Re: Re: Re: Re: Re:
Giamma V1.0, 09/08/2011 15.19:
si quella dei 3 tentativi la sapevo,come per il concorso del notariato...
ti faccio l'ultima domanda e poi basta visto che ti ho già stressato abbastanza:l'esame da avvocato è davvero così duro come dicono?come si svolge?
per le dinamiche ti ha già detto rob.
preciso che lo svolgimento dell'esame da avvocato non è ovviamente a base nazionale come il concorso in magistratura: ogni distretto di corte d'appello organizza il proprio esame,quindi la severità della commissione, la percentuale di bocciati e anche le modalità dell'orale possono subire piccole variazioni (non nelle materie da portare, ovviamente...esempio: nel mio distretto predisponevano ogni giorno una rosa di domande che poi venivano estratte a sorte, non tutti fanno così).
per quanto riguarda gli scritti, vengono corretti in un altro distretto (ad esempio quelli di perugia ai miei tempi li correggevano a caltanissetta), poi gli orali si fanno con la commissione del proprio distretto di appartenenza.
come detto da rob di solito la percentuale di promossi oscilla su quelle cifre (forse qualcosa in più in alcuni anni...di regola mai più del 30% passa gli scritti, in ogni caso).
tieni conto però che non ci sono limiti per tentare e in pratica è un esame che fa molta più gente rispetto a quello da magistrato (sarebbe a dire che ci sono anche capre incallite, come chi vegeta per dieci anni per prendere la laurea...).
io ritengo che una persona che ha fatto una pratica "seria" in uno studio legale, con redazione di atti, che ha studiato con un minimo di coscienza e si è esercitato a scrivere possa passarlo con un minimo di sforzo.
comunque o fai la pratica "vera" come ho fatto io (non a fare fotocopie o a farti mettere le firme sul libretto senza andarci, per capirci) o almeno fai la ssple (che ti abbona pure un anno di pratica a quanto so), sennò hai difficoltà se non hai mai scritto nulla.
tutt'altra cosa il concorso in magistratura: le leggi si aggiornano ogni anno, le sentenze si susseguono con moli spaventose anche con netti "revirements" e tu devi non solo saper scrivere, ma conoscere approfonditamente gli argomenti che usciranno, senza poter leggere sentenze e massime all'esame...è un po' un supplizio di sisifo e alla fine si basa anche su una dose di fortuna: uno che ha studiato meno ma conosce bene le tre tracce può farcela a scapito di una persona globalmente più prepararata (ma comunque se non hai basi più che solide di certo non lo passi "a culo", poco ma sicuro).
ah, altra cosa: agli scritti di avvocato da noi c'era un clima "disteso"...se ti "consultavi" a bassa voce col collega vicino nessuno ti cagava il cazzo, a patto di non esagerare.
al concorso in magistratura (vabè, giustamente) sei immesso in una specie di alcatraz, c'è quasi più polizia penitenziaria a vigilare che candidati.
vabbè poi magari si sente di tizio che è riuscito a trafugare i codici annotati, di caio che ha agganci in commissione, ma non sono alibi...è difficile e basta, se vuoi provare devi sputarci sangue.