Bolivia. Molto di più che un addio alla Coca Cola

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@Chaos@
00giovedì 29 novembre 2012 20:56


Paola Tiberi* -Il pieno significato della messa al bando della Coca Cola in Bolivia il 21 Dicembre 2012 . Il giorno del solstizio d’estate per la Bolivia significherà il cambio di paradigma, il passaggio dalla Macha cioè dall’egoismo e dall’individualismo alla Pacha ovvero la nuova vita, il vivere in armonia e in fratellanza.

Nei mesi scorsi il M
inistro degli Esteri boliviano David Choquehuanca, nel solco della politica del governo di Evo Morales di riappropriazione dell’identità culturale dei popoli originari, aveva annunciato la fine della Coca Cola per il prossimo 21 dicembre, giorno in cui si festeggerà la fine della bibita simbolo dell’economia globalizzata e l’inizio dell’era della mocochinche, la bibita di pesca locale e naturale sicuramente più salutare delle corrosive bollicine.

Con la messa al bando della bevanda nel giorno del solstizio d’estate si chiuderà il ciclo della Macha, la “notte oscura”, l’egoismo, l’individualismo e la divisione, cioè l’estrinsecazione del capitalismo e inizierà la Pacha, la nuova vita, il vivere in armonia, il socialismo primitivo delle comunità e la fratellanza. L’avvenimento verrà festeggiato con una cerimonia tradizionale nell’Isola del Sole, situata sul lago Titicaca, alla quale presenzieranno migliaia di indigeni, leader dei movimenti sociali di tutto il mondo e Capi di Stato del continente Latino Americano.

Per Choquehuanca, esperto della cosmovisione andina, il “Vivir Bien”, cioè il modello che sta attuando il governo di Evo Morales, si può riassumere come il vivere in armonia con la natura, recuperando i principi ancestrali delle culture della regione andina, principi riconosciuti nell’art. 8 della Costituzione Politica dello Stato (CPE).

Per grandi linee e schematizzando, Vivir Bien significa mettere in primo piano e dare priorità alla natura, piuttosto che all’essere umano che si sente parte di essa e rispettoso della Madre Terra o Pacha Mama. Vivir bien è valorizzare la complementarità tra gli esseri umani; recuperare l’identità e la sovranità del paese; dare priorità ai diritti della Madre Terra piuttosto che ai diritti dell’uomo; alimentarsi in maniera naturale secondo il ritmo delle stagioni; proteggere le semenze per evitare i prodotti transgenici; vivere bene è diverso dal vivere meglio che si rapporta al capitalismo; è recuperare le ricchezze naturali del paese e permettere che ne beneficino tutti in maniera equilibrata ed equa; è nazionalizzare e recuperare le imprese strategiche del paese nel quadro dell’equilibrio e della convivenza tra l’uomo e la natura in contrapposizione allo sfruttamento irrazionale delle risorse naturali; è incoraggiare i popoli a unirsi in una grande famiglia, una grande comunità, come l'America Latina che in questi ultimi anni ha intensificato il processo di unificazione di tutti i popoli, non solo a livello economico con l’Unasur e il Mercosur, ma anche a livello politico con l’Alba e la più recente Celac.

Cosa ha significato per l’economia e per la popolazione boliviana il processo di cambiamento della struttura economica portato avanti in questi anni dal Governo di Evo Morales, in alternativa al sistema economico neoliberista che per venti anni ha sfruttato e ridotto in miseria la maggioranza dei Boliviani?

Anche la Bolivia, come gli altri paesi del continente latino americano, nelle due ultime decadi del ‘900 è stata vittima degli esperimenti svolti dal “laboratorio” neoliberista che considerava l’intervento dello Stato nell’economia dannoso per lo sviluppo del paese e che, al contrario, riteneva che solo lasciando agire il mercato senza restrizioni, fosse possibile aumentare l’efficienza; solo lasciando la determinazione dei prezzi all’interazione dell’offerta e della domanda, potesse esserci un beneficio per la società; solo privatizzando le imprese pubbliche, si potesse riportarle ad un livello di efficienza produttiva; solo restringendo i diritti sindacali e i salari dei lavoratori, fosse possibile un recupero della produttività.

Conseguenza pratica di queste scelte fu l’attuazione di un programma di privatizzazioni tramite il quale, a un prezzo irrisorio, le maggiori aziende strategiche del paese come la YPFB Giacimenti Petroliferi Fiscali Boliviani, la ENFE Impresa Nazionale delle Ferrovie, la ENTEL Impresa Nazionale delle Telecomunicazioni, l’Impresa Metallurgica Vinto furono consegnate alle transnazionali e ai privati, garantendo loro l’82% degli utili e lasciando allo Stato solo il18%.

Le privatizzazioni, la cancellazione dei diritti sindacali, l’annullamento di qualsiasi forma di stato sociale -l’abdicazione insomma dello Stato nei confronti del mercato- erano misure che rientravano nel pacchetto dei piani di aggiustamento strutturale pretesi dal FMI e dalla BM a garanzia del rinnovo dei prestiti. Questo modello neoliberale produsse la distruzione economica, politica e sociale del paese: su 9 milioni di abitanti, quasi 2 milioni emigrarono in Argentina e altrettanti si disparsero in tutto il mondo.

I movimenti sindacali ed operai furono praticamente annientati e corrotti da 20 anni di neoliberismo. Infatti non furono né gli operai, né i minatori, né la classe media, ma i contadini, da sempre emarginati in Bolivia, che cominciarono a prendere coscienza, ad assumere il ruolo di contestatori del processo neoliberale e a dotarsi di uno strumento politico il MAS-IPSP Movimento Al Socialismo-Strumento Politico per la Sovranità dei Popoli che contava tra i suoi dirigenti indigeni Evo Morales.

Finalmente eletto nel 2005, Evo Morales vara nel 2006 il “Nuovo Modello Economico, Sociale, Comunitario e Produttivo” che è l’antitesi del modello neoliberista, in quanto prevede il primato della politica sull’economia, dello Stato sul mercato.

Questo paradigma alternativo al modo di produzione capitalista è caratterizzato da uno Stato che pianifica l’economia per la crescita economica e la riduzione della povertà: cioè nazionalizza le risorse strategiche; investe gli utili nel settore produttivo manifatturiero, nel turismo e nell’agricoltura tutti settori che hanno capacità di generare entrate ed occupazione; amministra le imprese pubbliche; assume il ruolo di Banca; redistribuisce l’eccedente con investimenti in programmi sociali - come il Bono Juancito Pinto un contributo per l’istruzione, la Renta Dignidad un vitalizio per gli anziani e il Bono Juana Azurduy un incentivo economico per le mamme - per dare preferenza a quei settori che storicamente non sono stati mai beneficiati.

I risultati sono evidenti: durante il periodo neoliberista tra il 1985 e il 2005 il PIL era intorno al 3%, mentre a fine 2011, nonostante la crisi sistemica che colpisce anche l’America Latina, si è attestato al 5,1%; non solo, anche il PIL pro capite è salito da 871 USD del 2005 a 2.283 USD nel 2011, cioè è quasi triplicato. Gli investimenti tra il 1985 e il 2005 arrivarono, tra pubblici e privati, a 1,5 miliardi di USD, mentre la previsione di investimento per il 2012 di 3,3 miliardi di USD. A dimostrazione poi che le imprese pubbliche, se ben gestite, possono essere produttive è testimoniato dall’attivo raggiunto nel 2011 di 1,3 miliardi di Bolivianos.

Insomma, in soli sei anni di vigenza del nuovo modello, i suoi risultati positivi dimostrano che un’alternativa al modo di produzione capitalistico è possibile, che è percorribile una via diversa per fermare il sistema di dominio del capitalismo e per rifiutare le “cure liberiste” sempre più selvagge, che continuano a mietere vittime nella classe lavoratrice, come sta accadendo oggi in Europa e in modo eclatante in Grecia, dove i tagli alla sanità hanno innescato una catastrofe umanitaria, per 1,2 milioni di disoccupati che da più di un anno hanno perso il più elementare dei diritti: quello alla salute.

* Commissione Internazionale della Rete dei Comunisti

Fonti:

www.economiasolidaria.org/noticias/vivir_bien_propuesta_de_modelo_de_gobierno_en...

medios.economiayfinanzas.gob.bo/MH/documentos/Materiales_UCS/Libros/Libro_empr...

www.contropiano.org/it/esteri/item/12859-grecia-alla-fame-un-milione-di-poveri-se...


www.contropiano.org/it/esteri/item/12940-bolivia-molto-di-più-che-un-addio-alla-c...
Dead Man Drinking
00giovedì 29 novembre 2012 22:44
il golpe è dato a 1.01 [SM=x2969459]
AtomBomb
00venerdì 30 novembre 2012 00:04
Purtroppo Morales è troppo spesso oscurato da Hugone, così come gli altri presidenti socialisti latino americani.
martozen
00venerdì 30 novembre 2012 12:03
Bah
The REAL Capt.Spaulding
00venerdì 30 novembre 2012 12:05
trovo sia una mossa liberticida e orribile.
pozzo5
00venerdì 30 novembre 2012 12:07
il proibizionismo è sempre un male.
@Chaos@
00venerdì 30 novembre 2012 12:17
Re:
pozzo5, 30/11/2012 12:07:

il proibizionismo è sempre un male.




quando ti prosciugano le sorgenti mi pare un passo necessario.
la coca cola mica fa solo la cocacola eh, e' la piu' grande proprietaria di acqua del mondo.
The REAL Capt.Spaulding
00venerdì 30 novembre 2012 12:22
Re: Re:
@Chaos@, 30/11/2012 12:17:




quando ti prosciugano le sorgenti mi pare un passo necessario.
la coca cola mica fa solo la cocacola eh, e' la piu' grande proprietaria di acqua del mondo.




vabbè, allora perchè non proibiscono la benzina? o la carne di manzo?

dai, lascia andare, non è così che si combatte il nemico.
@Chaos@
00venerdì 30 novembre 2012 12:26
Re: Re: Re:
The REAL Capt.Spaulding, 30/11/2012 12:22:




vabbè, allora perchè non proibiscono la benzina? o la carne di manzo?

dai, lascia andare, non è così che si combatte il nemico.




perche' la benzina e la carne di manzo la producono loro?
mentre la coca cola gli prosciuga le sorgenti dell'acqua che dovrebbe essere pubblica? e che sottrae un bene fondamentale alle popolazioni indigene boliviane?

e' cosi' che si combatte invece il nemico, calcolando che non e' che puoi andare ad ammazzare tutti i dirigenti della coca cola nel paese no?
pizzo83
00venerdì 30 novembre 2012 13:04
Re:
AtomBomb, 30.11.2012 00:04:

Purtroppo Morales è troppo spesso oscurato da Hugone, così come gli altri presidenti socialisti latino americani.




Si, ma perchè il Venezuela è la terza potenza economica sudamericana mentre la Bolivia è a livello del Gabon :acaso:.

Voglio dire con questo che ci sono ragioni ben precise sul perché pochi o nessuno parlano della Bolivia e di Morales mentre tanti parlano del Venezuela e di Chavez.

Sulla scelta in se non è che ci sia molto da commentare. Cerca di riprendersi in parte quanto perso, in un Paese che non può permettersi di scendere ulteriormente la china.
AtomBomb
00venerdì 30 novembre 2012 13:40
Re: Re:
pizzo83, 30/11/2012 13:04:




Si, ma perchè il Venezuela è la terza potenza economica sudamericana mentre la Bolivia è a livello del Gabon :acaso:.

Voglio dire con questo che ci sono ragioni ben precise sul perché pochi o nessuno parlano della Bolivia e di Morales mentre tanti parlano del Venezuela e di Chavez.

Sulla scelta in se non è che ci sia molto da commentare. Cerca di riprendersi in parte quanto perso, in un Paese che non può permettersi di scendere ulteriormente la china.


Dico, non c'è solo Hugone, anche se è il capostipite di questo risveglio politico e culturale del sud america, c'è Morales, Lula che ha avuto poco risalto (anche se su Lula non ci metto la mano sul fuoco), Kirchner, Rafael Correa, potrei citare Lugo, e lo farei se non fosse stato destituito per impeachment.

Se si svegliassero anche in Colombia e in Messico sarebbe meglio, e magari anche in Cile.
liliripes
00venerdì 30 novembre 2012 14:25
non credo ci sia comunque bisogno di condire la scelta con tutti questi deliri da fricchettoni, lol [SM=x2659656]
Giamma V1.0
00venerdì 30 novembre 2012 14:33
Re: Re: Re:
AtomBomb, 30/11/2012 13:40:


Dico, non c'è solo Hugone, anche se è il capostipite di questo risveglio politico e culturale del sud america, c'è Morales, Lula che ha avuto poco risalto (anche se su Lula non ci metto la mano sul fuoco), Kirchner, Rafael Correa, potrei citare Lugo, e lo farei se non fosse stato destituito per impeachment.

Se si svegliassero anche in Colombia e in Messico sarebbe meglio, e magari anche in Cile.




La colombia com'è messa a livello politico?
AtomBomb
00venerdì 30 novembre 2012 14:37
Re: Re: Re: Re:
Giamma V1.0, 30/11/2012 14:33:




La colombia com'è messa a livello politico?


Dilaniata, stretta fra FARC, narcos e USA.

Una merda insomma.

@Chaos@
00venerdì 30 novembre 2012 16:51
Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 30/11/2012 14:37:


Dilaniata, stretta fra FARC, narcos e USA.

Una merda insomma.





ci sono i colloqui di pace in questi giorni con mediazione venezuelana e incontri fra svezia e cuba
al tavolo ci sono farc, eln e governo.
Uno/Due
00venerdì 30 novembre 2012 17:33
sarebbe anche ora per la colombia
Daron Malakian 94
00venerdì 30 novembre 2012 17:40




:nivea:
HeavyMachineGun
00domenica 2 dicembre 2012 13:49
Re: Re: Re:
The REAL Capt.Spaulding, 30/11/2012 12:22:




vabbè, allora perchè non proibiscono la benzina? o la carne di manzo?

dai, lascia andare, non è così che si combatte il nemico.




A parte la frase iniziale che oggettivamente non la capisco.

Come si combatte il nemico? Bevendo pepsi o cola del tuodì?

Oltretutto chi parla di proibizionismo non c'ha capito un cazzo. Qui non si tratta di vietare l'alcool o la marijuana e ingabbiare chi ne fa uso, ne di farlo sulle spalle della gente e sulla loro vita. Qui si parla di una spinta dal basso, delle popolazioni indigene e del popolo in generale che non vuole lo sfruttamento del suo territorio da parte di una multinazionale americana. Morales semplicemente fa ciò che il popolo chiede a lui di fare.

Bolivia al livello del Gabon? Qua stiamo all'assurdo vero comunque. Parliamo senza la minima cognizione di causa. Sicuramente in decenni di sfruttamento del territorio e delle risorse da parte degli americani la curva economica era verso quella direzione, ma da diversi anni le cose so cambiate.
pizzo83
00domenica 2 dicembre 2012 17:54
Re: Re: Re: Re:
HeavyMachineGun, 02.12.2012 13:49:




A parte la frase iniziale che oggettivamente non la capisco.

Come si combatte il nemico? Bevendo pepsi o cola del tuodì?

Oltretutto chi parla di proibizionismo non c'ha capito un cazzo. Qui non si tratta di vietare l'alcool o la marijuana e ingabbiare chi ne fa uso, ne di farlo sulle spalle della gente e sulla loro vita. Qui si parla di una spinta dal basso, delle popolazioni indigene e del popolo in generale che non vuole lo sfruttamento del suo territorio da parte di una multinazionale americana. Morales semplicemente fa ciò che il popolo chiede a lui di fare.

Bolivia al livello del Gabon? Qua stiamo all'assurdo vero comunque. Parliamo senza la minima cognizione di causa. Sicuramente in decenni di sfruttamento del territorio e delle risorse da parte degli americani la curva economica era verso quella direzione, ma da diversi anni le cose so cambiate.




Ci sono stato nel 2009. E non negli alberghi turistici, ho girato zaino in spalla nei paesini a contatto con la gente comune con ultima puntata di un paio di giorni a La Paz.
Le strade asfaltate sono un lusso, questi sono indietro 100 anni rispetto ai loro dirimpettai sudamericani tutti.
Prima di dire che non ho cognizione di causa forse dovresti chiedere, non ti pare?

Poi che la colpa non sia loro, è chiarissimo. Senza considerare che loro non hanno le risorse degli altri (che era il senso del mio discorso iniziale) per cui fanno molta più fatica a risollevarsi dalle difficoltà economiche. Il paragone col Gabon (in cui non sono mai stato, per altro) era un'iperbole per dire che rispetto ai Paesi confinanti la Bolivia purtroppo é messa molto male, in particolar modo per il fatto di non avere risorse importanti se paragonate a quelle di Brasile, Argentina e Veenezuela, che sono i 3 paesi più "importanti" del Sud America.

@Chaos@
00domenica 2 dicembre 2012 18:20
Re: Re: Re: Re: Re:
pizzo83, 02/12/2012 17:54:




Ci sono stato nel 2009. E non negli alberghi turistici, ho girato zaino in spalla nei paesini a contatto con la gente comune con ultima puntata di un paio di giorni a La Paz.
Le strade asfaltate sono un lusso, questi sono indietro 100 anni rispetto ai loro dirimpettai sudamericani tutti.
Prima di dire che non ho cognizione di causa forse dovresti chiedere, non ti pare?

Poi che la colpa non sia loro, è chiarissimo. Senza considerare che loro non hanno le risorse degli altri (che era il senso del mio discorso iniziale) per cui fanno molta più fatica a risollevarsi dalle difficoltà economiche. Il paragone col Gabon (in cui non sono mai stato, per altro) era un'iperbole per dire che rispetto ai Paesi confinanti la Bolivia purtroppo é messa molto male, in particolar modo per il fatto di non avere risorse importanti se paragonate a quelle di Brasile, Argentina e Veenezuela, che sono i 3 paesi più "importanti" del Sud America.




storicamente era la colonia piu' ricca del sudamerica al tempo dell'impero spagnolo

la bolivia c'ha le piu' grandi riserve di gas di tutto il sudamerica...e c'ha le miniere di oro, no dico le miniere di oro...poi c'ha il petrolio.
Il problema grosso e' che fino a ieri queste risorse erano in mano a capitali stranieri, oggi la tendenza si sta invertendo, tutto l'indotto degli idrocarburi e' stato nazionalizzato,portando a un innalzamento di oltre il 10% dei salari dei lavoratori dell'indotto e alla trasformazione degli stessi in lavoratori dello stato (quindi niente piu' licenziamenti selvaggi), con l'abolizione (e questo vale per tutti i lavoratori boliviani) della legge sulla libera contrattazione del lavoro.
A differenza del venezuela in cui la nazionalizzaizone e' stata totale in Bolivia le multinazionali rimangono come prestatori di servizio, quindi asceranno sul territorio tutto il know how necessario (che la bolivia a differenza del venezuela non aveva), le tasse per i prestatori di servizio sono dell'80% sui ricavi oltre una certa somma.
pizzo83
00domenica 2 dicembre 2012 20:02
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 02.12.2012 18:20:



storicamente era la colonia piu' ricca del sudamerica al tempo dell'impero spagnolo

la bolivia c'ha le piu' grandi riserve di gas di tutto il sudamerica...e c'ha le miniere di oro, no dico le miniere di oro...poi c'ha il petrolio.
Il problema grosso e' che fino a ieri queste risorse erano in mano a capitali stranieri, oggi la tendenza si sta invertendo, tutto l'indotto degli idrocarburi e' stato nazionalizzato,portando a un innalzamento di oltre il 10% dei salari dei lavoratori dell'indotto e alla trasformazione degli stessi in lavoratori dello stato (quindi niente piu' licenziamenti selvaggi), con l'abolizione (e questo vale per tutti i lavoratori boliviani) della legge sulla libera contrattazione del lavoro.
A differenza del venezuela in cui la nazionalizzaizone e' stata totale in Bolivia le multinazionali rimangono come prestatori di servizio, quindi asceranno sul territorio tutto il know how necessario (che la bolivia a differenza del venezuela non aveva), le tasse per i prestatori di servizio sono dell'80% sui ricavi oltre una certa somma.




Intendiamoci, chaos: sul Sudamerica la pensiamo allo stesso modo, e dove stanno le responsabilità di certi disastri non c'è neppure bisogno di chiederlo.
Fatto è che la Bolivia é attualmente il Paese più povero del sudamerica.

Il fatto, altrettanto vero, che ci siano una montagna di risorse a disposizione è certo ma c'è un problema: per estrarre tutte quelle risorse devi sostanzialmente ribaltare gli equilibri ambientali del Paese (lo spettacolo del Salar de Uyuni lo elimineresti per esportare sale??)
Infine c'è il fatto che hanno un totale di manco 10 milioni di abitanti, quindi politicamente potenti non lo saranno mai in sudamerica, senza considerare la perdita dello sbocco sul mare di epoca coloniale che li sega dal punto di vista logistico (uno dei vantaggi del Venezuela, per esempio)

Massimo rispetto per Morales e la politica che sta portando avanti, la mia risposta era riferita alla domanda di Atom sul perchè nessuno parli della Bolivia: semplice, rispetto ai potenti vicini conta assai poco, nonostante la politca di Morales stia portando benefici. Cmq attualmente (nel 2009) erano messi veramente male.

Penso di aver chiarito meglio il mio punto di vista.
Daron Malakian 94
00domenica 2 dicembre 2012 20:07
Re: Re: Re: Re: Re:
pizzo83, 02/12/2012 17:54:




Ci sono stato nel 2009. E non negli alberghi turistici, ho girato zaino in spalla nei paesini a contatto con la gente comune con ultima puntata di un paio di giorni a La Paz.
Le strade asfaltate sono un lusso, questi sono indietro 100 anni rispetto ai loro dirimpettai sudamericani tutti.
Prima di dire che non ho cognizione di causa forse dovresti chiedere, non ti pare?

Poi che la colpa non sia loro, è chiarissimo. Senza considerare che loro non hanno le risorse degli altri (che era il senso del mio discorso iniziale) per cui fanno molta più fatica a risollevarsi dalle difficoltà economiche. Il paragone col Gabon (in cui non sono mai stato, per altro) era un'iperbole per dire che rispetto ai Paesi confinanti la Bolivia purtroppo é messa molto male, in particolar modo per il fatto di non avere risorse importanti se paragonate a quelle di Brasile, Argentina e Veenezuela, che sono i 3 paesi più "importanti" del Sud America.





pizzo com'è la paz?

e se stato anche in peru per caso?
@Chaos@
00domenica 2 dicembre 2012 20:12
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
pizzo83, 02/12/2012 20:02:




Intendiamoci, chaos: sul Sudamerica la pensiamo allo stesso modo, e dove stanno le responsabilità di certi disastri non c'è neppure bisogno di chiederlo.
Fatto è che la Bolivia é attualmente il Paese più povero del sudamerica.

Il fatto, altrettanto vero, che ci siano una montagna di risorse a disposizione è certo ma c'è un problema: per estrarre tutte quelle risorse devi sostanzialmente ribaltare gli equilibri ambientali del Paese (lo spettacolo del Salar de Uyuni lo elimineresti per esportare sale??)
Infine c'è il fatto che hanno un totale di manco 10 milioni di abitanti, quindi politicamente potenti non lo saranno mai in sudamerica, senza considerare la perdita dello sbocco sul mare di epoca coloniale che li sega dal punto di vista logistico (uno dei vantaggi del Venezuela, per esempio)

Massimo rispetto per Morales e la politica che sta portando avanti, la mia risposta era riferita alla domanda di Atom sul perchè nessuno parli della Bolivia: semplice, rispetto ai potenti vicini conta assai poco, nonostante la politca di Morales stia portando benefici. Cmq attualmente (nel 2009) erano messi veramente male.

Penso di aver chiarito meglio il mio punto di vista.



secondo me conta anche la lettura occidentale che facciamo spesso quando visitiamo questi paesi.
La bolivia e' un paese profondamente rurale, geologicamente ostile (montagne e foreste della madonna), e con una presenza di nativi molto piu' alta degli altri paesi sudamericani, dato importante visto che le popolazioni indigene hanno modi di vita completamente differenti dai nostri soprattutto in termini di valore.
Quindi chiaramente la Bolivia non sara' mai l'Uruguay, ma sicuramente di ricchezze da valorizzare
ne ha in abbondanza, la maggior parte sono sempre state in mano agli stranieri, non solo americani eh ma pure brasiliani, francesi, olandesi, spagnoli, il percorso dell'amministrazione Morales mi pare buono, cioe' l'amministrazione di quegli indotti che gia' esistono e l'utilizzo dei proventi per migliorare la qualita' della vita dei boliviani.
pizzo83
00domenica 2 dicembre 2012 21:12
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 02.12.2012 20:12:



secondo me conta anche la lettura occidentale che facciamo spesso quando visitiamo questi paesi.
La bolivia e' un paese profondamente rurale, geologicamente ostile (montagne e foreste della madonna), e con una presenza di nativi molto piu' alta degli altri paesi sudamericani, dato importante visto che le popolazioni indigene hanno modi di vita completamente differenti dai nostri soprattutto in termini di valore.
Quindi chiaramente la Bolivia non sara' mai l'Uruguay, ma sicuramente di ricchezze da valorizzare
ne ha in abbondanza, la maggior parte sono sempre state in mano agli stranieri, non solo americani eh ma pure brasiliani, francesi, olandesi, spagnoli, il percorso dell'amministrazione Morales mi pare buono, cioe' l'amministrazione di quegli indotti che gia' esistono e l'utilizzo dei proventi per migliorare la qualita' della vita dei boliviani.




Si sono d'accordo anche nella lettura occidentale di cui parli.
Per altro anche mantenere una cultura prettamente rurale e di mantenimento delle risorse naturali non sarebbe affatto sbagliato. Da questo punto di vista la Bolivia avrebbe tantissimo da offrire dal punto di vista turistico.

@drugo: La Paz mi ha lasciato molto deluso. E estremamente caotica,molto molto povera e piuttosto pericolosa (anche per la media del sudamerica). In compenso è costruita nell'incavo delle montagne circostanti e lo scorcio dall'alto è veramente molto molto affascinante, è come entrare in un catino profondo, tutto circondato dagli "spalti" che sono le montagne su cui hanno costruito i quartieri della città.

sul perù ti scrivo domani
pizzo83
00lunedì 3 dicembre 2012 08:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Daron Malakian 94, 02.12.2012 20:07:




pizzo com'è la paz?

e se stato anche in peru per caso?




Su La paz ti ho risp sotto.
In Perù ci sono stato ma ho fatto solo la zona meridionale.
Siamo arrivati dal Cile in bus e poi abbiamo passato il confine in taxi da Arica.
Dopodichè da Tacna abbiamo preso un altro bus e siamos tati prima ad Arequipa, poi a Cuzco e infine a Machu Pichu, il tutto con soste di qualche giorno per adattarsi all'altitudine (Cuzco è a 3400m di altitudine).
Da lì poi sempre col bus siamo scesi a Puno e poi attraversando il lago Titicaca siamo sbarcati in Bolivia.

Cmq in Perù ci torno ad Aprile-Maggio in viaggio di nozze, solo che sto giro facciamo Lima e la zona della foresta amazzonica intorno ad Iquitos.
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