Chernobyl, microbi “malati” e vegetazione secca: nuovi rischi di incendi (e di fall out)

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Rapper 30
00giovedì 27 marzo 2014 13:53
Le conclusioni di uno studio di un team di scienziati: "I microorganismi non sono in grado si svolgere la loro funzione di decompositori". Così aumenta il rischio di combustione e diffusione della radioattività sui cieli europei

I microbi nell’area circostante Chernobyl non sono più in grado di svolgere la loro principale funzione, quella di “decompositori”, ossia di organismi in grado di trasformare la sostanza organica morta in sostanza inorganica, da cui si nutrono le piante. Ne consegue che la vegetazione morta rimane secca e aumenta il rischio di incendio, con conseguente diffusione della radioattività. È il risultato dell’ultimo studio realizzato nella zona dove il 26 aprile 1986 esplose la centrale nucleare, rilasciando enormi quantità di composti radioattivi, e appena pubblicato nella rivista Oecologia. Lo studio è stato condotto da Timothy Mousseau, professore di biologia e co-direttore del Chernobyl and Fukushima Research Initiatives alla University of South Carolina e da un team di scienziati fra i maggiori esperti nel campo: Gennadi Milinevsky, Jane Kenney-Hunt, Anders Pape Møller. Stando alle conclusioni dei ricercatori, l’ecosistema della zona è seriamente compromesso e le conseguenze possono essere, nuovamente, catastrofiche.

Diversi studi e rapporti avevano già messo in luce come le conseguenze di Chernobyl si facciano sentire ancora oggi, a distanza di 28 anni. La zona dell’esplosione rimane, infatti, un focolaio di radioattività e, benché non sia più popolata da persone, è piena di fauna: lupi, orsi, uccelli, tutte specie contaminate e, in alcuni casi, con gravi deformazioni agli organi interni. I casi di contaminazione, però, continuano a sentirsi anche nell’Europa occidentale: è il caso, ad esempio, dei cinghiali della Valsesia in cui sono state trovate un anno fa tracce di cesio137 oltre la soglia prevista in caso di incidente nucleare, o dei funghi e del latte piemontesi, anche quelli contaminati. Lo studio di Mousseau, però, sembra essere ancora più preoccupante. Ad essere “malati”, infatti, sarebbero alcuni microorganismi, come i microbi e i funghi, che stanno alla base del ciclo naturale.

Il team aveva notato qualcosa di insolito nel corso della spedizione nella Foresta Rossa, la parte più contaminata di Chernobyl, la cosiddetta Exclusion Zone. In sostanza notava che la vegetazione morta tardava a decomporsi. “Stavamo scavalcando tutti questi alberi morti sul terreno dove si era verificata l’esplosione – commenta Mousseau a Science Daily - e notammo che, a distanza di circa 15 o 20 anni, erano ancora tutti in buona forma. Se un albero fosse caduto nel mio giardino si sarebbe decomposto in dieci anni”. Da qui è partito l’esperimento.

Gli studiosi hanno posizionato 572 sacchetti contenenti lettiera secca incontaminata, proveniente da quattro tipi di alberi in venti zone della foresta vicino a Chernobyl, con livelli di radiazione differenti. Un quarto di questi sacchetti erano fatti di un materiale che permetteva l’accesso solo ai microbi e alle spore dei funghi e non quindi agli altri invertebrati – il numero così alto di sacchetti e di zone è stato scelto appositamente per considerare anche altre variabili, quali l’umidità, il tipo di terreno e la temperatura, che potessero influenzare il processo di decomposizione della lettiera. Dopo un anno i sacchetti sono stati recuperati e pesati per stimare la perdita di massa, scoprendo che nei siti più contaminati era inferiore del 40% rispetto agli altri, mentre nelle aree prive di radiazioni dal 70 al 90% delle foglie contenute nei sacchetti dopo un anno erano sparite. I ricercatori hanno anche confrontato i sacchetti con accesso solo ai microorganismi agli altri, notando che gli insetti hanno un ruolo fondamentale nella degradazione della lettiera, ma che microbi e funghi rimangono i migliori decompositori. Le conclusioni che traggono gli scienziati è, appunto, che microbi e funghi non riescono più a svolgere la loro funzione nelle zone ad alta radioattività, di riciclaggio, quindi, della materia organica nel terreno. Questo significa che, in quell’area, il ciclo naturale è seriamente compromesso e può portare ad altri disastri.

La preoccupazione degli studiosi è adesso rivolta alla possibilità di una ulteriore propagazione della radioattività. La zona di Chernobyl, infatti, è ad alto rischio di incendio e, secondo gli esperti, la vegetazione secca -che non si decompone e che si è accumulata in questi 28 anni – rappresenta un “buon combustibile” per un incendio boschivo, che, però, se accadesse, provocherebbe un altro fall-out radioattivo. Quindi altro materiale contaminato che sale nell’aria, diventa polvere e cammina per il cielo sopra i Paesi europei.

Ilfattoquotidiano www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/27/chernobyl-microbi-malati-e-vegetazione-secca-nuovi-rischi-di-incendi-e-di-fall-out...

un bel parere di voice [SM=x2584907]

-Voices-
00giovedì 27 marzo 2014 14:08
Che è una bella situazione di merda.
L'altro giorno ho letto un articolo sugli alberi Zombie e mi ha inquietato.


Ma i cinghiali della Valsesia c'entrano qualcosa davvero? Mi ricordo fosse stata debunkata quella news.
Mein Teil
00giovedì 27 marzo 2014 14:29
e tutto fu causato dall'altissima preparazione in materia dei sovietici [SM=x2584190] [SM=x2584190]
-Voices-
00giovedì 27 marzo 2014 14:33
Che però sul nucleare ne sapevano quasi quanto gli altri nonostante fossero soli :sconcerti:


Il nostro brunone pontecorvo li aiutò immensamente [SM=x2584265]
Rapper 30
00giovedì 27 marzo 2014 14:37
Re:
Mein Teil, 27/03/2014 14:29:

e tutto fu causato dall'altissima preparazione in materia dei sovietici [SM=x2584190] [SM=x2584190]




vedo che sai di cosa parli, tanto per cambiare
Mein Teil
00giovedì 27 marzo 2014 14:54
e da cosa sarebbe stato provocato il disastro nucleare di grazia? [SM=x3492866]
MasslessMeson
00giovedì 27 marzo 2014 15:24
Minchia, il fatto quotidiano, che giornale di pennivendoli. Neanche fanno le interviste, le reciclano da "Science Daily", che non è un giornale ma un AGGREGATORE DI RASSEGNE STAMPA. Neanche sanno citare la fonte.
I cinghiali della valsesia nulla c'entravano con Cernobyl, e per quanto il primo autore sia una persona seria e l'iniziativa supportata dalla NATO, quello che questo pseudo-giornale spazia come tre "massimi esperti nel campo" sono un climatologo che non hai mai pubblicato niente su roba radioattiva ed è stato probabilmente arruolato giusto per avere l'imprimatur sulla roba degli incendi, una bioinformatica ucraina che normalmente studia l'obesità nei topi, e l'ecologo del gruppo, tale Anders Pape Møller, è stato beccato due volte dall'accademia delle Scienze danese per aver falsificato e inventato dati:

In the autumn of 2003 Anders Pape Møller (APM) was found guilty in scientific dishonesty/misconduct by the Danish Committees on Scientific Dishonesty, designated UVVU in Danish and DCSD in English.

In più, lo studio, fa giganti affermazioni su microbi e funghi "non sono più in grado di decomporre!" e non fa una singola analisi genetica o biologica di microbi o funghi, ma prende pezzi di rami e dice "visto? marciscono il 40% più lentamente che rami presi da fuori Cernobyl (e nessuna differenza se fai lavorare gli insetti)". Non esattamente una metodologia a prova di bomba, semplicemente privilegiano la loro ipotesi. Il resto, sugli incendi, ha senso.

La roba sull'incendio è l'unica che ha senso. Ma per quanto lo studio in sé sia decente e relativamente equilibrato, tutta la copertura dei media, a partire dalla rassegna stampa, e ideologica, schierata e scritta da coglioni con un agenda.
.tommy82.
00giovedì 27 marzo 2014 15:41
Ma il discorso incendi non è legato alla scarsa decomposizione?
MasslessMeson
00giovedì 27 marzo 2014 16:03
Re:
.tommy82., 27/03/2014 15:41:

Ma il discorso incendi non è legato alla scarsa decomposizione?



Non proprio; gli alberi della foresta rossa sono già stati completamente bruciati dal fallout, e la maggior parte della radioattività è nel suolo.
q
Non è il fatto che c'è roba morta non decomposta che aumenta la suscettibilità agli incendi (cioè, sì, anche quello, ma è relativamente piccolo l'effetto) quanto la botta iniziale che ha cotto gli alberi; ma è dal 1992 che ci si preoccupa del rischio incendi nella zona di esclusione, e il riscaldamento globale che rende più secche le estati è sempre peggio.
Dead Man Drinking
00giovedì 27 marzo 2014 23:48
Re:
Mein Teil, 27/03/2014 14:29:

e tutto fu causato dall'altissima preparazione in materia dei sovietici [SM=x2584190] [SM=x2584190]




simile a quella nipponica :ranieri:
mickfoley82
00giovedì 10 aprile 2014 21:55
MM,qualche settimana fa avevo letto che la mia terra la Valsesia(si quella dei cinghiali radioattivi),è uno dei posti a piu alto tasso di radioattivita' non ho capito se d'italia o del nord italia.
Chiaramente qua non se ne parla a dovere,la politicanza parla di Chernobyl ecc.....tu sai qualcosa di piu?
Mein Teil
00giovedì 10 aprile 2014 23:08
Re: Re:
Rapper 30, 27/03/2014 14:37:




vedo che sai di cosa parli, tanto per cambiare




mi ero perso st'altra perla

e sentiamo da che fu causato l'incidente?

sabotaggio americano? [SM=x2584190]
-Voices-
00venerdì 11 aprile 2014 00:38
Re:
mickfoley82, 10/04/2014 21:55:

MM,qualche settimana fa avevo letto che la mia terra la Valsesia(si quella dei cinghiali radioattivi),è uno dei posti a piu alto tasso di radioattivita' non ho capito se d'italia o del nord italia.
Chiaramente qua non se ne parla a dovere,la politicanza parla di Chernobyl ecc.....tu sai qualcosa di piu?




Rifiuti tossici nel sottosuolo ricordo io. È la terra dei cinghiali con cesio radioattivo no?
mickfoley82
00venerdì 11 aprile 2014 00:40
Re: Re:
-Voices-, 11/04/2014 00:38:




Rifiuti tossici nel sottosuolo ricordo io. È la terra dei cinghiali con cesio radioattivo no?




yes...è proprio quello che vorrei indagare,la questione rifiuti,qui nessuno ne parla,lessi quell'articolo dove si diceva che stavamo messi abbastanza male come tasso di radioattivita'.Vorrei capirne di piu,ma qua se la cantano con Chernobyl dio cane.
-Voices-
00venerdì 11 aprile 2014 00:49
Guarda io non sono così estremo da dirti no Chernobyl non conta nulla, ma ricordo [e mi sembra d'averlo scritto pure in un vecchio topic(che forse è pure questo ma non ho guardato [SM=x2584183] ) ] che l'influenza di Chernobyl fosse minima rispetto ai problemi della zona, quindi rifiuti etc.

Domani, appena accendo il pc vado alla ricerca degli articoli [SM=x3017591]
Lord9600XT
00venerdì 11 aprile 2014 07:44
Re:
Mein Teil, 27/03/2014 14:29:

e tutto fu causato dall'altissima preparazione in materia dei sovietici [SM=x2584190] [SM=x2584190]



Si, i russi ne sapevano a pacchi sul nucleare. Ti dirò di più: nel Novecento la Russia ha sfornato fior fior di fisici.

Per una volta potevi evitare di dire quattro cazzate in libertà.
Mein Teil
00venerdì 11 aprile 2014 10:12
A parte che mi sembra ovvio che non intendessi "tutti i sovietici", a parte che c'era anche la faccina verde.


Se poi vogliamo anche dire l'incidente di Cernobyl non fu causato dal personale della centrale è un'altra storia. [SM=x3467786]
Mein Teil
00venerdì 11 aprile 2014 10:16
piu che altro vorrei sapere se è vero che il sarcofago si sta scassnado [SM=x2584916]
Rapper 30
00venerdì 11 aprile 2014 21:11
Re:
Mein Teil, 11/04/2014 10:12:

A parte che mi sembra ovvio che non intendessi "tutti i sovietici", a parte che c'era anche la faccina verde.


Se poi vogliamo anche dire l'incidente di Cernobyl non fu causato dal personale della centrale è un'altra storia. [SM=x3467786]




sì ovvio, così come è ovvio che l'errore umano sia conseguenza di cattiva preparazione.

Ma perchè parli di cose di cui non sai assolutamente nulla, fesso
Mein Teil
00sabato 12 aprile 2014 15:27
insomma la consapevole violazione delle basilari norme di sicurezza non è dovuta a imprudenza-ignoranza [SM=x3068860]

cosi come disattivare i sistemi di sicurezza [SM=x2584225]

io parlo di cose di cui non so assolutamente nulla [SM=x2584923]

rapperino, devo ricordarti le tue boiate? [SM=x2584190] [SM=x2584190] [SM=x2584190] [SM=x2584190]

cioè basta leggere su wiki, il direttore dell'impianto aveva esperienza in impianti di carbone, che, nonostante non sia un ingegnere o un laureando in fisica, credo funzioni in maniera leggermente diversa rispetto ad un impianto nuclerae

-Voices-
00sabato 12 aprile 2014 15:35
sì ma questo coi sovietici che non conoscono il nucleare non c' entra nulla, visto che erano all' avanguardia.
Rapper 30
00domenica 13 aprile 2014 12:47
non c'arriva, è troppo stupido
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