Barroso dice sì all'Eurobond

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TheRealm
00mercoledì 28 settembre 2011 12:50
Al discorso sullo stato dell'Unione davanti alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso ha affrontato i temi critici dell'Europa. La situazione è «grave», la Ue «è di fronte alla più grande sfida di tutta la sua storia» ha detto Barroso, ma ha «soluzioni», stando unita e dimostrando di voler affrontare i problemi e sostenere la moneta unica.
Il presidente ha annunciato che la Commissione Ue ha adottato ufficialmente la proposta per introdurre un sistema comune di tassazione sulle transazioni finanziarie (Tobin Tax) , e ha chiesto di rendere il fondo salva-Stati Efsf «più forte e flessibile» e di accelerare l'entrata in vigore del suo 'successore', l'Esm.

Secondo Barroso, per rendere più credibile l'Europa e affrontare la crisi dell'Euro «non basta un approccio intergovernativo», ma ne serve uno più comunitario: «Non sono i federalisti a chiederlo, ma i mercati».
«Credere di poter avere una moneta unica e un mercato unico con approcci nazionali alla politica economica e di bilancio è stata un'illusione», ha detto Barroso. «Ora non possiamo superarla con un'altra illusione, quella di poter avere una moneta unica e un mercato unico con un approccio intergovernativo».

I trattati, ha proseguito «offrono molte possibilità di fare molto di più per l'integrazione economica». Riguardo alla situazione greca, Barroso ha rassicurato sul fatto che «Atene è e resterà un membro della zona euro».
Negli ultimi tre anni, ha ricordato, il settore finanziario europeo ha ricevuto garanzie per 4300 miliardi di euro: «Ora tocca a lui dare un contributo alla società». Il presidente della Commissione ha quindi sottolineato l'esigenza di approvare le proposte già presentate da Bruxelles sui derivati, i Cds e le remunerazioni dei manager delle banche.

Barroso è anche tornato a chiedere un passo avanti nei negoziati che si protraggono da tempo sulla revisione della direttiva Ue per la tassazione dei risparmi, per evitare che i capitali dei cittadini Ue vengano trasferiti illegalmente verso paradisi fiscali. «Non possiamo più ignorare l'evasione fiscale» ha affermato.

Entro la fine del 2011, è previsto che arrivino altre proposte, tra le quali quelle relative alle agenzie di rating e alla responsabilità degli operatori finanziari. «Diventeremo così» ha aggiunto «i primi nel G20 ad aver risposto alle promesse fatte» davanti all'incalzare della crisi.


(lettera43.it)
Megablast
00mercoledì 28 settembre 2011 12:52
Anche se gli eurobond sono un'altra cosa...
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