Articolo che parla di Superquark, complottari e rincoglioniti vari

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AtomBomb
00lunedì 4 agosto 2014 12:47
Superquark e la fiducia nell’Uomo che oggi non esiste più

La tv dei tronisti e delle urla da talk show lo ha esiliato alle serate estive, fuori dai palcoscenici di prestigio, ma Superquark continua a resistere e a raccogliere buoni ascolti. Malgrado il passare degli anni, Piero Angela continua a produrre un programma di classe e stile continuando a dedicare la sua vita e le sue capacità alla divulgazione scientifica, il ramo più nobile del giornalismo perché ha lo scopo di far capire a tutti, quello che siamo e quello che siamo stati.

Ma Piero Angela ha 86 anni e non si vede all’orizzonte un suo erede. Qualcuno che faccia divulgazione come la fa lui, animato dalla convinzione che la conoscenza può essere davvero a portata di tutti (basta farla arrivare a tutti) e non un privilegio concesso a pochi. In Superquark non c’è misantropia, nulla fa vacillare una profonda fiducia nel progresso e soprattutto nell’Uomo, con l’u maiuscola. L’Uomo nella sua espressione migliore, l’Uomo mai sazio del suo sapere che cerca sempre di conoscere qualcosa di nuovo, l’Uomo che, grazie ai suoi talenti e all’uso della sua intelligenza, lavora per migliorare il mondo in cui vive e la sua condizione sociale. Ad esempio nell’ultima puntata, quella andata in onda il 31 luglio, si vedono persone comuni lavorare al fianco di archeologi e ricercatori (mostrano un progetto delle università americane) a riprova del fatto che il Sapere non è un lusso per minoranze e successivamente due giovani pugliesi che grazie alle loro intuizioni e all’aiuto di un mecenate moderno, hanno sfidato la crisi e hanno costruito al Sud un’azienda all’avanguardia nel campo dell’aviazione, a testimonianza che investendo nei talenti si può far ripartire l'Italia.

Oggi questo amore e questa fiducia, quasi rinascimentale, nell’Uomo e nelle sue capacità, è quasi scomparso. Anzi, al contrario, oggi regna una sfiducia generale nell’umanità. Nella narrazione collettiva, l’uomo è una figura generalmente cattiva e capace solo di fare del male. Ci si commuove per un cane abbandonato ma non per un bambino che muore di fame. Leggevo, ad esempio, i commenti alla notizia diffusa da un giornale sugli imam siriani che predicano nelle moschee che “mangiare cani o gatti non è peccato”. A causa della guerra, infatti, i siriani per sfuggire alla fame sono costretti a mangiare i loro animali domestici. Bene, la stragrande maggioranza dei commentatori esprimeva profonda indignazione per il destino dei poveri animali, qualcuno invitava a “mangiare l’imam” ma nessuno diceva mezza parola di compassione per la fame che sta devastando la Siria. Empatia profonda per gli animali, zero o quasi per gli esseri umani. Una costante che ritorna anche nella polemica sulla sperimentazione animale, dove si preferirebbero salvare gli animali piuttosto che le persone (oppure sperimentare queste medicine direttamente sulle persone giudicate indegne di vivere come i pedofili).

Questa sfiducia nell’uomo e nella sua capacità si può leggere nel trionfo delle teorie complottiste dove gli esseri umani sono schiacciati da grandi poteri occulti e non possono far nulla per cambiare e migliorare il proprio destino. La scienza, lo studio e la cultura che nella visione di Superquark possono riscattare le persone, per i complottisti sono, in genere, alleati di quei poteri occulti che soffocano l’umanità. E, segno dei tempi, i programmi che divulgano le teorie del complotto come Voyager e Mistero, vengono mandati in onda nella stagione invernale, quando le persone sono più portate a guardare la tv mentre Superquark va in onda in estate, quando gli ascolti sono più bassi.

Ma anche in quelli che dovrebbero essere gli eredi di Angela prevale questo sentimento di sfiducia verso l’umanità. Leggendo i blog dei debunker o dei divulgatori scientifici prevale, sottotraccia, una sensazione quasi di paura e di insofferenza verso il resto del mondo, verso una massa che preferisce il Medioevo e quindi, quasi, merita di vivere nell’ignoranza e di restare vittima di maghi e ciarlatani. Ci si rinchiude su se stessi e il sapere diventa il segno di riconoscimento di una nuova aristocrazia che quasi arriva a confidare segretamente nell’abolizione del suffragio universale. Manca, insomma, la fiducia che ogni essere umano può sapere, conoscere e sviluppare il suo senso critico. Queste doti sono doni riservate solo ad una minoranza. Il resto non è nemmeno in grado di capire. Un contesto che nasce certamente come reazione agli attacchi quotidiani che il concetto di sapere subisce ogni giorno. Oggi tutti hanno la presunzione di sapere tutto e quando incrociano qualcuno che le cose le sa davvero, reagiscono con supponenza e violenza, insultando e minacciando. Quando si ha a che fare quotidianamente con personaggi del genere, è quasi normale che si finisce per disprezzare chi non appartiene al proprio gruppo.

Superquark continua, allora, a ricordare anche nel nostro tempo misantropo e sfiduciato, il valore prezioso e profondo della conoscenza e soprattutto della diffusione della conoscenza. Rendere gli uomini consapevoli della grandezza che possono produrre è l’unico modo che abbiamo per migliorare il nostro futuro.

www.linkiesta.it/blogs/parlare-con-i-limoni/superquark-e-la-fiducia-nell-uomo-che-oggi-non-es...
LightJotun91
00lunedì 4 agosto 2014 12:56
Lo porterà avanti il figlio, si spera.
MasslessMeson
00lunedì 4 agosto 2014 13:18

Leggendo i blog dei debunker o dei divulgatori scientifici prevale, sottotraccia, una sensazione quasi di paura e di insofferenza verso il resto del mondo, verso una massa che preferisce il Medioevo e quindi, quasi, merita di vivere nell’ignoranza e di restare vittima di maghi e ciarlatani



Sono così anche io? E' una cosa che mi preoccupa quando ci penso ma non sono realmente in grado di fare autocritica su quello che inconsciamente traspare quando scrivo.
Ronald Jeremy Hyatt
00lunedì 4 agosto 2014 13:35

vergogna
.StraightEdge.
00lunedì 4 agosto 2014 14:12
Con la scorsa puntata ho scoperto Zooniverse e mi sono intrippato con Planet Hunter [SM=x2584279]
AtomBomb
00lunedì 4 agosto 2014 14:26
Re:
MasslessMeson, 04/08/2014 13:18:


Leggendo i blog dei debunker o dei divulgatori scientifici prevale, sottotraccia, una sensazione quasi di paura e di insofferenza verso il resto del mondo, verso una massa che preferisce il Medioevo e quindi, quasi, merita di vivere nell’ignoranza e di restare vittima di maghi e ciarlatani



Sono così anche io? E' una cosa che mi preoccupa quando ci penso ma non sono realmente in grado di fare autocritica su quello che inconsciamente traspare quando scrivo.



Io parlo di me, non tanto sul blog, perché il pubblico è di livello mediamente alto anche se qualcuno di quei personaggi, quelli che gridano, mi ha detto che non si capisce niente, quanto nella realtà, e sì, sono come dice l'articolo, perché dopo 2, 3, 4 volte che provi a parlare con le persone, a spiegare le cose, anche dimostrando con le fonti, e le persone invece continuano a urlare, aggredire, ragionare per luoghi comuni e sentito dire ti stanchi, e o le eviti oppure annuisci ripetendo "certo, certo".

Non è arroganza, è proprio "esaurimento" della pazienza e raggiungimento della soglia di tolleranza.
mickfoley82
00lunedì 4 agosto 2014 14:37
L'Italia,ma forse tutto l'occidente avrebbe bisogno di un tuffo nella realtà.
ZX24
00lunedì 4 agosto 2014 14:56
L'Italia avrebbe bisogno di corsi di logica dalla prima elementare. E corsi di recupero forzosi per tutti quelli dai 30 anni in su che non l'abbiano dato come esame all'università.
mickfoley82
00lunedì 4 agosto 2014 15:25
Re:
ZX24, 04/08/2014 14:56:

L'Italia avrebbe bisogno di corsi di logica dalla prima elementare. E corsi di recupero forzosi per tutti quelli dai 30 anni in su che non l'abbiano dato come esame all'università.




guarda che c'è gente anche laureata che non si sa per quale motivo,rantola in preda dei primi pistola che parlino contro IL SISTEMA.
ZX24
00lunedì 4 agosto 2014 15:40
Re: Re:
mickfoley82, 04/08/2014 15:25:



guarda che c'è gente anche laureata che non si sa per quale motivo,rantola in preda dei primi pistola che parlino contro IL SISTEMA.



Lo so, era un'iperbole, ovviamente.

Rimane il dato di fatto che in questo paese manca all'uomo medio la capacità di elaborare un pensiero che preveda più di 5 minuti di riflessione, da cui l'attaccarsi ai complottari, si fa addirittura prima, la verità la sanno loro e io devo solo guardare una foto e leggere due righe sulle scie chimiche, capire che le stesse sono una cazzata richiede già troppo tempo per certe teste.

È un problema educativo, prima di tutto.
Halo 8
00lunedì 4 agosto 2014 15:44
Bah è un discorso molto complesso quello della divulgazione scientifica in tv, onestamente non credo si possa affrontare senza parlare di cosa effettivamente abbia causato l'abbruttimento culturale di cui la tv generalista di oggi è lo specchio, anche perché ormai siamo oltre il trash (di trash tv si parlava quando avevo 14-15 anni, direi che di acqua sotto ai ponti ne è passata).
Ed è effettivamente anche un discorso interessante.
mickfoley82
00lunedì 4 agosto 2014 15:51
Diciamo che lo Stato Italiano e la sua poca limpidezza non ha certo aiutato la popolazione a non essere fondamentalmente seguace di tutti i primi coglioni che parlano contro IL SISTEMA.
Halo 8
00lunedì 4 agosto 2014 16:04
Ah, a proposito: www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/03/prato-ustioni-sulle-braccia-di-un-15enne-i-genitori-e-stato-il-demonio/...

cioè boh, se non fosse che mi divertono i commenti della pagina facebook avrei tolto il mi piace a sta caricatura di quotidiano eoni fa.
Greg Valentine
00lunedì 4 agosto 2014 18:44
Solito articolo da fine della civiltà. Già visto, già letto, 'ste cose le abbiamo pensate un po tutti almeno una volta. La cultura, il senso critico o di più la voglia di conoscere non si possono massificare. Si può aumentare l'istruzione media, l'alfabetizzare, ma gli eruditi sono sempre stati e saranno sempre una minoranza, aldilà delle ore di programmazione colta che trasmettono sulla tv generalista (che poi prima c'era Quark, oggi ci sono Focus, National Geo, History, Science, oggi ci sarebbe pure più scelta), e del numero crescente di opportunità per informarsi. La tv spazzatura non c'entra niente.

I complottismi, le teorie strapalate e la gente che crede a tutto, sono solo fasi di intermezzo dell'alfabetizzazione. Internet stesso comincia ad essere diffuso su larga scala da nemmeno 5 anni, molta gente non capisce che qualsiasi idiota può scrivere un articolo e non bisogna credere a tutto ciò che si legge. Ci vuole tempo, come per tutto.
MasslessMeson
00lunedì 4 agosto 2014 19:21
Re:
Greg Valentine, 04/08/2014 18:44:

Solito articolo da fine della civiltà. Già visto, già letto, 'ste cose le abbiamo pensate un po tutti almeno una volta. La cultura, il senso critico o di più la voglia di conoscere non si possono massificare. Si può aumentare l'istruzione media, l'alfabetizzare, ma gli eruditi sono sempre stati e saranno sempre una minoranza, aldilà delle ore di programmazione colta che trasmettono sulla tv generalista (che poi prima c'era Quark, oggi ci sono Focus, National Geo, History, Science, oggi ci sarebbe pure più scelta), e del numero crescente di opportunità per informarsi. La tv spazzatura non c'entra niente.

I complottismi, le teorie strapalate e la gente che crede a tutto, sono solo fasi di intermezzo dell'alfabetizzazione. Internet stesso comincia ad essere diffuso su larga scala da nemmeno 5 anni, molta gente non capisce che qualsiasi idiota può scrivere un articolo e non bisogna credere a tutto ciò che si legge. Ci vuole tempo, come per tutto.



Per quanto l'autore sia uno che studia scienze politiche due anni fuori corso alla Sapienza, e dalle interazioni che abbiamo avuto su facebook non è propriamente brillante ( è admin su Gravita Zero, probabilmente giusto perché collabora con il corriere), quindi non esattamente il massimo della qualifica per parlare di divulgazione scientifica "alta", secondo me hai mancato il suo punto, che effettivamente è sensato.

Il punto (IMHO) è il cinismo, e più specificamente lo spingere giù gli altri per sollevare se stessi, più o meno da tutte le parti. A me non piacciono quelle sparate che di solito finiscono con "..ma se tutti noi riuscissimo nel nostro piccolo a fare X allora il mondo sarebbe un posto migliore, laviamoci la coscienza e blablabalb", come un genitore che con condiscendenza e superiorità cristiana dice "piccolo complottaro, cerca di essere più aperto e curioso verso il mondo, e converti il tuo odio in amore" e poi si gira dall'altra parte "e tu piccolo debunker, ritrova la tua fiducia nell'umanità e combatti con amore la tua santa battaglia" ma mi sembra che un po' tutta la cultura pop negli ultimi anni sia intrisa di questo cinismo nei confronti delle persone che, anche al netto di "o tempora o mores" si è fatto sicuramente più rumoroso.

Penso alla chiara moda degli zombies che da quello che era con Romero è diventata l'inconscia manifestazione dell'altro come una mindless and overwelming menace, in un mondo in cui l'uomo è piccolino e sovrastato da sfide globali principalmente abiotiche come il riscaldamento globale e roba del genere, su cui si sente di non aver controllo.

L'idea che la "scienza" (nel senso più propriamente etimologico) sia collegata al progresso e al bene di tutti è una roba che raramente è esistita nel corso della storia e direi mai prima dell'illuminismo; da allora è un pendolo che oscilla tra rigetto romantico e positivismo, tra postmodernismo e scientismo transumanista.

Credo, ricollegandomi all'accenno degli zombie, che molto sull'attitudine delle persone nei confronti del futuro e della loro ambivalenza si possa vedere da come la cultura pop tratta il futuro. E mi sembra che negli ultimi anni ci sia una risorgenza di survivalismo post-apocalittico mica male.

L'ambivalenza con la scienza come cosa pericolosa c'è sempre stata, dai tempi di Godzilla metafora della bomba atomica fino al virus T. Ma è sempre stata ambivalenza: c'era HP Lovecraft dove il sapere era male e portava alla follia ma anche il futurismo rosa delle macchine volanti e delle pillole alimentari; per ogni Rocky IV con Drago cattivo che si allena con la scienza malvagia c'è uno Star Trek, e blabla. C'è qualcosa nella cultura pop moderna mainstream il cui messaggio è (anche solo pseudo)positivista? Perché a me non viene in mente nulla.

Ocio, prima di dire "la tv non c'entra un cazzo blabla" che sto dicendo che la tv è l'effetto, non la causa; un sintomo, se preferisci la metafora.

versione tldr: fumetto tratto da una storia vera: dresdencodak.com/2009/09/22/caveman-science-fiction/

captainkeane
00lunedì 4 agosto 2014 19:23
Re:
MasslessMeson, 04/08/2014 13:18:


Leggendo i blog dei debunker o dei divulgatori scientifici prevale, sottotraccia, una sensazione quasi di paura e di insofferenza verso il resto del mondo, verso una massa che preferisce il Medioevo e quindi, quasi, merita di vivere nell’ignoranza e di restare vittima di maghi e ciarlatani



Sono così anche io? E' una cosa che mi preoccupa quando ci penso ma non sono realmente in grado di fare autocritica su quello che inconsciamente traspare quando scrivo.



No tu sei solo innamorato della scienza e tremendamente arrogante.
Di solito spieghi tutto per bene anche se un minimo di basi e voglia di imparare servono per poterti seguire bene.

Nei pezzi di atom invece si capisce come sia molto pessimista per non dire rassegnato quando parla dell'Italia
Greg Valentine
00lunedì 4 agosto 2014 20:32
@MM: il punto che io critico è che l'autore fa coincidere questa deriva con un momento (es. Quark ridotto ad un angolo nella programmazione estiva), come se prima non esistesse. Quando per me le masse sono sempre le stesse dall'inizio dei tempi e le preoccupazioni delle moltitudini rimangono le stesse. Il progresso, per come la vedo io, sarà sempre guidato dai pochi, e le masse lentamente ad adeguarsi per forza maggiore. Per loro natura, semplicemente, non se ne curano.

Vero, il progresso non segue una linea retta. Ci sono periodi statici, di buio e altri di rinascita. Sicuramente la situazione attuale dell'Italia non aiuta ed è più propensa a far ragionare di pancia, quindi un incentivo in tal senso non potrà che far bene.

Vero, il cinismo può essere diventato più rumoroso, forse un tempo ci si poteva emarginare tra simili e idealizzare un perfetto mondo esterno, oggi internet ci mostra la moltitudine in maniera prepotente e inequivocabile. Ma in linea generale non credo che le masse si comportino diversamente da come abbiano sempre fatto. Pensi che se la cultura pop fosse più positivista, o si incentivassero i programmi culturali in TV, vorrebbero diventare tutti scienziati o tutti scoprirebbero il valore della cultura? Secondo me avremmo solo più gente che strimpella argomenti che non gli competono. La conoscenza (in qualsiasi campo) si ha innanzitutto con passione (cioè una cosa che esclude già automaticamente una sostanziosa fetta), ma soprattutto con metodo, costante. Vedersi due ore di Superquark non ti cambia la vita.

La questione è semplice: i Media seguono logiche di ascolti, la moltitudine fa ascolti, si propongono programmi adatti alla moltitudine. Certo che è un sintomo. Benvenuto nella società del consumo. Al massimo si può pretendere che la TV pubblica impieghi un po del denaro pubblico per un arricchimento culturale, ma rientriamo nel discorso dell'alfabetizzazione, non del convertire il mondo alla causa, che rimarrà, ripeto, per pochi.

Per concludere, non credo in tutta franchezza che viviamo in una società ostile alla scienza o alla conoscenza. Non è per tutti, e questa consapevolezza può tradursi in ostilità. Ma ti assicuro che tra universitari, pure gente con una triennale in biologia fuori corso di anni, porta una certa aria perchè fa qualcosa di scientifico, pur essendo magari un idiota totale. E un laureato comunque ha una considerazione sociale differente. Ciò non toglie però che il fruttivendolo sotto casa li prenderebbe tutti in giro perchè sprecano la loro vita a laurearsi.

Così è il mondo, e credo sia così da sempre.
MasslessMeson
00lunedì 4 agosto 2014 20:49
yeah, okay, sono più o meno d'accordo, volevo solo sottolineare che il punto importante (IMHO) dell'articolo è il cinismo, non "fa schifo tutto sarebbe meglio se tutti fossero più come me".

@Captkeane grazie della risposta, seriamente. E' una cosa che mi manda in paranoia.
AtomBomb
00lunedì 4 agosto 2014 20:57
Re: Re:
captainkeane, 04/08/2014 19:23:



No tu sei solo innamorato della scienza e tremendamente arrogante.
Di solito spieghi tutto per bene anche se un minimo di basi e voglia di imparare servono per poterti seguire bene.

Nei pezzi di atom invece si capisce come sia molto pessimista per non dire rassegnato quando parla dell'Italia



Se parli di economia e politica è difficile essere ottimisti sinceramente [SM=x2584263] e il mio pessimismo si sta spostando anche verso l'UE da quando sono usciti gli ultimi dati USA sulla disoccupazione [SM=x3446804]

MM quantomeno ha la speranza che un ministro, a meno che non sia la Brambilla, possa non farsi influenzare dalla schiera di imbecilli che si riempiono la bocca sparlando di cose che non sanno neanche come si scrivono ancora un po', almeno Renzi, ma anche Bersani quindi l'area ex PCI del PD, pur nei suoi deliri di onnipotenza, ha sempre avuto un approccio molto serio alla ricerca scientifica, certo, il problema sono gli altri due che gli contendono le elezioni [SM=x2584914]
Edward.Witten
00sabato 9 agosto 2014 17:29
MM ha la fortuna di scrivere di scienza spiragli di luce ce n è, atom parla di fuffa, roba creata da una specie per la stessa specie e quando questa roba creata da noi per noi va male e non può che andar peggio perché non è più adatta come può non esser pessimista?

Riguardo invece la preoccupazione di MM non penso sia pessimista, ma completamente distaccato dalla realtà quotidiana della massa sì, non può essere altrimenti. Non è che è contento che la massa guardi Voyager, anzi quasi sembra provarci ad attirare anche quelle persone, semplicemente non ce la può fare.

E questo su scale più grandi si nota ancor di più, se ci mettiamo pure che la fuffa di Atom piega e crea blocchi alla scienza (basta veder le città che sarebbero tutte da buttar giù e ricostruire ma non si può) hai fatto bingo
NowSayMyName
00sabato 9 agosto 2014 19:16
Condivido le parole di Greg.

Tranquilli, non siamo (ne ci avviamo) verso un nuovo Medioevo.
Più semplicemente, stiamo sperimentando il lato oscuro delle nuove tecnologie che facilitano la diffusione di spazzatura, che una volta si limitavano a girare tra i tavoli del baretto del paese.
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