Bentornati nel 1962

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Halo 8
00giovedì 7 agosto 2014 09:14
guerra fredda inside
(Reuters) - Russia has reached a provisional agreement with Cuba to reopen a big Soviet-era base on the Caribbean island from which it once spied in the United States, a Russian security source said on Wednesday.

The move comes as U.S.-Russian relations have reached a post-Cold War low in a dispute over Ukraine.

"A framework agreement has been agreed," the source told Reuters, confirming a report in the daily Kommersant newspaper that the reopening was approved in principle during a visit to Cuba last week by President Vladimir Putin.

In Washington, State Department spokeswoman Jen Psaki declined to comment, noting there was no formal announcement from Moscow. Other U.S. officials were skeptical, questioning whether Russia would go through with what would be an expensive initiative with possible limited returns.

When they closed the base, the Russians said it was a "goodwill gesture” toward Washington, although many U.S. officials at the time believed Moscow was really concerned about costs.

One officials who asked not to be named called Russian statements and news reports about the project "propaganda."

At the height of the Cold War, the base at Lourdes, just south of the capital Havana, had up to 3,000 personnel and was the biggest centre Moscow operated abroad for gathering intelligence from radio signals.

The base, 250 km (150 miles) from the U.S. coast, was also used to provide communications for Russian ships.

Government and Kremlin officials did not immediately comment. The base was closed in 2001. Discussions about its reopening began several years ago and intensified this year, Kommersant said, as relations with the United States deteriorated.

Since the Ukrain crisis worsened in February, the United States and the European Union have imposed sanctions on Russia and Moscow has tried to bolster ties with other countries, including in Asia and Latin America, to ensure Russia is not isolated.

Kommersant gave no financial details about the agreement, but noted Russia agreed before Putin's visit to forgive 90 percent of Cuba's $32 billion Soviet-era debt. (Full Story)

Putin, who is attending a summit of the BRICS emerging market powers in Brazil, also visited Argentina last week.

While visiting Cuba, the Russian leader pledged to help revive its former Cold War-era ally's offshore oil exploration. (Full Story). In Argentina, he signed a trade deal intended to increase Russia's influence in the region. (Full Story)

EXPERTS SEE BASE AS BOOST FOR RUSSIA

Russian defence experts said reopening the base would be a logical move for Russia, increasing its ability to gather intelligence by intercepting signals "quite significantly."

"One needs to remember that Russia's technical intelligence abilities are very weak. This will help," said Ivan Konovalov, head of the Moscow-based Center for Strategic Trends Studies.

He estimated that Moscow received at least 50 percent of all radio-intercepted intelligence on the United States through Lourdes during the Cold War.

Sergey Ermakov, head of the Regional Security Section at the Russian Institute for Strategic Studies, said the Cuba move was designed to show other countries Moscow will support them.

"After what's happened in Ukraine, with all these alliances the United States has developed, Russia is showing it's joining the game and that it too can lean on allies and form alliances." he said.

The base at Lourdes was created in 1964 after the Cuban missile crisis to gather intelligence. It monitored signals from and to submarines and ships, as well as satellite communications.

The Cuban missile crisis in 1962, which began after Moscow proposed placing Soviet nuclear weapons on the island, is widely regarded as the moment in the Cold War when the United States and the Soviet Union came closest to a nuclear confrontation.
Ronald Jeremy Hyatt
00giovedì 7 agosto 2014 09:58
pizzo83
00giovedì 7 agosto 2014 10:05
Piú che legittimo.
Il comportamento di americani e europei nel caso ucraino è scandaloso.
Pare che la Russia come reazione alle sanzioni abbia deciso di:
- aumentare il costo dei combustibili che vende all'Europa
- bloccare l'import di ogni bene, in particolare alimentare, proveniente da quei paesi che hanno imposto le sanzioni.

Èevidente che in questa situazione quelli che la prendono seriamente nel culo sono gli europei, che con il loro atteggiamento da lacchè degli americani pagheranno tutte le conseguenze del caso.
AtomBomb
00giovedì 7 agosto 2014 10:45
Leggevo anche che la Russia ha intenzione di chiudere lo spazio aereo siberiano alle compagnie europee.

E' una bella ritorsione perché le rotte verso l'Asia passano tutte dalla Siberia, dovendo cambiare rotta si allungherebbero i viaggi mediamente di un'ora e mezza, due ore, con ovvi costi di carburante e personale che andranno ad aggiungersi al biglietto.

Per i carburanti momentaneamente è una minaccia, e nemmeno troppo velata

megaforum.freeforumzone.leonardo.it/x/d/10915949/Sar%C3%A0-un-inverno-freddo-molto-freddo/discussi...
The REAL Capt.Spaulding
00giovedì 7 agosto 2014 10:47
non solo, ha iniziato a vendere macchinari all'Iran che prima eran sottoposti ad embargo.
@Chaos@
00giovedì 7 agosto 2014 12:34
Sono cazzi amari per dio.

In realta' la Russia puo' tranquillamente reggere la pressione delle sanzioni se si configurano come sono adesso cioe' senza l'adesione di India, Cina, Giappone e quasi la totalita' del sud america.
Putin ha raddoppiato il PIL della Russia in 12 anni di governo, ha un debito estero non troppo elevato e un fondo cassa che ammonta a 400 miliardi di dollari, questo fondo permettera' alla Russia di coprire i costi interni anche sotto sanzioni per un breve-medio periodo.

D'altra parte invece la UE se la Russia chiude l'import e lo spazio aereo siberiano incontrera' moltissime difficolta',il discorso sull'export mi pare abbastanza evidente, vero che colpira' i paesi che esportano qualita' come l'Italia,la Spagna e la Francia ma disintegrera' soprattutto i paesi che UE che rivolgono gran parte del mercato verso la Russia come la Polonia o la Romania.
Ma sara' abbastanza pesante anche il blocco aereo i costi per le 3 principali compagnie aeree sono stimati in un miliardo di euro in 3 mesi, durante il blocco aereo le grandi compagnie orientali che non saranno penalizzate invece avranno il vantaggio di poter garantire prezzi inferiori.

Insomma il ragionamento di Putin mi pare abbastanza chiaro, le sanzioni faranno male alla Russia che pero' nel frattempo fara' piu' danni possibili ai piccoli stati europei in piena crisi economica, immagino che l'idea sia quella di vedere chi molla prima.
AtomBomb
00giovedì 7 agosto 2014 12:49
Re:
@Chaos@, 07/08/2014 12:34:

Sono cazzi amari per dio.

In realta' la Russia puo' tranquillamente reggere la pressione delle sanzioni se si configurano come sono adesso cioe' senza l'adesione di India, Cina, Giappone e quasi la totalita' del sud america.
Putin ha raddoppiato il PIL della Russia in 12 anni di governo, ha un debito estero non troppo elevato e un fondo cassa che ammonta a 400 miliardi di dollari, questo fondo permettera' alla Russia di coprire i costi interni anche sotto sanzioni per un breve-medio periodo.

D'altra parte invece la UE se la Russia chiude l'import e lo spazio aereo siberiano incontrera' moltissime difficolta',il discorso sull'export mi pare abbastanza evidente, vero che colpira' i paesi che esportano qualita' come l'Italia,la Spagna e la Francia ma disintegrera' soprattutto i paesi che UE che rivolgono gran parte del mercato verso la Russia come la Polonia o la Romania.
Ma sara' abbastanza pesante anche il blocco aereo i costi per le 3 principali compagnie aeree sono stimati in un miliardo di euro in 3 mesi, durante il blocco aereo le grandi compagnie orientali che non saranno penalizzate invece avranno il vantaggio di poter garantire prezzi inferiori.

Insomma il ragionamento di Putin mi pare abbastanza chiaro, le sanzioni faranno male alla Russia che pero' nel frattempo fara' piu' danni possibili ai piccoli stati europei in piena crisi economica, immagino che l'idea sia quella di vedere chi molla prima.



Diciamo che va ancora bene che è agosto e magari c'è tempo fino all'inverno per risolvere la questione, perché se Putin toccasse i prezzi dell'energia sì che sarebbero cazzi amarissimi.
NowSayMyName
00giovedì 7 agosto 2014 13:12
Bene così, sto con Putin.
Russia e Cina sono le uniche potenze mondiali che possono permettersi di alzare la voce con UE e USA.
Se gli Stati Uniti credono che nel 2014 possono ancora decidere le sorti di interi paesi è giusto si sbaglia di grosso.

Rapper 30
00venerdì 8 agosto 2014 12:23
Re:
pizzo83, 07/08/2014 10:05:

Piú che legittimo.
Il comportamento di americani e europei nel caso ucraino è scandaloso.
Pare che la Russia come reazione alle sanzioni abbia deciso di:
- aumentare il costo dei combustibili che vende all'Europa
- bloccare l'import di ogni bene, in particolare alimentare, proveniente da quei paesi che hanno imposto le sanzioni.

Èevidente che in questa situazione quelli che la prendono seriamente nel culo sono gli europei, che con il loro atteggiamento da lacchè degli americani pagheranno tutte le conseguenze del caso.




Amen, i popoli europei (oltre ai russi) saranno quelli che più ci rimetteranno da queste sanzioni. Ed è ridicolo sentir parlare di Unione Europea ( [SM=x2584190] ) quando non c'è una politica estera autonoma, indipendente ed unitaria. Si preferisce scodinzolare, chi più (Polonia e paesi baltici) e chi meno (Germania, Francia), dietro all'osso lanciato da Obama. Pure sulla Mogherini ci siamo fatti mettere i piedi in testa dal veto dei polacchi (che mo si fanno selfie con le mele alla faccia di Putin :ghirardi: ).

Purtroppo al verità è che le migliaia di morti del Donbass e del Lugansk pesano sulla coscienza di chi per più di 30 volte si è recato a Maidan a fomentare un popolo di un altro paese, violando apertamente ogni tipo di norma del diritto internazionale, criminali. Spaccando il paese era prevedibile una situazione del genere visto che l'Ucraina sono 20 anni che è divisa culturalmente, etnicamente e politicamente. E' palese che sia stato fatto apposta e che gli interessi geopolitici ed economici valgano di più dei morti di una guerra civile o genocidio che sia.
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