TheRealm
00martedì 31 luglio 2012 15:21
L'Italia annaspa e a pagarne le conseguenze sono i cittadini. E i lavoratori. Che negli anni hanno visto rimanere immobile se non, in alcuni casi, addirittura peggiorare il proprio reddito. A partire da quello degli operai, sceso di 442 euro negli ultimi 10 anni.
Nel 2000, il reddito reale familiare equivalente disponibile per un operaio, apprendista o commesso era pari a 13.691 euro, ma nel 2010 è sceso a 13.249, ben 442 euro in meno.
Il dato è emerso dalla Relazione annuale di Bankitalia, che segnala anche la 'stasi' delle retribuzioni negli stessi anni: 1.410 euro al mese nel 2000, appena 29 euro in più in busta paga (1.439) nel 2010.
E va peggio al Sud, dove nello stesso periodo è passata da 1.267 a 1.276 euro, con un aumento di soli nove euro, neanche uno l'anno.
In realtà, esaminando le tabelle, nell'uno come nell'altro caso, riguardo cioé sia al reddito disponibile che alle retribuzioni, si nota un aumento fino al 2006, anno in cui i dati hanno invertito la tendenza e redditi e retribuzioni hanno cominciato a scendere.
Così, il reddito disponibile di un operaio è aumentato a 14.485 euro nel 2006, ma già nel 2008 era sceso a 13.659, per arrivare appunto ai 13.249 euro del 2010. Stesso discorso anche per il reddito familiare disponibile dei dirigenti, che seppure nel decennio è complessivamente aumentato (dai 35.229 euro del 200 ai 38.065 del 2010), il suo picco l'ha registrato nel 2006, quando ha toccato i 43.825 euro.
Entrambi i dati rispecchiano la curva del reddito reale familiare equivalente medio, passato dai 18.358 euro del 2000 ai 20.3575 del 2006 ai 19.495 del 2010.
Quanto alle retribuzioni mensili, si è passati dai 1.410 euro del 2000, ai 1.489 del 2006, per poi scendere a 1.439 nel 2010.
Le differenze sono notevoli anche tra i due sessi, con gli uomini che sono passati da 1.539 euro a 1.586 euro (+47 euro), e le donne, che partivano da 1.220 euro e sono arrivate e 1.253 euro (+35 euro).
Non va meglio invece ai dipendenti che, secondo gli ultimi dati di Unioncamere, continuano a vivere nella precarietà. Su dieci contratti di lavoro, infatti, solo due sono a tempo indeterminato.
(lettera43.it)
E ho come il presentimento che nei prossimi 10 non si rialzeranno...
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The REAL Capt.Spaulding
00martedì 31 luglio 2012 15:46
io ho iniziato il mio primo lavoro non in nero a 17 anni, era il 1997, prendevo 1.500.000 lire e lavoravo 13 ore al giorno tutti i giorni al Camping delle Rose di Gatteo a Mare. L'anno successivo facevo tutti i giorni 9 ore al giorno per lo stesso stipendio. Poi ho iniziato a fare il fornaio, 8-9 ore al giorno 1.700.000 lire al mese è stato il mio apice ed è stato circa 10 anni fa.
Ora sono un commerciale estero.
Mizar the game
00martedì 31 luglio 2012 15:58
possono anche raddiopirli gli stipendi ma se poi aumenta tutto del 400 % stiamo peggio di prima... quanto uno prende è relativo... dipende quanto costa il tutto
dico bene atom ?
.tommy82.
00martedì 31 luglio 2012 16:03
Infatti qui si parla di reddito reale
AtomBomb
00martedì 31 luglio 2012 16:23
Re:
Mizar the game, 31/07/2012 15.58:
possono anche raddiopirli gli stipendi ma se poi aumenta tutto del 400 % stiamo peggio di prima... quanto uno prende è relativo... dipende quanto costa il tutto
dico bene atom ?
Dici benissimo.
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MatthewDeschain
00martedì 31 luglio 2012 19:30
Re:
The REAL Capt.Spaulding, 31/07/2012 15.46:
io ho iniziato il mio primo lavoro non in nero a 17 anni, era il 1997, prendevo 1.500.000 lire e lavoravo 13 ore al giorno tutti i giorni al Camping delle Rose di Gatteo a Mare. L'anno successivo facevo tutti i giorni 9 ore al giorno per lo stesso stipendio. Poi ho iniziato a fare il fornaio, 8-9 ore al giorno 1.700.000 lire al mese è stato il mio apice ed è stato circa 10 anni fa.
Ora sono un commerciale estero.
E quindi?
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