certo Cm Punk a Raw distruggere e ricostruire il Tempio di Stamford in una manciata di ore, e mi sono sentito un po' ridicolo a parlare di Buoni, di Cattivi e di storia. Quindi, ho ripreso in mano una metaforica penna (suona meglio di: ho ripreso in mano la tastiera) e ho buttato giù tutte le considerazioni che ho avuto in queste 3 settimane di grandi cambiamenti. Mi rendo conto che è un argomento di cui in questo breve tempo si è già discusso tanto, ma cercherò di essere conciso (risate), di non ripetermi (altre risate), di rendere il più chiaro possibile cosa mi è passato per la testa in questi giorni (risatine miste a paura), e se ci riesco, di dare nuovi spunti di discussione. E non vi preoccupate, che poi vi faccio leggere anche il pezzo sui Buoni e Cattivi.
Prima considerazione: l'estate è decisamente il periodo più figo della WWE, da anni a questa parte. Si fanno intraprendenti, e ci regalano sempre cose che fanno discutere. E non sarà un caso che, dal 2008 ad oggi, 3 volte su 4 c'era Cm Punk di mezzo.
Seconda considerazione: questo è più “Wrestling Matters” di tutte le puntate di Impact! Wrestling messe insieme da qui fino al 2020. Voglio sperare che qualcuno da qualche parte in TNA si stia mangiando le mani, visto che loro avevano i presupposti per fare qualcosa del genere da almeno un paio di mesi (Save_Us Jay Lethal).
Seconda considerazione, che mi è passata più volte nella scatola cranica: ma Punk, quanto si starà divertendo? Allora si, “è un worked shoot, bla bla bla, la WWE è stata coraggiosa, bla bla bla, contenuti dei promo iper controllati, bla bla bla”. Però è innegabile che Punk se la sta godendo, si è visto proprio: questo è il suo momento, e se ne sta godendo ogni piccolo secondo. E' una cosa tanto rara quanto interessante da vedere: spesso parliamo delle emozioni provate dai Wrestler, dalla gioia per la vittoria di un titolo, alla frustrazione per il male utilizzo, e a come queste emozioni spesso traspaiono dalle loro azioni. Ma quanto volte vediamo un lottatore divertirsi in quello che fa? Quante volte lo vediamo totalmente appagato dal suo ruolo nello show? Pensiamo alla carriera di Punk in WWE, vissuta sempre col freno a mano tirato, per ogni passo avanti, dieci indietro. E ora, bam, tutti pendono dalle sue labbra, tutto il mondo, anzi, tutto l'Universo è fermo a guardare quello che fa. Deve essere terribilmente soddisfacente.
Segue quindi la diretta conseguenza di questa considerazione: ma quanta gente avrà rosicato vedendo Punk fare tutto questo? Qualche giorno fa ho letto qualcuno che, commentando una sparata di Kurt Angle su Punk, ha detto “Angle è solo invidioso”. Lì per lì l'ho bollata come una cazzata, poi ripensandoci ho capito che potrebbe anche essere eh. Guardiamo cosa ha fatto Angle nell'ultimo periodo: feud con Jarrett in cui è stato costretto ha rimestare tra le macerie della sua vita privata, perdipiù non potendo esprimersi a briglia sciolta, ma rimanendo sempre incatenato in un personaggio monocorde. Rosicherei anche io a vedere uno con la possibilità di esprimersi (quasi) come gli pare, su (quasi) qualsiasi argomento voglia, a Raw, in diretta televisiva. Pensate a quanta gente passata per la WWE, o anche attualmente sotto contratto in WWE, avrebbe voluto essere lì in quel momento, a dire quelle parole, e a ricevere delle scuse in diretta da Vincent Kennedy McMahon.
Terza considerazione: Cena cosa starà provando? Quanto lo colpirà vedere uno con la possibilità di poter parlare per se stesso, quando lui sono anni che quando apre bocca parla a nome di terzi? Il Cena uomo e Wrestler come starà vivendo questa situazione? L'ho detto e lo ripeto: ogni pezzo che Punk smonta dal castello della WWE, ricade inevitabilmente in testa al buon John. Un John che per la prima volta in anni non conduce la storia, ma si lascia trascinare in un flusso decisamente più grande di lui. Un John Cena che per la prima volta in anni non ha più i rassicuranti limiti di Stamford, ma che si affaccia per la prima volta sull'immensità che è il vero mondo del Wrestling. Non deve essere facile. Non deve affatto essere facile trovarsi in balia del gioco di un avversario più smaliziato di te, cercando di essere all'altezza. Come si sarà sentito il Cena uomo all'ultimo Raw, a venire così pesantemente sbugiardato dal suo avversario? Lui alla fine stava facendo quello che fa da anni, stava cercando di riportare il tutto su binari a lui consoni, e invece Punk, con una rabbia che ha fatto fatica a contenere (si, perchè quella era rabbia pura), ha definitivamente distrutto la sua gabbia dorata e l'ha tirato fuori di prepotenza. Tu non sei un campione di Wrestling, tu sei il campione della WWE, e io Cm Punk, qui nel tuo mondo, sono l'underdog. Ma nel mondo dove ti sto portando io, il mondo che tu stesso hai voluto vedere, andando per la prima volta contro il tuo burattinaio, le cose cambiano.
Cena ha visto il cielo strappato, e ha iniziato a chiedersi se il suo mando è reale, o se ha ragione Punk. E' a un bivio cruciale: si farà “salvare” da Punk o accetterà consciamente il suo ruolo? Di certo, indietro non si torna.
Queste le considerazioni a caldo. Passata la sbornia però, ho sentito una vocina; una vocina piccola, tremolante, che con un filo di voce mi ha ricordato che Cena ha sulla sua agenda un match con The Rock, che deve essere fatto in un certo modo, e quindi deve essere preservato (ergo: niente cambi drastici). Che si, è vero che d'estate la WWE si fa sempre coraggiosa. Ma poi verso Ottobre/Novembre sputtana sempre tutto tornando sui suoi passi.
E che Cm Punk da solo non può fare una rivoluzione, e che difficilmente un cambio radicale in WWE arriverà grazie alle parole di un Heel contro il top-face della federazione.
Stupida vocina. Però ha ragione. Considerazioni che cozzano violentemente l'una con l'altra, combattono, girano vorticosamente nella mia testa senza che nessuna prevalga sull'altra. E alla fine l'unica domanda che mi viene da fare è: ma la WWE dove vuole andare? Vuole cambiare si o no? E' veramente disposta a mettere in dubbio se stessa, dopo tutto il lavoro fatto fino ad oggi?
Alla fine, l'ultima amara verità viene a galla: non possiamo fare altro che sederci, e vedere cosa hanno preparato. Maledetta WWE, ci hai fregato tutti. Di nuovo.
[Modificato da Darth_Dario 13/07/2011 17:52]