Re:
ShearerWHC, 28/05/2017 21.31:
Ho iniziato a tifare Roma da quando sono nato, ma i primi ricordi coscienti sono di una squadra in cui la bandiera era il Principe Giannini, davanti sfondava reti Balbo e si parlava tanto di un ragazzino romano che ogni tanto entrava e faceva cose interessanti. Col tempo Giannini invecchiava, la Roma diventava sempre più internazionale con brasiliani, argentini, svedesi, uruguagi, ma a scuola la figurina più ambita era già quella di Totti. Nascevano già leggende metropolitane (l'ho visto l'altro giorno dal fruttivendolo a Selva Candida, ti giuro!), e piano piano il diamante si sgrezzava e anche noi piccoli tifosi iniziavamo a sperare che, un giorno, qualche gioia ce la saremmo levata, mentre quelli dall'altra parte ogni estate compravano due campioni e noi andavamo avanti con Petruzzi, Servidei e Scapolo. Però quant'era bello anche andare all'Olimpico nei pomeriggi primaverili, quando già la stagione si era ridotta a sperare in un sesto posto che sarebbe valsa la Uefa, ma con l'aria di primavera si percepiva che qualcosa di grosso stava per arrivare. Lui intanto diventava capitano, finiva le stagioni in doppia cifra, era il volto nuovo della Nazionale e noi lo coccola amo. Poi, il 2001...arriva Batistuta, quello d'esperienza che può arrivare dove un venticinquenne non può. Roma-Juventus, Francesco sbaglia l'unica occasione della partita, e già si parla di come stecchi nei big match. A Napoli segna di mano ed esulta, non una bella figura e il karma, sempre inflessibile con la Roma, ci punisce tramite Pecchia. Sette giorni dopo nulla può nessuno, e il primo gol è suo. Quella corsa sotto la Sud, l'immagine più bella della mia vita da tifoso. Quel giorno sarebbe potuta finire lì la sua carriera, e nessun romanista avrebbe avuto da ridire. Invece sono arrivati altri 16 anni e 200 gol, coppe e un mondiale giusto per far contenti tutti. È stato insultato, lo abbiamo criticato, ha sbagliato innumerevoli volte. È stato un perdente, se volete giudicarlo dalla bacheca e confrontarlo con un panchinaro a caso di una squadra a caso. Ma quando quel panchinaro si ritirerà, non ci sarà un milione di persone a piangere all'unisono: vecchi, bambini, professori, coatti, poeti e netturbini. Roma è questo, una città bella come niente altro al mondo ma destinata a morire per sua stessa natura. Forse tutti lo siamo, non tutti ce ne rendiamo conto. Noi romanisti, oggi, si
Lo sai sta cosa non si dice spesso in quella che era la mia comitiva, perché pare de parla' male della madonna per un credente.
Ma la mia comitiva, quella del lice Cavour si vedeva il pomeriggio al santuario, ovvero san giovanni a porta latina, rinominato santuario da noi perché e' un posto abbastanza isolato sul vione che scende alla villa di alberto sordi, all'epoca non ci girava nessuno e noi ci facevamo le canne li i pomeriggi passati a non fare un cazzo e a parlare di roma.
Io avevo 14 anni, Totti 15, io venivo dall'esquilino, da piazza vittorio, i miei amici erano tutti dell'appio latino, da via latina, da via pandosia, da via vetulonia, da piazza epiro, chi in una maniera chi in un'altra tutti avevano giocato con Totti da ragzzini, e all'epoca eravamo ancora ragazzini per cui se ne parlava de sto sedicenne che era un fenomeno ma in realtà nesusno dava troppo peso, alla fine eravamo ragazzini, e il capitano era Giannini i gol erano del tedesco o balbo abel balbo abel balbo balbo balbo.
Poi Totti ci è cresciuto praticamente accanto, lo vedevi a 17 anni anda' via col motorino da sotto casa mentre noi andavamo a fasse le canne a villa celimontana e lui stava con la borsa e andava a fa l'allenamenti, e dicevi anevdi totti.
Poi chiaramente in zona noi ci siamo stati sempre di meno, lui pure e di Totti di come lo vedevamo noi, de uno che "anvedi Totti" se n'e' parlato sempre de meno perché alla fine Totti era il capitano, che mica potevi parla' del capitano come uno de quelli che vedevi anda' ad alenasse mentre te t'annavi a fa le canne, il capitano era diventato qualcosa di religioso e così non se ne e' più parlato, oggi un sacco de gente dell'appio latino dice de avecce giocato contro o assieme, io lo so chi c'ha giocato veramente e so che lui e Ronnie (un mostro di bravura) giocavano da soli contro 11-12 ragazzini e non gli facevano vede' palla, e alla fine da oggi pure sti cazzi tanto il capitano è de tutti.