Cosa pensa B. dell'italia? ecco la risposta...

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Dead Man Drinking
00giovedì 1 settembre 2011 16:27
Intercettazioni telefoniche: Berlusconi a Lavitola (13 luglio): "Fra qualche mese chiudo e me ne vado via da questo Paese di merda... Sono nauseato, punto e basta!


[SM=x2584916]
Dead Man Drinking
00giovedì 1 settembre 2011 16:28
ROMA - Stanco di «paese di merda». Così si sfoga Silvio Berlusconi, in una conversazione intercettata la sera del 13 luglio sull'utenza panamense di Valter Lavitola, nell'ambito dell'inchiesta della procura di Napoli sulla presunta estorsione al premier.
«Tra qualche mese me ne vado ...vado via da questo paese di merda...di cui...sono nauseato...punto e basta...» si confida il presidente del Consiglio, durante la telefonata. Secondo il gip di Napoli - che ha disposto l'arresto dello stesso Lavitola, di Giampaolo Tarantini e della moglie per estorsione a Berlusconi - la conversazione in questione è «rilevante» in quanto attesta la «speciale vicinanza» tra il premier e Lavitola e la «natura dei rapporti» tra i due, «rivelandosi Lavitola impegnato sostanzialmente quale attivo e riservato 'informatorè su vicende giudiziarie che, benchè riguardanti terzi, appaiono di specifico e rilevante interesse dello stesso Berlusconi». Viene quindi riportato il contenuto della conversazione nella quale, scrive il gip, «al di là del merito delle considerazioni che provengono dal Lavitola, è soprattutto di procedimenti giudiziari che egli discorre, riferendosi in particolare a quello condotto qui a Napoli sulla cosiddetta 'P4' nonchè ad altri potenziali procedimenti riguardanti fatti accaduti a Bari e di cui il Lavitola sembra avere notizie». È Berlusconi a contattare Lavitola sull'utenza panamense di quest'ultimo alle ore 23 e 14 del 13 luglio facendosi introdurre da un tale 'Alfredo'. La telefonata dura più di 13 minuti, durante i quali si parla di vari argomenti, in particolare di vicende giudiziarie. È in questo contesto che si coglie l'amarezza del premier. «...anche di questo - dice Berlusconi, a proposito di alcuni aspetti della vicenda P4 - non me ne può importare di meno... perchè io ...sono così trasparente..così pulito nelle mie cose..che non c'è nulla che mi possa dare fastidio..capito?..io sono uno..che non fa niente che possa essere assunto come notizia di reato...quindi..io sono assolutamente tranquillo...a me possono dire che scopo..è l'unica cosa che possono dire di me...è chiaro?..quindi io..mi mettono le spie dove vogliono..mi controllano le telefonate..non me ne fotte niente...io..tra qualche mese me ne vado per i cazzi miei...da un'altra parte e quindi...vado via da questo paese di merda...di cui...sono nauseato...punto e basta...».

GLI INDAGATI Nell'inchiesta della procura di Napoli sulla presunta estorsione a Silvio Berlusconi sono 5 gli indagati: Valter Lavitola, il suo stretto collaboratore Fabio Sansivieri, il cugino Antonio Lavitola e poi Giampaolo Tarantini e la moglie di questi, Angela De Venuto, indicata nelle carte processuali anche come «amante dello stesso Lavitola». La misura cautelare è stata disposta dal gip solo nei confronti di Valter Lavitola, Tarantini e la Devenuto, mentre tutti e cinque sono accusati del reato di concorso in estorsione continuata. In particolare, si legge nel capo di imputazione, Valter Lavitola avrebbe tenuto i «riservati contatti con la persona offesa», cioè Berlusconi, e smistato le somme ricevute dal premier, consegnandole in parte a Sansivieri e al cugino Antonio («che le reimpiegavano nelle comuni attività economiche ed imprenditoriali») e in parte a Tarantini e alla Devenuto. Oggetto della presunta estorsione sarebbe stata la minaccia «implicita e larvata» da parte dello stesso Tarantini di cambiare strategia processuale nel procedimento a suo carico a Bari, un intendimento che egli avrebbe anche «ventilato» ai propri legali e a quelli del presidente del Consiglio. Nel capo di imputazione si legge, al riguardo, che Tarantini «nel procedimento tuttora pendente presso la Procura di Bari ed in via di prossima definizione, era stato indagato per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di una molteplicità di giovani donne tra le quali D'Addario Patrizia ed altre, le cui rispettive prestazioni sessuali erano state procurate a Silvio Berlusconi, accollandone però in via esclusiva i relativi costi economici allo stesso Tarantini». Questi, nelle sue dichiarazioni rese ai magistrati di Bari «aveva sempre escluso ogni consapevolezza» da parte di Berlusconi della «natura mercenaria dei rapporti sessuali dallo stesso intrattenuti» con le donne in questione e comunque «ogni partecipazione economica di Berlusconi ai relativi costi», ma ad un tratto avrebbe attuato la sua minaccia «prospettando» a Berlusconi «i rischi connessi ad un possibile cambio della strategia processuale», rischi «connessi al clamore mediatico della vicenda» e della possibile imminente pubblicazione di intercettazioni di quel procedimento «dai contenuti scabrosi e quindi ritenuti gravemente pregiudizievoli per l'immagine pubblica dello stesso Berlusconi, Presidente del Consiglio dei ministri». Attuando questa minaccia, Tarantini e gli altri si sarebbero procurati «l'ingiusto profitto della somma finora accertata di 500 mila euro, nonchè di altre prestazioni di rilievo economico in corso di accertamento con conseguente grave danno per il predetto Berlusconi».

TARANTINI MINACCIAVA DI PARLARE La minaccia, «implicita e larvata», di Giampaolo Tarantini nei confronti di Silvio Berlusconi, alla base del reato di estorsione, sarebbe stata quella - si legge nel capo di imputazione - di un «cambio della strategia processuale fino a quel momento seguita» nel processo di Bari, dove è accusato di aver procurato prestazioni sessuali di giovani donne al presidente del Consiglio.
Un'inchiesta nella quale Tarantini «aveva sempre escluso» all'autorità giudiziaria barese «ogni consapevolezza del Berlusconi in ordine alla natura mercenaria dei rapporti sessuali dallo stesso intrattenuti con le predette donne e comunque ogni partecipazione economica del Berlusconi ai relativi costi».
Dal possibile cambio di strategia processuale, sempre secondo il capo di imputazione, sarebbero derivati «rischi connessi al clamore mediatico della vicenda e resi più avvertiti in considerazione del previsto deposito di una serie di conversazioni intercettate in quel procedimento, dai contenuti scabrosi e quindi ritenuti gravemente pregiudizievoli per l'immagine pubblica dello stesso Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri».

LE INTERCETTAZIONI DI LAVITOLA «Appaiono incontrovertibili ed univoche le lunghe conversazioni telefoniche intercettate tra Lavitola e Tarantini dalle quali si evince chiaramente come in particolare il Lavitola si prefigga di tenere sulla corda il presidente Berlusconi fino a metterlo »con le spalle al muro«, o di metterlo »in ginocchio, «andargli addosso», «tenerlo sulla corda» - «tenerlo sotto pressione». È quanto si legge nell'ordinanza del gip di Napoli sulla presunta estorsione al premier.
Secondo il giudice «il tenore e il significato» delle «espressioni letteralmente utilizzate da Lavitola nel corso delle conversazioni», risultano «inequivocabili e sintomatici della logica e della prospettiva ricattatoria che muove Lavitola e i coniugi Tarantini».


AGLI ATTI TELEFONATA COL PREMIER Il direttore dell'Avanti Valter Lavitola aveva «una interlocuzione privilegiata (per la facilità e familiarità dei rapporti)» con Marinella Brambilla segretaria del premier Silvio Berlusconi. Per gli inquirenti napoletani «questa facilità e frequenza di interlocuzione con la Brambilla costituisce il naturale corollario di quella 'speciale vicinanza' che Lavitola risulta intrattenere con Silvio Berlusconi». È quanto si sottolinea nell'ordinanza di custodia emessa oggi nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta estorsione al premier«. La vicinanza di Lavitola al premier «non pare giustificata - scrive il gip - da incarichi politici o istituzionali di Lavitola né da una sua collocazione nella galassia aziendale o nell'ambito familiare del Berlusconi: il Lavitola ufficialmente è solo l'editore de l'Avanti! attraverso la società International Press nonch‚ imprenditore nel settore del commercio di pesce». A provare tale vicinanza sono diverse conversazioni telefoniche, tra cui una fatta dal premier a Lavitola sull'utenza panamense utilizzata da quest'ultimo. Ci sono inoltre agli atti conversazioni con terzi nel corso delle quali gli interlocutori si riferiscono ai frequenti contatti di Lavitola con Berlusconi. Nell'ordinanza sono citate, tra le altre, quelle »con Paolo Pozzessere, direttore commerciale della Finmeccanica e di quest'ultimo con Debbie Castaneda, modella colombiana ed 'amicà di Berlusconi«, come si legge nel provvedimento. Oppure quella con tale Roberto Guercio, nel corso della quale quest'ultimo gli chiede di attivarsi con Berlusconi per un intervento sul presidente albanese Berisha, Vi sono inoltre telefonate con stretti collaboratori del presi-dente del Consiglio, che »rivestono posizioni di alta responsabilità istituzionale«.



PARLAVANO IN CODICE Per parlare di denaro adoperavano un «linguaggio criptico, convenzionale». In particolare nelle conversazioni intercettate dagli inquirenti di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta estorsione a Berlusconi si faceva riferimento alla «stampa di fotografia». È quanto emerge dall'ordinanza emessa dal gip di Napoli Amalia Primavera su richiesta del pm Vincenzo Piscitelli.
A usare il codice cifrato era in particolare il direttore e editore dell'Avanti Valter Lavitola, destinatario di uno dei provvedimenti restrittivi, il quale per telefonare adoperava solitamente una scheda sim panamense. Nell'ordinanza sono riportate varie intercettazioni, come quella tra Lavitola e Marinella Brambilla, della segreteria di Berlusconi.
Questo lo stralcio di una telefonata intercorsa tra i due il 23 giugno scorso. Brambilla: ok, allora riusciamo a stampare dieci foto, mandami...chi mi mandi il solito Juannino lì il tuo? Lavitola: ok Marinella: quando lo mandi? perchè io esco alle undici col dottore, mandamelo immediatamente.. In un'altra telefonata del 28 giugno si torna a parlare di «foto», quando Marinella dice a Lavitola: «le 20 foto sono pronte, mandami...quando?».
AtomBomb
00giovedì 1 settembre 2011 16:32
Beh, che odiasse l'Italia si era capito già da un pezzo, altrimenti mica si impegnava così tanto per rovinarla.
metalalby
00giovedì 1 settembre 2011 16:35
Quando si dice sputare nel piatto dove si è rub...mangiato.
=LionMatt=
00giovedì 1 settembre 2011 17:59
Nessuno lo trattiene....
Depeche boy
00giovedì 1 settembre 2011 18:14
Egli nella campagna elettorale del 1994 disse "l'Italia è un bellissimo paese, è il paese che amo" , nel 2011 dice "L'Italia è uno schifo", e te credo , 14 anni della sua presidenza l'hanno ridotto così xd
ZX24
00giovedì 1 settembre 2011 18:51
[SM=x2584233]
Ed Banger
00giovedì 1 settembre 2011 19:50
Io però lo voglio vedere morire qui, non al mare in Africa come Craxi.
sfrezzer
00giovedì 1 settembre 2011 22:13

Andrà a santo domingo che li di ruby ne troverà a milioni....
tortellinosd
00giovedì 1 settembre 2011 22:44
come dopo i mondiali, sarà come dopo i mondiali.
The monster abyss 87
00venerdì 2 settembre 2011 01:22
tumore maligno del pancreas scelgo te
AtomBomb
00venerdì 2 settembre 2011 01:52
John Layfield
My Neighbor!!! Berlusconi has a place in Bermuda not far from me-I walk by it almost daily, hopefully he doesn't refer to our island like he did Italy!

[SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402]

Ammazzalo Bradshaw!!! [SM=x2601644] [SM=x2584911]
The monster abyss 87
00venerdì 2 settembre 2011 01:56
Re:
AtomBomb, 02/09/2011 01.52:

John Layfield
My Neighbor!!! Berlusconi has a place in Bermuda not far from me-I walk by it almost daily, hopefully he doesn't refer to our island like he did Italy!

[SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402] [SM=x2631402]

Ammazzalo Bradshaw!!! [SM=x2601644] [SM=x2584911]




ma veramente dove l'hai letto ? [SM=x2588556]

voglio questo su Silvio

AtomBomb
00venerdì 2 settembre 2011 01:58
Re: Re:
The monster abyss 87, 9/2/2011 1:56 AM:




ma veramente dove l'hai letto ? [SM=x2588556]

voglio questo su Silvio




www.facebook.com/pages/John-Layfield/194176253533
The monster abyss 87
00venerdì 2 settembre 2011 02:02
Re: Re: Re:
AtomBomb, 02/09/2011 01.58:





muahahahah gli scrivo [SM=x2584914]
AtomBomb
00venerdì 2 settembre 2011 02:03
Re: Re: Re: Re:
The monster abyss 87, 9/2/2011 2:02 AM:




muahahahah gli scrivo [SM=x2584914]



Gli ha già risposto anche Badrose [SM=x2656726]
Uno/Due
00sabato 3 settembre 2011 00:50
forza morte è già stato detto?
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