e il difficile rapporto con suo figlio (#dossierdalfuturo)
Il maialino Ciccio
C'era una volta un maialino di nome Ciccio, tutto rosa e con una bella codina sempre attorcigliata.
- Ciao, sono il maialino Ciccio! Grunf! Grunf! -
Ciccio mangiava molta pappa e cresceva in fretta. Sua madre, la scrofa Gelsomina, gli diceva sempre di mangiare meno per non ingrassare troppo, ma Ciccio aveva troppa fame e non ubbidiva mai. Qualche volta Ciccio andava a spasso con suo padre Franco, un bel maiale adulto, alto e grasso, e tutti gli uomini che li vedevano vantavano tanto Ciccio e denigravano tanto suo padre. Ciccio non capiva perché agli uomini piacesse tanto la sua grassezza e perché, vedendolo, finissero sempre a parlare di salsicce. Ciccio non sapeva cosa fossero le salsicce anche perchè suo padre, per non spaventarlo, non rispondeva mai completamente alle sue domande sulle salsicce.
- Papà, cosa sono le salsicce? -
- Ciccio, parliamo d'altro... sei andato a scuola stamattina?! Grunf! Grunf! -
Ma un brutto giorno, parlando con dei maialini più grandi di lui, sentì che gli uomini mangiano le salsicce, che le salsicce vengono fatte dagli uomini con la carne dei maiali uccisi e che, perciò, gli uomini preferiscono i maiali grassi che hanno più carne per fare salsicce. Ciccio, che non voleva essere ucciso da grande e ridotto in salsicce, capì finalmente che doveva ubbidire ai consigli di mamma. Da quel giorno mangiò sempre meno e diventò un maiale alto e magro, proprio come suo padre. Il padrone della fattoria non ebbe mai il coraggio di ucciderlo perché avrebbe ricavato poco dalla sua poca carne e così Ciccio fu utilizzato come maiale da guardia. Magro com'era, riusciva a correre veloce quasi come un cane e metteva in fuga tutti gli estranei che di notte volevano entrare nel recinto della fattoria a combinare pasticci. Ciccio ebbe una lunga vita, soffrì un po' la fame ma non finì mai in salsicce.
- Ciao, sono il maialino Ciccio! A volte è meglio mangiare poco! -
Ovviamente il maiale Franco venne ucciso e il villaggio di Scampia mangiò per circa sei mesi con la sua carne.
Scritta da papa' Gennaro e Olpio
Illustrata e parlata da Guglielmo (5 anni e mezzo) e papà.