L’arcivescovo di Colonia, il cardinale Joachim Meisner, ha criticato in modo feroce l’eccessiva tolleranza verso l’aborto. In un inserto religioso della rivista Die Zeit una delle voci più autorevoli del cattolicesimo tedesco ha descritto l’aborto come una quotidiana catastrofe atomica che viene taciuta da tutti i media. Una presa di pozione molto forte che ha suscitato non poche polemiche in Germania.
L’ABORTO COME UN DISASTRO NUCLEARE – Secondo il cardinale di Colonia, una delle diocesi più importanti della Chiesa tedesca, chi ha a cuore il futuro della società dovrebbe preoccuparsi più dell’aborto che della fuoriuscita dal nucleare. L’energia atomica ormai non rappresenterebbe più un pericolo mortale, visto che le centrali tedesche sono tra le più sicure al mondo. Al contrario degli impianti nucleari le interruzioni di gravidanza invece uccidono ogni giorno più di dieci classi di bambini, un fatto che mette in pericolo l’esistenza stessa della società.
BAMBINI COME MINACCIA - Secondo il Cardinale i bambini vengono descritti sui media come una minaccia per il benessere e la libertà dei futuri genitori. La liberalizzazione del comma 218 della legge che regola l’aborto in Germania ha incentivato il ricorso all’interruzione di gravidanza. “Con questa sorta di liberalizzazione dell’aborto la società sta sprofondando verso le barbarie assolute, perdendo ogni umanità.” Il cardinale ha inoltre criticato la ricerca sugli embrioni così come ogni possibile diagnosi preimpianto sui bambini, sostenendo come queste pratiche corrispondano ad una visione molto egoista dei figli, tale da volerli disegnare su misura.