"Siamo una generazione dimenticata"

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Peese
00mercoledì 8 febbraio 2017 22:39
Ecco, la lettera di quel ragazzo mi ha colpito moltissimo.
Mi ci rivedo clamorosamente, ma non riesco davvero a "giustificare" il suicidio. Nel senso che ognuno fa quello che gli pare, non giudico come codardo chi decide di togliersi la vita, ma non capisco come una situazione che ahimè è ormai la normalità abbia portato una persona ad uccidersi.
Voi come avete interpretato la cosa? Vi ha inquietato come ha inquietato me, oppure non vi ha fatto effetto?
Megablast
00mercoledì 8 febbraio 2017 23:00
Nessun effetto onestamente. Sarò un privilegiato ma non è nella mia natura addossare agli altri le colpe dei propri fallimenti.

Son stato anch'io "precario", magari tra tot anni non avrò più un lavoro, ma il mondo è questo. Buttar tutto via è assenza di coraggio, onestamente il ragazzo mi fa tantissima pena ma non riesco a stare dalla sua parte.
Dj Sauron
00giovedì 9 febbraio 2017 01:15
Non mi ha fatto grosso effetto.

Di base ha ragione eh, ma santoddio suicidarsi manco fosse un padre di famiglia disoccupato con 5 figli a carico...... Aveva 30 anni, tutto il tempo di farsi una vita dignitosa, considerando che c'è chi campa (di merda ovviamente, ma va avanti) con 1000€ al mese ed una famiglia da mantenere.

Poi probabilmente non riesco a comprendere certe realtà, ma tutto sommato io essendo in partita IVA sono e sarò sempre precario per tutta la vita.... Eppure grossi problemi non me ne faccio.
Fight 4 Your Freedom!
00giovedì 9 febbraio 2017 01:26
Che poi ho letto la lettera e non parla solo di lavoro.
Che poi parlare di assenza di coraggio fa ridere, semmai è il contrario. Tu avresti le palle di ammazzarvi? A stento accarezzate i barboncini per strada.
Che poi un suicidio è per la maggior parte delle volte un gesto egoista.
Che poi... a me la lettera è sembrata francamente adolescenziale.
Peese
00giovedì 9 febbraio 2017 08:16
Infatti la cosa che mi ha colpito di più è stato come la stampa ha tradotto questa notizia.
Suicida=mancanza di lavoro. Quando dalla lettera si capisce che sotto c'è un mondo che non andava, ed il lavoro era solo una delle cose negative.
Oggi purtroppo essere precari a 30 anni è quasi la normalità.
Anche io potrei perdere il lavoro da un momento all'altro e questa cosa ovviamente mi porta uno stress esagerato.
Rust Cohle
00giovedì 9 febbraio 2017 08:41
Non me la sento di giudicare, capire cosa passa per la mente di uno che arriva a compiere un gesto del genere è troppo difficile e non spetta a me.
Di certo può essere considerato un gesto egoista perchè lasci il dolore nei tuoi cari e anche il senso di colpa di non essere riusciti a capire in tempo cosa avevi in mente e non essere riusciti ad aiutarti, quindi sostanzialmente con un solo gesto poni fine alla tua e vita e ne rovini tante altre.
Però ripeto, da qui è molto facile, cosa gli passava per la testa e il tormento che provava lo sapeva solo lui.
@mad4thrash@
00giovedì 9 febbraio 2017 08:53
umanamente non può non colpire, stiamo cmq parlando di un ragazzo giovane che per vari motivi non ce l'ha fatta ad andare avanti. su altri lidi ho evitato di commentare perchè le polemiche pubbliche su sti fatti di cronaca sono sempre abbastanza spiacevoli da leggere, ma vedo che qui più di qualcuno ha notato, come me, alcuni aspetti importanti.

la questione lavoro è senz'altro condivisibile (il fatto che "il mondo ormai è così" non giustifica sicuramente l'accettare precariato e soprusi come normalità), ed è tristemente condivisibile anche la frase "nessuno mi può costringere a continuare a farne parte (di questo mondo)". Per il resto, sono le riflessioni di una persona che ha avuto difficoltà con rapporti sociali e amore, di una persona che voleva di più da questo mondo. legittimo, ma credo che la realtà sia un po' diversa. la vita è bellissima ma fa anche cagare, porta gioie incontenibi e dolori strazianti, e senza una società organizzata come quella attuale (ovviamente migliorabile) staremmo ancora a spaccarci la schiena 12 ore al giorno nei campi e nelle stalle a faticare, con il sole la poggia e il freddo e la neve, altro che "fanculo il lavoro, io non voglio sopravvivere, voglio vivere e viaggiare e vedere il mondo".

come detto, tutto è sempre migliorabile, ma non si può partire dal presupposto che le cose siano sempre e cmq "dovute", per quello che non va si deve combattere. non è obbligatorio eh, si può anche decidere di lasciare, come ha fatto lui. e infatti sto pippotto non è rivolto a lui (pace all'anima sua), ma a chi usa il suo disagio per giustificare la propria apatia. lagnarsi che il mondo è una merda e che i rapporti umani fanno schifo non porterà mai da nessuna parte.
FBI83
00giovedì 9 febbraio 2017 09:51
Ecco


Secondo me mad ha centrato il punto


Premessa, spiace per il ragazzo umanamente

Però siamo cresciuti in un epoca d'oro(quella dei nostri genitori) e, passatemi il termine, siamo cresciuti negli "agi"...

La maggior parte dei giovani è depressa con cibo in tavola tutti i giorni, un letto, una connessione ad internet, uno smartphone, una macchina ecc

E condivido con mad che se una cosa non va si dovrebbe lottare per migliorarlo

Una volta se non trovavi lavoro dove abitavi partivi zainetto in spalla ed andavi a cercartelo il lavoro, lasciandoti dietro tutto per poterti realizzare

Ora vedo spesso gente che vuole il posto fisso a 2000 euro al mese, non facendo un cazzo e possibilmente a 5 minuti da casa

Il tutto ovviamente deve piovere dal cielo e senza meriti particolari, ma solo perchè "io sono io"




Giamma V1.0
00giovedì 9 febbraio 2017 10:19
FBI ha ragionissima
The REAL Capt.Spaulding
00giovedì 9 febbraio 2017 11:21
un Rohingya che deve fare? spararsi nella culla a 6 mesi?

ed i nostri nonni tra le macerie nel '44 che idea avevano del loro futuro e della loro vita? possibile fossero meno depressi di noi..?

sono umanamente vicino alla famiglia del ragazzo anche perché purtroppo - come immagino molti di noi - ho conosciuto persone che hanno preso quella sciagurata scelta, ma l'analisi sulla condizione della sua generazione scritta in quella lettera vale un cazzo.

altrimenti dovremo prendercela coi destinatari delle lettere di chi si ammazza scrivendo: "da quando mi hai lasciato la mia vita non vale niente".
FBI83
00giovedì 9 febbraio 2017 11:23
La depressione è la malattia dei ricchi (cit)
PedigreeRules!
00giovedì 9 febbraio 2017 12:04
Re:
Peese, 09/02/2017 08.16:

Infatti la cosa che mi ha colpito di più è stato come la stampa ha tradotto questa notizia.
Suicida=mancanza di lavoro. Quando dalla lettera si capisce che sotto c'è un mondo che non andava, ed il lavoro era solo una delle cose negative.



la stampa l'ha tradotta cosi perchè è chiaramente funzionale a scrivere fiumi di parole e di polemiche politiche.
per il resto, non mi sento di dire niente. spiace per lui e per la sua famiglia, ma come hai detto tu, li c'erano troppo problemi e il lavoro era solo uno dei tanti.
Zigogol71
00giovedì 9 febbraio 2017 12:05
un'ottima occasione per i genitori di farsi pubblicità e qualunquismo, visto che il lavoro era uno dei tanti problemi...ma non IL problema principale

mah
jaena pliskin
00giovedì 9 febbraio 2017 12:16
Re:
The REAL Capt.Spaulding, 09/02/2017 11.21:

un Rohingya che deve fare? spararsi nella culla a 6 mesi?

ed i nostri nonni tra le macerie nel '44 che idea avevano del loro futuro e della loro vita? possibile fossero meno depressi di noi..?

sono umanamente vicino alla famiglia del ragazzo anche perché purtroppo - come immagino molti di noi - ho conosciuto persone che hanno preso quella sciagurata scelta, ma l'analisi sulla condizione della sua generazione scritta in quella lettera vale un cazzo.

altrimenti dovremo prendercela coi destinatari delle lettere di chi si ammazza scrivendo: "da quando mi hai lasciato la mia vita non vale niente".




tutto giusto ma 2 considerazioni

perchè quando uno si suicida dando la colpa ai bulli tutti danno la colpa ai bulli mentre in questo caso,e in quello della fidanzata che ti lascia no?

sono curioso ,è una cosa ad personam?



è vero che nel 1945 il paese era distrutto,ma il paradosso era la fiducia nel futuro ,c'era da costruire e niente da perdere

adesso stiamo perdendo tutto ,la ricostruzione e la speranza sono lontani,il peggio deve ancora venire

con questo non voglio giustificare ne parlare del suicidio,se fra milioni di giovani occidentali destinati alla morte culturale e fisica se ne suicidano solo un paio è evidente che è un caso eccezionale
@mad4thrash@
00giovedì 9 febbraio 2017 12:21
ecco, parlavo di polemiche spiacevoli e già ne spuntano due [SM=x3987028]
Rakshasa.
00giovedì 9 febbraio 2017 12:33
Io dico una cosa molto semplice, che c'entra un po' sì un po' no:

in una società come quella attuale/contemporanea (post 1970 in Italia) la letteratura non può esistere, non c'è spazio per i sogni, non c'è spazio per la poesia, non c'è spazio per la medicina dello spirito, non c'è spazio per la sincerità e la spensieratezza.

Tutto è materia.
The REAL Capt.Spaulding
00giovedì 9 febbraio 2017 12:41
Rakshasa., 09/02/2017 12.33:

Io dico una cosa molto semplice, che c'entra un po' sì un po' no:

in una società come quella attuale/contemporanea (post 1970 in Italia) la letteratura non può esistere, non c'è spazio per i sogni, non c'è spazio per la poesia, non c'è spazio per la medicina dello spirito, non c'è spazio per la sincerità e la spensieratezza.

Tutto è materia.


Nell'800 in Germania era solo letteratura ed i poeti romantici si amazzavano uno dopo l'altro
Zigogol71
00giovedì 9 febbraio 2017 12:51
Re:
@mad4thrash@, 09/02/2017 12.21:

ecco, parlavo di polemiche spiacevoli e già ne spuntano due [SM=x3987028]




in realtà siamo molto più d'accordo di quanto tu possa pensare
The Real Deal
00giovedì 9 febbraio 2017 13:02
Re:
Zigogol71, 09/02/2017 12.05:

un'ottima occasione per i genitori di farsi pubblicità e qualunquismo, visto che il lavoro era uno dei tanti problemi...ma non IL problema principale

mah




Si beh gli è morto un figlio, immagino come siano felici di farsi pubblicità, non vedevano l'ora probabilmente.

Oh cara il depresso si è ucciso, dai che andiamo dalla D'Urso [SM=x2585038]
@mad4thrash@
00giovedì 9 febbraio 2017 13:15
Re: Re:
Zigogol71, 09/02/2017 12.51:




in realtà siamo molto più d'accordo di quanto tu possa pensare




mah, può anche essere, però io non mi sognerei mai di dire che i genitori sono in cerca di pubblicità

il qualunquismo lo fa chi scrive a caratteri cubitali "si è suicidato perchè non trovava lavoro" e chi condivide sta lettera per giustificare la propria apatia, stile "ci vorrebbe una rivoluzioneeeee!!!111 se sei d'accordo condividi e rimani sul divano che il tuo l'hai fatto"

cambridge79
00giovedì 9 febbraio 2017 13:23
Re:
Rakshasa., 09/02/2017 12.33:

Io dico una cosa molto semplice, che c'entra un po' sì un po' no:

in una società come quella attuale/contemporanea (post 1970 in Italia) la letteratura non può esistere, non c'è spazio per i sogni, non c'è spazio per la poesia, non c'è spazio per la medicina dello spirito, non c'è spazio per la sincerità e la spensieratezza.

Tutto è materia.



ma perchè, spazio per la letteratura e la poesia ce n'è mai stato? Quando studi "lettere" studi quei cinque dieci nomi influenti per ogni secolo, e tutti gli altri? Per un dannunzio che "viveva al massimo" quanti poeti, scrittori, artisti credi che ci stessero che facevano la fame ai giorni suoi di cui non conosci manco l'esistenza? senza parlare del fatto che molti hanno avuto la sfiga di venire riscoperti e riconosciuti solo dopo morti. L'idea che in passato si vivesse per esempio di poesia è una puttanata. La realtà è che i poeti all'interno della società magari si avevano un ruolo importante, ma quasi sempre erano figli di famiglie aristocratiche che, potendosi permettere di vivere di rendita e essendo gli unici istruiti, occupavano il tempo scrivendo poesie e si contavano comunque sulle dita di una mano. Le possibilità di diventare uno di quelli che campava di letteratura probabilmente erano le stesse che hai oggi di diventare uno di quelli che campano giocando a pallone.

La realtà è che probabilmente non c'è mai stata così tanta gente che riesce a campare scrivendo come oggi, per un semplice motivo: perchè non c'è mai stata tanta gente in grado di leggere e in grado di scrivere come oggi. il fatto è che essendo aumentato il numero di persone istruite è aumentata l'offerta e quindi la competizione da un lato. Ed essendo aumentata l'offerta di distrazioni ( una volta per esempio leggevi di viaggi. Oggi spendendo pochissimo puoi viaggiare tu stesso. Una volta per distrarti leggevi libri di fantascienza, oggi puoi guardarti film di fantascienza o giocare a giochi di fantascienza ) in sostanza è diminuita la richiesta di letteratura. La gente non legge meno perchè è più ignorante ma perchè ha più alternative.

la realtà è che quando studi il passato, specialmente se di professione non fai lo storico, in genere studi ciò che è rilevante filtrato da tutto il rumore di fondo. Quando vivi il presente vivi immerso in quel rumore di fondo. E il rumore di fondo è tutto l'insieme di quelle persone, oneste, operose, capaci ma irrilevanti in termini di storia dell'umanità. E la probabilità è che ognuno di noi faccia parte di quel rumore di fondo piuttosto che di quell'umanità rilevante.
Peese
00giovedì 9 febbraio 2017 14:12
Ok, quindi bene o male anche voi siete fondamentalmente d'accordo con me.
Nel senso che il dibattito che si è prodotto è veramente molto sterile. Morte del ragazzo=governo che non fa lavorare.
Poi si potrebbero fare molte altre discussioni, del tipo.
La mancanza di lavoro quanto è attribuibile allo Stato e quanto alle persone, in questo caso ai giovani?
FBI83
00giovedì 9 febbraio 2017 14:22
Re:
Peese, 09/02/2017 14.12:

Ok, quindi bene o male anche voi siete fondamentalmente d'accordo con me.
Nel senso che il dibattito che si è prodotto è veramente molto sterile. Morte del ragazzo=governo che non fa lavorare.
Poi si potrebbero fare molte altre discussioni, del tipo.
La mancanza di lavoro quanto è attribuibile allo Stato e quanto alle persone, in questo caso ai giovani?




Per me sono i giovani che vogliono di più

Una volta pur di guadagnare qualche spicciolo si facevano i peggio lavori, mal retribuiti, spesso in nero, ma almeno si guadagnava qualcosa

Io ho trovato lavoro due mesi dopo la laurea, ma l'ho cercato non è che mi è piovuto addosso...e se non avessi trovato niente sarei andato anche a fare ogni tipo di lavoro pur di iniziare a mettere da parte qualche spiccio


Ora quanti giovani andrebbero a fare lavori umili pur di guadagnare?

Io dico pochi, perchè è più comodo stare in casa mantenuti a lamentarsi che non si trova lavoro
jaena pliskin
00giovedì 9 febbraio 2017 14:33
beh certo ,peccato che i lavori umili vengano pagati sempre meno,non dico per colpa di cosa che poi pare che uno è fissato
FBI83
00giovedì 9 febbraio 2017 14:37
Re:
jaena pliskin, 09/02/2017 14.33:

beh certo ,peccato che i lavori umili vengano pagati sempre meno,non dico per colpa di cosa che poi pare che uno è fissato




Perchè invece i nostri nonni facevano i miliardi con i lavori umili [SM=x2584190]

E se si prendono gli immigrati a fare quei lavori è perchè nessun italiano vuole più farli, di certo non perchè fanno concorrenza sleale

Ma dai su


Come ho detto prima il problema è che i giovani d'oggi vogliono lo stipendio da 2000 euro anche se non sanno fare un cazzo
La Furia
00giovedì 9 febbraio 2017 14:38
Re: Re:
FBI83, 09/02/2017 14.22:




Per me sono i giovani che vogliono di più

Una volta pur di guadagnare qualche spicciolo si facevano i peggio lavori, mal retribuiti, spesso in nero, ma almeno si guadagnava qualcosa

Io ho trovato lavoro due mesi dopo la laurea, ma l'ho cercato non è che mi è piovuto addosso...e se non avessi trovato niente sarei andato anche a fare ogni tipo di lavoro pur di iniziare a mettere da parte qualche spiccio


Ora quanti giovani andrebbero a fare lavori umili pur di guadagnare?

Io dico pochi, perchè è più comodo stare in casa mantenuti a lamentarsi che non si trova lavoro




Concordo, ma solo in parte.
Al sud non c'è lavoro manco se ti metti ad implorarlo ai quattro venti.
Non è un caso che da quelle parti il caporalato stia ritornando sempre più in auge (secondo la Flai CGIL, se non erro, gli italiani sfruttati dal caporalato sono oltre il 70% del totale ed il resto sono stranieri: sarebbe anche ora di sfatare il mito secondo il quale "solo i negri vanno a cogliere i pomodori"), perché la gente è così disperata da accettare paghe misere per orari di lavoro degni di un'industria inglese dell'800 (le cifre che girano parlano di una paga di circa 30 euro ogni 10 ore).
Anche qui in Umbria non scherziamo e pure al nord sta prendendo piede (sicuramente in Veneto, poi non ricordo se anche da qualche altra parte), ma il sud, specie la Puglia, è la zona più colpita (complice una mafia di tipo feudale che da quelle parti è ancora ben radicata).

Quindi sì, è vero, il tuo discorso ha senso ed in certi casi hai pienamente ragione, ma la situazione non è omogenea in tutta italia.
TheProfKiller
00giovedì 9 febbraio 2017 14:39
Non ho letto la lettera, quindi mi è difficile dare una mia opinione, che sarebbe comunque fine a sé stessa.

Sostengo solo che parlare di suicidio come atto egoista è un po' troppo semplicistico.
jaena pliskin
00giovedì 9 febbraio 2017 14:40
Re: Re:
FBI83, 09/02/2017 14.37:




Perchè invece i nostri nonni facevano i miliardi con i lavori umili [SM=x2584190]

E se si prendono gli immigrati a fare quei lavori è perchè nessun italiano vuole più farli, di certo non perchè fanno concorrenza sleale

Ma dai su


Come ho detto prima il problema è che i giovani d'oggi vogliono lo stipendio da 2000 euro anche se non sanno fare un cazzo




le donne non lavoravano e con un lavoro solo a famiglia si campava,pure il muratore

vuoi fare veramente il paragone?
TheProfKiller
00giovedì 9 febbraio 2017 14:41
Re: Re:
FBI83, 09/02/2017 14.37:

jaena pliskin, 09/02/2017 14.33:

beh certo ,peccato che i lavori umili vengano pagati sempre meno,non dico per colpa di cosa che poi pare che uno è fissato




Perchè invece i nostri nonni facevano i miliardi con i lavori umili [SM=x2584190]

E se si prendono gli immigrati a fare quei lavori è perchè nessun italiano vuole più farli, di certo non perchè fanno concorrenza sleale

Ma dai su


Come ho detto prima il problema è che i giovani d'oggi vogliono lo stipendio da 2000 euro anche se non sanno fare un cazzo


Ma non tutti, credo. Io che vivo da solo ne guadagno 800, arrivassi a mille starei tranquillo.
FBI83
00giovedì 9 febbraio 2017 14:42
Re: Re: Re:
La Furia, 09/02/2017 14.38:




Concordo, ma solo in parte.
Al sud non c'è lavoro manco se ti metti ad implorarlo ai quattro venti.
Non è un caso che da quelle parti il caporalato stia ritornando sempre più in auge (secondo la Flai CGIL, se non erro, gli italiani sfruttati dal caporalato sono oltre il 70% del totale ed il resto sono stranieri: sarebbe anche ora di sfatare il mito secondo il quale "solo i negri vanno a cogliere i pomodori"), perché la gente è così disperata da accettare paghe misere per orari di lavoro degni di un'industria inglese dell'800 (le cifre che girano parlano di una paga di circa 30 euro ogni 10 ore).
Anche qui in Umbria non scherziamo e pure al nord sta prendendo piede (sicuramente in Veneto, poi non ricordo se anche da qualche altra parte), ma il sud, specie la Puglia, è la zona più colpita (complice una mafia di tipo feudale che da quelle parti è ancora ben radicata).

Quindi sì, è vero, il tuo discorso ha senso ed in certi casi hai pienamente ragione, ma la situazione non è omogenea in tutta italia.




Io parlo per quello che vedo da me e dalla gente che mi sta attorno ovviamente


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